Autore: basilica

  • Comunità in cammino 12 gennaio 2020

    basilica

    COMUNITÀ PASTORALE SANTA TERESA DI GESÙ BAMBINO – DESIO

    NOTIZIARIO SETTIMANALE DELLA PARROCCHIA SS. SIRO e MATERNO

    COMUNITÀ IN CAMMINO

    Anno 18 – Numero 20 12 gennaio 2020

    SI OTTIENE QUANTO SI SPERA

    Il mese di gennaio da oltre cinquant’anni è dedicato dalla Chiesa cattolica al tema della pace. Si apre con la Giornata Mondiale della pace, nel quale si medita il messaggio del Papa, ed è caratterizzato poi da incontri di preghiera, conferenze, fiaccolate ecc.

    Nel decanato di Desio – che comprende anche Nova Milanese, Bovisio Masciago e Muggiò – ogni anno la Marcia della Pace è una proposta aperta a tutti per rilanciare l’impegno a favore di una convivenza che, dalle famiglie alle nazioni, metta al bando violenze e conflitti, riduca l’aggressività di parole e comportamenti, informi correttamente sui pericoli e le minacce, ma anche sui percorsi virtuosi di singoli e gruppi per costruire concordia e riconciliazione.

    Domenica 19 gennaio la Marcia della Pace toccherà alcuni luoghi simbolici di Desio: una casa a servizio di persone disabili; un edificio sequestrato alla mafia e riconsegnato alla collettività per il bene comune; una piazza di mercato; piazza Conciliazione, cuore civile e religioso della città; si concluderà nella piazza di fronte al Municipio.

    Sarà testimone Abdoulaye Mbodj: nato a Dakar (Senegal) nel 1985, in Italia dal 1991, laureato a pieni voti in Giurisprudenza presso l’Università Cattolica di Milano e dal 2012 il primo avvocato di origine africana del Foro di Milano. È di religione musulmana ed è grande estimatore e conoscitore di Papa Francesco.

    Nel suo messaggio il Papa ha concluso: “Non si ottiene la pace se non la si spera”. Una marcia non risolve i problemi, ma può dichiarare una speranza profonda e condivisa.

    don Gianni

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  • La Regina dell’acqua

    Domeniche-a-teatro-2020-regina-acquaDomenica a Teatro  14 Edizione

    Stagione teatrale per famiglie

    TEATRO IL CENTRO     Desio Via Conciliazione

    19 gennaio 2020   ore 16.00    

    GLI ALCUNI

    La Regina dell’acqua

    con Polpetta e Caramella

    I Cuccioli si trovano questa volta a dover interpretare a loro modo la fiaba di Andersen “La Regina della neve”…

    Il coniglio Cilindro interpreterà la parte di Kai e la papera Diva quella di Gerda. La presenza di una perfida Maga convincerà Diva a stare al gioco. Cilindro è rapito e ipnotizzato dalla Regina dell’acqua che lo porta nel suo palazzo d’acqua. La Regina e la Maga hanno un solo scopo: avere il dominio su tutta l’acqua che scorre nel loro regno. Diva va alla ricerca di Cilindro e dovrà trovare una soluzione per liberarlo dall’incantesimo …

    Lo spettacolo vive del forte coinvolgimento del pubblico che dovrà aiutare i Cuccioli a risolvere i problemi che via via si presenteranno.

    Convenzioni e riduzioni per Gruppi, Enti, Associazioni,Cral, Scuole.

    Per informazioni

    Segreteria parrocchiale 0362.621678

    Per informazioni e prenotazioni

      info@ardenspazio33.it         +39 3493257087

    www.ardenspazio33.it www.facebook/ardenluogodelpossibile

    Teatro in orario di apertura biglietteria 0362 626266

     DOMENICA A TEATRO 2019-2020

  • Te Deum di ringraziamento alla fine dell’anno

    Te Deum di ringraziamento alla fine dell’anno

    Te Deum31 dicembre 2019

    Te Deum di ringraziamento alla fine dell’anno

    (Nm 6,22-27; Fil 2,5-11; Lc 2,18-21)

    L’antico inno cristiano, che abbiamo ascoltato dalla lettera ai Filippesi, proclama che Cristo Gesù «non ritenne un privilegio l’essere come Dio, ma svuotò se stesso assumendo una condizione di servo, diventando simile agli uomini». Il messaggio cristiano del Natale si esprime pienamente con la parola incarnazione: «il Verbo si fece carne e venne ad abitare in mezzo a noi». Dio si è fatto carne, uomo che sperimenta speranze e fragilità; si è abbassato ed è venuto ad abitare in mezzo a noi.

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  • Comunità in cammino 29 dicembre 2019

    basilicaCOMUNITÀ PASTORALE SANTA TERESA DI GESÙ BAMBINO – DESIO

    NOTIZIARIO SETTIMANALE DELLA PARROCCHIA SS. SIRO e MATERNO

    COMUNITÀ IN CAMMINO

    Anno 18 – Numero 18 29 dicembre 2019

    INTERPRETAZIONE DI UN PRESEPIO

    Siamo tutti molto grati alle persone che hanno dedicato tempo, fantasia e manualità a preparare il presepio ammirato da tanti all’interno della nostra basilica.

    Due aspetti colpiscono: la cura dei particolari di personaggi, professioni, interni: viene mostrata una vita fatta di lavoro, casa, famiglia, arte, preghiera; e poi: la capanna di Gesù non sta nel mezzo, ma di lato, eppure è più illuminata di tutto il resto. Mi vengono alla mente due possibili interpretazioni, mentre altri ne troveranno di diverse e probabilmente migliori.

    Anzitutto che la nascita di Gesù si definisca anche come “incarnazione”: prendere carne in un contesto umano preciso, descrivibile, quotidiano; non solo Gesù si fa uomo abitando nel tempo degli uomini, nelle loro città, nelle loro attività, ma può dare luce anche ai particolari più minuti, incoraggiare le speranze più fragili, santificare le azioni più consuete.

    Egli però – ed è la seconda riflessione – si pone a fianco: lo fa per sostenere discretamente tutto ciò che è umano o, forse, perché viene tenuto fuori, messo da parte, considerato estraneo? Ha detto il papa nel discorso natalizio alla Curia romana: «Non siamo più in un regime di cristianità perché la fede – specialmente in Europa, ma pure in gran parte dell’Occidente – non costituisce più un presupposto ovvio del vivere comune, anzi spesso viene perfino negata, derisa, emarginata e ridicolizzata».

    Il nostro presepio non dà un’unica risposta, ma sollecita la libera scelta di chi lo contempla: ho messo Gesù da parte o mi lascio sostenere in tutto da Lui?

    don Gianni

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  • MESSAGGIO DI PAPA FRANCESCO PER LA 53a GIORNATA MONDIALE DELLA PACE – 1° GENNAIO 2020

    MESSAGGIO DI PAPA FRANCESCO PER LA 53a GIORNATA MONDIALE DELLA PACE – 1° GENNAIO 2020

    colomba-550MESSAGGIO DI PAPA FRANCESCO PER LA 53a GIORNATA MONDIALE DELLA PACE – 1° GENNAIO 2020

    LA PACE COME CAMMINO DI SPERANZA: DIALOGO, RICONCILIAZIONE E CONVERSIONE ECOLOGICA

    1. La pace, cammino di speranza di fronte agli ostacoli e alle prove

    La pace è un bene prezioso, oggetto della nostra speranza, al quale aspira tutta l’umanità. Sperare nella pace è un atteggiamento umano che contiene una tensione esistenziale, per cui anche un presente talvolta faticoso «può essere vissuto e accettato se conduce verso una meta e se di questa meta noi possiamo essere sicuri, se questa meta è così grande da giustificare la fatica del cammino». 1 In questo modo, la speranza è la virtù che ci mette in cammino, ci dà le ali per andare avanti, perfino quando gli ostacoli sembrano insormontabili.

    La nostra comunità umana porta, nella memoria e nella carne, i segni delle guerre e dei conflitti che si sono succeduti, con crescente capacità distruttiva, e che non cessano di colpire specialmente i più poveri e i più deboli. Anche intere nazioni stentano a liberarsi dalle catene dello sfruttamento e della corruzione, che alimentano odi e violenze. Ancora oggi, a tanti uomini e donne, a bambini e anziani, sono negate la dignità, l’integrità fisica, la libertà, compresa quella religiosa, la solidarietà comunitaria, la speranza nel futuro. Tante vittime innocenti si trovano a portare su di sé lo strazio dell’umiliazione e dell’esclusione, del lutto e dell’ingiustizia, se non addirittura i traumi derivanti dall’accanimento sistematico contro il loro popolo e i loro cari.

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  • Comunità in cammino 22 dicembre 2019

    basilicaCOMUNITÀ PASTORALE
    SANTA TERESA DI GESÙ BAMBINO – DESIO

    NOTIZIARIO SETTIMANALE DELLA PARROCCHIA SS. SIRO e MATERNO

    COMUNITÀ IN CAMMINO

    Anno 18 – Numero 17 22 dicembre 2019

    DIO SCONCERTA… BUON NATALE!

    benedizioni-2019Con i preti, i diaconi e le Ausiliarie diocesane che vivono a servizio della Comunità pastorale, desidero far arrivare a tutti gli auguri per questo Natale con le parole di Papa Francesco, scritte nella recente lettera Admirabile Signum sul significato e il valore del presepe.

    Dio sconcerta… è fuori dai nostri schemi”: così il Papa ci invita a vivere il Natale per raggiungere il senso ultimo della vita, così che questa festa cristiana non cada nell’abitudine, non ceda alle mode, non si arrenda alle prove della vita. Buon Natale a tutti!

    don Gianni

    Dio si presenta così, in un bambino, per farsi accogliere tra le nostre braccia. Nella debolezza e nella fragilità nasconde la sua potenza che tutto crea e trasforma. Sembra impossibile, eppure è così: in Gesù Dio è stato bambino e in questa condizione ha voluto rivelare la grandezza del suo amore, che si manifesta in un sorriso e nel tendere le sue mani verso chiunque. Il modo di agire di Dio quasi tramortisce, perché sembra impossibile che Egli rinunci alla sua gloria per farsi uomo come noi. Che sorpresa vedere Dio che assume i nostri stessi comportamenti: dorme, prende il latte dalla mamma, piange e gioca come tutti i bambini! Come sempre, Dio sconcerta, è imprevedibile, continuamente fuori dai nostri schemi. Dunque il presepe, mentre ci mostra Dio così come è entrato nel mondo, ci provoca a pensare alla nostra vita inserita in quella di Dio; invita a diventare suoi discepoli se si vuole raggiungere il senso ultimo della vita. (Lettera sul significato e il valore del presepe n. 8)

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  • Comunità in cammino – 15 dicembre 2019

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    COMUNITÀ PASTORALE

    SANTA TERESA DI GESÙ BAMBINO – DESIO

    NOTIZIARIO SETTIMANALE DELLA PARROCCHIA SS. SIRO e MATERNO

    COMUNITÀ IN CAMMINO

    Anno 18 – Numero 16 15 dicembre 2019

    LUCI NELLE PIEGHE DELLA CITTÀ

    Torno ancora sull’esperienza della visita alle famiglie. I sacerdoti, il diacono, le suore, accolti quasi sempre con cordialità e disponibilità, propongono di condividere una semplice preghiera. C’è chi aderisce con convinzione, altri forse per abitudine, qualcuno con un po’ di impaccio.

    Là dove si vive l’intensità della fede e della preghiera si accende una luce, non solo per quella casa, chi la abita, la famiglia, ma per l’intero condominio, i vicini, il rione, la città.

    Si intuisce che per qualcuno la preghiera non sia consuetudine o che la fede sia inquieta, o anche superficiale o smarrita o assente o muta, e che accogliere l’annuncio del Natale possa presentare qualche difficoltà. In questa molteplicità di situazioni, non pochi perseverano tenendo accesa una luce di speranza, di preghiera, di delicata attenzione alle esigenze del prossimo, di fede vissuta, umile, operosa. Non ultimo chi vive malattie gravi o preoccupazioni gravose e continua a confidare nella benevolenza di Dio.

    Ci incoraggia un antichissimo testo cristiano, la Lettera a Diogneto: “I cristiani non si differenziano dagli altri uomini né per territorio, né per il modo di parlare, né per la foggia dei loro vestiti. Infatti non abitano in città particolari, non usano qualche strano linguaggio, e non adottano uno speciale modo di vivere. Risiedono in città sia greche che barbare, così come capita, e pur seguendo nel modo di vestirsi, nel modo di mangiare e nel resto della vita i costumi del luogo, si propongono una forma di vita meravigliosa e, come tutti hanno ammesso, incredibile”. I cristiani possono portare luce per tutti nelle pieghe e nelle ombre della città.

    don Gianni

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