Il consiglio pastorale cittadino ha avviato un articolato lavoro di confronto e di analisi, che ha l’obiettivo di individuare le scelte pastorali prioritarie per la nostra comunità. Questo percorso è stato stimolato anche dai recenti incontri con il Vicario di Zona, monsignor Michele Elli, e con don Paolo Boccaccia, responsabile dell’ufficio parrocchie della Chiesa di Milano: hanno invitato i consiglieri ad un’attenta rilettura dell’attuale scenario cittadino per poter disegnare la Chiesa desiana di domani.
Lo scorso martedì 28 gennaio, monsignor Mauro Barlassina, responsabile della comunità pastorale, ha offerto al consiglio ulteriori dati sui quali riflettere e dai quali partire, facendo un’analisi dell’ultimo decennio e fotografando, ad esempio, il numero dei Sacramenti, la partecipazione alle messe e il numero di celebrazioni, la disponibilità dei volontari e lo stato delle strutture. Ne è seguito un lavoro a gruppi, all’interno dei quali sono emerse diverse suggestioni: su queste il consiglio pastorale lavorerà nei prossimi mesi. Sono cinque i punti sui quali è stata posta l’attenzione.
Il primo. È tempo di ripensare le strutture in base alle mutate esigenze pastorali. Non tutte le parrocchie della comunità devono necessariamente ospitare gli stessi servizi. Tutti gli ambienti devono essere curati, ma ogni struttura può specializzarsi su uno specifico aspetto dell’attività pastorale. Insomma, serve un ripensamento razionale dell’utilizzo degli spazi, che consenta di rafforzare alcune attività e servizi, caratterizzando specifici ambienti. Naturalmente spazi e attività devono essere costruiti in relazione all’annuncio, con massima attenzione alla liturgia, alle celebrazioni e alla carità.
Il secondo punto è la conseguenza del primo: occorre capire la vocazione particolare di ciascuna parrocchia per meglio individuare il corretto utilizzo delle risorse a disposizione.
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In questa ricerca si innesta il terzo punto, che si concentra su un ambiente che per oltre mezzo secolo è stato uno dei fulcri dell’attività pastorale: il Centro Parrocchiale di via Conciliazione, che oggi necessita di una profonda ristrutturazione. Si apre in tal senso una riflessione: è opportuno intervenire o è meglio pensare a scelte diverse e magari audaci?
Gli ultimi due punti che saranno oggetto di ulteriori analisi riguardano il numero delle messe nelle varie parrocchie e la formazione. Occorre rivedere l’attuale assetto delle celebrazioni, per renderle più curate e per non disperdere energie.
Quanto alla formazione, occorre ripensare i percorsi di tutte le fasce d’età e di tutti i settori.
La segreteria del Consiglio Pastorale
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