Autore: basilica

  • Comunità in cammino 3 maggio 2020

    Comunità in cammino 3 maggio 2020

    COMUNITÀ PASTORALE
    SANTA TERESA DI GESÙ BAMBINO – DESIO
    NOTIZIARIO SETTIMANALE DELLA PARROCCHIA SS. SIRO e MATERNO

    COMUNITÀ IN CAMMINO

    Anno 18 – Numero 36 3 maggio 2020

    NOMI E VOLTI, LACRIME E SORRISI

    Si conclude una settimana ricca di eventi: li accenno in breve per affidarli alla preghiera di tutti.

    Martedì 28 si è riunito in videoconferenza il Consiglio Pastorale cittadino, fin qui messo in stand-by dall’emergenza sanitaria. Più che dibattere su decisioni o progetti, i consiglieri hanno cercato di interpretare le difficoltà attuali alla luce della fede, con valutazioni per la vita sia personale, sia comunitaria. È emerso il desiderio di comunicare che come cristiani stiamo vicini a chi è colpito dalla malattia, dal lutto, dall’incertezza sul futuro, e che ci sentiamo impegnati a compiere i prossimi passi guidati dalla fiducia e dalla speranza.

    Mercoledì 29 ci ha colpito l’inattesa morte del nostro sorridente patriarca mons. Carlo Sironi: moltissimi conservano di lui il ricordo vivo della sua naturale passione per il vangelo, la chiesa, i poveri. A lui associamo Matilda, la cuginetta del nostro diacono don Giacomo, prossimo all’ordinazione sacerdotale. Il dolore del distacco non viene mai meno, ma sappiamo che chi è presso Gesù Risorto sostiene efficacemente i nostri percorsi di vita e di chiesa.

    Giovedì 30 ci ha raggiunto la notizia che mons. Luca Raimondi, così legato alla nostra città, agli oratori, ai giovani, è stato nominato Vescovo ausiliare: aiuterà più da vicino l’Arcivescovo Delpini nel governo della diocesi di Milano. Desio ha già educato un Papa; può ben vantarsi di un altro Vescovo amico. Non è però per lui un traguardo, ma una partenza per essere ancor più simile a Gesù e viverne la missione. Ha bisogno dei nostri auguri e delle nostre preghiere.

    don Gianni

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  • Comunità in cammino 26 aprile 2020

    Comunità in cammino 26 aprile 2020

    COMUNITÀ PASTORALE
    SANTA TERESA DI GESÙ BAMBINO – DESIO
    NOTIZIARIO SETTIMANALE DELLA PARROCCHIA SS. SIRO e MATERNO

    COMUNITÀ IN CAMMINO

    Anno 18 – Numero 35 26 aprile 2020

    FESTE SOBRIE, NON MENO VERE

    Si aspetta la “ripartenza”, il “ritorno alla normalità”, mentre siamo costretti a ridurre, rallentare, distanziare. Si sente anche dire: “questo periodo della pandemia ci condurrà a una maggiore essenzialità” (anche la regina d’Inghilterra ha vissuto sobriamente il suo 94° compleanno).

    In sordina, con sobrietà, in questi giorni ricordiamo San Giorgio (23 aprile), patrono di una delle nostre parrocchie, e il 55° anniversario della parrocchia dei santi Pietro e Paolo (25 aprile).

    Ci limitiamo a festeggiare con una semplice celebrazione della S. Messa, per di più a porte chiuse e a ranghi ridottissimi. Niente bancarelle, cucine, giochi, musiche. Niente interminabili incontri preparatori, consulenze tecniche, carte e burocrazia per autorizzazioni comunali, regionali, nazionali, interplanetarie. Non basta: niente accorrere di folla, gioia di rivedere conoscenti e persone nuove, appuntamenti tra amici, un caffè seduti al tavolo e le immancabili salamelle, pretesto per chiacchiere, bei ricordi, discussioni su temi politici, economici, calcistici.

    Feste di comunità senza la comunità. Un po’ di tristezza è legittima.

    Due domande però saltano fuori. Prima: per una comunità cristiana mettere al centro l’Eucaristia, la vita dei Santi, la propria storia, non ha già un valore immenso? Seconda: nella nostra città di Desio ogni festa di una parrocchia non dovrebbe diventare festa di tutti, impegno a edificare una comunità cristiana ampia, unita nella preghiera e nella testimonianza? Non smettiamo tuttavia di desiderare l’incontro, il saluto, l’abbraccio di un popolo in festa. Arriverà quel giorno.

    don Gianni

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  • Domenica della Divina Misericordia

    II di Pasqua – In Albis depositis

  • Comunità in cammino 17 aprile 2020

    COMUNITÀ PASTORALE
    SANTA TERESA DI GESÙ BAMBINO – DESIO
    NOTIZIARIO SETTIMANALE DELLA PARROCCHIA SS. SIRO e MATERNO

    COMUNITÀ IN CAMMINO

    Anno 18 – Numero 34 17 aprile 2020

    CONTAGIO FUORI DAL SEPOLCRO

    Il Papa nel discorso di Pasqua ha usato l’immagine del “contagio” per descrivere la diffusione dell’annuncio della risurrezione di Gesù: «Oggi riecheggia in tutto il mondo l’annuncio della Chiesa: “Gesù Cristo è risorto! È veramente risorto!”. Come una fiamma nuova questa Buona Notizia si è accesa nella notte: la notte di un mondo già alle prese con sfide epocali ed ora oppresso dalla pandemia, che mette a dura prova la nostra grande famiglia umana. In questa notte è risuonata la voce della Chiesa: “Cristo, mia speranza, è risorto!”. È un altro “contagio”, che si trasmette da cuore a cuore – perché ogni cuore umano attende questa Buona Notizia».

    Aveva già parlato, il Santo Padre, di contagio della solidarietà per contrastare quello della malattia, ma nella Pasqua si è spinto più in là: la fede, la forza della Buona Notizia, si espandono se qualcuno sa trasmettere da cuore a cuore l’annuncio di Gesù Risorto.

    Il Lunedì dell’Angelo, poi, ha specificato che bisogna abbandonare il sepolcro vuoto e guardare oltre, guardare al Risorto che porta le sue piaghe di Crocifisso e affidarsi al cammino nuovo che Lui ci affida. Così ha detto nell’omelia: «Anche oggi, davanti alla prossima – speriamo che sia presto – prossima fine di questa pandemia, c’è la stessa opzione: o la nostra scommessa sarà per la vita, per la resurrezione dei popoli o sarà per il dio denaro: tornare al sepolcro della fame, della schiavitù, delle guerre, delle fabbriche delle armi, dei bambini senza educazione… lì c’è il sepolcro».

    don Gianni

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  • PASQUA 2020 : Un invito e un augurio

    Arcobaleni colorati disegnati dai bambini o dagli adulti con la scritta “Andrà tutto bene” sono appesi qua e là ai balconi e alle finestre delle nostre case quasi a voler rasserenate, incotaggiare e rassicurare cuore e pensieri in questo tempo difficile intessuto di dolori, morti, solitudini e fatiche.

    È un modo semplice, bello e positivo per esprimete, attraverso i disegni, “il desiderio di voler continuate a state insieme, a essere comunità”.
    Il passare dei giorni ci rende consapevoli che non sarà più come prima.
    Ci aspetta una sfida inedita.
    Insieme dobbiamo combattere un nemico invisibile e subdolo che ci obbliga al rispetto di regole e divieti per evitare contagi e ricoveri.
    Obbligati a ridurre uscite e incontri all’indispensabile, cambiano abitudini e stili di vita: pregare, lavorare, studiare, giocare, comunicare e incontrarsi.
    In questo clima di solitudine, isolamento e sconcerto, nella nostra mente si moltiplicano pensieti e domande che ridimensionano esigenze e abitudini e ci riportano all’essenziale e a ciò che conta.

    E cosa conta ed é essenziale?

    Papa Francesco nel suo video messaggio televisivo ci ha invitato “alla creatività del’amore” ad esprimere tenerezza e, evitando il contatto fisico, continuare ad esprimere la prossimità affettuosa e il
    legame vicendevole.

    “Andra tutto bene!” ma siamo consapevoli che per vincere questa sfida occorre andate al di la di un disegno e di una frase arricchendo questo tempo di umanità e di fraterna solidarietà percorrendo strade
    inedite con la creatività dell’amore che sa attivare al cuore di ogni persona.
    Siamo obbligati alle distanze ma, attraverso una telefonata, non ci é impedito uno sguardo del cuore al vicino della porta accanto, alle persone incontrate e conosciute, ai collaboratori, agli amici vecchi e
    nuovi.
    Una telefonata per continuate a tenere vivi i rapporti di vicinanza, tenerezza, cura, interesse, amicizia, arricchendo questo tempo di volti, nomi, storie.
    Una telefonata per augurate buona giornata, interessarsi delle necessita, delle fatiche, dei disagi e dei problemi da affrontate, delle cose buone, di ciò che accade.
    Una telefonata per colmate il vuoto e le solitudini con una parola di speranza e di incoraggiamento, per scambiarci quattro chiacchere, sentirci insieme e “fare comunità”.
    Una telefonata é possibile a tutti per…

    Per dirla con don Tonino Bello:
    “Pasqua sia la festa in cui il traboccamento della comunione venga a lambite le sponde della nostra isola solitaria. E sarà festa per sempre”.

    Buona Pasqua 2020 di cuore!

    Centro di Ascolto Caritas Basilica

  • Comunità in cammino 12 aprile 2020

    COMUNITÀ PASTORALE
    SANTA TERESA DI GESÙ BAMBINO – DESIO
    NOTIZIARIO SETTIMANALE DELLA PARROCCHIA SS. SIRO e MATERNO

    COMUNITÀ IN CAMMINO

    Anno 18 – Numero 33 12 aprile 2020

    MATTINO, E SERA, DI PASQUA

    Le donne del Cenacolo, gli aromi tra le mani, non vedevano l’ora di scorgere la prima luce dell’alba per andare al sepolcro: come però avrebbero potuto spostare la pietra che lo sigillava?

    Nelle loro lacrime si leggevano dolore e tenerezza, con la voglia espressa a fil di voce di prendersi cura del corpo morto di Gesù, mentre un silenzio imbarazzante regnava nel gruppo degli uomini.

    Avevano dormito poco o niente, un tumulto di emozioni li agitava: sofferenza acuta per la perdita del Maestro; delusione per i progetti falliti, annientati; rabbia con se stessi per aver creduto troppo in Lui o, forse, per non averlo saputo difendere come meritava o per non avere isolato il traditore; un filo di irritazione – un filo appena? – per la mediocrità degli altri e del gruppo nel suo insieme, tutti incapaci di trovare coraggio, di contrastare gli eventi; risentimento persino contro Gesù stesso: perché si era esposto così ai nemici, dopo avere preso agli amici gli anni migliori?; e, per finire, sfida a Dio, un Padre che non mantiene le promesse.

    Ancora a sera due di loro in cammino verso Emmaus discutevano, tristi e increduli, ma “mentre conversavano e discutevano insieme, Gesù in persona si avvicinò e camminava con loro” (Lc 24,15). Sì, il loro futuro non avrebbe ricalcato i passi, i programmi e le abitudini di prima, ma non sarebbe stato mai senza Gesù, il Risorto.

    La nostra Pasqua 2020: diversa da sempre, ma non senza il Risorto. Buona Pasqua a tutti!

    don Gianni

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  • Comunità in cammino 5 aprile 2020

    Comunità in cammino 5 aprile 2020

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    SANTA TERESA DI GESÙ BAMBINO – DESIO

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    Anno 18 – Numero 32 5 aprile 2020

    UNA PASQUA “FATTA” IN CASA

    Il verbo “fare” è molto brianzolo: indica intraprendenza, creatività, laboriosità. Pasqua “fatta” in casa non significa “trascorsa” in casa, ma proprio “fatta”, cioè costruita, elaborata, inventata.

    Televisione, radio e web ci inonderanno di proposte liturgiche e anche la Comunità Pastorale trasmetterà il Triduo Pasquale su YouTube, per permettere a chi lo desidera di partecipare ai riti pasquali: “partecipare”, appunto, non solo essere spettatori, assistere a uno spettacolo.

    Ecco che in questa occasione si può sbizzarrire la fantasia dei singoli e delle famiglie. I sussidi diocesani e altri presenti in internet possono dare moltissimi suggerimenti.

    Anch’io proporrei anzitutto di non mettersi davanti al televisore o al computer come si fa per i film, le fiction, gli eventi sportivi o i reality. La Cena del Signore, l’Adorazione della Croce, la Veglia Pasquale saranno più veri e più vivi se cuore, mente e fantasia si prepareranno e “faranno” la Pasqua. Cosa fare? Segni semplici della fede vicino allo schermo: un cero acceso, la Bibbia aperta, un crocifisso o un’icona. Ma anche segni quotidiani: il cesto del pane da spezzare insieme; alcuni attrezzi di lavoro; immagini di amici oggi distanti o di chi si cura dei crocifissi del mondo (poveri lontani e malati vicini); oggetti importanti per la storia della famiglia ecc.

    In chiesa preti, cantori, lettori e sacrestano faranno la loro parte, ma nelle case entrerà Gesù, com’è scritto nel libro dell’Apocalisse (3,20): «Ecco: sto alla porta e busso. Se qualcuno ascolta la mia voce e mi apre la porta, io verrò da lui, cenerò con lui ed egli con me».

    don Gianni

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