Sul canale di SS. Pietro e Paolo
Sul canale di S. Giorgio
Comunità pastorale Santa Teresa di Gesù Bambino
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Anno 18 – Numero 4 28 giugno 2020
Papa Francesco è tornato sui temi legati all’enciclica Laudato si’ nel quinto anniversario di pubblicazione. Lo ha fatto con parole semplici domenica scorsa al termine dell’Angelus: “Un altro aspetto su cui la pandemia ci ha fatto riflettere è il rapporto uomo-ambiente. La chiusura ha ridotto l’inquinamento e ha fatto riscoprire la bellezza di tanti luoghi liberi dal traffico e dai rumori. Ora, con la ripresa delle attività, tutti dovremmo essere più responsabili della cura della casa comune”.
L’enciclica – che inizia dallo sguardo appassionato e poetico di san Francesco di Assisi di fronte alla creazione – non è un’evasione dai doveri spirituali del magistero papale, né un adattamento alla mentalità corrente (un giornale ha parlato sconsideratamente di “gretinismo vaticano”, mostrando un’allarmante miopia culturale e spirituale), ma la conseguenza di una rilettura attenta della parola di Dio in relazione al tempo di oggi.
Certo: tutelare l’ambiente ha un prezzo, e non tutti sono disposti a pagarlo oggi per evitarlo alle generazioni future. Ma ricordiamo che la terra “non ci è stata data in eredità dai nostri antenati, ma in prestito dai nostri nipoti”.
Forse è bene procurarsi il testo della lettera papale e meditarlo per riscoprire l’amore verso il creato, dono di Dio e casa comune. Anche così si vive il comandamento dell’amore di Dio e del prossimo, fatto di gesti e di attenzioni concrete, di condivisione dei beni, di sprechi evitati, di bellezza da custodire nei luoghi dove vivere.
don Gianni
(altro…) Anno 18 – Numero 43 21 giugno 2020
Domenica scorsa ho vissuto, specialmente nella celebrazione eucaristica, il giorno esatto del 40° anniversario di ordinazione sacerdotale.
Attraverso lo streaming si sono collegate persone di Desio e di fuori Desio e hanno partecipato al momento di preghiera. In molte maniere – dai classici biglietti di auguri alla più moderna messaggistica – c’è chi si è fatto vicino. Alcuni messaggi video sono stati raccolti e pubblicati addirittura su YouTube.
In occasione degli anniversari “tondi” – 40 è anche un numero biblico significativo – è naturale e doveroso esprimere il senso di riconoscenza verso Dio e verso il suo popolo, e anch’io devo essere grato a tanti benefattori, molti nascosti e anonimi, che mi hanno aiutato con la preghiera, la collaborazione, e anche con denaro. È pure normale nella circostanza fare una sorta di riepilogo dei percorsi compiuti e quasi si fatica a ricordarli tutti.
La sensazione più viva che ho provato, e che vorrei condividere, nel risentire persone, ricevere messaggi, ricordare eventi, persino ricevere regali, è stata che c’è un debito che aumenta. Debito a tante persone per la benevolenza che riservano a me e agli altri sacerdoti, nonostante l’insufficienza di un servizio che non sempre è all’altezza. Debito per chi si dedica alla Chiesa al di là dei singoli ministri e delle loro personalità. Non so quanto sarò capace di restituire. Se lo sforzo risultasse insufficiente, spero che interverrà la misericordia di Dio a esclusivo vantaggio dei creditori.
don Gianni
(altro…)Festeggiamo il 40° anniversario di ordinazione sacerdotale di don Gianni Cesena
Anno 18 – Numero 42 14 giugno 2020
Ascolto attentamente dalla radio le notizie del traffico, anche quando devo restare a casa. Tempo fa annunciarono che a causa del concerto di Jovanotti le strade intorno all’aeroporto di Linate sarebbero state off-limits. In altre occasioni ho saputo di deviazioni nelle vie attorno allo stadio Olimpico in vista del derby Roma-Lazio. Giovedì scorso ho sentito invece che la circolazione in Austria e Germania era difficoltosa a causa di una festività, non meglio specificata, celebrata in quei paesi: si trattava del Corpus Domini, là ancora in vigore
Strana democrazia, strano pluralismo, strane leggi comunicative: si possono nominare Jovanotti, la Roma e la Lazio, ma citare il Corpus Domini mette in imbarazzo?
Una rubrica di questo notiziario si intitola L’Eucaristia al centro della comunità. Il Concilio Vaticano II ha insegnato che la liturgia, e a maggior ragione l’Eucaristia, è sorgente e vertice della vita cristiana. In gioco dunque non è una presenza qualsiasi a riti e cerimonie, ma la “vita cristiana”. Vita che nasce dal partecipare del Corpo del Signore nella celebrazione e da esso attingere forza di agire, criteri di giudizio, libertà nel vivere l’amore di Dio e del prossimo.
Parafrasando un diffuso modo di dire si potrebbe affermare: “non si vive per andare a Messa, ma si va a Messa per vivere”. E il card. Martini specificava: “cristiano non è chi va a Messa la domenica, ma chi vive la carità perché va a Messa la domenica”. Non vergogniamoci né della Messa, né della carità.
don Gianni
(altro…)Domenica 14 giugno alle ore 10.00 festeggeremo il 40° anniversario di ordinazione sacerdotale di don Gianni Cesena