“Pace in terra agli uomini amati dal Signore”….
In questi giorni abbiamo ripetuto più volte questa invocazione, abbiamo ancora toccato con mano che la pace non è situazione reale ed è minacciata da forme di guerra sempre più crudeli.
Guerre in quasi tutti i continenti del mondo. Guerre combattute con armi sofisticate e distruttive che colpiscono uomini e donne innocenti. Guerre dove la cattiveria e la malvagità di alcuni arriva a compiere
atti violenti e di sterminio di bambini innocenti, con ritorsioni di crudeltà inimmaginabile.
E, di fronte a questi fatti, organismi internazionali sempre più impotenti e nell’impossibilità di arrivare a suscitare trattative basate sul dialogo e la mediazione.
Organismi europei e mondiali preda di una burocrazia fine a se stessa, con risoluzioni inattuabili per diritti di veto anacronistici e frutto di un tempo passato.
Ci può essere pace in terra? Forse il giorno in cui guardiamo alla “gloria nel cielo”, cioè all’amore di un Dio che si dona, inizieremo ad essere costruttori di pace sulla terra.
Il giorno in cui la guerra non sarà più spettacolarizzata dai media, potrebbe essere il giorno in cui gli uomini inizieranno a porre “gesti di pace” dal basso e gridando il no alla guerra e il no al commercio degli strumenti
di guerra.
È sempre più attuale il pensiero di don Sturzo quando, nel 1946, scriveva: “Bisogna avere fede e sperare che la guerra, come mezzo giuridico di tutela del diritto, dovrà essere abolita…”
Infatti ogni guerra “lascia sempre il mondo peggiore di come lo ha trovato”.
Un gesto concreto che compiremo nel prossimo mese sarà la Marcia della pace interreligiosa in città, per dire NO alla guerra, insieme, senza se e senza ma.
“Pace in terra…” Buon anno
don Mauro