Autore: basilica

  • Il pensiero della settimana

    Il pensiero della settimana

    I Domenica dopo il martirio di S. Giovanni

    Il brano evangelico ci ricorda il periodo liturgico che stiamo vivendo: il tempo dopo il martirio
    di S. Giovanni Battista. Confrontiamo le figure di Giovanni e di Gesù, per tanti aspetti con una
    vita simile e per altri ben diversi.

    Giovanni è precursore: la sua vita sarà un anticipo della vita di Gesù. Anche Giovanni viene preannunciato, la sua nascita è accompagnata da fatti straordinari; c’è l’esperienza del deserto e il gesto del battesimo; la predicazione in ambedue è un invito alla conversione; tutti e due trovano difficoltà ad essere accolti, ma rimangono fedeli alla loro missione fino al martirio.

    Ci sono anche diversità nel vivere l’annuncio e nello stile di vita: austero, ascetico, isolato quello
    di Giovanni. Gesù invece è tra la gente. Giovanni accoglie quanti vanno a lui (non si muove dal
    deserto), Gesù va agli altri, l’incontra sulle strade, nelle città, nel tempio, sul lago, senza distinzione tra farisei, pubblicani, adulteri, lebbrosi, ebrei e pagani. C’è differenza anche nel messaggio di conversione.

    Giovanni preannuncia un Messia che farà piazza pulita del male: bisogna convertirsi per non avere castighi. Gesù invita a convertirsi perché il Regno di Dio è giunto, cioè l’amore del Padre si è rivelato pienamente in lui. Tra i due non c’è contrapposizione, ma preparazione in Giovanni e realizzazione in Gesù.

    Proviamo, allora, a farci qualche domanda. Sentiamo l’invito alla conversione sempre e comunque? Sappiamo andare come Gesù verso gli altri, in ogni ambiente, in ogni situazione? Non meravigliandoci se siamo incompresi, rifiutati, emarginati: è stato così per Giovanni Battista e per Gesù stesso.

    don Alberto

  • DRITTI AL CUORE DELL’UNITALSI DESIANA

    DRITTI AL CUORE DELL’UNITALSI DESIANA

    Nella nostra città l’associazione UNITALSI è nata nel 1942. Dalla sua fondazione sono trascorsi 80 anni, che verranno celebrati domenica 11 settembre, durante la S. Messa delle ore 11.30 in basilica.

    Ho incontrato il responsabile cittadino, che coordina le iniziative locali.

    Quando è sorta questa associazione?

    “Storicamente l’UNITALSI è nata a Roma all’inizio del Novecento. A Desio venne fondata nel 1942, per intervenire ad aiutare in ospedale quando imperversava la Seconda guerra mondiale.”

    Cosa significa per lei partecipare ai pellegrinaggi?

    “Ho bisogno di quello stimolo necessario spirituale, perché mi ricarica. La mia professione era molto stressante, senza orari. Il pellegrinaggio mi serve per ritrovare quella spinta necessaria ad affrontare le difficoltà quotidiane. Aiutare i malati ripaga sempre tanto.”

    Cosa ricorda in particolare?

    “Una volta, a bordo di un treno “bianco”, ad una malata disabile, mentre mangiava, era andato di traverso qualcosa, tanto da andare in arresto cardiaco. Ricordo che, insieme ad un volontario infermiere della Croce Rossa, abbiamo fatto le manovre rianimatorie. Dopo un quarto d’ora di tentativi di rianimazione stavo quasi desistendo, ma l’infermiere ha insistito e alla fine l’abbiamo
    rianimata”.

    Momenti che fanno venire la pelle d’oca …

    “Certo, ma la cura e il rispetto dei malati dona tanta gratificazione a chi li assiste.”

    Nel 2020 e 2021 non siete riusciti a fare i pellegrinaggi a causa della pandemia …

    “Esatto. Ci siamo fermati ed è stata dura! Quest’anno andrò a settembre al pellegrinaggio a Lourdes in aereo. Non vedo l’ora.”

    Certo è che, dopo aver visto la nascita dell’UNITALSI, è più difficile constatare come oggi si faccia fatica a trovare nuove aderenti.

    “C’è la necessità di nuove forze, di grandi idee, di giovani intraprendenti, per essere in grado di offrire più attività a servizio dei più bisognosi. Certo è che, ogni volta che si arriva a Lourdes, vedere tutt’oggi tanti gruppi di giovani generosi, scalda il cuore e ci dà speranza.”

    Come assistente spirituale c’è don Sandro Mottadelli. Che significato ha per lei questo incarico?

    “Cerco di favorire la formazione dei volontari dell’UNITALSI, che desiderano accogliere ed aiutare gli ammalati. Al di là del momento aggregativo, l’aspetto religioso è centrale nel pellegrinaggio, perchè ci permette di vedere dove la Madonna appare. Poi durante l’anno ci sono altri incontri a Desio, per coltivare i rapporti tra ammalati e volontari che si sono instaurati durante il pellegrinaggio.

    L’UNITALSI è un’associazione che fa un servizio a chi ha bisogno di percepire la vicinanza della Chiesa durante la sofferenza e per approfondire la propria spiritualità.”

    Nel 1992, in occasione del 50° anniversario di fondazione dell’UNITALSI di Desio, l’allora prevosto Mons. Piero Galli ricordava che: “La storia della società scorre veloce e dei grandi fatti che hanno segnato la vita di grandi persone non rimane che un ricordo (…), ma le vere opere sono quelle che non si cancellano mai, sono quelle che sono scritte nella vita della gente (…).

    Il Signore Gesù dice che, qualunque cosa noi facciamo ad uno dei fratelli in necessità, lo ritiene fatto a Sé! (…) Dico grazie a tutti coloro che operano in questa associazione e invito a non lasciar spegnere questo fuoco di bontà.”

    Un invito, che ancora oggi, a 80 anni dalla fondazione, chiede di essere accolto e vissuto.

    Eleonora Murero

  • GIORNATA MONDIALE DI PREGHIERA PER LA CURA DEL CREATO

    GIORNATA MONDIALE DI PREGHIERA PER LA CURA DEL CREATO

    MESSAGGIO DI PAPA FRANCESCO PER LA GIORNATA MONDIALE DI PREGHIERA PER LA CURA DEL CREATO

    Giovedì 1° settembre, Giornata Mondiale di preghiera per la cura del Creato, apre il periodo ecumenico per la Cura del Creato che si concluderà il 4 ottobre. In queste poche righe riassumiamo il messaggio che il Santo Padre ha rivolto all’umanità.

    “Ascolta la voce del Creato” con queste parole il Santo Padre inizia la lettera di apertura del periodo ecumenico per la cura del creato: “un momento speciale per tutti i cristiani per pregare e prendersi cura insieme della nostra casa comune”.

    Il papa sottolinea la dissonanza nella voce del creato: da un lato “un dolce canto che loda il nostro amato Creatore”, un invito a praticare una “spiritualità ecologica”, “attenta alla presenza di Dio nel mondo naturale”, ricordandoci che non siamo separati dalle altre creature, ma in comunione universale; dall’altro lato, “un grido amaro”, che proviene dalla madre Terra, abusata e distrutta dall’uomo, “alla mercé di un antropocentrismo dispotico.”

    Le grida di sofferenza devono essere monito per cambiare i nostri stili di vita; il degrado della Terra, la “nostra casa comune”, “merita la stessa attenzione di altre sfide globali”: noi cristiani non possiamo essere inermi. Ma non è solamente il singolo, ci vuole una “conversione comunitaria”, “anche la comunità delle nazioni è chiamata a impegnarsi, specialmente negli incontri delle Nazioni Unite dedicati alla questione ambientale, con spirito di massima cooperazione”. Il papa sottolinea l’importazione dei prossimi incontri internazionali, il vertice COP27 sul clima e il vertice COP15 sulla biodiversità ed esorta alla preghiera, perché “possano unire la famiglia umana per affrontare la doppia crisi del clima e della riduzione della biodiversità”.

    Alessio Malberti

    La versione integrale del messaggio del papa è disponibile sul sito del Vaticano www.vatican.va

  • 8 Settembre
    Festa di Maria che nasce

    8 Settembre
    Festa di Maria che nasce
    Festa del Duomo cattedrale di Milano, a Lei dedicato

    Come quasi tutte le solennità principali di Maria, anche la Natività è di origine orientale. Nella Chiesa latina l’avrebbe introdotta il papa orientale san Sergio I alla fine del sec. VII.

    L’8 settembre, quindi, le chiese d’Oriente e d’Occidente celebrano la nascita della Vergine, madre del Signore. Nascita anch’essa, come quella di Cristo, annunciata dall’angelo mandato da Dio. Per la Chiesa è l’inizio della redenzione della natura umana, che finalmente il Signore ha voluto incontrare, mettendo in contatto le cose celesti con quelle terrene.

    La fonte primaria da cui si trae il racconto riguardante la Natività della Vergine Maria, è un testo apocrifo: il Protovangelo di Giacomo, secondo il quale Maria nacque a Gerusalemme nella casa di Gioacchino ed Anna lontani discendenti di Davide. Qui nel IV secolo venne edificata l’attuale basilica di sant’Anna e nel giorno della sua dedicazione veniva celebrata la natività della Madre di Dio. La festa viene poi introdotta a Costantinopoli nel VI secolo durante il regno di Giustiniano I e nella locale Chiesa bizantina.

    Nella tradizione bizantina, la Natività della Vergine è la prima festa dell’anno liturgico (che come l’anno civile ha inizio a settembre) che si conclude poi con la Dormizione di Maria.

    Occorre cercare in questo culto della Natività di Maria una profonda verità: la venuta dell’uomo-Dio sulla terra, fu lungamente preparata dal Padre nel corso dei secoli. Credere nei preparativi dell’incarnazione significa credere nella realtà dell’incarnazione e riconoscere la necessità della collaborazione dell’uomo all’attuazione della salvezza del mondo.

    La vera devozione a Maria conduce sempre a Gesù: ogni celebrazione mariana culmina nella Messa. La celebrazione odierna onora la natività della Madre di Dio. Però il vero significato e il fine di questo evento è l’incarnazione del Verbo. Infatti Maria nasce, viene allattata e cresciuta per essere la Madre del Re dei secoli, di Dio. La presente festa è come una pietra di confine fra il Nuovo e l’Antico Testamento.

    Fabrizio Zo

    “Oggi è il giorno in cui Dio comincia a mettere in pratica il suo piano eterno, poiché era necessario che si costruisse la casa, prima che il Re scendesse ad abitarla.

    S. Pier Damiani
  • Percorsi per coppie in preparazione al Matrimonio – 2022

    Percorsi per coppie in preparazione al Matrimonio – 2022

    Nel mio cuore, Signore, si è acceso l’amore per una creatura che anche Tu conosci e ami.

    Preparaci al matrimonio, così che, fin d’ora, noi viviamo nell’amore

    Egli ha impresso il vostro nome sulle palme delle sue mani.

    Ottobre – Novembre 2022

    Centro Parrocchiale,
    via Conciliazione 15
    ore 21.00

    Iscrizioni presso ufficio parrocchiale
    (via Conciliazione 2, tel 0362621678).

    Gennaio – Febbraio 2023

    Centro Parrocchiale,
    via Conciliazione 15
    ore 21.00

    Iscrizioni presso ufficio parrocchiale
    (via Conciliazione 2, tel 0362621678)

    Marzo – Aprile 2023

    Parrocchia S. Giovanni B.
    via Di Vittorio 18
    ore 21.00

    Iscrizioni presso la segreteria parrocchiale nel mese precedente il percorso (via Di Vittorio 18) o contattando don Flavio 338 4349447.

  • Festa Patronale S. Pio X

    Festa Patronale
    9-12 settembre

    “La vigna del Signore è il suo popolo” (Sal 79)

    Giovedì 8 settembre
    LA PREGHIERA

    • Ore 16:00 S. Rosario meditato per la terza età, organizzato dal gruppo simpatia.
    • Ore 21:00 In chiesa parrocchiale, riflessione musicale con la partecipazione del coro degli alpini di Desio, la corale e il coretto dei ragazzi di S. Pio X.

    Venerdì 9 settembre
    I GIOVANI

    • Apertura della cucina Ore 19:30
    • Serata Disco Giovani Ore 21:30

    Sabato 10 settembre
    LA FESTA

    • Ore 17:30 S. Messa vigiliare
    • Ore 19:00 Apertura della cucina
    • Ore 21:00 Intrattenimento musicale con “Batterissima in Tour” e “Lakeshore”

    Domenica 11 settembre
    LA COMUNITÀ

    • S. Messa Ore 8:00
    • S. Messa Solenne Ore 10:30
    • Pranzo in oratorio per le Famiglie Ore 12:30
    • S. Messa Ore 18:30
    • Apertura della cucina Ore 19:00
    • Intrattenimento musicale Ore 21:00 con Antonella Russo

    Lunedì 12 settembre

    Nei giorni che precedono la festa patronale di S.Pio, BARBARA OLIVATO, Ausiliaria Diocesana, si
    trasferirà a Cinisello Balsamo, dove le parrocchie di S. Eusebio e S. Giuseppe costituiranno una nuova comunità pastorale e quattro Ausiliarie sono state chiamate ad aprire lì una fraternità.

    Fra queste, la nostra Barbara, che continuerà il suo servizio a Desio nella comunità cittadina, specialmente a S. Pio X, e nell’insegnamento a scuola.

    La sosteniamo e le auguriamo un buon inizio.

    • Apertura della cucina Ore 19:00
    • Intrattenimento musicale Ore 21:00
    • Ore 20:30 S. Messa in memoria dei Defunti dell’anno passato

    Durante la festa sarà possibile sostenere le opere parrocchiali attraverso il banco Di vendita e la pesca di beneficienza