Autore: basilica
L’emergenza abitativa
IL CONSIGLIO PASTORALE CITTADINO SULL’EMERGENZA ABITATIVA APPELLO IN FAVORE DI CHI CERCA UNA CASA DA ABITARE
«Se ognuno fa qualcosa si fanno grandi cose…” (don Pino Puglisi)
Come Comunità Pastorale desideriamo porre all’attenzione di tutti il tema dell’ABITARE, visto come il diritto di ogni persona di disporre di un luogo in cui sentirsi a casa, al sicuro, e di avere una sistemazione per sé e per la propria famiglia: la casa vissuta come opportunità di vita ricevuta e messa a disposizione, non solo come bene o oggetto di investimento, seppur prezioso.
Anche nella nostra città il problema appare dirompente: da un lato molti alloggi rimangono vuoti, per diverse ragioni e molte case restano sfitte per anni; dall’altro molte famiglie si rivolgono alle parrocchie, in particolare ai servizi della Caritas, alla ricerca di un alloggio dove vivere con la propria famiglia, anche per un tempo limitato, solitamente necessario per costruire una più solida autonomia lavorativa ed economica, a volte dopo un periodo di fatica dovuto alla perdita del lavoro o a un trasferimento.
La situazione è complicata: da un lato i proprietari chiedono il massimo delle garanzie e pongono condizioni sempre più rigide, seppur comprensibili; dall’altro chi cerca casa vive una precarietà legata all’attuale mondo del lavoro, che non offre immediate e assolute garanzie, ma opportunità graduali e progressive.
Per questo motivo il Consiglio Pastorale della Comunità sente la responsabilità di fare un appello a chiunque avesse un appartamento libero, o ne fosse a conoscenza, affinché si renda disponibile a considerare la possibilità di metterlo a disposizione di chi cerca una soluzione abitativa.
I Centri di Ascolto delle Caritas parrocchiali sono disponibili ad accompagnare l’incontro tra le parti per verificare se e come sia possibile realizzare una soluzione, anche temporanea, in tempi e modi da stabilire caso per caso.
Si tratterebbe così di favorire nuova fiducia in persone e nuclei familiari in difficoltà e di costruire processi che contribuiscano a far crescere i legami di comunità.
Comunità in cammino – 14 aprile 2019
COMUNITÀ PASTORALE SANTA TERESA DI GESÙ BAMBINO – DESIO
NOTIZIARIO SETTIMANALE DELLA PARROCCHIA SS. SIRO e MATERNO
COMUNITÀ IN CAMMINO
Anno 17 – Numero 34 14 aprile 2019
La parola amore non è più inflazionata solo nelle canzonette e nelle poesie, peraltro in maniera piacevole e utile a descriverne le caratteristiche, i processi, le fatiche, ma è diventata una specie di password per ogni comportamento umano: dire che una cosa si fa per amore (anche se si tratta di procreazione artificiale e surrogata, soppressione di un malato terminale, eccesso di legittima difesa “a causa della famiglia”, assalti in nome del popolo, della religione ecc.) sembra renderla automaticamente accettabile, legittima, ineccepibile sotto il profilo morale.
La Settimana Santa, che oggi iniziamo, fa emergere nelle sue celebrazioni e nel clima generale che la caratterizza, più la gravità dei gesti, la serietà delle narrazioni, il dramma degli avvenimenti, che non la ragione di tutto ciò, che è invece puramente e semplicemente amore: l’unico che non può annientare se stesso, Dio, si annienta per amore, si mette all’ultimo posto per promuovere tutti, proprio tutti, gli esseri umani, anche quelli più detestabili e ignobili, e certamente quelli messi da parte dai prepotenti o che stanno nei sotterranei della storia.
Gesù incarna il suo programma: “Nessuno ha un amore più grande di questo: dare la sua vita per i propri amici” (Gv 15,13), e ce lo affida: “Questo è il mio comandamento: che vi amiate gli uni gli altri come io ho amato voi” (Gv 15,12). Con questo amore concreto, con questo paradigma visibile nella Croce – anche se poco compreso e contestato da chi lo confonde con un sentimento sincero, ma illusorio – si confronta l’amore dei credenti.
don Gianni
Sullo stato della cupola
A seguito degli eventi metereologici degli scorsi giorni si è evidenziata la necessità di eseguire degli interventi di manutenzione su alcuni elementi del rivestimento della cupola della Basilica SS. Siro e Materno.
Nella giornata di sabato 6 aprile 2019 è già stata effettuato un primo sopralluogo tecnico finalizzato ad una indagine generale sullo stato di conservazione della cupola.
A seguito del sopralluogo si è evidenziato che non sussistono problemi di natura statica; si è appurato che lo strato superficiale del manto di copertura, costituito da scandole di ardesia, presenta una situazione che richiede un intervento di manutenzione generale.
In effetti alcune parti del rivestimento, in occasione di eventi meteorici di particolare violenza possono arrivare a presentare situazioni di instabilità che porterebbero ad un distacco di scaglie di ardesia.
In ogni caso si è provveduto ad informare le autorità pubbliche che sono intervenute delimitando alcuni percorsi pedonali al contorno con lo scopo di garantire la migliore sicurezza.
Si attende la definizione di un preventivo di spesa sulla base del quale verrà programmato l’intervento di manutenzione ed organizzata una apposita raccolta fondi.
Via crucis con l’Arcivescovo
VIA CRUCIS CON L’ARCIVESCOVO MONS. MARIO DELPINI
VENERDÌ 12 APRILE ore 20:45 – Chiesa Beata Vergine Immacolata Binzago (Cesano Maderno)
Le stazioni della Via Crucis prendono spunto da alcuni versetti dei Salmi con l’intento di fare memoria a un tempo della preghiera di Gesù che, gravato dal peso della Croce, si rivolge al Padre in un filiale abbandono, e della preghiera di tutti gli oppressi della terra che, unendosi a Cristo, ritrovano il coraggio e la forza di un fiducioso ricorso a Dio.
Le pagine bibliche, tratte dal Nuovo Testamento, illuminano i quadri delle diverse stazioni della Via Crucis, mentre le preghiere di santi e pontefici ci fanno sentire in compagnia di uomini e donne che hanno vissuto l’immedesimazione al Cristo sofferente e glorioso.
Comunità in cammino 6 aprile 2019
COMUNITÀ PASTORALE SANTA TERESA DI GESÙ BAMBINO – DESIO
NOTIZIARIO SETTIMANALE DELLA PARROCCHIA SS. SIRO e MATERNO
COMUNITÀ IN CAMMINO
Anno 17 – Numero 33 7 aprile 2019
Il giorno che precede la domenica delle Palme nel nostro rito ambrosiano è chiamato sabato in Traditione Symboli, a ricordo della “consegna” (traditio) del testo del Credo (symbolum) che veniva fatta in origine ai catecumeni ormai prossimi al Battesimo. Un’origine antica che è ridiventata costante attualità: l’Arcivescovo celebra la traditio Symboli per i catecumeni adulti, ormai sempre più numerosi, nella veglia diocesana che convoca in Duomo anche i giovani, chiamati a riaccogliere il dono della fede e professarla in modo rinnovato.
Traditio correttamente si traduce “tradizione”, una definizione che parrebbe richiamare cose antiche, ripetizioni rassicuranti, modelli obsoleti oppure certezze identitarie. Nei giorni scorsi per esempio si è parlato molto di “famiglia tradizionale”: una terminologia suggestiva (tanto per i sostenitori che per i detrattori), ma profondamente inadeguata e imprecisa.
Nessun termine invece è così dinamico come traditio: si tratta infatti di consegnare un tesoro, un patrimonio, a nuove generazioni, affinché sappiano accoglierlo, rivitalizzarlo, inserirlo nei percorsi umani che si evolvono, mantenendo la freschezza del messaggio e la capacità di comunicarlo a chiunque. La traditio è consegna e trasmissione non di usi e costumi impolverati dal tempo, ma della Parola di Dio vivente attraverso i tempi e delle sue realizzazioni creative, che hanno i Santi come guida ed esempio. La traditio presuppone una mentalità fortemente innovativa che non muta il cuore del Vangelo, ma desidera renderlo accessibile a tutti.
don Gianni
Battista, storia di un partigiano
CENTRO CULTURALE “G.LAZZATI” – in collaborazione con ANPI
Nel mese in cui ricordiamo la Liberazione dal nazismo proponiamo la presentazione di un romanzo che ha come protagonista un partigiano: attraverso le sue vicende ripercorreremo la storia di quei giorni, il clima di speranza e insieme di paura che attraversava la nostra gente, la forza di un ideale che faceva sognare un Paese nuovo, fondato sulla libertà e sulla democrazia.
Saranno letti brevi brani del libro scritto da Roberto Bonetti, piacevolissimo autore e capace oratore.
GIOVEDI’ 11 APRILE – ORE 21.00 – presso Il Centro, via Conciliazione 15 – Desio.
Ingresso libero.
Devi effettuare l'accesso per postare un commento.