COMUNITÀ PASTORALE
SANTA TERESA DI GESÙ BAMBINO – DESIO
NOTIZIARIO SETTIMANALE DELLA PARROCCHIA SS. SIRO e MATERNO
COMUNITÀ IN CAMMINO
Anno 18 – Numero 25 16 febbraio 2020
L’episodio in sé non è granché: durante la Messa serale del sabato quattro preadolescenti sono entrati in basilica, hanno lanciato un urlo e sono scappati. Di ragazzi e ragazze della loro età si aggiunge che siano protagonisti di bullismi, vandalismi o piccole risse qua e là per la città.
L’età è quella cosiddetta del post-Cresima: quando si dovrebbe confermare consapevolmente e liberamente la fede professata nel Battesimo e darle seguito nella vita quotidiana.
Tra addetti ai lavori – con un pizzico d’ironia e forse di amarezza – la Cresima è chiamata “il sacramento del ciao”. Prediligo un’altra immagine: non è una finestra da chiudere, dopo aver dato un’occhiata più o meno curiosa a “cose cristiane” e andare finalmente ai propri interessi, ma una porta che si apre per essere inviati nel mondo come testimoni di Gesù.
Va riconosciuto che, nonostante l’impegno profuso, per tanti il traguardo non è raggiunto.
In altri paesi la Cresima si dà verso i 18 anni; gli Ortodossi già ai neonati insieme al Battesimo.
Il problema però non è l’età della Cresima, ma fare scelte che abbiano senso e, quindi, evitare quelle che non ne hanno. La scorrettezza, più che bypassare l’offerta educativa e religiosa della comunità per ottenere “i sacramenti a ogni costo!”, è il non riflettere responsabilmente, ragazzi e famiglie, sul significato di ciò che si chiede.
(PS.: ma i genitori di quei preadolescenti sanno come i loro figli passano il tempo libero?)
don Gianni
Devi effettuare l'accesso per postare un commento.