Il brutale assassinio delle tre Suore Saveriane, missionarie in Burundi -accompagnato da feroci quanto gratuite violenze – ha scosso l’opinione pubblica mondiale, ma in modo particolare la nostra città, colpita direttamente per il fatto che una delle vittime è Suor Lucia Pulici, nativa di Desio, dove ancora vivono alcune sue sorelle e diversi nipoti.
Nel clima generale di questi mesi, già esacerbato dalle notizie di molteplici e pesanti persecuzioni rivolte contro i nostri fratelli nella fede in varie parti del mondo, è importante innanzitutto non perdere di vista la prospettiva e lo spirito con cui i cristiani sono chiamati ad affrontare situazioni del genere. Come ha affermato Papa Francesco: “La violenza non si uince con la violenza. La violenza si vince con la pace”. Queste parole del Santo Padre fanno eco a quanto ci è stato ricordato nei giorni scorsi nella Liturgia dalla stessa S. Scrittura, mediante la voce dell’apostolo Pietro, che nella sua prima Lettera dice: “Non rendete male per male, né ingiuria per ingiuria, ma rispondete augurando il bene…Chi vuole amare la vita…cerchi la pace e la segua”. Ciò non significa che non ci si debba adoperare, con tutti i mezzi leciti e possibili, per instaurare e difendere la libertà di coscienza e di culto in ogni paese.
In questo triste momento, comunque, possiamo e dobbiamo raccogliere la testimonianza, spinta fino al dono della vita, di queste nostre sorelle (e di Suor Lucia in particolare), e trarne spunto per verificare come noi riusciamo a testimoniare la nostra fede nel contesto di vita in cui ci troviamo.
Nella solenne concelebrazione che si è appena tenuta (venerdì sera) a S. Giorgio, hanno partecipato più di 20 sacerdoti e una folla di fedeli che straripava oltre le porte della chiesa. Oltre che una preghiera di suffragio e un’occasione di riflessione, è stato un gesto di affetto per i familiari di Suor Lucia e per la Congregazione delle Missionarie Saveriane.
Un ringraziamento particolare va anche al Sig. Sindaco (che era presente) e all’Amministrazione comunale che – opportunamente – in questa occasione ha proclamato il lutto cittadino.
Per mantenere vivo il ricordo del sacrificio di queste testimoni della fede, la Comunità Pastorale le ricorderà ancora in una celebrazione nel 300 giorno della morte, cioè martedì 7 ottobre, alle ore 21.00 in Basililca.
Il Prevosto a nome della Comunità Pastorale