Autore: basilica

  • Notiziario settimanale SS. Siro e Materno – 20 giugno 2021

    Notiziario settimanale SS. Siro e Materno – 20 giugno 2021

    L’EUCARISTIA AL CENTRO DELLA COMUNITÀ

    DOMENICA 20 GIUGNO III dopo Pentecoste Gen 18,17-21; 19,1.12-13.15.23-29; 1Cor 6,9-12; Mc 22,1-14 Il Signore regna su tutte le nazioni
    Liturgia delle ore: III settimana
    ✙ 8.30 Basilica
    ✙ 9.30 S. Francesco
    ✙ 10.00 Basilica
    ✙ 10.30 S. Cuore
    ✙ 11.30 Basilica
    ✙ 18.30 Basilica
    LUNEDÌ 21 GIUGNO S. Luigi Gonzaga, religioso Dt 4,21-31; Lc 6,39-45 Il tuo amore,Signore,rimane persempre✙ 7.30
    ✙ 9.00 Oratorio BVI Mariuccia Donghi
    ✙ 18.30 Defunti le cui esequie sono state celebrate in maggio
    MARTEDÌ 22 GIUGNO Per i cristiani perseguitati Dt 12,2-12; Lc 7,1-10 Io ti cerco, Signore, nel tuo santuario✙ 7.30 def. famiglie Frigerio e Visconti
    ✙ 9.00 Giovanni Tonasso e fam.
    ✙ 18.30 Pantaleo Evangelista e fam.
    MERCOLEDÌ 23 GIUGNO Spirito Santo Dt 16,18-20; 17,8-13; Lc 7,11-17 Buono e retto è il Signore✙ 7.30
    ✙ 9.00 Diego, Domenica e Maria Pizzimenti
    ✙ 18.30 Tarcisio e Vittorio Fabris e Lucia
    GIOVEDÌ 24 GIUGNO Natività di S. Giovanni Battista Ger 1,4-19; Gal 1,11-19; Lc 1,57-68 La mia lingua, Signore, proclamerà la tua giustizia✙ 7.30
    ✙ 9.00 Giovanni Gruttadauria
    ✙ 18.30 Giovanni Piazza
    VENERDÌ 25 GIUGNO S. Eurosia, vergine e martire Dt 24,10-22; Lc 7,24b-35 La legge del Signore è perfetta✙ 7.30 Antonio Galli
    ✙ 9.00 Aurelio Mariani e Natalina Villa
    ✙ 18.30 Felice Biassoni
    SABATO 26 GIUGNO Per l’unità dei cristiani Lv 21,1-15*; 1Ts 2,10-13; Lc 4,31-37 Cantate al Signore, perché ha compiuto meraviglie
    Letture della domenica: Gen 17,1b-16; Rm 4,3-12; Gv 12,35-50
    ✙ 9.00 Luigi e Alberto Orsenigo
    ✙ 18.00 S. Rosario
    ✙ 18.30 Liturgia vigiliare Giuliana Martinetti e Nazareno Patrizi

    SACRAMENTO DELLA RICONCILIAZIONE IN BASILICA: giorni feriali: 8.30-9.00 e 17.00-18.15; sabato ore 16.00-18.15

    VITA DELLA COMUNITÀ

    DOMENICA 20 GIUGNO
    IV DOPO PENTECOSTE

    • 10.30 Parrocchia San Giovanni B.: S. Messa solenne nella festa patronale
    • 16.00 Basilica: celebrazione del sacramento del Battesimo

    MERCOLEDÌ 23 GIUGNO

    • 21.00 Casa parrocchiale: incontro dei cinque Consigli Affari Economici Parrocchiali

    GIOVEDÌ 24 GIUGNO

    • 18.30 Madonna Pellegrina: S. Messa nel 70° di intitolazione della chiesa
    • 20.30 Parrocchia S. Giovanni B.: S. Messa solenne nel giorno del Patrono

    VENERDÌ 25 GIUGNO

    Memoria liturgica di S. Eurosia (in basilica)

    DOMENICA 27 GIUGNO
    V DOPO PENTECOSTE
    GIORNATA PER LA CARITÀ DEL PAPA

    • 10.30 Parrocchia SS. Pietro e Paolo:
      S. Messa solenne nella festa patronale
    • 16.00 Basilica: celebrazione del sacramento del Battesimo

    16.30 Oratorio BVI: dialogo tra mons. Luca Raimondi e Giacomo Bertò, studente dell’anno 2020 e autore del libro Jacky c’è (prenotazioni su Sansone)

    18.30 Basilica: S. Messa celebrata da mons. Luca Raimondi, ex assistente del BVI e Vescovo Ausiliare di Milano

    GRAZIE PER LA GENEROSITÀ

    GRAZIE PER LA GENEROSITÀ

    • Offerte raccolte in parrocchia nella settimana 9-15 giugno: € 1.519,00.
    • Grazie anche a chi sostiene la vita della comunità tramite altre offerte o bonifici.

    LA COMUNITÀ AFFIDA NELLA PREGHIERA

    • bambini battezzati questa domenica: Arianna, Beatrice, Edoardo, Gabriele, Giulio Umberto e Noelle.
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  • don Marco, un prete per Santi Pietro e Paolo!

    don Marco, un prete per Santi Pietro e Paolo!

    Lettera del Vicario di Zona: un prete per Santi Pietro e Paolo!
    don Marco Albertoni
  • Cicatrici

    Cicatrici

    C’è una certa smania di uscire dall’emergenza. I super ottimisti si spingono a dire che “ormai” è superata. I super pessimisti, più paurosi che prudenti, si spingono ad affermare che “ormai” tutto è allo sfascio, specialmente in Italia. Non conta che la ferita sia di destra o di sinistra, che provenga da chi il virus l’ha attraversato o da chi è riuscito a proteggersi: ci sono cicatrici interiori che colpiscono più dei rimasugli, talvolta pesanti, della malattia.

    Un uomo generalmente ottimista e sorridente, il card. Gianfranco Ravasi, si esprime così: «La sberla presa con questo virus non è servita a molto. Non abbiamo imparato la lezione e non vedo un ritorno alle interrogazioni di fondo. Piuttosto, siamo di nuovo alla banalizzazione». E sulla “resilienza” aggiunge: «bisogna intendersi sul significato. Vuol dire balzo in avanti, desiderio di miglioramento; quel che non vedo: si è tornati alla gestione ordinaria delle nostre vite».

    Per quest’ultima affermazione forse il cardinale non condividerebbe l’immagine delle cicatrici. Ma forse siamo noi a non volerle vedere, benché producano una bella quota di sofferenza interiore, causa di diffuso individualismo e nervosismo, di incapacità a costruire autentici sentieri di comunità con mete condivise, di attesa di una normalità che non potrà mai replicare il passato – non foss’altro per chi non è più tra noi – e dell’idea di avere perso tempo prezioso della nostra vita. Perdere o guadagnare dipende da noi, non dalle cose. E le cicatrici sono memoria di una prova che non possiamo mettere sotto silenzio, soprattutto se oltre al corpo ha colpito l’anima.

    don Gianni

  • III dopo Pentecoste

    Tema delle Letture di domenica, che vanno contestualizzate nella legge mosaica, è quello dell’amore coniguale e del matrimonio. Viene chiesto a Gesù a quali condizioni è possibile il divorzio, poiché Mosè permetteva all’uomo di ripudiare la donna, “quando questa non era più gradita ai suoi occhi”. Gesù esclude le ipotesi di infedeltà o di banali motivazioni. Richiamandosi al progetto di Dio sull’amore coniugale che fa dei due una carne sola, preclude ogni possibilità di divisione.

    La Parola di Dio ci ricorda che l’amore coniugale è un dono del Signore. È Dio che, conoscendo l’animo umano, ha messo vicino all’uomo una donna, diversa dalle altre creature: “carne della mia carne, osso delle mie ossa”. L’uomo non capisce il perchè di questa diversità ma la sente uguale in dignità e complementare a lui. L’amore che c’e tra queste due creature è così forte, profondo e intimo che “i due sono una carne sola” e, quindi, “l’uomo non può dividere quello che Dio ha congiunto”. Gesù ha portato a compimento questa realtà con il Sacramento del Matrimonio. In esso propone a due giovani che si amano, di essere immagine vivente del suo amore per la Chiesa: un amore totale, gratuito, fedele e fecondo. Se i fidanzati accolgono la Sua proposta, lo sposarsi in Chiesa, non è un impegno in più, ma una garanzia per vivere l’amore coniugale. Ricordiamo che il nostro amore nasce da Dio: se vogliamo tenerlo vivo è a Lui che dobbiamo rifarci, è Dio che darà al nostro amore la fedeltà e la novità ogni giorno.

    don Alberto

  • Oratorio estivo 2021

    Oratorio estivo 2021

    L’Oratorio estivo 2021 si svolgerà nel rispetto delle norme anti Covid.

    Gli oratori saranno ambienti sicuri perché le attività saranno realizzate secondo protocolli definiti nel rispetto delle linee guida nazionali, sotto il controllo di un “referente Covid” e di volontari e coordinatori maggiorenni.
    Dall’ingresso, che avverrà dopo la misurazione della temperatura e la registrazione dei singoli partecipanti, fino all’uscita, saranno seguite tutte le norme di sicurezza anti contagio, assicurandosi inoltre che gli ambienti risultino igienizzati e areati. Si tenderà a restare all’aperto, ma si sarà sempre pronti a ospitare tutti al chiuso, secondo una capienza preordinata.
    Bambini e ragazzi saranno suddivisi in gruppi, un maggiorenne vigilerà sulla sicurezza di un massimo di due gruppi. Controllerà che i ragazzi indossino la mascherina in modo corretto, che venga mantenuto il distanziamento, che si igienizzino spesso le mani e gli oggetti in uso.

    Negli sport di contatto e nei giochi, i gruppi verranno tenuti separati, perché tutto si svolga nell’ambito della “bolla” che si andrà a costituire, il più possibile in forma stabile. Lo stesso verrà fatto per eventuali uscite o gite. La gestione diretta del gruppo sarà affidata agli animatori che si aggiungeranno al numero definito, restando tutto il tempo con i ragazzi, sotto la supervisione di educatori e volontari maggiorenni.

    I genitori, all’inizio dell’Oratorio estivo, sottoscriveranno un regolamento delle misure anti contagio e si impegneranno a segnalare un eventuale positivo in famiglia al referente Covid dell’oratorio. In caso di insorgenza di sintomi in oratorio, i volontari saranno pronti ad attuare l’isolamento opportuno, nel rispetto della privacy di ciascuno.

  • Addio a Padre Fulgenzio Cortesi

    Da Desio ai più piccoli dell’Africa

    Padre Fulgenzio Cortesi, missionario passionista in Messico, nelle favelas del Brasile, in Kenya e in Tanzania è morto il 4 giugno in un ospedale tanzaniano. Originario di Castel Rozzone (BG), aveva 84 anni. Per una decina d’anni aveva svolto il suo ministero a Desio, presso la chiesa del Crocifisso dove era solito riunire i lavoratori cattolici di molte industrie del territorio per momenti di formazione e confronto. Prima che i superiori lo inviassero in Tanzania aveva realizzato il Museo Africano di Calcinate, dove si era trasferito, ma tanti desiani avevano mantenuto i contatti con lui.

    Uomo semplice e umile, sacerdote devoto al prossimo, viveva la fiducia piena nel Signore e la gioia di poterlo servire negli altri. Così ha realizzato il “Villaggio della Gioia” a Dar es Salaam, capitale della Tanzania, e, sempre in Tanzania, il “Villaggio della Luce” di fatto salvando migliaia di orfani e bambini di strada che in questi luoghi hanno trovato e trovano un luogo d’accoglienza, una famiglia e un’istruzione. Questa esperienza è stata poi anche ripetuta avviando la realizzazione di un analogo terzo “Villaggio della Gioia” a Haiti.

    Nonostante qualche problema di salute dovuto all’età, baba Fulgenzio non si era mai tirato indietro di fronte alle esigenze dei più poveri. Sarà sepolto in Tanzania secondo la sua volontà.

  • Sarà intitolato a papa Pio XI l’Ospedale di Desio

    Sarà intitolato a papa Pio XI l’Ospedale di Desio

    «Figlio di una terra profondamente devota e altrettanto laboriosa, papa Ratti nella sua lettera enciclica Quadrigesimo anno, ne sintetizza vocazione spirituale ed economica, imprenditoriale e operaia. È per ciò che ha rappresentato come cittadino benemerito di Desio e dell’intera Lombardia, ma soprattutto per la sua attività di pastore e di fine intellettuale cattolico capace di dare lustro all’Italia nel contesto mondiale di un periodo storico particolarmente difficile, che ho ritenuto opportuno e doveroso sostenere l’intitolazione a papa Pio XI dell’Ospedale della città che ne ha accolto i natali».

    Letizia Moratti, vicepresidente e assessore al Welfare della Regione Lombardia, con queste parole ha proposto un’iniziativa deliberata dal Consiglio regionale lombardo, che l’ha approvata all’unanimità, per l’intitolazione dell’Ospedale di Desio a papa Pio XI. Ambrogio Damiano Achille Ratti nacque a Desio il 31 maggio 1857 e divenne papa Pio XI il 6 febbraio 1922.