Autore: basilica

  • Comunità in cammino 5 maggio 2019

    basilica

    COMUNITÀ PASTORALE
    SANTA TERESA DI GESÙ BAMBINO – DESIO

    NOTIZIARIO SETTIMANALE DELLA PARROCCHIA SS. SIRO e MATERNO

    COMUNITÀ IN CAMMINO

    Anno 17 – Numero 37 logo basilica 5 maggio 2019

    MADRE, SORELLA E AMICA

    La considerazione della figura di Maria, la madre di Gesù, patisce qualche sofferenza: appare o eccessiva (c’è chi si reca direttamente agli altari della Vergine senza degnare di un saluto Gesù presente nell’Eucaristia, magari proprio mentre si sta celebrando la Messa), o assente (la preghiera del Rosario non sembra particolarmente nota alle giovani generazioni).

    Come sempre il cristianesimo richiede equilibrio: seguendo Papa Francesco si potrebbe dire che anche nel caso della devozione mariana “la realtà è superiore all’idea”.

    L’idea è quella che pone Maria in una sorta di isolamento rispetto al Figlio Gesù, senza collegare la varietà e ricchezza dei suoi titoli (nella nostra Basilica è presente come Madonna del Rosario e come Madonna Addolorata, ma è la stessa persona!), o legandosi in modo esclusivo a un solo luogo che ne promuove il ricordo o a un’unica forma di messaggio.

    La realtà ci viene consegnata dalla Parola di Dio, quella di cui lei stessa dice: “Ecco la serva del Signore: avvenga per me secondo la tua parola”. È la madre che accompagna Gesù, ne medita nel cuore le opere, ne sostiene la missione, e fa rinascere la fiducia dei discepoli desolati per la sua Croce. Così la preghiera del Rosario, attraverso la meditazione dei venti misteri (gioiosi, luminosi, dolorosi, gloriosi) pone in ogni istante lei accanto al Figlio Gesù e avvicina anche noi alla vita di quel Figlio. Leggendo di lei nei Vangeli e negli Atti degli Apostoli, la sentiamo al nostro fianco come sorella e amica, come esempio e guida nella fede.

    don Gianni

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  • Rosari maggio 2019

    pellegrinaggi-mariani-2019-05S. Rosario

    maggio 2019

    • 1 mercoledì
      • 20:30 Basilica
    • 3 Venerdì:
      • 20:30 San Giovanni Battista
    • 5 Domenica
    • 7 Martedì
      • ore 21:00 Chiesa del S.Croficisso (via Lampugnani 39)
    • 9 Giovedì 21:00 Cappella del Pilastrello (via Milano ang. via Trento)
    • 10 Venerdì:
      • 20:30 San Giovanni Battista
    • 12 Domenica
    • 14 Martedì 21:00 Condominio di via Forlanini 33
    • 16 Giovedì 21:00 Oratorio Beata Vergine Immacolata (via Greandi)
    • 17 Venerdì 20:30 San Giovanni Battista
    • 19 Domenica
    • 21 Martedì 21:00 cappella S.Eurosia (via Lombardia)
    • 23 Giovedì 21:00 S. Cuore (via Segantini)
    • 24 Venerdì 20:30 San Giovanni Battista
    • 26 Domenica
    • 28 Martedì 21:00 San Francesco (via Roma 101)
  • Comunità in cammino 28 aprile 2019

    basilicaCOMUNITÀ PASTORALE SANTA TERESA DI GESÙ BAMBINO – DESIO
    NOTIZIARIO SETTIMANALE DELLA PARROCCHIA SS. SIRO e MATERNO

    COMUNITÀ IN CAMMINO

    Anno 17 – Numero 36 logo basilica  28 aprile 2019

    MATTINA DI PASQUA IN SRI LANKA

    Nessuno è rimasto indifferente alla notizia che la mattina di Pasqua, mentre i cristiani gioiscono per l’annuncio della risurrezione di Gesù, centinaia di cristiani in Sri Lanka sono stati massacrati o feriti all’interno delle loro chiese. Il Papa ha definito questi eventi “atti terroristici, disumani, mai giustificabili”.

    Quelle stragi interpellano profondamente tutti i credenti e toccano la sensibilità di ogni essere umano. È stato coltivato odio, ci si è organizzati meticolosamente e i programmi di morte hanno superato ogni immaginazione, provocando il più insensato dei delitti. Le vittime – al di là di ogni delirante rivendicazione – sono persone innocenti, quelle che il vangelo chiama senza ritegno i “piccoli”, proprio quelli a cui Gesù dà più valore. Se nessuna sofferenza umana ci è estranea, a maggior ragione quando una profonda ingiustizia colpisce fratelli e sorelle nella fede ci sentiamo colpiti anche noi.

    In questi frangenti va ricordata la poco accomodante parola di Gesù: “Se hanno perseguitato me, perseguiteranno anche voi” (Gv 15,18). L’opposizione a Gesù, alla Chiesa, ai cristiani fa parte della nostra professione di fede: non ci è chiesto di desiderarla, anzi ci addolora, ma non ci scandalizza, anche quando assume forme sia di inaudita crudeltà, sia di raffinata squalifica o esclusione dai contesti sociali o culturali. Ma tale opposizione non è l’ultima parola; Gesù infatti aggiunge: “se hanno osservato la mia parola, osserveranno anche la vostra”.

    don Gianni

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  • Comunità in cammino – 20 aprile 2019

    basilica

    COMUNITÀ PASTORALE SANTA TERESA DI GESÙ BAMBINO – DESIO

    NOTIZIARIO SETTIMANALE DELLA PARROCCHIA SS. SIRO e MATERNO

    COMUNITÀ IN CAMMINO

    Anno 17 – Numero 35 logo basilica 21 aprile 2019

    TRE RISURREZIONI. BUONA PASQUA!

    Risorgerà la cattedrale di Notre-Dame de Paris? E risorgerà la fede cattolica dei francesi? E come risorgeremo noi che celebriamo la Pasqua: quale risurrezione Gesù ci porta?

    C’è nella risurrezione di Gesù la risurrezione dell’uomo. In ogni tempo – ma per noi, che viviamo oggi, contano le difficoltà dell’oggi – l’umanità ha vissuto incertezze, perplessità, lotte fratricide, delusioni, trionfo dell’assurdo, disperazioni, indifferenze. Affidata a se stessa l’umanità è in grado sì di cercare e vivere la bellezza, l’amore, la solidareità, con la forza della ragione e della scienza, ma resta sempre avvolta da zone di ombra e turbata dall’enigma della morte. Con Gesù risorge anzitutto ciò che è semplicemente umano, quell’umano sintetizzato nelle antiche parole del libro della Genesi: “a immagine e somiglianza di Dio lo creò”.

    Nella risurrezione di Gesù c’è la risurrezione del cristiano, chiamato a custodire una presenza: quella di un Dio che non si nasconde tra le nuvole, ma si sporca i piedi sulle strade polverose della storia. Il cristiano risorge perché non resta nascosto nelle pieghe di timori o timidezze, ma comunica speranza a tutti, tutti destinati a una vita piena che già oggi sa andare oltre le felicità temporanee e lottare per vincere paure, povertà, solitudini.

    Nella risurrezione di Gesù risorge anche la Chiesa, intesa come la comunità di credenti che condividono non solo riti e cerimonie, ma un senso di appartenenza e di fraternità, intessuto di relazioni più autentiche e capace di essere nel mondo segno di nuova umanità. Buona Pasqua!

    don Gianni

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  • Pellegrinaggi mariani – maggio 2019

    Pellegrinaggio Caravaggio 2019-05 locandinaCARAVAGGIO – S. MARIA DEL FONTE

    venerdì 17 maggio

    • 13.30: partenza da p.za Conciliazione

    • 15.00: S. Rosario allo Speco

    • 16.00: S. Messa

    QUOTA: € 13,00=

    ISCRIZIONI entro martedì 14 maggio

     

  • L’emergenza abitativa

    IL CONSIGLIO PASTORALE CITTADINO SULL’EMERGENZA ABITATIVA APPELLO IN FAVORE DI CHI CERCA UNA CASA DA ABITARE

    «Se ognuno fa qualcosa si fanno grandi cose…” (don Pino Puglisi)

    Come Comunità Pastorale desideriamo porre all’attenzione di tutti il tema dell’ABITARE, visto come il diritto di ogni persona di disporre di un luogo in cui sentirsi a casa, al sicuro, e di avere una sistemazione per sé e per la propria famiglia: la casa vissuta come opportunità di vita ricevuta e messa a disposizione, non solo come bene o oggetto di investimento, seppur prezioso.

    Anche nella nostra città il problema appare dirompente: da un lato molti alloggi rimangono vuoti, per diverse ragioni e molte case restano sfitte per anni; dall’altro molte famiglie si rivolgono alle parrocchie, in particolare ai servizi della Caritas, alla ricerca di un alloggio dove vivere con la propria famiglia, anche per un tempo limitato, solitamente necessario per costruire una più solida autonomia lavorativa ed economica, a volte dopo un periodo di fatica dovuto alla perdita del lavoro o a un trasferimento.

    La situazione è complicata: da un lato i proprietari chiedono il massimo delle garanzie e pongono condizioni sempre più rigide, seppur comprensibili; dall’altro chi cerca casa vive una precarietà legata all’attuale mondo del lavoro, che non offre immediate e assolute garanzie, ma opportunità graduali e progressive.

    Per questo motivo il Consiglio Pastorale della Comunità sente la responsabilità di fare un appello a chiunque avesse un appartamento libero, o ne fosse a conoscenza, affinché si renda disponibile a considerare la possibilità di metterlo a disposizione di chi cerca una soluzione abitativa.

    appello-casa-001I Centri di Ascolto delle Caritas parrocchiali sono disponibili ad accompagnare l’incontro tra le parti per verificare se e come sia possibile realizzare una soluzione, anche temporanea, in tempi e modi da stabilire caso per caso.

    Si tratterebbe così di favorire nuova fiducia in persone e nuclei familiari in difficoltà e di costruire processi che contribuiscano a far crescere i legami di comunità.

  • Comunità in cammino – 14 aprile 2019

    basilicaCOMUNITÀ PASTORALE SANTA TERESA DI GESÙ BAMBINO – DESIO

    NOTIZIARIO SETTIMANALE DELLA PARROCCHIA SS. SIRO e MATERNO

    COMUNITÀ IN CAMMINO

    Anno 17 – Numero 34 logo basilica14 aprile 2019

    QUESTIONE DI VERO AMORE

    La parola amore non è più inflazionata solo nelle canzonette e nelle poesie, peraltro in maniera piacevole e utile a descriverne le caratteristiche, i processi, le fatiche, ma è diventata una specie di password per ogni comportamento umano: dire che una cosa si fa per amore (anche se si tratta di procreazione artificiale e surrogata, soppressione di un malato terminale, eccesso di legittima difesa “a causa della famiglia”, assalti in nome del popolo, della religione ecc.) sembra renderla automaticamente accettabile, legittima, ineccepibile sotto il profilo morale.

    La Settimana Santa, che oggi iniziamo, fa emergere nelle sue celebrazioni e nel clima generale che la caratterizza, più la gravità dei gesti, la serietà delle narrazioni, il dramma degli avvenimenti, che non la ragione di tutto ciò, che è invece puramente e semplicemente amore: l’unico che non può annientare se stesso, Dio, si annienta per amore, si mette all’ultimo posto per promuovere tutti, proprio tutti, gli esseri umani, anche quelli più detestabili e ignobili, e certamente quelli messi da parte dai prepotenti o che stanno nei sotterranei della storia.

    Gesù incarna il suo programma: “Nessuno ha un amore più grande di questo: dare la sua vita per i propri amici” (Gv 15,13), e ce lo affida: “Questo è il mio comandamento: che vi amiate gli uni gli altri come io ho amato voi” (Gv 15,12). Con questo amore concreto, con questo paradigma visibile nella Croce – anche se poco compreso e contestato da chi lo confonde con un sentimento sincero, ma illusorio – si confronta l’amore dei credenti.

    don Gianni

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