Autore: basilica

  • Pio XI: 1922-2022

    Pio XI: 1922-2022

    Il 6 febbraio 1922 – cent’anni fa esatti – il cardinale Achille Ratti, nativo di Desio e arcivescovo di Milano, veniva eletto Papa con il nome di Pio XI. Per la prima volta da quando Roma era capitale, il Papa volle benedirla non da una loggia interna al Vaticano, ma dal balcone della piazza, a indicare un desiderio di riconciliazione dopo le divisioni del secolo precedente.

    Per questo suo impegno Pio XI sarà chiamato Papa della Conciliazione, ma in realtà la sua preparazione storica e pastorale ne faranno un Pontefice a 360°, come si dice oggi, forse il primo Papa moderno. Pur con gli strumenti culturali, teologici e operativi del tempo – ovviamente diversi da quelli odierni – egli si impegnò ad allargare l’apostolato cristiano ai campi della famiglia, della promozione dei laici, delle missioni, dell’impegno sociale, delle comunicazioni (su YouTube troviamo il filmato dell’inaugurazione
    della Radio Vaticana con Guglielmo Marconi).

    Promosse la canonizzazione di santa Teresa di Gesù Bambino definendola “la stella del mio pontificato” e proclamandola patrona delle missioni. Nonostante avesse firmato l’accordo dei Patti Lateranensi, Mussolini lo detestava. Pio XI infatti riteneva sfide radicali al cristianesimo le ideologie totalitarie del ’900 e le condannava.

    A Desio conserviamo, non senza difficoltà organizzative ed economiche, la sua Casa Natale: un luogo dove si può comprendere la grandezza dell’uomo, l’eccezionale servizio svolto come Papa e il suo amore per la città dove era nato. I desiani non dovrebbero perderne la memoria.

    don Gianni

  • XXX Giornata mondiale del malato

    IL MESSAGGIO: “SIATE MISERICORDIOSI COME IL PADRE VOSTRO È MISERICORDIOSO”

    Verrà celebrata venerdì 11 febbraio, in occasione della festa della Madonna di Lourdes

    Come ormai da tradizione, il giorno che celebra la festa della Madonna di Lourdes è anche la Giornata Mondiale del Malato, istituita 30 anni fa da Papa San Giovanni Paolo II.

    Quest’anno riecheggia il motto dell’evangelista Luca: “Siate misericordiosi come il Padre vostro è misericordioso”, e con l’invito a “porsi accanto a chi soffre in un cammino di carità”. Richiamando lo spirito e il senso di questa giornata, è giusto comprendere che occuparci di una persona malata significa davvero prenderci cura, vivere nell’atteggiamento di ascolto,
    di riflessione e di impegno fattivo di fronte al mistero della malattia. Prenderci cura dell’altro significa capire che lo possiamo fare solo quando capiamo che prima un Altro si è preso cura di noi. Sempre. Capiamo di essere nella misericordia e nell’Amore di Dio, quando sappiamo scoprire che il
    volto di Dio si manifesta nel volto del fratello che soffre.

    Prenderci cura dell’altro non è un esercizio episodico, una parentesi di pietismo nel nostro quotidiano, ma è un atteggiamento di vicinanza e coinvolgimento in una relazione con una persona in tutta la sua pienezza e grandezza, nonostante la sua malattia o la sua fragilità. Porsi accanto in un cammino di carità vuol dire fare nostra la “loro” presenza, il “loro” vissuto, con la consapevolezza che gli altri non sono “malati”, diversi da noi, ma persone come noi, sia pure con qualche fragilità. Non più soggetti alla periferia dei nostri cuori, a cui dedicare sporadica attenzione, ma persone uguali a noi (e noi uguali a loro).

    Guido Feltrin

    Preghiera per la XXX Giornata Mondiale del Malato

    Padre misericordioso, fonte della vita, custode della dignità di ogni persona, ricolmaci della tua misericordia e fa’ che, camminando insieme, possiamo testimoniare la tua predilezione per chi è rifiutato, sofferente e solo. Sostieni sempre medici, infermieri, sanitari e tutti i curanti. Signore Gesù, umiliato e crocifisso, custode dell’umana sofferenza, insegnaci a servire e amare ogni fratello e sorella.

    Tu che hai sperimentato il dolore e l’abbandono, accompagna tutti i malati e sofferenti nel corpo e nello spirito e insegnaci a scoprire il tuo volto in ognuno di loro.

    Spirito Santo, nostro paraclito, custode dell’umanità bisognosa di cura e di amore, soccorri la nostra debolezza e vulnerabilità, accogli le nostre quotidiane fatiche e sofferenze, donaci la speranza dell’incontro beato per l’eternità.

    Maria, testimone del dolore presso la croce, prega per noi.

  • GIORNATA NAZIONALE PER LA VITA: L’ESEMPIO DI GIANNA BERETTA MOLLA

    GIORNATA NAZIONALE PER LA VITA: L’ESEMPIO DI GIANNA BERETTA MOLLA

    In occasione della 44a Giornata Nazionale per la Vita, la commissione famiglia cittadina, ha pensato di ricordare Santa Gianna Beretta Molla della quale ricorre quest’anno il centenario della nascita.

    Gianna nasce a Magenta (MI) il 4 ottobre 1922, decima di tredici figli. Si laurea in medicina e chirurgia e si specializza in pediatria.

    Il 24 settembre 1955 sposa Pietro Molla e dal loro matrimonio nascono quattro figli: Pierluigi, Mariolina, Laura e Gianna Emanuela. È una donna vivace, amante della moda, della musica, dell’arte, dello sport e dei viaggi. Riveste anche il ruolo di presidente dell’Azione Cattolica.

    Nel settembre del ’61, alla fine del secondo mese della sua quarta gravidanza, le viene diagnosticata una grave malattia.

    “Il passato affidiamolo

    alla misericordia di Dio,

    il futuro alla divina

    provvidenza, il nostro

    compito sia quello di vivere

    santamente il presente”

    Rifiuta l’operazione per salvaguardare la vita del figlio che porta in grembo
    e, al momento del parto, esige dai medici che non abbiano esitazioni a
    salvare il bambino.

    Il 21 aprile 1962, sabato santo, dà alla luce Gianna Emanuela e, appena sette
    giorni dopo, muore mormorando “Gesù ti amo”. La storia di questa mamma santa si diffonde velocemente e il 24 aprile 1994, anno internazionale della famiglia, Giovanni Paolo II la beatifica e il 16 maggio 2004 la canonizza indicandola come modello di virtù, santità, maternità, professionalità e devozione. Durante la Beatificazione il papa disse: “Una santa madre di famiglia che si mantenne eroicamente fedele all’impegno assunto col matrimonio. Il sacrificio estremo che suggellò la sua vita testimonia come solo chi ha il coraggio di donarsi totalmente a Dio e ai fratelli realizzi sé stesso. Possa la nostra epoca riscoprire, attraverso l’esempio di Gianna B.M., la bellezza pura casta e feconda dell’amore coniugale vissuto come risposta alla chiamata al divino”.

    In un’epoca di attacchi al matrimonio e alla famiglia la sua vita è testimonianza di speranza e bellezza. L’amore per la vita dal suo nascere al suo tramontare fanno di lei una testimone d’eccellenza dell’amore incondizionato di Cristo.

  • Messa per Catechisti ed Educatori

    Messa per Catechisti ed Educatori

    LA RIFLESSIONE IN OCCASIONE DELLA GIORNATA DEDICATA A SAN GIOVANNI BOSCO

    “Perché siamo una cosa sola”. Chiesa gremita per la Messa di catechisti ed educatori nella chiesa di San Giovanni Battista la sera di lunedì 31 gennaio, organizzata inoccasione della settimana dell’educazione. La comunità educante di Desio riunisce chi questo incarico lo svolge da sempre e chi è alle prime armi. In questo modo si è condiviso un momento denso di significato alla luce dell’esempio della figura di San Giovanni Bosco. Ha animato la celebrazione il coro dei giovani.

    Ha celebrato don Pietro Cibra, responsabile di pastorale giovanile, insieme al Diacono don Davide Ciarla e a don Marco Albertoni.

    “La pienezza della vita non la compri, non la guadagni e non la conquisti – ha detto nell’omelia don Pietro – La si riceve solo in eredità e la si ottiene a partire da una relazione. Dunque la pienezza di vita la si ha solo come un dono”.

    È stato letto il brano di vangelo secondo Marco del giovane ricco. Il significato del messaggio è correlato proprio a questo brano della Paola di Dio. “Questi passi ci insegnano che non possiamo solo dire cosa fare, ma dobbiamo condividere le esperienze anche con i nostri ragazzi. Non si deve venire solo a Messa senza conoscere il Signore, senza approfondire la nostra relazione con lui, sennò restiamo tristi ed annoiati. Non deve essere un momento vissuto come qualcosa da fare, ma come cosa da vivere”. Il messaggio è che la nostra vita eterna la si può ottenere solo nella relazione con il Signore. Successivamente un rappresentante per ogni oratorio cittadino ha portato sull’altare una foglio, che unito ha formato il volto di Gesù.

    Alla fine è stata recitata all’unisono la preghiera dell’educatore.

  • Notiziario settimanale SS. Siro e Materno – 6 febbraio 2022

    Notiziario settimanale SS. Siro e Materno – 6 febbraio 2022

    L’EUCARISTIA AL CENTRO DELLA COMUNITÀ

    DOMENICA 6 FEBBRAIO V DOPO L’EPIFANIA Ez 37,21-26; Rm 10,9-13; Mt 8,5-13 Il Signore veglia su chi lo teme
    Liturgia delle ore: I settimana
    ✙ 8.30 Basilica
    ✙ 9.30 S. Francesco
    ✙ 10.00 Basilica
    ✙ 10.30 S. Cuore
    ✙ 11.30 Basilica
    ✙ 18.30 Basilica
    LUNEDÌ 7 FEBBRAIO SS. Perpetua e Felicita, martiri Sir 35,5-13; Mc 7,14-30 Salirò all’altare di Dio, al Dio della mia gioia✙ 7.30
    ✙ 9.00 Oratorio BVI
    ✙ 18.30 fam. Spreafico e Motta / Giuseppe Roberto, Adele e fam. Giussani / Federica e Michele Caporale / Angela Triulzi
    ✙ 21.15 mons. Luigi Giussani
    MARTEDÌ 8 FEBBRAIO S. Girolamo Emiliani Sir 28,13-22; Mc 7,31-37 Signore, mio Dio, tu sei il mio aiuto✙ 7.30 Intenzione personale
    ✙ 9.00 Luigia e Mario Parravicini
    ✙ 18.30 Piero Gavazzi, Emilia Lodi e fam., Nazareno Patrizi, Giuliana Martinetti
    MERCOLEDÌ 9 FEBBRAIO S. Giuseppina Bakhita, vergine Sir 38,34c-39,10; Mc 8,1-9 Io cerco il tuo volto, Signore✙ 7.30
    ✙ 9.00 Egidia Masolo
    ✙ 18.30 Maria Chillemi
    GIOVEDÌ 10 FEBBRAIO S. Scolastica, vergine Sir 31,1-11; Mc 8,10-21 Spero nel tuo nome, Signore, perché è buono✙ 7.30 Umberto Villa
    ✙ 9.00 Remo e Romilda Vergani
    ✙ 17.30 Adorazione Eucaristica
    ✙ 18.30 Ciro Angeloro
    VENERDÌ 11 FEBBRAIO B. V. Maria di Lourdes Sir 31,25-31; Mc 8,22-26 Benedici il Signore, anima mia✙ 7.30
    ✙ 9.00 Marialuisa Vimercati
    ✙ 18.30 Anna Gelosa e fam.
    SABATO 12 FEBBRAIO Per gli infermi Es 25,1.10-22; Eb 9,1-10; Mt 26,59-64 Cantate e acclamate al Signore✙ 9.00 Agostino e Agnese Secchi
    ✙ 18.00 S. Rosario
    ✙ 18.30 Liturgia vigiliare Anita Galbiati e Luigi Brunalli
    Letture della domenica: Is 56,1-8; Rm 7,14-25a; Lc 17,11-19

    VITA DELLA COMUNITÀ

    DOMENICA 6 FEBBRAIO
    GIORNATA PER LA VITA

    • 18.00 San Giovanni Battista: S. Messa e celebrazione di affidamento dei nuovi preadolescenti

    LUNEDÌ 7 FEBBRAIO

    • 21.15 Basilica: S. Messa per l’anniversario della morte di mons. Luigi Giussani

    MERCOLEDÌ 9 FEBBRAIO

    • 21.00 Oratorio BVI: proposta per giovani e adulti in vista dell’Oratorio Estivo
    • 21.00 Missionari Saveriani (oppure online): incontro per separati e divorziati

    GIOVEDÌ 10 FEBBRAIO

    • 17.30 Basilica: Adorazione eucaristica

    VENERDÌ 11 FEBBRAIO
    B. V. Maria di Lourdes – Giornata del Malato

    • 15.00 Basilica: S. Rosario per i malati

    SABATO 12 FEBBRAIO

    • 15.00 Basilica: incontro genitori e padrini in preparazione al battesimo (13/02)
    • 17.30 Oratorio BVI: proposta per giovani e adulti in vista dell’Oratorio Estivo

    DOMENICA 13 FEBBRAIO

    • 16.00 Basilica: celebrazione del Battesimo
    • 21.00 Missionari Saveriani: preghiera di Taizé

    GRAZIE PER LA GENEROSITÀ

    • Offerte raccolte in parrocchia nei giorni 26-31 gennaio: € 1.239,00.
    • Raccolta per il restauro della Cupola nel mese di gennaio: € 22.060,00
    • Grazie a chi sostiene la vita della comunità tramite altre offerte o bonifici, o in occasione di SS. Messe, battesimi, matrimoni, funerali.

    LA COMUNITÀ AFFIDA NELLA PREGHIERA

    • I defunti della settimana: Rina Reali Viganò, Carlo Formenti, Virginio Pozzoli, Massimo Curatolo.

  • Memoria e inciampo

    Memoria e inciampo

    È stata fissata per sabato 29 la celebrazione della posa di alcune pietre di inciampo a Desio, come complemento della Giornata della Memoria, celebrata ogni anno il 27 gennaio, data in cui fu raggiunto e liberato nel 1945 il campo di Auschwitz.

    È facile intuire il concetto di inciampo: devo stare attento, non posso trascurare, non devo dimenticare, devo tenerne conto anche se non l’avevo previsto.

    Con quelle pietre, dissero i promotori dell’iniziativa, si fa propria un’affermazione del Talmud: «Una persona viene dimenticata soltanto quando viene dimenticato il suo nome».

    I meno giovani hanno sentito raccontare dai genitori gli orrori della seconda guerra mondiale, la paura dei bombardamenti, il disagio degli sfollati, i rastrellamenti per arruolare giovani uomini. Ogni guerra diventa occasione poi per la crescita della crudeltà, che giunge a organizzare i genocidi, i campi di concentramento, le persecuzioni etniche. E a tutto ciò si aggiungono il risentimento delle vittime e dei loro familiari, il radicarsi dell’odio, l’impossibilità a perdonare.

    Quando papa Francesco, seguendo l’esempio dei suoi predecessori, ci invita – come accaduto lo scorso 26 gennaio a riguardo della crisi ucraina – a pregare per la pace, non è solo per evitare disagi e paure, ma per garantire la qualità umana della vita di tutti.

    Aggiungiamo pure: anche la buona qualità della vita familiare e affettiva, troppo spesso ferita da guerre interne che logorano le persone e le relazioni, talvolta senza rimedio.

    don Gianni

  • CAV: Centro di Aiuto alla Vita

    CAV: Centro di Aiuto alla Vita

    Da molti anni è attivo sul nostro territorio il CAV (Centro di Aiuto alla Vita), una Organizzazione Non Lucrativa di Utilità Sociale. Tra le sue finalità ci sono la prevenzione dell’aborto spontaneo, ma soprattutto, l’aiuto e l’assistenza di maternità difficili, con prestazioni gratuite erogate da personale volontario. Il CAV rientra nell’elenco delle organizzazioni di volontariato riconosciute dalla ASST Brianza.

    Lo spirito di questa attività si richiama a una esortazione di Papa Francesco: “…non dimentichiamo mai che il vero potere è il servizio. Bisogna custodire la gente, avere cura di ogni persona, con amore, specialmente dei bambini, dei vecchi, di coloro che sono più fragili e che spesso sono nella periferia dei nostri cuori”.

    Sul nostro territorio centri CAV si trovano a:

    • Seregno, via Alfieri 6, aperto il mercoledì dalle 17.00 alle 19.00 e il sabato dalle 10.00 alle 12.00 Tel. 393-0428986
    • Desio, via Di Vittorio 18 (presso la Parrocchia di San Giovanni Battista), aperto il sabato dalle 10.00 alle 12.00 Tel. 338-8484569
  • Grazie Famiglia!

    Nella nostra Fondazione abbiamo dato il benvenuto al nuovo anno e con esso sono ripresi i colloqui e gli incontri nei nostri consultori familiari di Bresso, Cinisello, Desio e Seregno con ragazzi, genitori, nonni, bambini, giovani, coppie, single. I racconti differiscono dai contesti, a volte dall’intensità emotiva con i quali si svolgono, ma non nel bisogno espresso di ascolto e di riconoscimento. Come è successo alla famiglia di Nazareth, può accadere di perdersi di vista in qualche passaggio, rendendo necessario il “ritorno sui propri passi” per ricongiungersi e comprendersi. Gli ultimi due anni sono stati molto faticosi per tutti, ma dal nostro osservatorio, avvertiamo un incremento di richieste di aiuto da parte di ragazzi, adolescenti e giovani alle prese con stati depressivi, ansia, problemi relazionali collegati non di rado a disturbi alimentari: sono circa 500 i ragazzi tra i 14 e i 24 anni che nel 2021 si sono rivolti alle nostre strutture per una richiesta di aiuto.

    Cara famiglia abbiamo bisogno tutti di te, di alcuni comportamenti normali che puoi ancora insegnare e tramandare con la forza della tua semplicità. Pensiamo al chiedersi con calma “Come stai? Com’è andata la giornata?”, all’importanza del “tempo” per giocare insieme e coccolarsi uno accanto all’altro. Cara famiglia raccontaci di come sei nata, delle gioie e delle fatiche che hai affrontato e superato, insegnaci a spegnere la tv, a lasciare da parte il cellulare e ad ascoltare chi abbiamo accanto, mettendolo a suo agio, senza giudizio e prepotenza. Cara famiglia, come recitava una canzone “C’è bisogno di silenzio, c’è bisogno di ascoltare, c’è bisogno di un motore che sia in grado di volare. C’è bisogno di qualcosa, c’è bisogno di qualcuno, c’è bisogno di parole che non dice mai nessuno. C’è bisogno di un amore vero, c’è bisogno di un amore immenso, c’è bisogno di un pezzo di cielo”. Cara famiglia, sii tu per noi e per tutti la musica di questo canto, speranza che non viene meno, qui, oggi, in questo tempo. Grazie!

    Fondazione per la famiglia Edith Stein – Consultori decanali

  • Vivere  la bellezza

    Vivere la bellezza

    Dal 21 al 31 gennaio nella nostra Diocesi si è tenuta la settimana dell’educazione. È l’occasione per chiamare le nostre comunità educanti e tutti coloro che vivono un’esperienza di accompagnamento dei nostri ragazzi a un momento di riflessione su come vivere la fede e la vita comunitaria dentro l’oratorio.

    Vivere la bellezza della fede significa che abbiamo a disposizione la bellezza dell’annuncio che portiamo alle nuove generazioni attraaverso l’esperienza dell’oratorio. La riflessione non punta a fermarsi sui problemi: è il modo di operare che abbiamo sempre avuto, ovvero identificare i problemi e cercare le soluzioni. Questa volta vogliamo riscoprire le cose belle che abbiamo a disposizione per ritrovare il senso della scelta di educare. Quali sono queste cose belle? Il Vangelo, prima di tutto, ma anche il bello di essere Chiesa, di essere comunità, fraternità, ed il bello di essere servizio per gli altri.
    Tutti coloro che hanno assunto ruoli educativi sono invitati a questa riflessione, ciascuno in relazione alla fascia d’età in cui sono chiamati ad operare. Lavoriamo per obiettivi partendo dal bello che c’è e che vogliamo valorizzare.

    In questa occasione la Fondazione Oratori Milanesi invita tutta la comunità educante, dai genitori agli educatori, dagli insegnanti agli allenatori, a un raccordo e un confronto per ritrovare la giusta modalità di trasmissione ai nostri ragazzi della bellezza di ciò che abbiamo a disposizione, per viverla in pieno e, magari, anche migliorarla.
    Diac. Fabrizio Santantonio