Autore: basilica

  • La cura per l’uomo ferito

    La cura per l’uomo ferito

    VENERDÌ 4 FEBBRAIO alle ore 21.00 presso la chiesa di San Giovanni Battista (via Di Vittorio 18 – Desio), avrà luogo

    Il terzo incontro di lectio tenuto da Antonella Marinoni (comunità missionarie laiche).

    Antonella approfondirà la parabola del buon Samaritano

    “La cura per l’uomo ferito”

    La sua capacità di entrare in profondità sarà un bell’aiuto a chi vuole alimentare il proprio rapporto con Dio e con i fratelli e sorelle.

    L’incontro è proposto dall’Azione Cattolica decanale

  • Notiziario settimanale SS. Siro e Materno – 23 gennaio 2022

    Notiziario settimanale SS. Siro e Materno – 23 gennaio 2022

    L’EUCARISTIA AL CENTRO DELLA COMUNITÀ

    DOMENICA 23 GENNAIO III DOPO L’EPIFANIA Nm 13,1-2.17-27; 2Cor 9,7-14; Mt 15,32-38 Il Signore ricorda sempre la sua parola santa
    Liturgia delle ore: III settimana
    ✙ 8.30 Basilica
    ✙ 9.30 S. Francesco
    ✙ 10.00 Basilica
    ✙ 10.30 S. Cuore
    ✙ 11.30 Basilica
    ✙ 18.30 Basilica
    LUNEDÌ 24 GENNAIO S. Francesco di Sales, vesc. e dott. Sir 44,1; 47,18-25; Mc 4,10b.24-25 Benedetto il Signore, Dio d’Israele✙ 7.30 Emilio e Sandra
    ✙ 9.00 Oratorio BVI Carla Vercesi, Aldo Riva e Milena Citterio
    ✙ 18.30 Federica e Michele Caporale / Monica, Paolo e Riccardo
    MARTEDÌ 25 GENNAIO Conversione di S. Paolo, apostolo At 9,1-18 (oppure 21,40; 22,3-16); 1Tm 1,12-17; Mt 19,27-29 Proclameròaipopoliil nome del Signore✙ 7.30
    ✙ 9.00 Ambrogio Caspani e Giuseppina Pulici
    ✙ 18.30 Paola Mariani Como
    MERCOLEDÌ 26 GENNAIO SS. Timoteo e Tito, vescovi At 16,1-5; Tt 1,1-5; Lc 22,24-30a Gesù è il Signore; egli regna nei secoli✙ 7.30
    ✙ 9.00 defunti fam. Bregalanti, Garbagnati e Malberti
    ✙ 18.30 Silvana Caputo e Salvatore Galderisi
    GIOVEDÌ 27 GENNAIO Per promuovere la giustizia Sir 44,1; 49,8-10; Mc 5,1-20 Proclamate fra i popoli le opere del Signore✙ 7.30 Vincenzo Ascenzio
    ✙ 9.00 Erminia e Michele Villa
    ✙ 18.30 Claudio Merlini e fam.
    VENERDÌ 28 GENNAIO S. Tommaso d’Aquino, sac. e dott. Sir 44,1; 49,13-16; Mc 5,21-24a.35-43 Il Signore è colui che ci guida✙ 7.30 Rosanna, Ambrogio, Angela Frigerio e fam.
    ✙ 9.00 Marcella Finotto
    ✙ 18.30 Angelina Tirelli
    SABATO 29 GENNAIO Per la pace Es 19,3-8; 2Cor 1,18-20; Gv 12,31-36a Popoli tutti date gloria al Signore✙ 9.00 Anna e Maria Perticone
    ✙ 18.00 S. Rosario
    ✙ 18.30 Liturgia vigiliare def. fam. Luigi Farina
    Letture della domenica: Sir 44,23-45,5; Ef 5,33-6,4; Mt 2,19-23

    VITA DELLA COMUNITÀ

    DOMENICA 23 GENNAIO

    • 11.30 Basilica: S. Messa e rappresentanza del Palio nell’anniversario della battaglia di Desio (21 gennaio 1277)

    MARTEDÌ 25 GENNAIO

    Si conclude la Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani

    MERCOLEDÌ 26 GENNAIO

    • 21.00 Casa Parrocchiale: incontro dei Consigli Economici delle 5 parrocchie

    GIOVEDÌ 27 GENNAIO

    • 20.30 Missionari Saveriani: I vangeli e la missione. La missione nel vangelo di Matteo. Secondo incontro del corso di spiritualità missionaria

    VENERDÌ 28 GENNAIO

    • 21.00 Online su YouTube, canale “Pastorale Desio”: Sull’albero con Zaccheo. Il Sicomoro. Cammino di fede per adulti.

    Secondo incontro: Cercava di vedere, con l’associazione Pietre vive

    SABATO 29 GENNAIO

    • 15.00: Basilica: incontro genitori in preparazione al battesimo (13/02)

    DOMENICA 30 GENNAIO
    FESTA DELLA SANTA FAMIGLIA

    VISITA ALLE FAMIGLIE

    Le famiglie che hanno fatto richiesta e non sono state ancora visitate verranno contattate per fissare il momento della visita e benedizione

    GRAZIE PER LA GENEROSITÀ

    • Offerte raccolte in parrocchia nei giorni 12-18 gennaio: € 1.436,00.
    • Grazie a chi sostiene la vita della comunità tramite altre offerte o bonifici, o in occasione di SS. Messe, battesimi, matrimoni, funerali.

    LA COMUNITÀ AFFIDA NELLA PREGHIERA

    • I defunti della settimana: madre Rosina Taiola, Marisa Mariani Arienti, Andrea Abbondi, Fortunato Aveni Cirino.

  • Altri numeri

    Altri numeri

    Così il 17 gennaio il sito del Sole 24 Ore cita un rapporto di Oxfam: «Nei primi due anni di pandemia i dieci uomini più ricchi del mondo hanno più che raddoppiato i loro patrimoni, passati da 700 a 1.500 miliardi di dollari, al ritmo di 15mila dollari al secondo, 1,3 miliardi di dollari al giorno. Nello stesso periodo 163 milioni di persone sono cadute in povertà a causa della pandemia». Inoltre: «Solo per Jeff Bezos, il numero uno di Amazon, una delle aziende il cui fatturato è decollato con il Covid-19, Oxfam calcola un “surplus patrimoniale” nei primi 21 mesi di pandemia di 81,5 miliardi di dollari, l’equivalente del costo stimato della vaccinazione (due dosi e booster) per l’intera popolazione mondiale». Al contempo «meno dell’1% dei loro vaccini ha raggiunto le persone nei Paesi a basso reddito».

    Da Avvenire del 20 gennaio sappiamo invece che secondo un rapporto di Porte Aperte/Open Doors «la persecuzione anticristiana non si arresta. Anzi: oltre 360 milioni di cristiani, vale a dire uno su sette, sperimentano un livello alto di persecuzione e discriminazione nel mondo. L’Afghanistan dei taleban ha scalzato la Corea del Nord di Kim Jong-un dal primo posto di questa tutt’altro che onorevole classifica. E sono saliti a quasi seimila i cristiani uccisi per cause legate alla loro fede».

    La consapevolezza vale più di polemiche e indignazioni. Un cristiano che vive in questo mondo apre bene gli occhi. Così sa dove orientarli dopo avere pregato il suo Signore Crocifisso.

    don Gianni

  • Il significato della Festa della Famiglia

    Il significato della Festa della Famiglia

    Quando si organizza una festa vuol dire che si vuole ricordare un momento molto importante per le persone a cui si vuole bene.
    A Gesù, Giuseppe e Maria si rivolgono anche quest’anno le famiglie cristiane, per appropriarsi dello stesso legame d’amore presente nella casa di Nazareth. Eppure l’amore è da sempre una realtà centrale nella crescita di ciascuna famiglia: è l’apice dell’innamoramento di due giovani fidanzati che decidono di sposarsi; è la gioia di abbracciare il figlio appena nato; è la serenità di poter contare, nel momento del bisogno, sull’aiuto dei parenti più stretti; è la solidarietà che si manifesta quando si viene toccati dal lutto o da gravi malattie…

    Se già in ogni casa si vivono queste esperienze di affetto sincero, qual è l’apporto positivo che si può ricevere ricordando le vicende della famiglia di Gesù? A noi non interessa ammirare una famiglia perfetta, ma ricevere la testimonianza che si può crescere insieme e fruttuosamente, quando si accoglie come punto di riferimento la presenza di Dio in mezzo a noi.

    Sono molteplici le modalità concrete per permettere al Signore di vivere nelle nostre case: la preghiera in famiglia; l’ascolto attento del vangelo per dare la giusta importanza alle esperienze più esigenti che bisogna affrontare; la consapevolezza rassicurante che la storia reale è più vasta dell’orizzonte che ciascuno di noi riesce a scorgere; lo sguardo attento a chi è vicino per farsi prossimi vicendevolmente; il desiderio di affrontare il proprio lavoro come un’occasione per valorizzare i talenti ricevuti; la confidenza delle gioie e dei dolori con chi ci conosce bene, per gustare la consolazione e la pace interiore…

    don Sandro

  • Festa della famiglia 2022 – IL NOSTRO AMORE QUOTIDIANO L’amore nel matrimonio

    Festa della famiglia 2022 – IL NOSTRO AMORE QUOTIDIANO L’amore nel matrimonio

    Ricorre come ogni anno la rituale festa della famiglia prevista per il 30 gennaio e la nostra comunità si prepara a vivere, nonostante il contesto di tribolazione che ci vede coinvolti da ormai due anni, un momento di gratitudine e spiritualità.

    A tal fine la Commissione Famiglia Cittadina ha ritenuto di rivolgere lo sguardo verso San Tommaso Moro.

    Tommaso Moro

    Proprio quest’anno ricorre il centenario della elezione di Achille Ratti a sommo pontefice con il nome di Pio XI, e si è pensato di proporre la figura di questo santo martire canonizzato dal Papa di Desio.

    Saint Thomas More, (Londra 1478-1535) fu padre e marito amorevole oltre che avvocato, scrittore e uomo politico. S. Tommaso Moro ebbe una grande dedizione alla famiglia e si impegnò nell’educazione religiosa, morale ed intellettuale dei propri figli. Al centro della propria vita, oltre all’impegno politico e di scrittore, mise la preghiera e le opere di carità accompagnate da una proverbiale inclinazione alla giovialità.

    Nel contesto di oggi, in una società che premia i diritti individuali e inneggia al principio di “auto-determinazione”, la vita di questo santo può esortare la famiglia cristiana a valorizzare con fervore la propria spiritualità.

    La famiglia, che è una tessera importantissima del tessuto sociale, si ritrova nel concreto sollecitata a quotidiane sfide. Ma la famiglia può confidare nella spiritualità che significa parlare di libertà da esercitare ma anche e, soprattutto, di verità alla quale aderire, di vocazione da seguire e di progetto da realizzare. Un progetto con un ingrediente insostituibile: “Il nostro amore quotidiano”.

    Ci affidiamo a San Tommaso Moro con le parole della sua “preghiera del buon umore”

    Signore, dammi una buona digestione,
    e anche qualcosa da digerire.
    Dammi un corpo sano, Signore,
    e la saggezza per conservarlo tale.

    Dammi una mente sana,
    che sappia penetrare la verità con chiarezza,
    e alla vista del peccato non si sgomenti,
    ma cerchi una via per correggerlo.

    Dammi un’anima sana Signore,
    che non si avvilisca in lamentele e sospiri.
    E non lasciare che mi preoccupi eccessivamente
    di quella cosa incontentabile che si chiama “io”.

    Signore, dammi il senso dell’umorismo:
    dammi la grazia di cogliere uno scherzo,
    per trarre qualche allegrezza dalla vita,
    e per trasmetterla agli altri.
    Amen.

    a cura della Commissione Famiglia Cittadina

  • Il Papa e il Vangelo: ruminare la Parola

    Il Papa e il Vangelo: ruminare la Parola

    Relativamente alla Domenica della Parola, che ricordiamo questa domenica, vogliamo riprendere una esortazione del papa che il 31 ottobre scorso ci sollecitava, con una curiosa metafora, a leggere, rileggere e appassionarsi alla Parola di Dio.
    “Così ci entrerà nel cuore e potremo portare frutto in Lui”.

    Un grande monaco vissuto intorno all’anno Mille, Guglielmo de Saint-Thierry, diceva che la Parola di Dio va ruminata nell’anima. Proprio come le mucche fanno con l’erba, con quella stessa lenta e gustata assimilazione.

    Scriveva il monaco ai suoi fratelli di Mont-Dieu: “Ogni giorno bisogna far scendere nel ventre della memoria qualcosa che convenga al nostro proposito di vita, che favorisca l’attenzione a Dio e trattenga l’anima dal disperdersi in pensieri estranei”.

    Questo paragonare la digestione delle mucche all’assimilazione spirituale delle Sacre Scritture può meravigliare qualcuno, oggi, ma non scandalizzava nessuno dei contemporanei di Guglielmo che avevano davanti agli occhi le immagini di una vita rurale e di una natura dove era più facile scorgere i segni del grande mistero che ci fa esistere.

    Papa Francesco ha citato la curiosa metafora del monaco medievale nell’Angelus del 31 ottobre scorso, quando ha invitato i fedeli a leggere ogni giorno una pagina del Vangelo. “La Parola del Signore va ripetuta – ha detto Francesco – fatta propria, custodita. La tradizione monastica usa un termine audace ma molto concreto. Dice che la Parola di Dio va ‘Ruminata’. Possiamo dire che è così nutriente perché deve raggiungere ogni ambito della vita: coinvolgere, come dice Gesù, tutto il cuore, tutta l’anima, tutta la mente, tutta la forza”.

    Abbiamo imparato a conoscere la concretezza di questo papa e così succede anche quando Francesco invita i fedeli a leggere e ‘ruminare’ ogno giorno qualche versetto dei Vangeli. Accompagna sempre questo invito con dei consigli semplici e concreti. Come il suggerimento di procurarsi una copia tascabile dei Vangeli da tenere sempre con sé.
    “È importante familiarizzare con il Vangelo – spiegava nell’Angelus – averlo sempre a portata di mano e leggerlo e rileggerlo perché quando lo facciamo, Gesù, Parola del Padre ci entra nel cuore, diventa intimo a noi e noi portiamo frutto in Lui”. Certo, nell’era della tv e dei social le distrazioni non mancano. “Per questo – continuava ancora Francesco – chiediamo al Signore la forza di spegnere la televisione e di aprire la Bibbia; di chiudere il cellulare e di aprire il Vangelo”.
    a cura della redazione

  • Sull’albero con Zaccheo

    Sull’albero con Zaccheo

    Il sicomoro

    Prosegue il cammino per la formazione adulti.

    Nei restanti incontri vogliamo affrontare il testo che fa da icona in questo anno liturgico commentando in maniera sempre diversa alcuni passi del racconto che ha tra i suoi protagonisti Zaccheo.

    Angela Leo, Massimo Ricci e Stefano Biffi dell’associazione “Pietre Vive” ci aiuteranno a “vedere” il brano di Luca attraverso un percorso artistico-teologico.

    L’incontro si terrà in streaming venerdì 28 gennaio alle 21.00 su YouTube, canale “Pastorale Desio”

  • Pellegrinaggio diocesano

    Pellegrinaggio diocesano

    Agosto e settembre 2022

    A Santiago de Compostela e Fatima con l’Arcivescovo Mario Delpini

    Per informazioni su questa iniziativa si possono consultare i link
    qui indicati

  • White Pass

    White Pass

    Di per sé la festa del Battesimo di Gesù ricorreva la scorsa domenica, e giustamente il nostro notiziario ha dedicato al tema un’intera pagina.

    Il Battesimo viene richiesto da famiglie che desiderano dare fin dai primi mesi di vita ai loro piccoli figli il dono della relazione con Dio. Non mancano persone non battezzate che compiono da adulti un percorso di fede e lo coronano con il Battesimo. Alcuni genitori chiedono un tempo di riflessione e un confronto approfondito per comprendere meglio il senso di questa scelta.

    Nel corso della celebrazione ai neobattezzati si consegnano una veste bianca e una luce accesa: il bianco, più che simbolo di purezza, è il colore della luce, cioè del Cristo Risorto e, quindi, della vita rinnovata di Lui di cui si inizia a far parte.

    Ecco perché potremmo definire il battesimo un white pass, un lasciapassare bianco. Lasciapassare per cosa? Forse per il Paradiso? Anche! Ma prima occorre provvedere alla crescita della propria fede e a una presenza assidua nella comunità, specialmente con la partecipazione alla Messa, secondo la parola di Gesù: «Fate questo in memoria di me». Un white pass da utilizzare frequentemente, non da lasciare dimenticato in fondo a un cassetto.
    Infine, stando ai racconti evangelici, Gesù rimase in fila per farsi battezzare da Giovanni Battista, senza chiedere privilegi o eccezioni: esempio per chi nella vita religiosa o in quella civile vorrebbe trovare motivi per “saltare la fila”.

    don Gianni

  • Fedi e culture si incontrano

    Fedi e culture si incontrano

    Il Dialogo Interreligioso è iniziato a dicembre nella nostra città. L’incontro di venerdì 14 gennaio
    è stato rinviato ma vogliamo invitare a riflettere su questi appuntamenti di “Vivere per dono”
    proposti dai Missionari e Laici Saveriani, Desio Città Aperta e Associazione Minhaj Ul Quran.

    Perché questo percorso? Guardandoci attorno abbiamo capito che ancora non possiamo dire di vivere in un mondo perfettamente integrato, o meglio che l’integrazione sia un dato di fatto. Il dialogo tra culture e religioni è una strada da percorrere per arrivare a questa meta.

    Perché dialogo ed integrazione passano attraverso la religione? Le convinzioni del mio vivere, del mio fare, del mio dire derivano dal mio credo; solo riportando il tutto nel silenzio della preghiera e nelle radici della mia fede, qualunque sia la mia fede

    • l’ideale diventa stile di vita
    • l’altro diventa una persona

    Le nostre religioni hanno in comune un personaggio la cui storia è legata a tutti i nostri cammini di fede: Abramo. Dio chiese ad Abramo di alzare gli occhi al cielo e di contare le stelle… Il cielo ci dà un messaggio di unità. Contemplando lo stesso cielo, appaiono le medesime stelle che riescono ad illuminare le notti più scure perché brillano insieme. In quelle stelle vide la promessa della sua discendenza, vide noi. E oggi noi, cristiani e musulmani, insieme con i fratelli e le sorelle di altre religioni, onoriamo il padre Abramo facendo come lui: guardiamo il cielo e camminiamo sulla terra in pace. (Dal discorso di Papa Francesco alla Piana di Ur marzo 21).

    Ecco allora riprendere il cammino nel 2022.
    Nella quotidianità ognuno ha il proprio sentiero ma gli incroci sono importanti (momenti di conoscenza reciproca). Facendoci provocare dal tema del festival della missione 2022 (Vivere per dono), con il supporto delle Scritture e con la voglia di metterci in gioco, rifletteremo su argomenti come:

    • il valore della vita
    • per chi o per cosa vale la pena vivere?
    • celebrare la vita
    • la logica della gratuità

    Alcuni spunti arriveranno dal portare proposte per Agenda ONU 2030 (Obiettivo 04: Istruzione di qualità, Obiettivo 10: Ridurre le disuguaglianze, Obiettivo 12: Consumo e produzione responsabili,Obiettivo 13 : Lotta contro il cambiamento climatico)

    Il cammino è fatto anche da momenti di stop: fermandoci insieme a ricaricarci tramite la preghiera. Alla fine del percorso proporremo di condividere un momento di preghiera, di silenzio, in cui riportare i grazie, le domande, in cui insieme prendere forza e respiro.

    Darsi la mano per sostenersi giornalmente lo si può fare solo se si continua ad incrociarsi e fermarsi, guardare al cielo per camminare su questa terra in pace. Abbiamo bisogno di incontrare tante persone su queste strade per rendere il nostro confronto sempre più ricco.

    Betty – Equipe Dialogo Interreligioso