Il pensiero della settimana – III domenica dopo il Martirio di San Giovanni

Il brano del Vangelo di oggi ha come pro­ta­go­nisti Gesù e Nicodemo che è un fa­ri­seo, membro del Sinedrio, uomo di cultura.

Nicodemo invita ed in­con­tra Gesù “di notte“. I motivi di questa scelta pos­­so­no es­sere i più di­versi: per non per­dere la reputazione, per avere un tempo più disteso per il dia­logo. Forse Gio­vanni vede nelle tenebre della not­te l’animo di quest’uomo: è colpito dalla persona di Gesù, lo loda per quanto dice e per quanto fa, ma non ha an­co­ra la luce del­la fede: non riesce a ca­pi­re il dis­cor­so di Gesù, anche se non lo rifiuta.
La sua riscoperta di Gesù maturerà lungo la vita e sfo­cia solo dopo la morte di Gesù, quando sarà dis­pos­to a tutto per Lui. È one­sta­men­te in ricerca, vuol usci­re dalle tenebre. Gesù lo aiuta in questo sfor­zo, ri­cor­dan­do­gli che è ne­ces­sa­rio ri­na­sce­re, cam­biare modo di ve­de­re, di pensare e di vivere: tutto questo, ricorda Gesù, è dono dello Spirito.

Sono brani che ci chie­do­no se come Nicodemo sia­mo per­sone sempre in ricerca o se, invece, dia­mo tutto per scontato o peg­gio se siamo scoraggiati dalle tenebre. Siamo con­vinti che l’essere cristiani non consiste nel fare qual­che gesto par­ti­co­lare ma, invece, nel­l’ac­co­glie­re in noi una vita nuova che toc­ca ogni sen­ti­mento ed ogni situazione?

Chie­diamo insieme al Signore di essere una co­mu­nità aperta al dono del­lo Spirito, sempre più con­sa­pe­vole dell’amore di Dio per ciascuno di noi, capaci di con­dividere questo amo­re con i fratelli che il signore ci fa incontrare.