Si lasciano correre i ricordi…

Si lasciano correre i ricordi sul pullman che sabato 20 luglio raggiunge la basilica di S.Babila in Milano. I fedeli diretti al funerale di monsignor Elio Burlon, per 14 anni pastore della chiesa di Desio, deceduto giovedì 18 luglio, ricordano e sottolineano coincidenze: don Elio è salito al Padre il giorno di San Materno, a cui è intitolata (con San Siro) la nostra basilica; a pre­sie­dere le esequie è stato chiamato don Luca Raimondi, per 6 anni coadiutore a Desio di don Elio ed ora Vescovo ausiliare di Milano.
Anche il Vescovo Luca ha posto i ricordi nei pensieri inizali dell’omelia.

«In occasione della ricorrenza dei miei 15 anni di sacerdozio mi regalò una casula e mi chiese di indossarla solo una volta raggiunto l’altare. Come fa il Vescovo, aggiunse. Ci siamo messi a ridere».

In precedenza è toccato a don Gianni Cesena, successore a Desio di don Elio, dare lettura del messaggio inviato dall’Arcivescovo Mario Delpini, in Perù in visita pastorale. I tanti desiani presenti al rito hanno riempito la chiesa nel centro di Milano. Molti anche i sacerdoti, tra i quali, oltre a don Gianni Cesena, don Mauro Barlassina, don Giuseppe Maggioni, don Adelio Molteni, don Renato Bacchetta, padre Luciano Mazzocchi, tutti legati a Desio.

«Quando sono stato consacrato Vescovo – ha ancora ricordato il Vescovo Luca – mi regalò l’anello realizzato per lui come prevosto di Desio. Eccolo, lo indosso oggi. Al termine del suo mandato, la prima volta che venni a trovarlo qui, a S. Babila, mi confidò: bisogna sapersi congedare. Ecco, diventare preti è solo servire, far gustare ai fratelli la loro dignità di figli. La vita di don Elio non è altro che un grido simile a quello di Cristo: gioite e guardate quell’uomo sulla croce. Aiutaci a sentirci figli di Dio e appassionati membri del suo corpo, la Chiesa».