Non c’è aspetto migliore della tradizione natalizia che quello di fare e ricevere doni. Non è un atto riservato ai cristiani o al Natale: le feste religiose e civili dei popoli e gli anniversari si accompagnano spesso all’usanza di scambiarsi regali come segno di una gioia condivisa.
Il gesto può anche essere interessato – chi dona oggi spera di ricevere un contraccambio domani – e addirittura causare legami di dipendenza o tentativi di corruzione.
Ma la consuetudine di donare svela una bella caratteristica dell’essere umano: saper uscire da sé, coltivare relazioni con gli altri, immaginare il loro benessere. Perciò non appartiene solo ai cristiani o alle persone religiose, ma è segno di un’umanità aperta e fiduciosa, capace di andare oltre l’interesse immediato e di vivere la gratuità.
Ciò che è umano diventa anche divino quando, sulle orme del Figlio di Dio fatto uomo, sappiamo arricchire ciò che già realizziamo. Gesù non fa doni, ma dona se stesso: non più “qualcosa per cui ti ricorderai di me”, ma il dono di me stesso, la mia presenza, la mia parola, il pane che mi rappresenta, il mio tempo dedicato a te. È Dio che si apre a noi, che ha fiducia in noi, che giunge a perdonare, che riconcilia – rimette in ordine – un mondo privo di armonia.
Gesù ci incoraggia a essere dono a nostra volta, secondo quel comandamento che interpreta le nostre migliori aspirazioni: amare Dio e amare il prossimo. Capita già di saperlo attuare in famiglia, con i malati, con i poveri, con chi non ha da ricambiare. Essere dono è possibile.
Ore 10.00 Basilica: S. Messa nella memoria di Santa Maria Crocifissa (Paola) Di Rosa, fondatrice delle Ancelle della Carità
Ore 10.00 Oratorio BVI: S. Messa per i preadolescenti
Ore 16.00 Basilica: celebrazione del Battesimo
LUNEDÌ 14 DICEMBRE
Ore 20.30 Basilica: Confessioni per giovani, 18/19enni, adolescenti
MARTEDÌ 15 DICEMBRE Liturgia di S. Maria Crocifissa (Paola) Di Rosa
Ore 21.00 Online: Segreteria del Consiglio pastorale della Comunità
MERCOLEDÌ 16 DICEMBRE Inizia la NOVENA DEL NATALE
Ore 20.45 Basilica: preghiera delle famiglie e benedizione natalizia
GIOVEDÌ 17 DICEMBRE
Ore 21.00 (luogo da stabilire) In cammino con i giovani: La preghiera
VENERDÌ 18 DICEMBRE
Ore 20.45 Basilica: preghiera delle famiglie e benedizione natalizia
Ore 21.00 Online: Consiglio dell’Oratorio BVI
SABATO 19 DICEMBRE
Ore 15.30 Basilica: Confessioni per i preadolescenti
DOMENICA 20 DICEMBRE – DIVINA MATERNITÀ DI MARIA
Ore 15.00-18.30 in Basilica: tempo per le Confessioni
LA COMUNITÀ AFFIDA NELLA PREGHIERA
I defunti della settimana: Costanza Tarabini Napolitano, Silvana Caputo Galderisi, Nicolò Cassarino, Donato Giannini, Adriano Moreggiolo, Marialuisa Villa, Francesco Serio.
I bambini battezzati nella domenica: Aurora, Ginevra, Mattia, Nicholas Luca, Vittoria.
Offerte raccolte in basilica (settimana del 6 dicembre con festa dell’Immacolata): per la parrocchia € 2.807,50; Avvento di carità per Lacor Hospital (calendari): € 717,50. Grazie.
AVVENTO DI CARITÀ: LACOR HOSPITAL
Il calendario del LACOR HOSPITAL si trova in basilica sull’espositore accanto alla sacrestia; l’offerta (consigliata € 8,00) va depositata nel vicino raccoglitore. Grazie per la generosità.
Il prossimo PERCORSO DI PREPARAZIONE AL MATRIMONIO CRISTIANO è programmato nei giorni di martedì e giovedìdal 21 gennaio al 18 febbraio (conclusione domenica 21 febbraio) secondo indicazioni che verranno date alle coppie partecipanti (presso il CentroParrocchiale di via Conciliazione 15, oppure online). Iscrizioni all’ufficio parrocchiale (in via Conciliazione, 2 – tel. 0362-621678) nei giorni di lunedì mercoledì e venerdì dalle 17.00 alle 19.00.
Si prega di rispettare i comportamenti di tutela della salute e di seguire le indicazioni dei volontari: igienizzazione delle mani, obbligo di mascherina, distanziamento.
La capienza delle chiese è limitata e non si potrà superare il numero massimo stabilito: Basilica 280; S. Francesco 70; S. Cuore 40; Oratorio BVI 160
L’EUCARISTIA AL CENTRO DELLA COMUNITÀ
DOMENICA 13 DICEMBRE 2020V DI AVVENTO Is 11,1-10; Eb 7,14-17.22.25; Gv 1,19-27a.15c.27b-28 Vieni, Signore, a giudicare il mondo Liturgia delle Ore: I settimana
In questi giorni gli incaricati delle parrocchie stanno portando a tutte le famiglie la lettera firmata da preti, diacono e Ausiliarie diocesane, che conferma che non sarà possibile effettuare la tradizionale visita natalizia e suggerisce di ritrovarsi in famiglia a pregare il Padre nostro. L’immagine della natività di Gesù, allegata al messaggio, ne riporta la nuova versione che già utilizziamo nella preghiera comune.
Nella lettera si annuncia pure che – per quanto possibile a causa del cosiddetto coprifuoco – chi desidera potrà venire nelle chiese parrocchiali per una preghiera e una benedizione.
In quell’occasione le famiglie presenti saranno invitate a portare esse stesse un dono, un segno di speranza, da consegnare ai vicini, ripetendo così quanto i vangeli ci narrano della visita dei pastori a Gesù: «trovarono Maria e Giuseppe e il bambino, adagiato nella mangiatoia. E dopo averlo visto, riferirono ciò che del bambino era stato detto loro».
Riferirono, cioè raccontarono, portando in dono la certezza di avere incontrato il Salvatore, come aveva loro annunciato l’Angelo. Erano pastori, non angeli, né scribi, né teologi: gente comune, forse anche povera, che superava ogni paura e parlava di Gesù. Perché non potrebbe farlo ciascuno di noi con il proprio vicino, il familiare, il conoscente, l’amico?
La non-visita tradizionale potrebbe così trasformarsi in un’esperienza missionaria semplice, alla portata di tutti, capace di portare luce e benedizione, senza ulteriori complicate spiegazioni.
Ore 10.00 Oratorio BVI: S. Messa per genitori e ragazzi del IV anno dell’Iniziazione Cristiana (V elementare)
LUNEDÌ 7 DICEMBRE Solennità di SANT’AMBROGIO
Patrono di Milano e della Diocesi
MARTEDÌ 8 DICEMBRE IMMACOLATA CONCEZIONE DI MARIA Festa dell’ORATORIO BVI Giornata dell’AZIONE CATTOLICA
Ore 21.00 TV2000: S. Rosario in preparazione al Natale proposto dai Vescovi italiani
MERCOLEDÌ 9 DICEMBRE Memoria di SAN SIRO Patrono della Basilica
SABATO 12 DICEMBRE
Ore 11.00 Basilica: S. Messa nel centenario del CAI-Desio
Ore 15.00 Basilica: incontro dei genitori in preparazione al Battesimo (13/12)
DOMENICA 13 DICEMBRE V DI AVVENTO
Ore 10.00 Basilica: S. Messa nella memoria di Santa Maria Crocifissa (Paola) Di Rosa*, fondatrice delle Ancelle della Carità
Ore 10.00 Oratorio BVI: S. Messa per i preadolescenti
Ore 16.00 Basilica: celebrazione del sacramento del Battesimo
* Figlia di un imprenditore bresciano, Paola Francesca Di Rosa all’età di 11 anni perde la madre, nobile bergamasca. Dopo gli studi in collegio il padre le prospetta il matrimonio, ma lei decide di restare fedele al voto di castità fatto in istituto. Perciò viene mandata a dirigere una fabbrica di filati di seta di proprietà dal padre ad Acquafredda. Ma Paola organizza aiuti per i bisognosi e si dedica all’istruzione religiosa femminile, aiutata da alcune ragazze. Aprono due scuole per sordomuti e da infermiere volontarie lavorano per aiutare le vittime del colera del 1836 e durante le «Dieci Giornate» del 1849, quando la città si ribella agli austriaci. Nel 1851 la comunità ottiene la prima approvazione come congregazione religiosa, col nome di Ancelle della Carità. Nel 1852, Paola Francesca pronuncia i voti e diventa suor Maria Crocifissa. Le Ancelle della Carità cominciano a estendere la loro opera in Lombardia e Veneto. Alla fondatrice però resta poco da vivere, anche se è ancora giovane. Si ammala a Mantova e torna a Brescia solo per morirvi, a 42 anni, il 15 dicembre 1855.
L’UFFICIO PARROCCHIALE DELLA BASILICA è aperto:
lunedì, mercoledì e venerdì dalle 17.00 alle 19.00 (tel. 0362-621678)
LA COMUNITÀ AFFIDA NELLA PREGHIERA
I defunti della settimana: Renata Pozzi Rossi, Paolo Ferrara, Bruno Renzo Camnasio, Luigi Riboldi, Teresa Visentin Del Negro.
I bambini battezzati in questi giorni: Davidson e Teresa.
Offerte raccolte in basilica (settimana del 29 novembre): per la parrocchia € 1.497,00; Avvento di carità per Lacor Hospital (calendari): € 982,00. Grazie.
alla sera –dopo “Il Kaire delle 20.32” con l’Arcivescovo Mario – Note di speranza
PREPARAZIONE AL MATRIMONIO CRISTIANO
Il prossimo PERCORSO DI PREPARAZIONE AL MATRIMONIO CRISTIANO è programmato nei giorni di martedì e giovedìdal 21 gennaio al 18 febbraio (conclusione domenica 21 febbraio) secondo indicazioni che verranno date alle coppie partecipanti (presso il CentroParrocchiale di via Conciliazione 15, oppure online). Iscrizioni all’ufficio parrocchiale (in via Conciliazione, 2 – tel. 0362-621678) nei giorni di lunedì mercoledì e venerdì dalle 17.00 alle 19.00.
AVVENTO DI CARITÀ: LACOR HOSPITAL
Il calendario del LACOR HOSPITAL si trova in basilica sull’espositore accanto alla sacrestia; l’offerta (consigliata € 8,00) va depositata nel vicino raccoglitore. Grazie per la generosità.
DOMENICA 6 DICEMBRE 2020IV DI AVVENTO Is 16,1-5; 1Ts 3,11-4,2; Mc 11,1-11 Cantino al loro re i figli di Sion Liturgia delle Ore: IV settimana
✠ 8.30 Basilica ✠ 10.00 Basilica (streaming su YouTube) ✠ 10.00 Oratorio BVI (Domenica insieme V el.) ✠ 11.30 Basilica 18.30 Basilica
LUNEDÌ 7 DICEMBRES. Ambrogio, vescovo e patrono Sir 50,1*; 44,16-23*; 45,3-16*; Ef 3,2-11; Gv 9,40a; 10,11-16 Sei stato fedele, Signore, con il tuo servo
In data 22 settembre i Vescovi italiani hanno inviato un Messaggio alle comunità cristiane in tempo di pandemia ispirato alle parole di san Paolo: «Siate lieti nella speranza, costanti nella tribolazione, perseveranti nella preghiera».
I Vescovi affermano: «Viviamo una fase complessa della storia mondiale, che può anche essere letta come una rottura rispetto al passato, per avere un disegno nuovo, più umano, sul futuro». E citano papa Francesco: «Peggio di questa crisi, c’è solo il dramma di sprecarla, chiudendoci in noi stessi».
Ricordano che «dietro i numeri apparentemente anonimi e freddi dei contagi e dei decessi vi sono persone, con i loro volti feriti e gli animi sfigurati, bisognose di un calore umano che non può venire meno». E aggiungono: «Dinanzi al crollo psicologico ed emotivo di coloro che erano già più fragili, durante questa pandemia, si sono create delle “inequità”. Dobbiamo, singolarmente e insieme, farcene carico perché nessuno si senta isolato!». Invitano alla preghiera: «In questi mesi è apparso chiaro come sia possibile celebrare nelle comunità in condizioni di sicurezza, nella piena osservanza delle norme. Le ristrettezze possono divenire un’opportunità per accrescere e qualificare i momenti di preghiera nella Chiesa domestica».
Concludono ancora con Papa Francesco: «Ci siamo ricordati che nessuno si salva da solo, che ci si può salvare unicamente insieme».
Le iniziative comunitarie potranno subire variazioni o cancellazioni.
Sono confermate le Sante Messe secondo l’orario attuale e in streaming. Per partecipare occorre portare con sé il MODULO DI AUTOCERTIFICAZIONE.
Aggiornamenti sui canali TELEGRAMdi parrocchia (“Comunità Pastorale S. Teresa di GB. Desio”)e oratorio (“Oratorio BVI Desio”)
DOMENICA 29 NOVEMBRE – III DI AVVENTO
Ore 10.00 Oratorio BVI: S. Messa per genitori e ragazzi del III anno dell’Iniziazione Cristiana (IV elementare)
MARTEDÌ 1 DICEMBRE
Ore 18.00 Parrocchia San Giorgio: S. Messa del Beato Charles De Foucauld
Charles de Foucauld nacque il 15 settembre 1858 a Strasburgo. Dopo una giovinezza vissuta «senza niente negare e senza niente credere» e il congedo dall’esercito, divenne esploratore in Africa.
Vedendo la religiosità di alcuni musulmani, si riavvicinò al cristianesimo e si convertì, deciso a «vivere solo per Dio». Per un periodo visse a Nazaret, imitando la vita nascosta di Gesù. Ordinato sacerdote, tornò in Algeria, nel Sahara, a Beni-Abbès, e poi a Tamanrasset. Trascorreva lunghe ore in preghiera e ospitava tutti presentandosi come «fratello universale». Suo emblema era un cuore rosso di stoffa, sormontato da una croce. La sera del 1 dicembre 1916 fu ucciso durante un assalto di predoni. È stato beatificato il 13 novembre 2005 da Benedetto XVI, grazie al miracolo attestato a Desio, che riguarda la guarigione di una parrocchiana di San Giorgio.
GIOVEDÌ 3 DICEMBRE – San Francesco Saverio – Giornata Missionaria Sacerdotale
SABATO 5 DICEMBRE
Ore 15.00 Basilica: incontro dei genitori in preparazione al Battesimo (13 dicembre)
DOMENICA 6 DICEMBRE – IV DI AVVENTO
Ore 10.00 Oratorio BVI: S. Messa per genitori e ragazzi del IV anno dell’Iniziazione Cristiana (V elementare)
L’UFFICIO PARROCCHIALE DELLA BASILICA è chiuso fino al 9 dicembre Per urgenze chiamare 370-3127795
LA COMUNITÀ AFFIDA NELLA PREGHIERA
I defunti della settimana: Maria Natalina Galimberti Giussani, Michele Caporale, Piera Angela Villa Oliva, Alberto Mario Ghitti.
Offerte raccolte in basilica (settimana del 22 novembre): per la parrocchia € 1.792,00; Avvento di carità per Lacor Hospital: € 218,00. Grazie.
DA OGGI NOVITÀ NEL MESSALE AMBROSIANO:
Padre nostro, Confesso, Gloria
Dall’intervista a mons. Claudio Magnoli, Segretario della Congregazione del Rito Ambrosiano (www.chiesadimilano.it)
Il Messale ambrosiano accoglie le varianti che la terza edizione del Messale romano propone a tutti i fedeli di lingua italiana. Una delle novità è l’inserimento della dicitura fratelli e sorelle, laddove precedentemente – per esempio nella formula penitenziale del “Confesso a Dio onnipotente o nelle varie monizioni e Preghiere eucaristiche –, si parlava solo di fratelli. Si viene incontro alla sensibilità sociale odierna e si sottolinea come vi sia un’attenzione più forte relativamente alla presenza delle donne nella Chiesa.
Mutano il Gloria e soprattutto il Padre nostro, molto sentito dalle comunità.
Nel Gloria l’espressione uomini di buona volontà diventa uomini, amati dal Signore.
La novità che ha fatto più scalpore è l’assunzione della nuova versione del Padre nostro presente nella Bibbia Cei del 2008, che già aveva trasformato come noi li rimettiamo ai nostri debitori in come ANCHE noi li rimettiamo ai nostri debitori e codificato NON ABBANDONARCI alla tentazione invece di non ci indurre in tentazione.
Sembrano piccoli mutamenti, ma definiscono un orizzonte teologico preciso.
L’aggiunta di quell’ANCHE è per rispettare l’andamento del testo, sia greco, sia latino, perché il Messale vuole essere più attento all’originale. La scelta, poi, del non abbandonarci alla tentazione tende a superare il rischio di intendere il non ci indurre in tentazione come se Dio volesse provocarci alla tentazione. Quindi, non abbandonarci sembrerebbe esprimere meglio il fatto che Dio custodisce il cammino dei suoi fedeli, anche quando sono nella tentazione, ma non permette che siano vinti da questa.
AVVENTO DI PREGHIERA
L’Arcivescovo entra in tutte le case che lo accolgono per un momento chiamato Il Kaire delle 20,32 attraverso i mezzi di comunicazione diocesani (Chiesa Tv canale 195 del digitale terrestre, Radio Marconi, Radio Mater; potranno essere riascoltati dal sito www.chiesadimilano.it) per qualche minuto di riflessione e preghiera.
AVVENTO DI CARITÀ PER IL LACOR HOSPITAL
Nel Nord Uganda, a Gulu, il LACOR HOSPITAL rappresenta l’unica speranza di guarigione e di salvezza per milioni di persone:
ogni anno accoglie e cura più di 250.000 pazienti;
moltissimi di loro sono bambini e donne, i più colpiti da povertà e malnutrizione e dalle durissime condizioni in cui sono costretti a vivere;
in questo momento è un presidio essenziale nella lotta contro la pandemia da coronavirus.
Il LACOR HOSPITAL è stato fondato dal dr. Piero Corti di Besana B. ed è oggi affidato alla Fondazione Corti: info su www.fondazionecorti.it.
Per l’AVVENTO DI CARITÀ 2020 si offre l’acquisto del calendario delLACOR HOSPITAL. Potete trovarlo in basilica sull’espositore accanto alla sacrestia e depositare il vostro contributo (offerta consigliata € 8,00) nel vicino raccoglitore. Grazie per la generosità.
COLLETTA ALIMENTARE 2020fino all’8 dicembre
Quest’anno si propone l’acquisto di una CARD dal valore, a scelta, di € 2,00 o € 5,00 o € 10,00. La CARD va chiesta direttamente alle casse o prelevata da un totem presente nel punto vendita e poi presentata alla cassa assieme alla spesa.
I soldi così donati verranno convertiti dal Banco Alimentare in prodotti alimentari da distribuire a persone bisognose tramite varie associazioni.
PUNTI VENDITA DI DESIO CHE ADERISCONO ALL’INIZIATIVA: Esselunga; Eurospin; U2 (Unes); Di Più
L’EUCARISTIA AL CENTRO DELLA COMUNITÀ
DOMENICA 29 NOVEMBRE 2020II DI AVVENTO Is 51,1-6; 2Cor 2,14-16a; Gv 5,33-39 Nostro rifugio è il Dio di Giacobbe Liturgia delle Ore: III settimana
✙ 8.30 Basilica ✙ 10.00 Basilica (streaming su YouTube) ✙ 10.00 Oratorio BVI (Domenica insieme IV el.) ✙ 11.30 Basilica ✙ 18.30 Basilica
LUNEDÌ 30 NOVEMBRES. Andrea, apostolo 1Re 19,19b-21; Gal 1,8-12; Mt 4,18-22 Risuona in tutto il mondo la parola di salvezza
SABATO 6 DICEMBRESabato di Avvento Ger 9,22-23; Eb 3,1-6; Mt 18,21-35 Mostraci, Signore, la tua misericordia e donaci la tua salvezza
✙ 9.00 Basilica (Giovanna Meda e fam.) ✙ 18.00 Basilica S. ROSARIO (streaming su YouTube) ✙ 18.30 Basilica LITURGIA VIGILIARE (streaming) (Walter) Letture S. Messa della domenica: Is 16,1-5; 1Ts 3,11-4,2; Mc 11,1-11
«Siate lieti nella speranza, costanti nella tribolazione, perseveranti nella preghiera».
(Rm 12,12)
Fratelli e sorelle, vorremmo accostarci a ciascuno di voi e rivolgervi con grande affetto una parola di speranza e di consolazione in questo tempo che rattrista i cuori. Viviamo una fase complessa della storia mondiale, che può anche essere letta come una rottura rispetto al passato, per avere un disegno nuovo, più umano, sul futuro. «Perché peggio di questa crisi, c’è solo il dramma di sprecarla, chiudendoci in noi stessi» (Papa Francesco, Omelia nella Solennità di Pentecoste, 31 maggio 2020).
Ai componenti della Comunità cristiana cattolica, alle sorelle e ai fratelli credenti di altre Confessioni cristiane e di tutte le religioni, alle donne e agli uomini tutti di buona volontà, con Paolo ripetiamo: «Siate lieti nella speranza, costanti nella tribolazione, perseveranti nella preghiera» (Rm 12,12).
Inviamo questo messaggio mentre ci troviamo nel pieno della nuova ondata planetaria di contagi da Covid-19, dopo quella della scorsa primavera. L’Italia, insieme a molti altri Paesi, sta affrontando grandi limitazioni nella vita ordinaria della popolazione e sperimentando effetti preoccupanti a livello personale, sociale, economico e finanziario. Le Chiese in Italia stanno dando il loro contributo per il bene dei territori, collaborando con tutte le Istituzioni, nella convinzione che l’emergenza richieda senso di responsabilità e di unità: confortati dal magistero di Papa Francesco, siamo certi che per il bene comune occorra continuare in questa linea di dialogo costante e serio.
Non possiamo nascondere di trovarci in un tempo di tribolazione. Dietro i numeri apparentemente anonimi e freddi dei contagi e dei decessi vi sono persone, con i loro volti feriti e gli animi sfigurati, bisognose di un calore umano che non può venire meno. La situazione che si protrae da mesi crea smarrimento, ansia, dubbi e, in alcuni casi, disperazione. Un pensiero speciale, di vicinanza e sostegno, va in particolare a chi si occupa della salute pubblica, al mondo del lavoro e a quello della scuola che attraversano una fase delicata e complessa: da qui passa buona parte delle prospettive presenti e future del Paese. «Diventa attuale la necessità impellente dell’umanesimo, che fa appello ai diversi saperi, anche quello economico, per una visione più integrale e integrante» (Laudato si’, n. 141). Anche in questo momento la Parola di Dio ci chiama a reagire rimanendo saldi nella fede, fissando lo sguardo su Cristo (cfr. Eb 12,2) per non lasciarci influenzare o, persino, deprimere dagli eventi. Se anche non è possibile muoversi spediti, perché la corrente contraria è troppo impetuosa, impariamo a reagire con la virtù della fortezza: fondati sulla Parola (cfr. Mt 13,21), abbracciati al Signore roccia, scudo e baluardo (cfr. Sal 18,2), testimoni di una fede operosa nella carità (cfr. Gal 5,6), con il pensiero rivolto alle cose del cielo (cfr. Gal 3,2), certi della risurrezione (cfr. 1Ts 4; 1Cor 15). Dinanzi al crollo psicologico ed emotivo di coloro che erano già più fragili, durante questa pandemia, si sono create delle “inequità”, per le quali chiedere perdono a Dio e agli esseri umani. Dobbiamo, singolarmente e insieme, farcene carico perché nessuno si senta isolato!
Questo tempo difficile, che porta i segni profondi delle ferite ma anche delle guarigioni, vorremmo che fosse soprattutto un tempo di preghiera. A volte potrà avere i connotati dello sfogo: «Fino a quando, Signore…?» (Sal 13). Altre volte d’invocazione della misericordia: «Pietà di me, Signore, sono sfinito, guariscimi, Signore, tremano le mie ossa» (Sal 6,3). A volte prenderà la via della richiesta per noi stessi, per i nostri cari, per le persone a noi affidate, per quanti sono più esposti e vulnerabili: «Proteggimi, o Dio: in te mi rifugio» (Sal 16,1). Altre volte, davanti al mistero della morte che tocca tanti fratelli e tante sorelle e i loro familiari, diventerà una professione di fede: «Tu sei la risurrezione e la vita. Chi crede in te, anche se muore, vivrà; chiunque vive e crede in te, non morirà in eterno» (Gv 11,25-26). Altre, ancora, ritroverà la confidenza di sempre: «Signore, mia forza e mia difesa, mio rifugio nel giorno della tribolazione» (Ger 16,19). Le diverse e, talvolta, sofferte condizioni di molte famiglie saranno al centro delle preghiere individuali e comunitarie: questo “tempo sospeso” rischia, infatti, di alimentare fatiche e angosce, specialmente quando si acuiscono le tensioni tra i coniugi, per i problemi relazionali con i figli, per la mancanza di lavoro, per il buio che si prospetta per il futuro. Sappiamo che il bene della società passa anzitutto attraverso la serenità delle famiglie: auspichiamo, perciò, che le autorità civili le sostengano, con grande senso di responsabilità ed efficaci misure di vicinanza, e che le comunità cristiane sappiano riconoscerle come vere Chiese domestiche, esprimendo attenzione, sostegno, rispetto e solidarietà. Anche le liturgie e gli incontri comunitari sono soggetti a una cura particolare e alla prudenza. Questo, però, non deve scoraggiarci: in questi mesi è apparso chiaro come sia possibile celebrare nelle comunità in condizioni di sicurezza, nella piena osservanza delle norme. Le ristrettezze possono divenire un’opportunità per accrescere e qualificare i momenti di preghiera nella Chiesa domestica; per riscoprire la bellezza e la profondità dei legami di sangue trasfigurati in legami spirituali. Sarà opportuno favorire alcune forme di raccoglimento, preparando anche strumenti che aiutino a pregare in casa.
La crisi sanitaria mondiale evidenzia nettamente che il nostro pianeta ospita un’unica grande famiglia, come ci ricorda Papa Francesco nella recente Enciclica Fratelli tutti: «Una tragedia globale come la pandemia del Covid-19 ha effettivamente suscitato per un certo tempo la consapevolezza di essere una comunità mondiale che naviga sulla stessa barca, dove il male di uno va a danno di tutti. Ci siamo ricordati che nessuno si salva da solo, che ci si può salvare unicamente insieme» (n. 32). Occorre, quindi, rifiutare la logica del “si salvi chi può”, perché, come afferma ancora Papa Francesco, «il “si salvi chi può” si tradurrà rapidamente nel “tutti contro tutti”, e questo sarà peggio di una pandemia» (n. 36). In tale contesto i cristiani portano anzitutto il contributo della fraternità e dell’amore appresi alla scuola del Maestro di Nazareth, morto e risorto. Tutto questo sta avvenendo nelle nostre comunità. Se i segni di morte balzano agli occhi e s’impongono attraverso i mezzi d’informazione, i segni di risurrezione sono spesso nascosti, ma reali ancor più di prima. Chi ha occhi per vedere può raccontare, infatti, d’innumerevoli gesti di dedizione e generosità, di solidarietà e amore, da parte di credenti e non credenti: essi sono, comunque, “frutto dello Spirito” (cfr. Gal 5,22). Vi riconosciamo i segni della risurrezione di Cristo, sui quali si fonda la nostra fiducia nel futuro. Al centro della nostra fede c’è la Pasqua, cioè l’esperienza che la sofferenza e la morte non sono l’ultima parola, ma sono trasfigurate dalla risurrezione di Gesù. Ecco perché riteniamo che questo sia un tempo di speranza. Non possiamo ritirarci e aspettare tempi migliori, ma continuiamo a testimoniare la risurrezione, camminando con la vita nuova che ci viene proprio dalla speranza cristiana. Un invito, questo, che rivolgiamo in modo particolare agli operatori della comunicazione: tutti insieme impegniamoci a dare ragione della speranza che è in noi (cfr. 1Pt 3,15-16).
Le comunità, le diocesi, le parrocchie, gli istituti di vita consacrata, le associazioni e i movimenti, i singoli fedeli stanno dando prova di un eccezionale risveglio di creatività. Insieme a molte fatiche pastorali, sono emerse nuove forme di annuncio anche attraverso il mondo digitale, prassi adatte al tempo della crisi e non solo, azioni caritative e assistenziali più rispondenti alle povertà di ogni tipo: materiali, affettive, psicologiche, morali e spirituali. I presbiteri, i diaconi, i catechisti, i religiosi e le religiose, gli operatori pastorali e della carità stanno impegnando le migliori energie nella cura delle persone più fragili ed esposte: gli anziani e gli ammalati, spesso prime vittime della pandemia; le famiglie provate dall’isolamento forzato, da disoccupazione e indigenza; i bambini e i ragazzi disabili e svantaggiati, impossibilitati a partecipare alla vita scolastica e sociale; gli adolescenti, frastornati e confusi da un clima che può rallentare la definizione di un equilibrio psico-affettivo mentre sono ancora alla ricerca della loro identità. Ci sembra di intravedere, nonostante le immani difficoltà che ci troviamo ad affrontare, la dimostrazione che stiamo vivendo un tempo di possibile rinascita sociale. È questo il migliore cattolicesimo italiano, radicato nella fede biblica e proiettato verso le periferie esistenziali, che certo non mancherà di chinarsi verso chi è nel bisogno, in unione con uomini e donne che vivono la solidarietà e la dedizione agli altri qualunque sia la loro appartenenza religiosa. A ogni cristiano chiediamo un rinnovato impegno a favore della società lì dove è chiamato a operare, attraverso il proprio lavoro e le proprie responsabilità, e di non trascurare piccoli ma significativi gesti di amore, perché dalla carità passa la prima e vera testimonianza del Vangelo. È sulla concreta carità verso chi è affamato, assetato, forestiero, nudo, malato, carcerato che tutti infatti verremo giudicati, come ci ricorda il Vangelo (cfr. Mt 25, 31-46).
Ecco il senso dell’invito di Paolo: «Siate lieti nella speranza, costanti nella tribolazione, perseveranti nella preghiera» (Rm 12,12). Questo è il contributo dei cattolici per la nostra società ferita ma desiderosa di rinascere. Per noi conta testimoniare che l’unico tesoro che non è destinato a perire e che va comunicato alle generazioni future è l’amore, che deriva dalla fede nel Risorto.
Noi crediamo che questo amore venga dall’alto e attiri in una fraternità universale ogni donna e ogni uomo di buona volontà.
Il Consiglio Permanente della Conferenza Episcopale Italiana
Roma, 22 novembre 2020 Solennità di Nostro Signore Gesù Cristo Re dell’Universo
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