Autore: basilica

  • Auguri a tutta la Comunità

    Auguri a tutta la Comunità

    Il Signore vi benedica
    e vi custodisca, vi
    mostri il suo volto
    e abbia misericordia
    di voi. Rivolga verso
    di voi il suo sguardo
    e vi doni pace.
    Il Signore benedica
    ciascuno di voi,
    i vostri cari, le persone
    che fra noi soffrono
    di più e hanno più
    bisogno di amore.
    Buon Natale di vero
    cuore a tutti voi!

    Te Deum Laudamus

    Noi ti lodiamo, Dio,
    ti proclamiamo Signore.
    O eterno Padre, tutta la terra ti adora.
    A te cantano gli angeli
    e tutte le potenze dei cieli:
    Santo, Santo, Santo
    il Signore Dio dell’universo.
    I cieli e la terra
    sono pieni della tua gloria.
    Ti acclama il coro degli apostoli
    e la candida schiera dei martiri;
    le voci dei profeti
    si uniscono nella tua lode;
    la santa Chiesa proclama la tua gloria,
    adora il tuo unico Figlio,
    e lo Spirito Santo Paraclito.
    O Cristo, re della gloria,
    eterno Figlio del Padre,
    tu nascesti dalla Vergine Madre
    per la salvezza dell’uomo.
    Vincitore della morte, hai aperto
    ai credenti il regno dei cieli.
    Tu siedi alla destra di Dio,
    nella gloria del Padre.
    Verrai a giudicare il mondo
    alla fine dei tempi.
    Soccorri i tuoi figli, Signore,
    che hai redento col tuo sangue prezioso.
    Accoglici nella tua gloria
    nell’assemblea dei santi.
    Salva il tuo popolo, Signore,
    guida e proteggi i tuoi figli.
    Ogni giorno ti benediciamo,
    lodiamo il tuo nome per sempre.
    Degnati oggi, Signore,
    di custodirci senza peccato.
    Sia sempre con noi la tua misericordia:
    in te abbiamo sperato.
    Pietà di noi, Signore, pietà di noi.
    Tu sei la nostra speranza,
    non saremo confusi in eterno. Amen

  • Dio viene a stare con noi

    Gesù è venuto in terra nella concretezza di un popolo per salvare ogni uomo e ogni donna, di tutte le culture e le nazionalità. Si è fatto piccolo perché possiamo accoglierlo e ricevere il dono della tenerezza di Dio.

    L’albero di Natale evoca la rinascita, il dono di Dio che si unisce all’uomo per sempre, che ci regala la sua vita. Le luci dell’abete richiamano quella di Gesù, la luce dell’amore che continua a risplendere nelle notti del mondo.

    Natale è questo, non lasciamolo inquinare dal consumismo e dall’indifferenza. I suoi simboli, specialmente il presepe e l’albero
    addobbato, ci riportano alla certezza che ci riempie il cuore di pace, alla gioia per l’Incarnazione, a Dio che diventa familiare: abita con noi, ritma di speranza i nostri giorni.

    L’albero e il presepio ci introducono a quel clima tipico del Natale che fa parte del patrimonio delle nostre comunità: un clima ricco di tenerezza, di condivisione e di intimità familiare. Non viviamo
    un Natale finto, per favore, un Natale commerciale! Lasciamoci avvolgere dalla vicinanza di Dio, questa vicinanza che è compassionevole, che è tenera; avvolgere dall’atmosfera natalizia che l’arte, le musiche, i canti e le tradizioni fanno scendere nel cuore.

    La ragione della speranza è che Dio è con noi, si fida di noi e non si stanca mai di noi! E non si stanca mai di perdonare: siamo noi a stancarci di chiedere perdono. Viene ad abitare con gli uomini, sceglie la terra come sua dimora per stare insieme a noi e assumere le realtà dove trascorriamo i nostri giorni. Questo ci insegna il presepe. A Natale Dio si rivela non come uno che sta in alto per dominare, ma come Colui che si abbassa, piccolo e povero, compagno di strada, per servire: questo significa che per assomigliare a Lui la via è quella dell’abbassamento, del servizio. Perché sia davvero Natale, non dimentichiamo questo: Dio viene a stare con noi e chiede di prendersi cura dei fratelli e delle sorelle, specialmente dei più poveri, dei più deboli, dei più fragili, che la pandemia rischia di emarginare ancora
    di più. Così è venuto Gesù, e il presepe ce lo ricorda.

    (dal discorso di papa Francesco ai donatori del presepio e dell’albero di Natale, 10 dicembre 2021)

    Il gesto di Carità che le parrocchie della Comunità hanno organizzato
    per l’Avvento prosegue fino al 6 gennaio 2022. Non lasciamo passare questo
    periodo senza aver provato a donare un sorriso a chi è meno fortunato di noi.

    Le parrocchie SS. Siro e Materno, San Giovanni Battista e San Giorgio sostengono l’Associazione “Talità Kum”, e in particolare l’opera di Stefania Figini e Angelo Sala, nostri concittadini, a favore di progetti in corso nella Repubblica Centroafricana, e in particolare per la ristrutturazione e l’ampliamento della cappella nel villaggio di Bwabuziki/Yolé.

    La parrocchia SS. Pietro e Paolo sostiene il progetto “Aiuto alla Chiesa che soffre” attraverso la ricostruzione dei luoghi di culto e di istruzione, che sono andati distrutti per opera dell’Isis in Iraq.

    La parrocchia S. Pio X sostiene il progetto di suor Maria Pia Marzio, Missionaria di Santa Gemma, per l’assistenza ospedaliera dei numerosi malati di tubercolosi e malaria nella Repubblica Democratica del Congo, e in particolare dei bambini malnutriti e che vivono in condizioni di estrema povertà.

    IN OGNI PARROCCHIA della comunità SI TROVA UN RACCOGLITORE PER le OFFERTE DEDICATE A CONTRIBUIRE AL PROGETTO SCELTO COME GESTO DI CARITÀ 2021

  • Notiziario settimanale SS. Siro e Materno – S. Natale 2021

    Notiziario settimanale SS. Siro e Materno – S. Natale 2021

    L’EUCARISTIA AL CENTRO DELLA COMUNITÀ

    Veniva nel mondo la luce vera

    Venerdì 24 dicembre

    ✙ ore 09.00 in Basilica: S. Messa del mattino
    ✙ ore 18.30 in Basilica: S. Messa vigiliare
    ✙ ore 24.00 in Basilica: S. Messa della notte

    Sabato 25 dicembre – SOLENNITÀ DEL NATALE

    ✙ SS. Messe: Basilica: 8.30, 10.00, 11.30, 18.30 – BVI: 10.30
    S. Francesco: 9.30 – S. Cuore: 10.30

    Domenica 26 dicembre – S. STEFANO

    ✙ SS. Messe: Basilica: 8.30, 10.00, 11.30, 18.30
    S. Francesco: 9.30 – S. Cuore: 10.30

    Venerdì 31 dicembre

    ✙ ore 09.00 in Basilica: S. Messa del mattino
    ✙ ore 18.30 in Basilica: S. Messa e canto del TE DEUM

    Sabato 1 gennaio 2022

    ✙ SS. Messe: Basilica: 8.30, 10.00, 11.30, 18.30
    S. Francesco: 9.30 – S. Cuore: 10.30

    Si prega di rispettare le indicazioni dei volontari.

    La capienza è limitata e non si potrà superare il numero stabilito: Basilica 280; S. Francesco 70; S. Cuore 40; BVI 160

    L’EUCARISTIA AL CENTRO DELLA COMUNITÀ

    SABATO 25 DICEMBRE NATALE DEL SIGNORE Is 8,23b-9,6a; Eb 1,1-8a; Lc 2,1-14 Oggi è nato per noi il Salvatore
    ✙ 8.30 Basilica
    ✙ 9.30 S. Francesco
    ✙ 10.00 Basilica
    ✙ 10.00 Basilica
    ✙ 10.30 Oratorio BVI
    ✙ 11.30 Basilica
    ✙ 18.30 Basilica
    DOMENICA 26 DICEMBRE S. Stefano, primo martire At 6,8-7,2a; 7,51-8,4; 2Tm 3,16-4,8; Gv 15,18-22 (oppure: Mt 17,24-27) Signore Gesù, accogli il mio spirito
    Liturgia delle ore: III settimana
    ✙ 8.30 Basilica
    ✙ 9.30 S. Francesco
    ✙ 10.00 Basilica
    ✙ 10.00 Basilica
    ✙ 11.30 Basilica
    ✙ 18.30 Basilica
    LUNEDÌ 27 DICEMBRE S. Giovanni, apostolo ed evangelista 1Gv 1,1-10; Rm 10,8c-15; Gv 21,19c-24 I tuoi amici, Signore, contempleranno il tuo volto✙ 7.30 Maria Ottaviano e Maria Abbate
    ✙ 9.00 defunti fam. Cattaneo
    ✙ 18.30 def. fam. Rigamonti e Tagliabue
    MARTEDÌ 28 DICEMBRE Santi Innocenti, martiri Ger 31,15-18.20; Rm 8,14-21; Mt 2,13b-18 A te grida, Signore, il dolore innocente✙ 7.30 Giovanni Marras
    ✙ 9.00 Giuseppe Sinatra
    ✙ 18.30 Calogero Montana, Luigi, Gaetana, Angelo e Rachele
    MERCOLEDÌ 29 DICEMBRE V giorno dell’Ottava di Natale Mi 4,1-4; 1Cor 1,1-10; Mt 2,19-23 Gloria nei cieli e gioia sulla terra✙ 7.30 Felice Biassoni
    ✙ 9.00 def. fam. Inzerillo, Ceraulo, Luparelli, Adragna, Vivona, Castelli, Virgona, Ardizzone, Millotta e Stellino
    ✙ 18.30 Gianluigi e Demetrio
    GIOVEDÌ 30 DICEMBRE VI giorno dell’Ottava di Natale Mi 4,6-8; 2Cor 1,1-7; Lc 11,27b-28 Lode a te, Signore, re di eterna gloria✙ 7.30 Intenzione personale
    ✙ 9.00 Celeste Cattaneo, Ester Gatti e Irma Cattaneo
    ✙ 18.30 Claudio Arienti e Renato Marchesi
    VENERDÌ 31 DICEMBRE VII giorno dell’Ottava di Natale Mi 5,2-4a; Gal 1,1-5; Lc 2,33-35 Gloria nei cieli e gioia sulla terra✙ 9.00 Eugenia Galimberti e Ernesto Masolo
    ✙ 18.30 S. MESSA VIGILIARE CON CANTO DEL TE DEUM
    SABATO 1 GENNAIO 2022 OTTAVA DEL NATALE GIORNATA MONDIALE DELLA PACE Nm 6,22-27; Fil 2,5-11; Lc 2,28-21 Dio ci benedica con la luce del suo volto✙ 8.30 Basilica
    ✙ 9.30 S. Francesco
    ✙ 10.00 Basilica
    ✙ 10.00 Basilica
    ✙ 11.30 Basilica
    ✙ 18.30 Basilica
    DOMENICA 2 GENNAIO DOPO L’OTTAVA DEL NATALE Sir 24,1-12; Rm 8,3b-9a; Lc 4,14-22 Il Verbo si fece carne e pose la sua dimora in mezzo a noi
    Liturgia delle ore: III/IV settimana
    ✙ 8.30 Basilica
    ✙ 9.30 S. Francesco
    ✙ 10.00 Basilica
    ✙ 10.00 Basilica
    ✙ 11.30 Basilica
    ✙ 18.30 Basilica

    Natale di Carità 2021

    REPUBBLICA CENTRAFRICANA
    CAPPELLA SAN FRANCESCO
    BWABUZIKI/YOLÉ

    Nonostante le difficoltà anche di tipo materiale delle nostre parrocchie, non vogliamo smettere di guardare oltre, a chi vive in condizioni non solo difficili, ma per noi inimmaginabili.

    L’Associazione TALITÀ KUM aiuta con diverse attività le popolazioni locali in Repubblica Centrafricana e opera in costante contatto con la Chiesa locale nella diocesi di Bouar.

    In Avvento abbiamo promosso una raccolta a favore di TALITÀ KUM. Una raccolta con un tono particolare: spesso molte offerte vengono date – molto giustamente – a sostegno di opere sociali e umanitarie.

    Questa volta vorremmo dare una mano a un’opera di evangelizzazione: la ristrutturazione e ampliamento della cappella nel villaggio di Bwabuziki/Yolé, dove il degrado dell’edificio rappresenta un pericolo per i fedeli. Il progetto consiste nel rifacimento del tetto e allungamento della navata centrale. Ogni nostro contributo, anche minimo, darà ai cristiani di quel villaggio la possibilità di un luogo dove celebrare con gioia la nostra stessa fede nel Signore Gesù e di ritrovarsi fratelli attorno al vangelo e all’Eucaristia.

    È possibile versare il contributo nel raccoglitore “dedicato” ACCANTO ALLA PORTA DELLA SACRESTIA.

    GRAZIE PER LA GENEROSITÀ

    • Offerte raccolte in parrocchia nel periodo 15-21 dicembre: € 1.630,00.
    • Grazie a chi ha già portato l’offerta straordinaria natalizia e chi la porterà nei prossimi giorni (nel contenitore in centro alla basilica)
    • Grazie anche a chi sostiene la vita della comunità tramite altre offerte o bonifici, o in occasione di battesimi, matrimoni, funerali, o per la cupola.

    LA COMUNITÀ AFFIDA NELLA PREGHIERA

    • La defunta della settimana: Marilena Deleidi.

  • Forza Tonino!

    Forza Tonino!

    Mettete a letto i più piccoli e non parlate con loro di quanto leggerete qui.
    Tonino è mons. Antonio Staglianò, vescovo di Noto, in Sicilia. In seminario
    abbiamo studiato insieme. Ci siamo rivisti in qualche occasione, a Roma e a
    Noto.

    Tonino non ha remore: ai cresimandi nelle omelie cantava i testi delle canzoni di Marco Mengoni.

    Ora in un’omelia ha osato dire che Babbo Natale, così come è presentato dagli spot pubblicitari, non rispecchia la sua vera origine: il vescovo san Nicola di Myra o di Bari, che è sì portatore di un dono, ma universale e gratuito, corrispondente alla pace e alla gioia di Gesù. Semplificando molto: “quel” Babbo Natale – quello da ipermercato per intenderci – non esiste.

    Apriti cielo! Le migliori menti intellettuali del paese hanno tacciato il vescovo di incapacità comunicativa – una premessa arrogante per mettere a tacere chi non la pensa come loro – rimproverandolo di distruggere così i sogni dei bambini. All’improvviso hanno difeso il Natale – per loro quel nome si può dire, anche se ne hanno dimenticato il significato – e hanno accusato Tonino di allearsi con le peggiori potenze anticapitalistiche mondiali, come solo a certi cattolici capita di fare. Pensavo che, quando si tratta di aborto o eutanasia, i cattolici sono accusati di essere benpensanti retrogradi. Ma sono sorpreso dai nuovi benpensanti che usano i sogni dei bambini per difendere gli interessi dell’economia!

    E pensare che da piccolo scrivevo la letterina di Natale a Gesù Bambino. Forza Tonino! Il Natale – e anche Babbo Natale – è ben altro!

    don Gianni

  • Accendiamo l’Av vento con le laterne verdi

    Accendiamo l’Av vento con le laterne verdi

    AGGIUSTARE IL MONDO PRATICANDO L’AMORE

    Quello che sta avvenendo sul confine tra Bielorussia e Polonia è un dramma, non la scena di un film, purtroppo è tutto vero. Migliaia di uomini, donne e tanti bambini si ritrovano ammassati a cielo aperto, al freddo e gelo, con poco cibo e vestiario, fra le due frontiere in una terra di nessuno perché sono allontanati da una parte e rifiutati dall’altra. Nella civile e ricca Europa si
    negano i diritti più elementari e si sceglie di chiudere gli occhi e voltarsi dall’altra parte.

    Così capita che due giovani siriani insieme al loro bimbo di nemmeno un
    anno scappino su mezzi di fortuna dalla guerra e dal loro paese in cerca
    della pace e di condizioni di vita più dignitose. Sul cammino trovano barriere sempre nuove, ma poi arrivano chissà come in questa bolgia di una guerra non dichiarata. Il bambino sopravvive a mesi di stento fino a quando i
    genitori si separano e si feriscono negli scontri: il piccolo resta così da solo
    nel minuscolo nascondiglio dove la famiglia si era rifugiata e quando arrivano i soccorsi il bambino è già morto, assiderato. Di questo bimbo non ci resta nemmeno un nome e un’immagine, ma solo il racconto disperato dei volontari di una ONG. In questo tragico scenario ci sono stati diversi morti, e di alcuni non sapremo mai. Così anche la morte di questo bimbo, vittima degli egoismi e dei rifiuti di noi europei, sembra scivolare nel silenzio e nell’indifferenza. Quella che fa scegliere di investire risorse e tanti soldi in armi imbracciate da migliaia di militari e in chilometri di filo spinato per respingere nient’altro che persone inermi e disarmate.

    Ma ci sono anche segni di speranza. In molte case sul confine tra Bielorussia e Polonia gli abitanti lasciano accesa una luce verde per indicare ai migranti che oltre il filo spinato sono in ricerca di una via d’uscita che in quelle abitazioni potranno trovare un rifugio sicuro per la notte, un pasto caldo e una persona amica. Quella lanterna indica un semaforo verde-speranza, un segnale che tutti capiscono e che non ha bisogno di parole. Piano piano e in modo spontaneo il movimento delle “lanterne verdi” si è allargato e sempre più famiglie delle zone di frontiera lasciano la lampada accesa alla finestra facendola diventare un simbolo di accoglienza verso ogni uomo che va al di là di ogni frontiera.

    Idealmente anche noi vogliamo allora lasciare le luci accese su queste violenze inaccettabili che colpiscono i più fragili, già segnati da anni di privazioni e violenze, e che gravano sulle coscienze di tutti noi. A noi il
    compito di alzare la voce e gridare la nostra indignazione. Quello delle lanterne verdi non è solo un gestosimbolo che sta popolando i social, ma un segno di vicinanza e di responsabilità di tutti coloro che non vogliono essere indifferenti e intendono restare umani, la speranza che non vogliamo spegnere.

    Anche Papa Francesco in questi giorni a Cipro è tornato a ricordarci il dramma di tanti migranti nel mondo: “Voi siete arrivati qui, ma quanti dei vostri fratelli sono rimasti per strada? Quanti disperati iniziano il cammino in condizioni molto difficili e non arrivano… Guardando voi, guardo le sofferenze del cammino, tanti che sono stati rapiti, venduti, sfruttati… La migrazione forzata non è un’abitudine quasi turistica! Il peggio è che ci stiamo abituando a questo: “Ah oggi, sì, è affondato un barcone, tanti dispersi”. Ma guarda che questo abituarsi è una malattia grave: dobbiamo andare contro questo vizio di abituarci a queste tragedie che leggiamo nei media. È la sofferenza di fratelli e sorelle che non possiamo tacere…

    Che bello allora sarebbe far illuminare il prossimo Natale da quella luce verde che ci invita a riconoscere il volto del bambin Gesù in ogni essere umano che soffre, che è rifiutato. Sarà davvero importante se in questa stagione tesa e amara e sulla via del Natale di Gesù una grande luce verde, fatta di tante piccole lanterne, riuscirà a illuminare la notte dell’Europa e la
    sofferenza di uomini e donne esuli, che bussano alla porta e che non hanno luogo dove andare e dove stare.

    Vito Bellofatto

  • CONFESSIONI COMUNITARIE NATALE 2021

    CONFESSIONI COMUNITARIE NATALE 2021

    Quelli che si accostano al sacramento della Penitenza ricevono dalla
    misericordia di Dio il perdono delle offese fatte a Lui e insieme si riconciliano con la Chiesa”

    LUNEDÌ 20 DICEMBRE ore 21:00
    Basilica, piazza Conciliazione
    S. Giorgio, via Sant’Apollinare, 4

    MARTEDÌ 21 DICEMBRE ore 21:00
    S. Pio X, via Garibaldi 288
    S. Giovanni B., via di Vittorio, 18

    MERCOLEDÌ 22 DICEMBRE ore 21:00
    S. Pietro e Paolo, via S. Caterina, 9

  • Notiziario settimanale SS. Siro e Materno – 19 dicembre 2021

    Notiziario settimanale SS. Siro e Materno – 19 dicembre 2021

    L’EUCARISTIA AL CENTRO DELLA COMUNITÀ

    DOMENICA 19 DICEMBRE DIVINA MATERNITÀ DI MARIA Is 62,10-63,3b; Fil 4,4-9; Lc 1,26-38a Rallegrati, popolo santo, viene il tuo Salvatore
    Liturgia delle ore: II settimana
    ✙ 8.30 Basilica
    ✙ 9.30 S. Francesco
    ✙ 10.00 Basilica
    ✙ 10.00 Basilica
    ✙ 10.00 Oratorio BVI (preadolescenti)
    ✙ 11.30 Basilica
    ✙ 18.30 Basilica
    LUNEDÌ 20 DICEMBRE Feria prenatalizia Rt 2,4-18; Lc 1,39-46 Misericordioso e pietoso è il Signore, lento all’ira e grande nell’amore✙ 7.30 Felice Biassoni
    ✙ 9.00 Erminio e Zulia
    ✙ 18.30 Defunti le cui esequie sono state celebrate in novembre
    MARTEDÌ 21 DICEMBRE Feria prenatalizia Rt 2,19-3,4a; Lc 1,57-66 Sia esaltato il Dio della mia salvezza✙ 7.30 Vincenzo Ascenzio e Donato
    ✙ 9.00 Calogero Gruttad’Auria
    ✙ 18.30 Rosella Mariani
    MERCOLEDÌ 22 DICEMBRE Feria prenatalizia Rt 3,8-18; Lc 1,63-80 Rendete grazie al Signore, il suo amore è per sempre✙ 7.30 Lucia Mascheroni
    ✙ 9.00 Carmelo Gruttad’Auria
    ✙ 18.30 Grazia Bevilacqua
    GIOVEDÌ 23 DICEMBRE Feria Prenatalizia Rt 4,8-22; Lc 2,1-5 Osanna alla casa di Davide✙ 7.30 Pietro Florio
    ✙ 9.00 Angela, Mario e Giuseppe
    ✙ 18.30 mons. Piero Galli

    Veniva nel mondo la luce vera

    Venerdì 24 dicembre

    ✙ ore 09.00 in Basilica: S. Messa del mattino
    ✙ ore 18.30 in Basilica: S. Messa vigiliare
    ✙ ore 24.00 in Basilica: S. Messa della notte

    Sabato 25 dicembre – SOLENNITÀ DEL NATALE

    ✙ SS. Messe: Basilica: 8.30, 10.00, 11.30, 18.30 – BVI: 10.30
    S. Francesco: 9.30 – S. Cuore: 10.30

    Domenica 26 dicembre – S. STEFANO

    ✙ SS. Messe: Basilica: 8.30, 10.00, 11.30, 18.30
    S. Francesco: 9.30 – S. Cuore: 10.30

    SACRAMENTO DELLA RICONCILIAZIONE IN BASILICA: giorni feriali: 8.30-9.00 e 17.00-18.15; sabato ore 16.00-18.15

    VITA DELLA COMUNITÀ

    DOMENICA 19 DICEMBRE

    • 10.00 Oratorio BVI: S. Messa per i preadolescenti della città
    • 15.00-18.30: confessioni in Basilica
    • 21.00 Basilica: Coro Città di Desio

    LUNEDÌ 20 DICEMBRE

    La S. Messa delle 9.00 si celebra in basilica (in Oratorio BVI riprenderà lunedì 10 gennaio)

    VISITA ALLE FAMIGLIE

    Il diacono don Davide passerà lunedì 20 in via Lampugnani e martedì 21 nelle vie Cantù e Carcassola (solo a chi ha fatto richiesta).

    La luce splende nelle tenebre
    Tempo per le Confessioni in Basilica

    • Domenica 19: ore 15.00-18.30
    • Lunedì 20: ore 21.00 Celebrazione penitenziale
    • Giovedì 23: ore 9.00-12.00 e 15.00-18.30
    • Venerdì 24: ore 9.00-12.00 e 15.00-18.30

    Celebrazioni penitenziali nelle altre parrocchie

    • Martedì 21, ore 21.00 San Pio X e San Giovanni Battista

    GRAZIE PER LA GENEROSITÀ

    Offerte raccolte in parrocchia nei giorni 9-14 dicembre: € 1.105,00.

    LA COMUNITÀ AFFIDA NELLA PREGHIERA

    • I defunti della settimana: Natale Ornaghi, Carmelo Massaro, madre Enrica Pelucchi, Fabio Cattaneo.

  • La Messa di mezzanotte nella Brianza contadina

    Ecco quindi giungere il tanto atteso giorno di Natale, con l’immancabile Messa di Mezzanotte, seguita, secondo diverse usanze in Brianza, da un buon piatto di trippa (büsèca), che rappresentava in un certo senso una
    rivalsa alimentare nei confronti sia della vigilia, allora giorno di magro
    e digiuno, che dell’intero tempo di Avvento.

    La Messa era celebrata in chiese gelide talvolta con candele di ghiaccio che spuntavano da sotto le balaustre. C’era in proposito chi, nella stagione fredda, portava in chiesa da casa un piccolo braciere, soprattutto se la strada da percorrere era lunga.

    È ancora presente nei più anziani il ricordo di quei fedeli che, anche in anni più recenti, si recavano in chiesa con un mattone refrattario appena tolto dalla stufa nascosto sotto il tabarro. A scaldare il clima, oltre la folta presenza di fedeli, contribuiva in questa santa notte la suggestiva celebrazione della memoria della Natività.

    Il parroco utilizzava spesso per l’omelia le parole del Mattutino
    del breviario di questa solennità “O magnum mysterium…ut animalia
    viderent Dominum natum jacentem in praesepio”, il cui contenuto bene
    si addiceva a un uditorio che aveva quotidianamente a che fare con gli
    animali e le mangiatoie, accennate nel testo latino. L’ingresso processionale
    del celebrante, che portava con sé la statuetta del Bambinello, i canti, la musica dell’organo e il profumo dell’incenso creavano un’ovattata atmosfera, che favoriva perfino l’attenuarsi di eventuali rancori maturati tra i fedeli.

    Non era raro vedere due regiù in astio da tempo uscire insieme al termine della Messa e scambiarsi borbottando gli auguri di rito: era sufficiente che uno dei due abbozzasse un sorriso, per vederli poi dirigersi insieme verso la vicina osteria. Di una simile metamorfosi comportamentale potevano esser protagoniste anche quelle due donne anziane, che si odiavano da tempo per questioni amorose di un lontano passato: la grande solennità costituiva occasione per tornare a parlarsi, magari col pretesto di ricordare la salute dei rispettivi nipoti.

    Da “Terra e Cielo” di G. Monga – edizione 2015

  • Familiarità

    Familiarità

    Da qualche settimana bambini e bambine dell’età di 7-8 anni (generalmente appartenenti alla classe II della scuola primaria) si sono affacciati, insieme alle loro famiglie, all’esperienza del primo anno di catechesi di Iniziazione Cristiana. Alcuni di loro sono stati “visitati” in vista del Natale, per stabilire un contatto più personale con i preti delle parrocchie e con la comunità.

    Nel percorso educativo quelli del secondo anno di catechesi hanno ricevuto
    il libro del Vangelo, come parola che possa accompagnare e sostenere il loro cammino di fede.

    Inoltre in ogni parrocchia si organizzano, specialmente in alcune domeniche, tempi di incontro per ragazzi e genitori, che prevedono spesso la S. Messa celebrata insieme e proseguono con momenti di fraternità, gioco e riflessione.

    Le limitazioni causate dalla pandemia hanno costretto l’anno scorso
    a svolgere molte attività da remoto e quest’anno tengono lontani dagli
    incontri i positivi, gli isolati, quelli in quarantena, e anche gli oratori svolgono la loro animazione in modo piuttosto ridotto.

    È vero che queste proposte sono occasioni per fare amicizia, educarsi
    alla relazione, passare insieme un tempo sereno. La familiarità tra i piccoli, i ragazzi e i giovani è però solo un segno della familiarità con Gesù che è il vero obiettivo dell’oratorio, della catechesi, della Chiesa stessa. Una familiarità che va incrementata con l’educazione a pregare, la conoscenza del Vangelo, la frequenza alla S. Messa: solo così Gesù nasce e rimane nei cuori e nelle famiglie.

    don Gianni

  • 25 anni di solidarietà: un esempio concreto

    25 anni di solidarietà: un esempio concreto

    La Giornata Nazionale della Colletta Alimentare si è tenuta sabato
    27 novembre. Chiama a raccolta la solidarietà di tutta Italia, ma in particolare anche di ciascuno di noi, con le sue disponibilità e voglia di fare un gesto gratuito. È un mezzo, quello della colletta alimentare, che permette di essere solidali con un gesto concreto: facendo una donazione o facendo la spesa per chi ne ha più bisogno.

    Come tanti altri sono presenti all’appuntamento del Banco Alimentare anche dei desiani che coinvolgono amici e familiari perché la giornata sia la più proficua possibile. È l’esempio dei desiani responsabili del banco alimentare
    all’Unes via Valsassina a Lissone, Piergiorgio Galbiati, Noemi Arienti ed Enrico Sacchi. “È davvero un’esperienza molto bella – ha raccontato Noemi – È da vent’anni che non manchiamo all’appuntamento per fare questo gesto di solidarietà per rendersi conto dei bisogni che ci sono e ora, dopo la pandemia, sono tante anche le famiglie italiane che hanno bisogno di una mano”.

    Sono felici di poter dare il loro contributo per il prossimo. Hanno raccolto 1130 chili di alimenti per un totale di 123 cartoni. “Era da un po’ che non superavamo i 10 quintali. Evviva!” è stato il soddisfatto commento di Enrico.