“Ora è tempo di gioia”: questo lo slogan scelto dalla parrocchia SS. Pietro e Paolo che ha guidato i festeggiamenti per la festa patronale.
Domenica mattina 27 giugno, è stata organizzata una biciclettata per le vie del quartiere a cui hanno preso parte i giovani della parrocchia, e a seguire alle 11.00 la santa messa solenne presieduta da Mons. Gianni Cesena nei giardini dell’oratorio.
In seguito è stato inaugurato e benedetto il nuovo “Salone dei ragazzi” un luogo creato da loro e destinato a loro per le attività del prossimo anno pastorale.
Nel pomeriggio in oratorio giochi a stand per i più piccoli.
Il 29 giugno, giorno della solennità liturgica, è stata celebrata una santa messa presieduta da don Giuseppe Corbari, già vicario parrocchiale per molti anni, e la partecipazione dell’Ausiliaria diocesana Simonetta Fumagalli, anche lei per molti anni a servizio della parrocchia.
L’oratorio estivo è diviso in bolle, ognuno gioca solo e sempre con i suoi compagni. Gli animatori ed educatori responsabili cercano di farli divertire al massimo. In questa foto scattata al parco della Porada, durante una partita di palla avvelenata, i ragazzi sono arrivati in bicicletta mercoledì 16 giugno.
I coordinatori fondamentali delle sei bolle all’oratorio “Bvi”. Da sinistra: l’educatore Viktor Annoni, l’ausiliaria Valeriana Galimberti e don Pietro Cibra.
Un oratorio non sarebbe niente senza la forza che lo fa andare avanti: l’energia dei suoi animatori. Magliette diverse rappresentano anni di servizio diversi, accomunati però da una sola e grande passione: quello di far divertire i ragazzi all’insegna delle parole del Vangelo. “Hurrà”
Passeggiata fino al rifugio Terz’alpe, la prima gita in montagna che ha messo alla prova i ragazzi con le sfide del percorso di montagna, ma con la gioia finale della vista del panorama. In primo piano don Pietro e l’educatore Viktor, dietro il gruppo di preadolescenti con gli animatori.
Gli adolescenti durante una gita al parco di Monza. Lo sfondo è conosciuto ed apprezzato da chi viene a visitare la reggia, ma non solo. È anche una delle mete predilette di questo oratorio estivo. A destra… l’immancabile Viktor.
Domenica alla chiesa del S. Cuore si è tenuto l’incontro delle famiglie, organizzato dal Rinnovamento nello Spirito: una giornata di preghiera, condivisione e incontro, finalmente, in presenza. Centro della riflessione l’esortazione “Amoris Laetitia” di papa Francesco dove Gioia, Cura, Dialogo, Amicizia, Relazione sono le parole chiave per tornare a vivere la gioia dell’amore coniugale e con i figli. La famiglia è il sogno di Dio: la famiglia è ancora possibile! Ed è attraverso la famiglia che Gesù manifesterà la Sua Gloria. Viva la Famiglia! Gruppo RnS Gesù Misericordioso
Alla Grotta di Massabielle con il pellegrinaggio diocesano guidato dall’Arcivescovo a fine settembre. Il presidente Vittore De Carli: «È tempo di rimetterci in cammino»
«Torniamo a Lourdes -. Ad annunciarlo è il presidente lombardo di Unitalsi Vittore De Carli – Quello che avevamo annunciato nei mesi scorsi ora lo posso ribadire con più forza: abbiamo stabilito le date dei nostri pellegrinaggi a Loreto e a Lourdes».
Per i pellegrini, i volontari e gli ammalati della sezione lombarda di Unitalsi l’appuntamento con la Grotta di Massabielle è il pellegrinaggio diocesano di Milano, guidato dall’Arcivescovo, monsignor Mario Delpini, che si terrà dal 20 al 25 settembre in pullman e dal 21 al 24 settembre in aereo.
Si ricorderanno i cento anni dalla morte del beato Andrea Carlo Ferrari, arcivescovo di Milano.
Per informazioni e iscrizioni U.N.I.T.A.L.S.I. Sezione Lombarda tel.02.21117634 – fax 02.56561041 info@unitalsilombarda.itwww.lombarda.unitalsi.com o contattare signora Franca Morganti allo 0362 621467
DOMENICA 4 LUGLIOVI DOPO PENTECOSTE Es 3,1-15; 1Cor 2,1-7; Mt 11,27-30 O Signore, nostro Dio, quanto è grande il tuo nome su tutta la terra Liturgia delle ore: II settimana
✙ 8.30 Basilica ✙ 9.30 S. Francesco ✙ 10.00 Basilica ✙ 10.30 S. Cuore ✙ 11.30 Basilica ✙ 18.30 Basilica
LUNEDÌ 5 LUGLIOS. Antonio M. Zaccaria, sacerdote Gs 1,1-5; Lc 8,34-39 Rendete grazie alSignore, il suo amore è per sempre
✙ 7.30 Antonio Mazzini e Alicia Alvarez ✙ 9.00 Alessandro Vimercati, Regina e Franca ✙ 18.30 Antonio Russo e Rosalia Rava / Nicola Nuzzi / Federica e Michele Caporale / Ugo Colombo
MARTEDÌ 6 LUGLIOS. Maria Goretti, vergine e martire Gs 3,7-17; Lc 8,40-42a.49-56 Il Dio vivente è in mezzo a noi
✙ 7.30 def. fam. Caspani e Villa ✙ 9.00 Mauro e Angela Cea, Arcangelo Florio ✙ 18.30 Stefanina
MERCOLEDÌ 7 LUGLIOPer l’evangelizzazione dei popoli Gs 4,11-18; Lc 9,10-17 Acclamate Dio da tutta la terra
GIOVEDÌ 8 LUGLIOPer chiedere la carità Gs 5,13-6,5; Lc 9,18-22 Sei tu, Signore, la mia potente salvezza
✙ 7.30 ✙ 9.00 Maria e Salvatore Laudani ✙ 18.30 Angela Arosio
VENERDÌ 9 LUGLIOMistero della S. Croce Gs 6,19-20.24-25.27; Lc 9,23-27 Dio regna su tutte le nazioni
✙ 7.30 ✙ 9.00 Felice Biassoni ✙ 15.30 matrimonio Gerosa-Guidi ✙ 18.30 Tiziano, Roberto e Secondo Pastorello
SABATO 10 LUGLIOB. V. Maria Nm 1,48-54; Eb 7,11-19; Gv 14,15-23 Venite, acclamiamo al Signore
✙ 9.00 Pierino, Francesco e Stefania Draghi ✙ 10.30 matrimonio Brollo-Galimberti ✙ 15.30 matrimonio Dago-Rizzi ✙ 18.00 S. Rosario ✙ 18.30 Liturgia vigiliare Diego e Giuseppe Letture della domenica: Gs 10,6-15; Rm 8,31b-39; Gv 16,33-17,3
SACRAMENTO DELLA RICONCILIAZIONE IN BASILICA:giorni feriali: 8.30-9.00 e 17.00-18.15; sabato ore 16.00-18.15
VITA DELLA COMUNITÀ
DOMENICA 4 LUGLIO VI DOPO PENTECOSTE
16.00 Basilica: celebrazione del sacramento del Battesimo
LUNEDÌ 5 LUGLIO
09.00 Basilica: da oggi la S. Messa si celebra in basilica e NON in oratorio
21.00 Casa Parrocchiale: Commissione Carità della Comunità Pastorale
VENERDÌ 9 LUGLIO
19.15 Basilica: incontro per genitori e padrini in preparazione al battesimo (11/7 e 25/7 in basilica; 18/7 a SS. Pietro e Paolo)
DOMENICA 11 LUGLIO VII DOPO PENTECOSTE
In mattinata: partenza del I turno delle vacanze dei ragazzi a Lizzola (BG)
Da oggi la è sospesa S. Messa delle ore 10.00 alla chiesa del S. Cuore (via Segantini). Riprenderà domenica 12 settembre.
16.00 Basilica: celebrazione del sacramento del Battesimo
GRAZIE PER LA GENEROSITÀ
GRAZIE PER LA GENEROSITÀ
Offerte raccolte in parrocchia nella settimana 23-28 giugno: € 1.290,00.
Per la carità del Papa: € 547,00.
Per la cupola nel mese di giugno: € 23.323,50.
Grazie anche a chi sostiene la vita della comunità tramite altre offerte o bonifici.
LA COMUNITÀ AFFIDANELLA PREGHIERA
I bambini battezzati questa domenica: Edoardo, Emma, Melissa Diana, Sophia.
Gli sposi della settimana: Fabrizio Cella e Marina Panighel.
I defunti della settimana: Raffaele Vecchio, Erina Giussani Spinelli, Loris Rossello, Giuseppina Confalonieri Mariani.
Di per sé è una mancanza veniale, ma lascia trasparire un che di superficiale, disattento, irrisolto. Nulla di eticamente riprovevole – sia chiaro –, ma capita talvolta che nel momento della distribuzione della comunione, mentre il sacerdote o il ministro presentano l’Eucaristia al fedele che la riceve dicendo le parole di rito – “Il Corpo di Cristo” –, come risposta ricevano un sorridente ed educato “Grazie!”, al posto del più corretto e intenso “Amen”.
Dal lato del fedele si pensa probabilmente che sia corretto ringraziare (chi, però: Dio? il prete?) per ciò che si prende, segno di squisita educazione. I più dotti potrebbero addirittura argomentare che la traduzione della parola greca “eucaristia” significa proprio “ringraziamento”.
Qui però non si tratta di educazione o di esegesi, ma di coscienza del dono che viene elargito. Il catechismo antico su questo punto mi pare l’avesse indovinata quando metteva tra le condizioni per ricevere degnamente il Corpo del Signore “sapere e pensare cosa si sta per ricevere”. Comprendere cioè che in gioco c’è non un gesto magico o l’adesione sociale a un rito collettivo, ma il rapporto stesso con Gesù Cristo, la memoria viva della sua morte e risurrezione.
Quell’“Amen” significa: ho pensato, mi rendo conto, accolgo il Signore nella mia vita, mi intrattengo con lui nel silenzio della preghiera, mi lascio trasformare da questa sua presenza.
La buona educazione è sempre un valore essenziale, ma al cristiano è richiesto sempre qualcosa di più: la fede che cambia la vita, a partire da quel pane divenuto Corpo di Cristo.
È uno dei Santi più venerati nel mondo. La Chiesa lo festeggia, come la Vergine Maria, anche nel giorno della sua nascita. La sua vocazione profetica si manifestò ancor prima di nascere attraverso segni messianici come “l’esultanza” davanti a Maria in visita alla cugina Elisabetta. E Cristo stesso lo definì «il più grande tra i nati da donna»
Anche quest’anno per la nostra parrocchia è tornato il momento di festeggiare il nostro santo patrono, colui che Gesù ha definito “il più grande tra i nati da donna”… San Giovanni, detto il “Battista”, perché battezzava nel fiume Giordano le folle che a lui accorrevano. Il primo che riconobbe e indicò ai suoi discepoli: “Ecco l’agnello di Dio, ecco colui che toglie il peccato del mondo” (Gv1,29).
Che cosa significa quindi e che senso ha per noi, dopo duemila anni festeggiare questo santo? L’unico tra tutti i santi assieme a Maria madre di Gesù, di cui ricordiamo sia il giorno della nascita che quello della morte per decapitazione il 29 agosto. Questo fatto ci indica come la Chiesa abbia da sempre riconosciuto la straordinarietà di quest’uomo.
Lui esultò nel grembo di Santa Elisabetta per la gioia di avere incontrato il Signore prima ancora di poterlo vedere, e tutta la sua vita ha avuto un unico scopo, quello di preparare la venuta del regno di Dio. Ha vissuto unicamente predicando la conversione dai propri peccati a chiunque incontrasse, poveri o ricchi, sapienti o ignoranti, a costo anche della propria vita. Lo faceva con le parole, e ancora di più con la propria vita. Egli stesso era il segno e testimone di ciò che predicava, per questo le folle lo osannavano ritenendolo un profeta. Non ha voluto per se nessun merito, quando si avvicinò Gesù al Giordano per farsi battezzare si fece da parte dicendo: “Egli deve crescere e io invece diminuire.” (Gv3,30). Ecco dunque, forse più che il termine “festeggiare” penso che “ricordare” e provare ad “essere testimoni” come lui ha fatto, di quell’incontro con Gesù che un giorno ha cambiato la nostra vita, sia il senso che dovremmo dare a questo giorno, rileggere nei vangeli come lui ha vissuto e fare di questo giorno un momento per pensare a come io vivo il mio essere testimone del Dio che mi ha cambiato la vita. È cosi che questo giorno per me potrà davvero essere una festa.
Buon cammino Fabrizio Zo
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