Accoglienza Mons. Gianni Cesena

Indirizzo di accoglienza al parroco, don Gianni Cesena,

Dal Consiglio Pastorale della comunità pastorale S. Teresa di Gesù Bambino

1 ottobre 2016

Caro don Gianni,  permettici di darti del tu…  ben arrivato tra noi!

Ti accogliamo con gioia questa sera, come segno concreto del fatto che Dio ama la sua chiesa che è in Desio.  Sappiamo che non è scontata la tua venuta tra noi… è un dono che viene da lontano:

–          Viene dal giorno della tua nascita, 60 anni fa, proprio come oggi;

–          Viene dal si, detto con entusiasmo negli anni della giovinezza, a seguire il Signore nella via del ministero ordinato,

–          E viene, immaginiamo, anche dallo scorrere degli anni, da tutte le volte in cui hai dovuto e voluto riscegliere con fedeltà e perseveranza di seguire Gesù, nelle gioie e nelle fatiche del ministero.

Grazie, perché questi lunghi anni ti portano a noi nel pieno della tua maturità, di cui probabilmente oggi la nostra comunità ha bisogno:  sarai per noi come un padre, un fratello maggiore, un  amico al quale speriamo di poterci rivolgere con semplicità, sapendo di avere da te una parola di sapienza che ci aiuti a crescere nella fede e nella comunione tra noi.

Ecco, ti chiediamo di aiutarci a crescere come comunità pastorale. Proprio nel giorno in cui ci affidiamo alle preghiere di Santa Teresa di Lisieux – nostra patrona –  siamo consapevoli di dover ancora camminare verso una comunione più vera e nella stima reciproca: tra le parrocchie, tra i presbiteri e i laici, i consacrati e le consacrate, tra le diverse associazioni e movimenti. Con il tuo ministero di parroco diventa per noi un segno concreto dell’unità nella diversità, a cui siamo chiamati perseverando nella fede.

Aiutaci a voler diventare ogni giorno di più “chiesa in uscita”, come ci chiede Papa Francesco. Per questo spronaci ad essere cristiani che vivono nella città e nel mondo con responsabilità, pienamente consapevoli di partecipare alle gioie e alle sofferenze di ogni uomo che ci è prossimo. Se qualche volta ci capiterà di chiuderci nelle sacrestie, nei nostri campi da gioco o nei nostri “auricolari”, indicaci la porta o il cancello da varcare per portare il vangelo nelle nostre strade, nei posti di lavoro, nelle piazze e nelle scuole, nei luoghi dove si decide del bene della comunità civile, piuttosto che negli ospedali o nelle nostre case.

Infine, don Gianni, vorremmo dirti la nostra disponibilità ad esserci, per edificare con te la comunità cristiana e per occuparci della fede dei più piccoli e dei più poveri, in un tempo in cui sono molte le prove che tante famiglie stanno attraversando, anche qui a Desio.

Sappiamo di essere eredi di una comunità in cui la fede si è tramandata di generazione in generazione e di cui noi siamo depositari. Abbiamo anche l’intercessione del papa di Desio, Pio XI, che certamente oggi prega per noi e per te in particolare. Ma sappiamo anche che la fede può perdersi in un soffio, è un dono fragile che va custodito con la libera adesione personale di ciascuno di noi …. Aiutaci a radicarci nella relazione con Gesù, intima, personale e insieme comunitaria. Aiutaci a sentirlo presente tra noi come il Signore Risorto, colui che ci chiama fratelli e che ci invia in missione, ogni giorno della nostra vita.

Preghiamo il Signore per te, don Gianni, tu presentaci a lui come figli che imparerai ad amare, speriamo. E in questa intercessione reciproca il Signore ci custodisca e ci faccia crescere nell’amore.