Autore: Alessio Malberti

  • Faremo insieme un grande Oratorio Feriale

    Faremo insieme un grande Oratorio Feriale

    La bella esperienza dell’oratorio feriale 2021 ha permesso di scoprire nuovi modi di fare le attività estive: ciò che è stato imparato lo si vuole mettere nuovamente in pratica quest’anno, allargando gli spazi e le opportunità. Circa una cinquantina di persone maggiorenni hanno risposto al sondaggio proposto, rendendosi disponibili per aiutare in estate. Con la bella stagione alle porte è quasi ora di tirare le somme.

    Immaginiamo per un minuto di tornare al pomeriggio del 25 giugno del 2019, un martedì di inizio
    estate, una giornata soleggiata. Qualcuno magari si ricorda quel giorno per un avvenimento particolare, altri magari non rammentano cosa hanno fatto, forse una semplice giornata di lavoro, non diversa da altre. Ma proviamo ad immaginare di essere passati in oratorio, lascio al lettore scegliere quale, intorno alle 16 del pomeriggio, staremmo vedendo decine, forse centinaia, di bambini giocare e divertirsi, senza mascherina, con gli animatori e forse uno o due adulti.

    Torniamo al presente, sono passati ormai 3 anni, è iniziata la pandemia, qualcosa è cambiato, non possiamo di certo ancora tornare al passato, ma vogliamo, o almeno ci proviamo a far vivere ai ragazzi la bella esperienza estiva di giocare insieme, di potersi conoscere, divertire.

    L’anno scorso l’obiettivo è stato raggiunto, non come si sarebbe fatto prima, si sono dovuti limitare i ragazzi, gli spazi (l’oratorio BVI e S Pietro e Paolo); tutto questo è stato reso possibile grazie e soprattutto all’aiuto di volontari adulti. Quest’anno, visto che la situazione sembra essere migliore, l’obiettivo è un oratorio “un po’ in grande” e andando a raddoppiare gli spazi ed aumentare i ragazzi. Non tutto però è stato negativo, nella difficoltà si sono scoperti nuovi modi di vivere l’oratorio, i ragazzi, pur venendo da realtà diverse, si sono uniti e formato legami, si è scoperto l’importanza di avere delle persone adulte che affiancano i ragazzi e il lavorare in piccoli gruppi ha permesso di sopperire alle problematiche dovute alla pandemia. Quello che abbiamo imparato non vogliamo perderlo. Da qui nasce l’idea di fare un oratorio a livello di Comunità, farlo divisi per fasce d’età, sfruttando gli spazi dei vari oratori, aiutandoci tutti insieme.

    Ma l’oratorio è basato sul volontariato di coloro che donano gratuitamente il tempo per far star
    bene la collettività e tutti gli altri, senza dei quali non potremmo fare nulla. Un mese fa circa, l’equipe di pastorale giovanile, che si occupa di organizzare le attività dei ragazzi, ha chiesto tramite un sondaggio la disponibilità di persone maggiorenni, perché con l’auto di tutti, si può fare qualcosa di davvero bello e grande per i nostri ragazzi. Il sondaggio si è concluso il 20 marzo, circa cinquanta persone si sono rese disponibili, ma basteranno per seguire il sogno
    di fare l’oratorio in quattro oratori? Forse la risposta è no, ma c’è anche fiducia, che tanti che non hanno risposto, si uniranno.

    Non tutto è perduto, nelle prossime settimane ci sarà ancora modo di dare la propria adesione.
    Grazie al tuo aiuto si potrà far vivere un’emozione grandissima a più bambini. L’oratorio ha anche
    bisogno di te!

    Alessio Malberti

  • Teen STAR: per AMARE  ed essere AMATO

    Teen STAR: per AMARE ed essere AMATO

    Percorso adolescenti e 18/19enni: alla scoperta di sé stessi e della propria sessualità

    Insieme alla ripresa della scuola anche i percorsi di catechesi sono nuovamente iniziati per tutte le fasce di età. Per i ragazzi che frequentano le superiori c’è stato un grande cambiamento: fino allo scorso anno i ragazzi erano divisi in due gruppi, adolescenti e 18/19enni, con percorsi e temi differenti. La proposta di quest’anno per entrambe le fasce è il percorso Teen STAR, che faranno separati in due gruppi a seconda dell’età.

    Cos’è Teen STAR?

    Teen STAR (Sexuality Teaching in the context of Adult Responsibility = Educazione Sessuale in un contesto di Responsabilità Adulta) è un metodo di formazione, ideato negli anni ’80 dalla dott. Hanna Klaus, applicato in 56 paesi del mondo. Lo scopo è quello di accompagnare i giovani nell’età evolutiva alla consapevolezza della dimensione affettivo sessuale, promuovere le relazioni, potenziare l’identità personale e l’autostima attraverso la conoscenza dei dinamismi del corpo, sviluppare la consapevolezza per compiere scelte libere e rispettare la differenza sessuale nel corpo, sentimenti e nelle relazioni. Volendo riassumere in parole più brevi, riuscire a rendere consapevoli i ragazzi della loro identità affettiva e sessuale.

    Perché fare un percorso sulla sessualità per gli adolescenti?

    Per Teen STAR la sessualità è “una dimensione che racchiude tutte le dimensioni della persona”. Quindi “nell’età evolutiva è indispensabile integrare l’appena sbocciata capacità sessuale con lo sviluppo della personalità” e il processo di identificazione della persona. Il programma Teen STAR ha proprio lo scopo di “accompagna le nuove generazioni, attraverso un processo di progressiva conoscenza dei propri ritmi biologici, nella scoperta della bellezza e dell’armonia di un corpo fatto per la comunicazione e la relazione”.

    Cosa faranno i nostri ragazzi durante gli incontri?

    I nostri ragazzi faranno una versione ridotta e condensata, in circa 10 incontri, di quello che è il vero e proprio programma, che in generale prevede 24 incontri. Circa ogni 15 giorni i ragazzi incontreranno i Tutor Teen STAR, che li coinvolgeranno, attraverso role-play, action learning, visione di filmati, ascolto di brani musicali e molto altro, in modo che possano ragionare e scoprire sé stessi.

    Chi sono i Tutor Teen STAR?

    Gli educatori che svolgono questi percorsi sono insegnanti, genitori, educatori, professionisti delle diverse aree: sociale, psicologica e sanitaria che hanno seguito un corso di formazione specifico. Nel caso dei nostri ragazzi, i formatori sono psicologi e pedagogisti che lavorano nel consultorio di Vimercate e Peschiera Borromeo, della Fondazione Centro per la Famiglia Cardinal Carlo Maria Martini.

    Non bisogna però dimenticare, che nella crescita dei ragazzi, non possono bastare solo questi pochi incontri, la famiglia e tutti quelli che sono vicino ai giovani hanno la responsabilità di aiutarli a crescere e conoscere il mondo.

    Alessio Malberti

  • Un oratorio in gioco

    In attesa di maggiori informazioni da parte del governo e della curia scopriamo il tema “HURRÀ!”
    “I dietro alle quinte” per la prepazione del feriale 2021.

    “Sarà un’esplosione di vita questo nuovo Oratorio estivo del 2021!”

    Questo è lo slogan dell’oratorio estivo 2021, che vuole tutti in movimento, non si può stare fermi. Il tema principale dell’OE 2021 invita tutti, bambini, ragazzi, adulti ad essere pronti a giocare.
    Il gioco è una componente della vita dei nostri bambini; la FOM con questo tema vuole invitarci a ragionare sul valore di queste attività nella vita quotidiana e vuole aiutarci a capire questo con le tappe proposte dell’oratorio estivo. Il gioco, fatto con passione e con il rispetto delle regole e della creatività è parte fondante della vita dei giovani, li fa crescere nella gioia, imparando il rispetto per gli altri.

    Lo slogan dell’oratorio vuole riprendere il tema, attraverso un’esplosione si vuole rappresentare l’entusiasmo, la gioia del gioco, e da questo esce un urlo di gioia “Hurrà”, che i ragazzi dovranno continuare ad urlare nelle calde giornate estive dell’oratorio in mezzo alle tante belle attività proposte. Tutto il logo vuole ricordare il movimento, nessuno dei personaggi presenti è fermo, tutto è in movimento. Il sottotitolo, “Giocheranno sulle sue piazze”, vuole sottolineare il contesto in cui si vuole fare giocare i più piccoli, ovvero all’interno della comunità e dell’oratorio “dove Dio sempre torna a dimorare”. Si vuole riflettere sul fatto che un bambino possa giocare con gioia solamente se attorno a lui ci sono le condizioni adatte per farlo, per farlo sentire al sicuro.

    Creare oggi una situazione per cui un bambino possa giocare in sicurezza è diventato difficile e lo è ancora di più prevedere quale sarà l’evoluzione normativa dei prossimi mesi. Ma si può presumere con molta probabilità che il modello di protocollo di partenza per le attività estive sarà lo stesso di quello dello scorso anno. Abbiamo dunque una base per metterci in moto per l’Oratorio estivo 2021 pensando con ottimismo che la situazione potrà solo migliorare.

    In questa direzione si stanno muovendo i responsabili della pastorale giovanile e degli oratori, che hanno aperto le preiscrizioni su SANSONE la scorsa settimana, utilizzando come guida i criteri di sicurezza già utilizzati lo scorso anno, in attesa delle possibili evoluzioni degli enti governativi e della curia di Milano. Ma non è stato fatto solamente questo. I nostri ragazzi più grandi, gli ADO, si sono incontrati, si sono preparati nelle scorse settimane, con il corso animatori, per essere pronti a mettersi “in gioco” e a far giocare i nostri più piccoli. Come ci invita lo slogan, la “mobilitazione” deve essere generale, nessuno può rimanere fuori, è una parte fondamentale la devono svolgere anche i giovani e gli adulti.

    In oratorio sarà possibile solamente giocare in gruppi stabili, i più piccoli saranno accompagnati nelle attività dagli animatori, che aiutati dai giovani e adulti maggiorenni, garantiranno la sicurezza. Il modello dei “piccoli gruppi”, dei protocolli di triage e igienizzazione di spazi e strumenti, del controllo dell’igienizzazione delle mani, dell’uso della mascherina, anche all’aperto, e soprattutto della presenza di volontari maggiorenni nella gestione dei gruppi è diventato parte fondamentale dell’organizzazione e della gestione.

    Al momento la proposta estiva prevede di dividere i più piccoli di 4° e 5° elementare, che parteciperanno alle attività all’oratorio San Pietro e Paolo, dai più grandi di 1°, 2° e 3° media, che svolgeranno le attività all’oratorio BVI.

    A SSPP i posti disponibili sono 105 e gli iscritti, per ora sono 86; al BVI i posti disponibili sono 120 e gli iscritti, al momento, sono 100. Ci auguriamo che questi numeri possano aumentare con l’aiuto di altri ragazzi/adulti maggiorenni.

    Alessio Malberti e don Pietro

  • Comunità in Cammino  – 31/01/2021

    Comunità in Cammino – 31/01/2021

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    Orizzonte o passatempo

    I professori raccomandano ai genitori di «seguire i figli» nello studio, sorreggendone le motivazioni e tenendo sotto controllo i comportamenti. Gli allenatori insistono con i genitori affinché ogni giorno ci sia per i figli uno spazio di attività fisica mirata così che siano sempre atleticamente preparati alle sfide che li attendono. Qualcosa di analogo viene richiesto dagli insegnanti di danza, di musica, di lingua straniere, di antiche e nuove arti espressive.
    I ragazzi e le ragazze sono lo specchio della vita familiare: motivazioni ad agire, organizzazione del tempo, modifica dei comportamenti, allargamento di relazioni e interessi.
    Anche catechisti e catechiste chiedono ai genitori di interessarsi agli argomenti trattati durante gli incontri e di prevedere la partecipazione ai momenti di preghiera della comunità, primo tra tutti la Messa domenicale. Potrebbe sembrare che la vita cristiana si affianchi a tutto il resto in una via intermedia tra scuola dell’obbligo e coltivazione di graditi passatempi.
    In verità la famiglia credente non è chiamata a vivere la fede come un argomento tra i tanti o semplicemente come occasione di inserimento sociale. La fede non è un prodotto o un hobby – e nemmeno un obbligo–, ma l’orizzonte stesso della vita. Un orizzonte non astratto, ma bisognoso di tempi e spazi per maturare. Quelli della preghiera in famiglia, dell’educazione alla carità, della condivisione dello stile di vita secondo il Vangelo, partendo dall’insegnare a riconoscere la persona di Gesù come essenziale per l’esistenza di ciascuno e della famiglia stessa.

    Il pensiero della settimana

    Festa della Santa Famiglia

    “Gesù stava loro sottomesso”
    Celebrando la festa della Santa Famiglia di Nazareth, la nostra riflessione si sofferma su una istituzione fondamentale sia della Chiesa che dello Stato. La Bibbia per prima sottolinea l’importanza di questa istituzione. Il 4°comandamento “onora il padre e la madre”, che regola i rapporti familiari, è l’unico cui è annessa una benedizione.
    La Famiglia, scaturisce dalla volontà esplicita di Dio nel suo creare l’uomo e la donna, a sua immagine, cioè capaci di amarsi così da essere una “carne sola” e di essere suoi collaboratori nel dare la vita.
    Dio ha voluto che l’amore coniugale fosse segno del suo amore per l’uomo: totale, fedele, gratuito, fecondo.
    Perché la famiglia realizzi il progetto originario, il primato deve essere sempre di Dio. Il primo impegno deve essere quello di riscoprire la sua volontà, i suoi progetti su noi e sui nostri figli. Nell’adesione da parte di tutti alla volontà di Dio sorge in famiglia una vera comunità, come quella di Nazareth, dove ci si ama non per interesse, ma gratuitamente; in cui non ci si arrabbia se non ci si capisce, ma si ricerca insieme il disegno di Dio, in cui l’autorità non è potere che schiaccia, ma servizio alla crescita delle persone, in cui l’essere sottomessi, come Gesù, non è visto come impoverimento, ma
    come condizione per crescere in “sapienza e grazia”. Sia così per tutte le nostre famiglie.
    don Alberto Barlassina

  • Comunità in Cammino  – Primo numero

    Comunità in Cammino – Primo numero

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    Verbo divino e comunicazione

    Non avere oggi un proprio profilo Facebook, Twitter, Instagram ecc. significa quasi essere fuori dal mondo. C’è ancora chi ambisce a comparire in televisione o sulle pagine dei giornali o a diventare tronista o influencer (parole che solo pochi anni fa non esistevano affatto).
    Sembra che la comunicazione ci sia scoppiata tra le mani e che ci
    invada: dirette tv o web, notizie in tempo reale, conoscere subito i
    risultati delle elezioni e di quelli degli esami del sangue.
    Anche le parrocchie si sono adeguate e attraverso opportuni canali Telegram o gruppi dedicati di WhatsApp cercano di far sentire la loro voce
    e segnalare appuntamenti e opportunità.
    Fin dall’inizio l’umanità ha comunicato con dipinti, graffiti, statuette.
    Comunicare è l’essenza dell’essere umano, creato per la relazione, per vivere in società e progettare insieme il futuro.
    Quando l’evangelista Giovanni ha dovuto parlare di Dio che si fa uomo, non ha trovato di meglio che scrivere “La Parola si fece carne” – Verbum caro factum est. Comunicare è un riflesso di Dio nell’uomo.
    Il riferimento è troppo solenne per introdurre questo nuovo strumento comunicativo della nostra Comunità pastorale desiana? Forse sì.
    O, forse, solo contemplando che Dio stesso è parola, comunicazione, potremo mostrare con parole e immagini il cammino di una Comunità che intende compiere la sua missione: condividere e diffondere la buona notizia.
    Il Signore benedica anche questa Comunità in cammino.
    don Gianni

    Il pensiero della settimana

    Il “segno” della moltiplicazione dei pani

    “Gesù sentì compassione per loro” (Mt. 14,13)
    Con questa domenica si conclude “l’Epifania del Signore”: la sua manifestazione, iniziata con l’esperienza dei Magi, continuata con il Battesimo e contemplata nel miracolo di Cana, oggi ci fa vedere, col miracolo della moltiplicazione dei pani, che Gesù “ha compassione” per le folle che lo seguono. Compassione è il termine usato nell’Antico Testamento per esprimere l’amore senza limiti di Dio per l’umanità: Gesù realizza in odo pieno questo amore. Gesù ha compassione perché sente che la gente ha bisogno di una Parola di salvezza, lo cercano anche quando si reca in luogo desertico, ma Gesù vuole anche farci capire che questi doni materiali sono un segno dei doni spirituali che ci fa. Il pane che sfama la gente è un anticipo del Pane che ci dona nell’Ultima Cena. Nella S. Messa facciamo memoria di questa “compassione”: Gesù ci dona la sua Parola che è sempre di gioia e di speranza e si fa Cibo per noi chiedendoci di donare con gioia il nostro amore agli altri, condividendo i problemi e le sofferenze di chi ci sta vicino.
    don Alberto Barlassina

    La Parola è di Dio

    E noi che rapporto abbiamo con la Bibbia?

    Leggere, meditare, contemplare, pregare e vivere la Parola di Dio. Anche, e soprattutto, in questo tempo, troviamo il modo di avvicinarci alla Bibbia, fonte di ispirazione per vivere meglio la nostra vita.

    “È noto a tutti che la grande svolta è stata segnata dal Concilio Vaticano II che ha visto la riappropriazione della Bibbia da parte delle comunità ecclesiali cattoliche non solo nell’ufficialità della liturgia ma anche nella costellazione della teologia, della catechesi, dei corsi biblici, delle letture spirituali, del dialogo ecumenico e persino della cultura “laica”. Oggi non si potrebbe ripetere il motto sdegnato di Lutero nei suoi Discorsi a tavola secondo il quale «in Italia la Sacra Scrittura è così dimenticata che rarissimamente si trova una Bibbia». Che poi essa non sia soltanto posseduta in un’edizione ma che sia letta e studiata anche nelle scuole è
    un altro discorso. Dico «anche nelle scuole» perché – come già sostenevano De Sanctis nell’Ottocento e Umberto Eco ai nostri giorni – essa è indiscutibilmente il “grande codice” dell’arte, dell’ethos e dell’etica, in sintesi della nostra civiltà occidentale”.

    Questa citazione tratta da un articolo del Card. Gianfranco Ravasi, professore di Sacra Scrittura anche per i Preti della mia generazione, mi permette di introdurre una riflessione che mi è stata consegnata per questo primo numero del nuovo notiziario della Comunità pastorale di Desio.


    Quando siamo stati ordinati sacerdoti nei primi anni Ottanta del secolo scorso iniziava il suo ministero episcopale anche il Card. Martini e subito ci conquistò con la sua capacità di introdurci alla “LECTIO DIVINA”.
    Lui scriveva: “Tra questi mezzi o metodi concreti, suggerisco quello patristico della lectio divina, chiamata “divina” appunto perché consiste nella lettura e nell’ascolto di un passo della Bibbia. Tale lectio divina comprende alcuni gradini – lectio, meditatio, oratio o contemplatio – che, per maggiore utilità, sono solito allargare a sette aggiungendone quattro: consolatio, discretio, deliberatio, actio… Non leggiamo la Scrittura per avere la forza di compiere quello che abbiamo deciso! Invece, leggiamo e meditiamo affinché nascano le giuste decisioni e la forza consolatrice dello Spirito ci aiuti a metterle in pratica”.
    Anch’io da coadiutore, accompagnavo decine di giovani dell’oratorio San Pietro di Rho in Santuario dove maestri spirituali (don Renato Corti, Mons. Saldarini…) ci aiutavano a leggere, meditare, contemplare, pregare, vivere
    alcuni Testi sacri della Bibbia.
    Altri giovani seguivano l’insegnamento della religione cattolica a scuola. Quei giovani (sono passati 35 anni) sono gli adulti di oggi: sposi, mamme, papà, professionisti, lavoratori… forse anche con un’esistenza segnata da sofferenze e preoccupazioni ma nella piena maturità della vita umana.
    Sono gli educatori dei ragazzi e dei giovani.
    Allora viene spontaneo chiederci: ma quei giovani di allora che rapporto hanno oggi con la Bibbia? La leggono, la pregano, la vivono ancora? Talvolta si ha l’impressione che la vita odierna con il ritmo così travagliato metta in secondo piano l’accostare la Parola di Dio con un po’ di approfondimento serio ed intelligente. Ci accontentiamo di qualche lontano ricordo. Guai se nella mia e nostra vita di Preti la Parola di Dio non
    occupasse un posto importante nella riflessione personale anche per preparare le omelie ma soprattutto per illuminare le scelte e il modo di agire quotidiano! Allora esaminiamoci: non accontentiamoci dell’ascolto della Parola a Messa e di qualche omelia, anche se l’anno liturgico è la prima fonte preziosa per ascoltare e meditare la Bibbia.
    Gli strumenti permessi dalle nuove tecnologie sono poi di grande aiuto! Sfruttiamoli!
    Anche la Scuola della Parola proposta dall’Azione Cattolica è occasione preziosa.

    Soltanto se alimentiamo la nostra fede in un contatto con la Parola, potremo
    passare indenni attraverso il deserto spirituale dell’Europa moderna.
    don Paolo Ferrario

    È davvero Dio che ci parla

    Cosimo Iodice ci spiega l’importanza del Ministero del Lettorato poiché è Parola di Dio ciò che viene proclamata durante le liturgie eucaristiche. Non parola di uomini, ma, Parola di Dio. É Lui l’autore.

    Cosa accade nel momento in cui il lettore si alza e sale all’ambone per proclamare la Parola di Dio nella liturgia? Nell’atto della proclamazione, la Parola di Dio che è depositata nelle Scritture, ritrova la sua forza viva, il suo
    carattere di evento sorgivo.
    Nella liturgia della Parola, attraverso la voce del lettore, il Verbo torna a farsi carne: il lettore è dunque al servizio di una doppia manifestazione, quella, del Mistero di Cristo e del Mistero della Chiesa, comunità profetica ed apostolica. Il fatto che è affidato ad un ministro non ordinato, afferma la verità secondo cui la Chiesa partecipa del ministero apostolico e profetico, in virtù del sacerdozio battesimale.

    Difatti il Motu Proprio “Spiritus Domini” scritto da Papa Francesco evidenzia proprio questo. Il Santo Padre ha deciso di scrivere questo documento, che contiene la scelta di assumere stabilmente i laici, che abbiano l’età e le doti, mediante un rito liturgico stabilito, ai ministeri di lettori e di accoliti. Questo servizio, comporta una stabilità, un riconoscimento pubblico mediante un mandato da parte del Vescovo. Ciò rende più effettiva la partecipazione di tutti, uomini e donne, all’opera di evangelizzazione della Chiesa. Questo servizio ormai pienamente riconosciuto ai laici, realizza ancor di più la partecipazione al sacerdozio battesimale che compete a tutte le figlie e i figli della Chiesa.

    Perché dalla Parola proclamata sia davvero Dio a parlare, è necessario che il lettore sia ascoltatore della Parola che proclama e in nessun modo frapponga alla Parola di Dio la sua voce e la sua parola. La liturgia della P arola, infatti, non è didascalica, contiene la Rivelazione. Ritrovare questa consapevolezza è condizione necessaria per ridare spessore alla voce della proclamazione e al servizio liturgico.

    Ogni lettore deve orientare alla Parola di Dio, il suo sguardo, più che all’assemblea. Perché, là dove lo sguardo è orientato, tutto orienta al Signore Gesù. Per questo, non è importante che gli uomini e le donne che prestano servizio come lettori siano molti o pochi, ma, invece, è importante, che siano preparati umanamente, spiritualmente e liturgicamente. L’attenzione al servizio liturgico, nello specifico del lettore, non è semplicemente una strategia pastorale per coinvolgere i laici a partecipare, ma, bensì prepararli al servizio della partecipazione di tutto il popolo di Dio al Mistero celebrato. Grazie a tutti i lettori della comunità pastorale per il loro servizio liturgico, per loro salga al Signore la nostra preghiera, affinché, sempre possano concorrere al bene. Che la Parola proclamata e annunziata sia sempre luce per il cammino di tutti.

    Cos’è la preghiera? Cosa significa pregare per un giovane?

    A queste domande ha risposto Martina, 27 anni, raccontandoci la sua
    esperienza di “comunicazione” con Dio

    Spesso di fronte a queste domande ci viene in mente quando, sin da piccoli, siamo esortati da un adulto o da una figura di chiesa a imparare e ripetere delle formule già confezionate; in verità è molto di più.

    Pregare è connettersi con un tu, con Dio. Ho scoperto negli anni che la
    preghiera risponde al mio desiderio di conoscere, fare esperienza di Dio e di non cercarlo solo quando ne ho bisogno per superare delle difficoltà. Lentamente ho cercato di svuotarmi delle consuete maschere che si fanno indossare a Dio: quella di un Dio tappabuchi, di un Dio giudice, di un Dio contabile, di un Dio della perfezione, di un Dio dei sacrifici.

    Per fare questo occorre leggere e ascoltare la Parola di Dio. L’ascolto è l’atteggiamento che permette di fare spazio all’altro, di uscire da sé stessi, di alzare lo sguardo e mettersi in comunicazione con lui, nonostante la consapevolezza che sia di immane fatica. Questo permetterà, con il tempo,
    di capire che il nostro Dio ha altre caratteristiche: è il Dio dell’alleanza,
    della misericordia, della grazia, della bellezza e della gioia. Un Dio che si fa
    chiamare Padre, che è disposto a dare tutto per noi: noi valiamo il sangue
    di Cristo! Nulla può fermare l’amore che Dio ha per noi, nemmeno i nostri
    peccati. Lui ci chiede, a braccia aperte, di essere disposti ad accogliere il Suo
    amore. Ci chiede di fidarci e affidarci a Lui, perché se anche le cose nella
    nostra vita non vanno come auspicavamo, Lui è sempre accanto a noi e ci tende la Sua mano perché lui è l’Emmanuele, il Dio-con-noi. Non è semplice per un giovane arrivare a queste consapevolezze, soprattutto in un tempo così precario che mette alla prova chiunque.

    Per questo è necessario che si faccia aiutare da chi nel cammino per conoscere Dio è più avanti, che si affidi a una guida spirituale e a percorsi di Fede, anche al di là di un contesto parrocchiale, che possano accompagnarlo nel discernimento. Come Papa Francesco ci ha insegnato, in quella giornata che resterà nella storia quando ha pregato in una Piazza San Pietro completamente vuota, riempita solo dal suono delle ambulanze: nessuno si salva da solo! Un giovane ha bisogno di essere indirizzato nella lettura del Vangelo, affinché gli vengano consegnati strumenti e metodi per poter affrontare poi, anche da solo, una riflessione su un certo brano; deve essere stimolato e incentivato a capire che quello che legge non è una storiella di fatti lontani, ma qualcosa che parla alla sua vita.
    Eleonora Murero

    Sopra: l’invito che propone ai giovani della nostra Comunità Pastorale un cammino di formazione per ascoltare e meglio comprendere la Parola di Dio

    Settimana di Preghiera per l’Unità dei Cristiani

    “Che siano uno perché il mondo creda” (Gv 17,21)

    Questa frase dal Vangelo di Giovanni rappresenta il pressante invito all’unità di tutti i cristiani, che proprio nel mese di Gennaio di ogni
    anno si ritrovano in preghiera per questo, nel mondo cattolico come in quello luterano, anglicano, ortodosso e altri. L’unità di tutti i cristiani era già un appassionato impegno del Concilio Vaticano II, ripreso con forza da San Giovanni Paolo II (“Ut Unum Sint”, 1995). L’Assemblea Interreligiosa delle chiese cristiane nel 1999 ribadiva la profonda convinzione che “il dialogo tra le religioni non significhi rinunciare alle proprie identità, ma piuttosto rappresenti un momento di scoperta. Impariamo ognuno a rispettare l’altro come membri di un unico genere umano. Impariamo ad apprezzare sia le nostre differenze sia i valori comuni che ci tengono vicini…(…)…noi ci chiediamo l’un l’altro di dimenticare gli errori passati; di promuovere la riconciliazione; di impegnarci in prima persona per superare l’abisso tra ricchezza e povertà e di lavorare per un mondo di giustizia e di pace durevole”.
    Anche quest’anno è stata riproposta la settimana di preghiera per l’unità dei cristiani, con la profonda radicata consapevolezza che la preghiera di tutte le chiese cristiane è il fulcro che muove le coscienze di ciascuno nel ritrovarsi insieme nella sequela di Cristo, con la certezza di essere costruttori di pace e creatori di ponti.
    Guido Feltrin

    S. Messa Educatori e Catechiste

    VENERDÌ 29 GENNAIO alle ore 20.30 presso la Parrocchia San Giovanni Battista si terrà la S. Messa per catechisti ed educatori della città in occasione della settimana dell’educazione e della memoria di San Giovanni Bosco

  • Eventi e notizie dal 24/10 al 2/11

    LA NOSTRA COMUNITA’

    Eventi e news dal 24/10 al 2/11

    PENSARE OLTRE

    Nel vortice della pandemia (e della seconda ondata), ci chiediamo ancora cosa stiamo imparando su noi, sulla vita, sull’umanità. Tra i primi dieci paesi contagiati (l’Italia è per ora 15a), sei appartengono ai “paesi di missione” (dove operano anche missionari italiani): India, Brasile, Argentina, Colombia, Peru, Messico. Nella statistica delle vittime (dove l’Italia è purtroppo 6a), tra i primi cinque risultano Brasile, India, Messico (dati del 21 ottobre). I dati africani, a detta di molti, sono poco leggibili a causa delle fragili strutture sanitarie del continente.
    La Chiesa italiana propone di celebrare in questo mese la giornata missionaria con il tema Tessitori di fraternità. Si tratta come sempre di pregare perché l’evangelizzazione abbia successo, non tanto come ampliamento della forza del cattolicesimo, ma come accoglienza dell’annuncio a essere tutti discepoli di Gesù; e perché missionari e missionarie – sacerdoti, religiosi e religiosi laici e famiglie – siano perseveranti in quest’opera. Si tratta di non far mancare una solidarietà concreta, fatta anche di un’offerta in denaro, per sostenere l’annuncio del vangelo in tutti i paesi del mondo, specialmente tra i popoli più poveri.
    Si tratta anche di “pensare oltre”: cattolico – a dispetto di chi ritiene il contrario – non significa settario o separato, ma universale. Anche se dotato di storie e culture con forte identità, ogni cattolico è aperto al mondo, pensa e prega oltre i propri confini, si sente parte di una Comunità ampia, desiderosa che nessuno sia escluso dalla salvezza, e diventa tessitore di fraternità.

    don Gianni

    QUESTA SETTIMANA

    DOMENICA 25 OTTOBRE
    10.00Oratorio BVIS. Messa nella chiesa dell’Oratorio
    10.00BasilicaS. Messa di Prima Comunione (II turno), trasmessa sul canale YouTube Pastorale Desio; sono ammessi in basilica solo coloro che hanno il pass; gli altri sono invitati a recarsi in Oratorio alla stessa ora o negli altri orari offerti dalle parrocchie cittadine
    10.30S. PioS. Messa con mandato educativo per catechiste e allenatori di S. Pio
    11.00S. Pietro e P.S. Messa di prima Comunione (3° Gruppo)
    11.00Madonna PellegrinaS. Messa (max 50 persone)
    15.00Basilica S. Messa e sacramento della Cresima (II turno), trasmessa sul canale YouTube Pastorale Desio; sono ammessi in basilica solo coloro che hanno il pass
    16.00S. Giovanni B.SS. Cresime
    17.30S. Pietro e P.S. Messa di prima Comunione (4° Gruppo)
    18.30S. PioS. Messa con mandato educativo per gli educatori di S. Pio
    LUNED&Iacute 26 OTTOBRE
    21.00Chiesa SGBConfessioni per adolescenti, 18-19enni e giovani
    MARTED&Iacute 27 OTTOBRE
    17.00S. PioCatechesi cresimandi di S. Pio
    21.00VideoConsiglio Affari Economici parrocchia S. Siro e M.
    MERCOLED&Iacute 27 OTTOBRE
    17.00S. PioCatechesi bambini e genitori IC2 di S. Pio
    GIOVED&Iacute 29 OTTOBRE
    17.00BasilicaS. Messa esequiale per mons. Carlo Sironi
    17.00S. PioCatechesi bambini e genitori IC3 di S. Pio
    VENERD&Iacute 30 OTTOBRE
    16.30S. PioCena con delitto per i preado S. Pio
    17.00Oratorio BVIPreparazione III turno Prima Comunione (Basilica)
    21.00S. Pietro e P.Incontro con i genitori dei ragazzi di 2^ Elementare
    SABATO 31 OTTOBRE
    15.00BasilicaPreparazione battesimi
    18.00S. Giovanni B.Solenne celebrazione a ricordo della Consacrazioen della chiesa parrocchiale dedicata a S. Giovanni Battista
    News della città

    ORARI S.MESSE 2 NOVEMBRE

    Commemorazione defunti

    Basilica: 7:30, 15:00, 18:30

    Oratorio BVI: 9:00

    S. Giorgio: 8:30, 18:00

    S. Pietro e Paolo: 8:30, 18:30

    S. Giovanni B.: 8:30, 20:30

    S. Pio X: 8:30, 20:30

    Comunicato congiunto del Comune di Desio e della Comunità Pastorale

    COVID, NIENTE MESSE AL CIMITERO IL 1 NOVEMBRE

    SINDACO CORTI E DON CESENA: “CELEBRIAMO I NOSTRI CARI DEFUNTI RISPETTANDO I PROTOCOLLI DI SICUREZZA E PARTECIPANDO ALLE CELEBRAZIONI CHE SI TERRANNO NELLE CHIESE”

    In occasione delle prossime celebrazioni dei defunti, il Comune di Desio e la Comunità Pastorale “Santa Teresa di Gesù Bambino”, informano che nel rispetto delle norme anti Covid predisposte dal Governo e da Regione Lombardia, non si potranno tenere le consuete celebrazioni religiose e le messe nei cimiteri cittadini di viale delle Rimembranze e di piazza della Divina Misericordia. Lo rendono noto il Sindaco di Desio, Roberto Corti ed il responsabile della comunità pastorale di Desio, don Gianni Cesena. Gli accessi e le visite ai defunti saranno comunque consentiti ma l’invito a tutti i cittadini è di scaglionarli nell’arco delle giornate per evitare gli assembramenti. L’amministrazione comunale ricorda l’obbligo per i visitatori di indossare sempre i dispositivi di protezione individuale, ovvero la mascherina, di mantenere la distanza di almeno un metro tra le persone e di lavare le mani con detergente a base alcolica.
    “Quest’anno purtroppo non potremmo ricordare i nostri defunti nelle modalità tradizionali cui la nostra città è abituata da sempre, ma le occasioni per farlo non mancheranno, visto che le messe nelle varie parrocchie sono state incrementate per permettere al maggior numero possibile di persone di partecipare nella preghiera – commentano il Sindaco Corti e don Cesena. Invitiamo tutti in occasione della ricorrenza e delle visite ai cimiteri, che saranno comunque consentite, di rispettare i protocolli di sicurezza che ormai conosciamo bene. Dato il difficilissimo momento che stanno vivendo tutte le comunità, anche senza la celebrazione delle messe al cimitero, la ricorrenza dei defunti sarà un’importante occasione per restare idealmente uniti, responsabili e solidali, confidando e pregando per un rapido superamento di questa tremenda emergenza sanitaria”.

    “Non abbandonarci alla tentazione…”

    Da domenica 29 novembre anche nel rito ambrosiano il messale si presenterà con qualche piccola modifica, in linea con il motu proprio firmato da papa Francesco. In tale occasione, infatti, il Santo Padre ha sottolineato la necessità che la liturgia, pur nella sua fermezza, sia in grado di comunicare al meglio i misteri che celebriamo, adeguando il linguaggio ai tempi. E nella liturgia – dobbiamo ammetterlo – il ruolo più importante è quello del linguaggio, oltre a quello dei segni e degli oggetti. Il linguaggio, tuttavia, non è qualcosa di immutabile, anzi è parte viva del nostro saper comunicare, ed essendo vivo, si evolve, cambia, trasmette gli stessi misteri in un modo nuovo con parole nuove. Ma è in grado di trasmettere cose nuove con parole già conosciute ma distribuite in un modo nuovo, permettendo di essere comprese in maniera corretta.
    Le modifiche al messale che entreranno in vigore con la III domenica d’Avvento ambrosiano (in linea con la I domenica d’avvento del rito romano) vogliono dire proprio questo: molte parole, molti gesti, molti segni inclusi nella liturgia dell’attuale messale hanno bisogno di essere aggiornati, contestualizzati, rimodernati.
    Il primo cambiamento, forse quello più discusso e più importante, è la modifica definitiva alle parole del “Padre Nostro”. In realtà, se prendiamo la versione aggiornata della Bibbia secondo la traduzione della CEI pubblicata nel 2008, troviamo già questa versione aggiornata. Di fatto non sarà quindi una novità, ma l’adeguamento del messale chiede anche a noi di modificare due parole di questa preghiera millenaria che tutti impariamo fin da bambini. Non si dirà più “non indurci in tentazione”, ma “non abbandonarci alla tentazione”. La parola “indurre” è una di quelle che necessita di essere precisata, non rispondendo più, secondo l’uso comune, al significato corretto della preghiera. Il Signore, quindi, non ci porta alla tentazione, non ci tenta, perché non ne ha bisogno. “Dobbiamo escludere che sia Dio il protagonista delle tentazioni che incombono sul cammino dell’uomo” ha precisato papa Francesco. Il Signore desidera solo essere amato e rispondere a un figlio che chiede aiuto. Uno di questi aiuti è proprio quello di volgersi verso di Lui nei momenti in cui siamo fragili, deboli, come nella tentazione di cedere al peccato. In quel momento abbiamo bisogno di essere sostenuti, amati, consolati dal Signore, a cui chiediamo aiuto nella nostra lotta contro il male e il peccato. Sempre nel Padre Nostro, inoltre, troveremo il cambiamento da “rimetti a noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri debitori” in “rimetti a noi i nostri debiti come anche noi li rimettiamo ai nostri debitori”.
    Un altro adeguamento lessicale è quello che risponde alla necessità di aprire le orazioni verso tutti i fedeli, estendendo alcuni sostantivi che finora richiamavano solo la parte maschile per includere anche la presenza preziosa e necessaria della parte femminile dei fedeli. Troveremo quindi le invocazioni non più dirette ai “fratelli” ma a “fratelli e sorelle”, come nel caso della preghiera del “Confesso a Dio e a voi fratelli e sorelle”.
    Altre piccole modifiche riguardano il “Gloria” come lo recitiamo durante la santa messa. “Gloria a Dio nell’alto dei cieli e pace in terra agli uomini di buona volontà” diventerà “Gloria a Dio nell’alto dei cieli e pace in terra agli uomini, amati dal Signore”.
    Un’ultima modifica riguarda le preghiere eucaristiche in cui la preghiera di intercessione per tutto “l’ordine sacerdotale” sarà ampliata nei tre gradi del ministero ecclesiastico: “con l’ordine episcopale, i presbiteri e i diaconi”.

    diac. Fabrizio Santantonio

    Profumo di Spirito Santo

    I primi fine settimana di ottobre nella nostra parrocchia dei Santi Pietro e Paolo si sono celebrate le Cresime.
    In questo periodo particolare anche le celebrazioni dei sacramenti sono cambiate ma oserei dire solo nella forma e non certo nella sostanza.
    Lo Spirito Santo è sceso in dono a più di 50 ragazzi e ragazze divisi in quattro gruppi.
    La celebrazione è stata molto raccolta; certo forse non c’era la solennità che si è soliti vedere in queste occasioni, ma tutto era davvero preparato con cura: i fiori, i canti, i piccoli gesti che i protocolli Covid ci hanno consentito di compiere.
    Ancora, diversamente dal solito, non c’era il Vescovo per il motivo che tutti conosciamo, ma il nostro parroco don Gianni non ci ha fatto rimpiangere la sua assenza. Don Gianni ha saputo coinvolgere tutti in maniera simpatica ma soprattutto ha dialogato con i ragazzi partendo dalla Parola e con i suoi molteplici esempi ha sciolto i timori e le emozioni di tutti.
    Il momento dell’amministrazione della Cresima è stato toccante: i ragazzi sull’altare, i genitori e i pochi parenti presenti hanno riempito con la preghiera e l’intensità della loro partecipazione la nostra chiesa. Direi che questo modo meno formale e forse più denso di significato è stato un regalo gradito considerato il periodo e potrebbe essere di stimolo anche per il futuro.
    Io e le mie colleghe catechiste vogliamo ringraziare don Gianni per aver sostenuto e aiutato i nostri ragazzi e ragazze in un momento tanto importante, il diacono Fabrizio e suor Graziana che sono stati nostri compagni di viaggio durante questi mesi, e non ultimo, chi ci ha aiutato con i canti e con la preparazione e l’abbellimento dell’altare e della chiesa. Ma soprattutto, e non certo per ultimo, il ringraziamento va ai genitori, che per primi hanno scelto con i loro figli di compiere questo cammino. Infine, proiettati verso il futuro, un grazie agli aiuto catechisti che da ora saranno chiamati a diventare gli educatori dei pre-adolescenti.
    E ai ragazzi e alle ragazze che abbiamo visto crescere nella fede, insieme al grazie, volevo dire che la Cresima non è la fine ma l’inizio di un bellissimo percorso di cristiani cresciuti nella fede da vivere nel nostro oratorio che con l’augurio, quando sarà possibile, diventi la loro seconda casa!

    Ilaria Dellepiane

    Vita della comunità

    San Siro e Materno

    DOMENICA 25 OTTOBRE – I DOPO LA DEDICAZIONE

    GIORNATA MISSIONARIA MONDIALE E DOMENICA DEL MANDATO MISSIONARIO
    Offerte a favore delle Pontificie Opere Missionarie nel raccoglitore in fondo alla basilica

    • Ore 10.00 Oratorio BVI: S. Messa nella chiesa dell’Oratorio
    • Ore 10.00 Basilica: S. Messa di Prima Comunione (II turno), trasmessa sul canale YouTube Pastorale Desio; sono ammessi in basilica solo coloro che hanno il pass; gli altri sono invitati a recarsi in Oratorio alla stessa ora o negli altri orari offerti dalle parrocchie cittadine
    • Ore 15.00 Basilica: S. Messa e sacramento della Cresima (II turno), trasmessa sul canale YouTube Pastorale Desio; sono ammessi in basilica solo coloro che hanno il pass

    LUNEDÌ 26 OTTOBRE

    • Ore 21.00 Parrocchia San Giovanni B.: Confessioni per adolescenti, 18-19enni e giovani

    MARTEDÌ 27 OTTOBRE

    • Ore 21.00 Collegamento video: Consiglio Affari Economici parrocchiale

    GIOVEDÌ 29 OTTOBRE

    • Ore 17.00 Basilica: S. Messa esequiale per mons. Carlo Sironi (a 6 mesi dalla morte)
    • Ore 18.30 Oratorio BVI: incontro dei genitori del I anno di catechesi IC (II elementare)

    VENERDÌ 30 OTTOBRE

    • Ore 17.30 Oratorio BVI: Preparazione III turno Prima Comunione (Confessioni e prove)

    SABATO 31 OTTOBRE

    • Ore 10.30 Basilica: S. Messa di Prima Comunione (III turno), trasmessa sul canale YouTube Pastorale Desio; sono ammessi in basilica solo coloro che hanno il pass
    • Ore 14.30 Oratorio BVI: Preparazione III turno Cresima (Confessioni e prove)
    • Ore 21.00 Collegamento video: Famiglie insieme (preghiera, catechesi, condivisione)

    DOMENICA 1 NOVEMBRE – SOLENNITÀ DI TUTTI I SANTI

    • Ore 10.00 Oratorio BVI: S. Messa nella chiesa dell’Oratorio
    • Ore 15.00 Basilica: S. Messa e sacramento della Cresima (III turno), trasmessa sul canale YouTube Pastorale Desio; sono ammessi in basilica solo coloro che hanno il pass

    LUNEDÌ 2 NOVEMBRE – COMMEMORAZIONE DEI DEFUNTI

    Basilica SS. Siro e Materno7.30 15.00 18.30
    Oratorio Beata Vergine Immacolata9.00
    San Giorgio8.30 18.00
    Santi Pietro e Paolo8.30 18.30
    San Giovanni Battista8.30 20.30
    San Pio X8.30 20.30

    San Pio X

    San Pietro e Paolo

    DOMENICA 25 OTTOBRE – I DOPO LA DEDICAZIONE

    • Ore 11.00 S. Messa di prima Comunione (3° Gruppo)
    • Ore 11.00 Madonna Pellegrina: S. Messa (massimo 50 partecipanti )
    • Ore 17.30 S. Messa di prima Comunione (4° Gruppo)

    Venerdì 30 ottobre

    • Ore 21.00 Chiesa: incontro con i genitori dei ragazzi di 2° Elementare

    Sabato 31Ottobre

    • Ore 15.00 Basilica. Preparazione battesimi

    Domenica 1 novembre Solennità di tutti i Santi

    Anniversario della morte di don Luigi Gaiani

    • S. Messe in parrocchia ore: 9.00 – 11.00 e 17.30
      Con questa domenica viene reintrodotta la S. Messa delle ore 17.30

    Lunedì 2 novembre Commemorazione di tutti i fedeli defunti

    • S. Messe in parrocchia: ore 8.30 e 18.30

    San Giovanni Battista

    Sabato 31 ottobre

    Ore 18.00 S.MESSA Solenne per il 21° Anniversario della consacrazione della chiesa di San Giovanni Battista

    Domenica 1 novembre

    • 7.30 S.Messa
    • 10.30 S.Messa
    • 18.00 S.Messa per tutti i defunti

    Lunedì 2 novembre

    • 8.30 S.Messa per tutti i defunti
    • 20.30 S.Messa per tutti i defunti

    San Giorgio

    Offerte

    Offerte raccolte in basilica (13-19 ottobre). Per la parrocchia:€ 1.508,00; per l’ottobre missionario: € 134,00; I turno prima comunione: € 675,00: I turno cresima: € 600,00.

    Offerte raccolte a San Giorgio: €288,32

    Grazie a tutti per la generosità

    La comunità affida nella preghiera

    • I ragazzi e le ragazze che oggi celebrano la loro Prima Comunione e la Cresima.
    • I defunti della settimana: Maria Manzotti, Nadia Lazzarotto Cassamagnaghi, Enrico Valvano, Donatella Gonella Rigamonti.

    L’Eucaristia al centro della comunità

    Basilica San Siro e Materno

    DOMENICA 25 OTTOBRE 2020 I DOPO LA DEDICAZIONE
    At 10,34-48a; 1Cor 1,17b-24; Lc 24,44-49a Annunciate a tutti i popoli le opere di Dio
    Liturgia delle Ore: II settimana
    ✞ 8.30 Basilica
    ✞ 10.00 Basilica S. MESSA DI PRIMA COMUNIONE
    ✞ 10.00 Oratorio BVI
    ✞ 15.00 Basilica S. MESSA E SACRAMENTO DELLA CRESIMA ✞ 18.30 Basilica
    LUNEDÌ 26 OTTOBRE Per la Chiesa universale
    Ap 12,1-12; Lc 9,57-62 Renderò grazie al Signore nell’assemblea dei giusti
    ✞ 7.30 Basilica (Elena Moschetti)
    ✞ 9.00 Oratorio BVI (Roberto Arienti, Irma Capuzzo e Renato Altavilla)
    ✞ 18.30 Basilica (Pasquale Pianta e Antonia Stivanello / Ercole e fam. / Silvio Mosconi / Laura Cocchi / Diego e Giuseppe/ Benedita Maria De Santana / Pasqualina Sironi / Ennia Ribon e fam.) / Emma Viotto e fam. / Liliana Sala e fam. /
    MARTEDÌ 27 OTTOBRE Per l’impegno dei cristiani nel mondo
    Ap 12,13-13,10; Mc 10,17-22 Beato il popolo che ha il Signore come Dio
    ✞ 7.30 Basilica (Giuseppina e Francesco Arosio)
    ✞ 9.00 Basilica (Comunità pastorale)
    ✞ 18.30 Basilica (Maria)
    MERCOLEDÌ 28 OTTOBRE SS. Simone e Giuda, apostoli
    At 1,12-14; Ef 2,19-22; Gv 14,19-26 Risuona in tutto il mondo la parola di salvezza
    ✞ 7.30 Basilica (Antonino e Antonina Familari)
    ✞ 9.00 Basilica (Maria Righetto e fam.)
    ✞ 18.30 Basilica (Giuseppe Sinatra)
    GIOVEDÌ 29 OTTOBRE Per chiedere la carità
    Ap 14,1-5; Mt 19,27-29 Il nostro Dio è un Dio che salva
    ✞ 7.30 Basilica (Filomena e Innocenzo)
    ✞ 9.00 Basilica (Carla Fedegari)
    ✞ 17.00 Basilica Messa esequiale mons. CARLO SIRONI
    ✞ 18.30 Basilica (Domenico, Teresa, Giovanni, Carlo, Paola Arienti)
    VENERDÌ 30 OTTOBRE Per l’evangelizzazione dei popoli
    Ap 14,6-13; Mt 10,40-42 Sorgi, o Dio, e vieni a salvare il tuo popolo
    ✞ 7.30 Basilica (Comunità pastorale)
    ✞ 9.00 Basilica (Giovanni e Giuseppe Giuliana, e Salvatore e Angela Fassone)
    ✞ 18.30 Basilica (Ignazio, Maria e familiari)
    SABATO 31 OTTOBRE B. V. Maria
    Dt 26,16-19; Rm 12,1-3; Mt 16,24-27 Acclamate al Signore, nostro re
    ✞ 9.00 Basilica (Felice Biassoni)
    ✞ 10.30 BasilicaS. MESSA DI PRIMA COMUNIONE
    ✞ 18.00 Basilica S. ROSARIO
    ✞ 18.30 Basilica LITURGIA VIGILIARE (Giampiero Mariani)
    Letture S. Messa della domenica (Tutti i Santi): Ap 7,2-4.9-14; Rm 8,28-39; Mt 5,1-12a

    San Pietro e Paolo

    GIOVEDÌ 29 Ottobre✞18.30 Camilla e Angelo Grassi
    Emilia, Olga e Franco
    VENERDÌ 30 Ottobre✞8.30 Merlo Diana
    SABATO 31 Ottobre✞18.30 Rimondo Graziella e Antonio,
    Angiolino e Elisa,
    Arturo e Ines
    DOMENICA 1 NOVEMBRE✞9.00 Don Luigi Gaiani
    ✞11.00 Missa pro populo
    ✞17.30 Battistoni Sebastiano, Giuseppe e Maria

    San Giorgio

    Domenica 25 ottobre9.00: S. Messa
    11.00: S. Messa (trasmessa “in streaming”)
    Lunedì 26 ottobre18:00 S. Messa (def. Carlo, Mario, Rosetta Tagliabue)
    Martedì 27 ottobre8.30: Messa
    Mercoledì 28 ottobre
    SS. Simone e Giuda, apostoli
    18.00: S. Messa (def. Francesco Petracca)
    GIOVEDÌ 29 Ottobre8:30 S. Messa
    VENERDÌ 30 Ottobre18.00: S. Messa (def. Giuseppe Pulici)
    SABATO 31 Ottobre18.00: S. Messa
    DOMENICA 1 NOVEMBRE9.00: S.Messa
    11.00: S.Messa (trasmessa “in streaming”)

    Sacramento della Riconciliazione

    In Basilica giorni feriali: 8.30-9.00 e 17.00-18.15; sabato ore 16.00-18.15

    San Giorgio: sabato 15.00-17.30