Questa domenica, il 7 di aprile, nella parrocchia di San Giovanni Sharon, una ragazza di 24 anni, riceverà il battesimo. Riportiamo una breve testimonianza relativa al suo percorso di catechesi e della sua scelta di ricevere il sacramento del battesimo.
Mi chiamo Sharon e ho 24 anni. I miei genitori hanno deciso di non battezzarmi da piccola ma di far prendere a me, in età adulta questa importante decisione. Il mio desiderio di chiedere il battesimo nasce dal fatto che sono arrivata a un tempo della mia vita di maturità, in cui penso di poter scegliere con maggiore consapevolezza. Inoltre, sono stata spinta dal fatto che vorrei essere la madrina di mia nipote. Per preparami al battesimo ho seguito un percorso di catecumenato della durata di due anni, accompagnata dalla mia catechista Federica. I nostri incontri con cadenza settimanale erano incentrati sulla lettura dei Vangeli, in particolare il vangelo di Marco. Oltre ai momenti di incontro conla catechista e con il don, sia per il primo che per il secondo anno di catecumenato sono previsti degli incontri di zona, alla quale sono presenti tutte le persone in età adulta che hanno chiesto il battesimo.
Quando ho partecipato a questi incontri e sono entrata in comunità, mi sono sentita meno sola in questo cammino, ho visto quante persone come me, in età adulta decidono di battezzarsi. Mi sono sentita accolta e parte di qualcosa. Da questo cammino ho capito l’importanza di avere un cuore nuovo, un cuore predisposto a ricevere l’amore di Dio e di conseguenza cambiare il mio modo di pormi con gli altri e con la comunità. Questo desiderio di avere un cuore nuovo, in particolare è nato durante la lettura di alcuni passi della Bibbia, in particolare mi ha colpito un passo nel vangelo di Marco capitolo 4 , versetti 3,8-9,14,20. 3: Ascoltate. Ecco, il seminatore uscì a seminare. 8-9: Altre parti caddero sul terreno buono e diedero frutto: spuntarono, crebbero e resero il trenta, il sessanta, il cento per uno”. E diceva: “Chi ha orecchi per ascoltare, ascolti!”. 14: Il seminatore semina la Parola.
20: Altri ancora sono quelli seminati sul terreno buono: sono coloro che ascoltano la Parola, l’accolgono e portano frutto: il trenta, il sessanta, il cento per uno”. Se il mio terreno è spinoso o roccioso la parola di Dio non attacca oppure non permetto proprio alla parola di Dio di entrare, invece io voglio essere un terreno buono, per poter far entrare la parola di Dio e per far sì che da quei semi caduti crescano delle radici forti e sani, che per me rappresenta la mia Fede. Ringrazio la mia catechista e il Don per questi due anni di accompagnamento in questo prezioso cammino.