Cosa ci può essere di significativo nel revocare una battaglia avvenuta secoli fa nella nostra città?
Senza trascurare il rilievo storico della battaglia di Desio del 21 gennaio 1277, riproporre ogni anno il Palio degli zoccoli è un’opportunità per noi, oggi, almeno per i seguenti motivi:
riconoscere e riaffermare il desiderio di libertà che c’è nel cuore degli uomini e delle donne di ogni tempo;
ritrovare le motivazioni capaci di sostenere relazioni attente a risolvere eventuali conflitti e contese;
spendersi per la via dell’interesse nei confronti della nostra città, compiendo scelte che ci permettano di prenderci cura delle persone, delle situazioni e delle strutture che ci sono affidate;
sperimentare che la storia, anche nei risvolti più quotidiani, è “maestra di vita”, dal momento che ci aiuta a compiere, nell’oggi, un attento discernimento per arrivare a intraprendere scelte di rinnovamento.
Negli accenni offerti si può allora affermare che non si tratta solo di rievocazione del passato, ma di esercizio di vita comunitaria.
Domenica scorsa 09 Giugno, a causa del maltempo la prevista processione del “Corpus Domini” che sarebbe dovuta partire dalla chiesa di S. Pio X e arrivare alla Basilica di Desio passando per le vie del centro, non si è potuta svolgere, per cui ci si è trovati a pregare insieme al novello sacerdote don Edoardo, in “Chiesa grande”. Si sarebbe pensato che il rischio nubifragi avrebbe fatto desistere molti dal parteciparvi, ed invece quale gioia vedere le panche e le sedie completamente occupate, persone che si aggiravano fino all’ultimo nel ricercare un posto dove sedersi…
Non siamo forse più abituati a vedere la comunità credente che si ritrova numerosa attorno a quella presenza reale di Dio nascosta nel pane Eucaristico. Uomini, donne, giovani che scelgono di uscire di casa per fare festa anche ad un giovane che ha scelto di accogliere un invito, una voce interiore, una “vocazione” per usare il termine che arriva dal latino “vocare” = chiamare. Una voce che nel tempo si è fatta più chiara, attraverso le persone incontrate (mai x caso), i fatti vissuti, le scelte fatte.
Così diceva don Edoardo salutando dall’ambone i tanti convenuti: “Ricordo le tante volte che ho partecipato alle processioni Eucaristiche, e di come passando per le strade, le persone si affacciassero alla finestra magari indifferenti a guardare o si fermassero incuriosite mentre attraversavano la via. Ecco così faceva Gesù 2000 anni fa passando per le vie della Palestina. Egli camminava tra la gente, semplicemente, alcuni lo ascoltavano, altri lo seguivano, altri lo accusavano…
Lui era comunque un segno per tutti dell’Amore del Padre. Oggi è ancora così! Portare Gesù presente in quel pane Consacrato, tra la gente, per le strade, è per tanti permettere che possano ancora incuriosirsi al suo passaggio, magari accogliere qualche domanda che da tempo nel proprio cuore non trova risposta, magari rifiutarlo, o chissà, magari seguirlo… Lui continua comunque a passare tra la gente.” In un’altra occasione dice: “lo sguardo di amore che Gesù offre a Pietro dopo il tradimento mi ha incoraggiato nella scelta di entrare in seminario, proprio perché non mi veniva chiesto di essere perfetto, ma semplicemente di fidarmi a seguirlo prendendo consapevolezza dei miei limiti. E oggi ho ancor più la certezza che Lui sa tutto di me, e nonostante io non sia perfetto, so di volergli bene, di seguirlo come suo sacerdote”. Allora ora è più chiaro perché Don Edoardo abbia scelto come frase che lo accompagnasse nell’ordinazione: “Signore tu conosci tutto, tu sai che ti voglio bene”. Pregate per me, per i miei compagni”.
Un pellegrinaggio a Lourdes sta nei desideri di molti. E per svariati motivi. La Comunità Pastorale ha offerto l’opportunità lo scorso mese di maggio, dal 20 al 26, accolta da una cinquantina di persone delle cinque parrocchie cittadine. I giorni da trascorrere a Lourdes sono stati inseriti in un itinerario che ha toccato diverse cittadine del sud della Francia. In pullman i pellegrini, con a capo monsignor Mauro Barlassina e coordinati da Ornella Aldeghi, hanno riempito gli oltre mille chilometri che separano Desio dalla cittadina nei Pirenei con soste, visite e pernottamenti a Nizza, Nimes, Aigues Mortes.
La grotta di Massaibielle ha attirato tutti a sè già dalla sera d’arrivo, nonostante la stanchezza per il lungo viaggio. E’ stata proprio la grotta con la Madonna nella nicchia, là dove è più volte apparsa a Bernadette, il centro dell’intero periodo trascorso a Lourdes. Il richiamo alla preghiera personale. Non sono mancate le partecipazioni alle funzioni programmate e a quelle inaspettatamente private, come la messa proprio alla grotta, con don Mauro unico sacerdote celebrante, alle 6.45 di giovedì 23 maggio, per i fedeli desiani.
Di grande impatto la messa internazionale del primo mattino di presenza a Lourdes (mercoledì 22 maggio) nella chiesa sotterranea di S.Pio X, concelebrata dal vescovo di Sion (Ch) e da tutti i sacerdoti presenti; la recita del rosario in italiano delle 18, la processione serale coi flambeaux, la via Crucis meditata, i riti dell’acqua nell’area che fino a prima del Covid consentiva l’immersione nelle vasche, la visita alle tre basiliche.
Tanti momenti comunitari e tanti di preghiera personale, come il contesto suggerisce. Sono stati visitati i luoghi in cui Bernadette è cresciuta, il Mouline de Boly, il Cachot. É stato anche vissuto un incontro testimonianza con padre Giuseppe Serighelli, cappellano italiano al santuario di Lourdes.
Sulla via del ritorno, i fedeli hanno fatto tappa a Carcassone, Perpignan, Saintes Maries de la Mer, Arles.
“Signore Tu conosci tutto, Tu sai che ti voglio bene.” Questo il motto (Gv 21, 1-19) che il nostro Edoardo Mauri ha scelto per la sua ordinazione sacerdotale Sabato 8 Giugno presso il Duomo di Milano. Insieme ad altri 20 candidati infatti ha preso parte al cosiddetto rito dell’imposizione delle mani tramite il quale ha promesso fedeltà e obbedienza all’Arcivescovo di Milano Mario Delpini.
Tra i momenti più toccanti della cerimonia sicuramente il momento della vestizione durante il quale Don Paolo Ferrario ha consegnato al novello presbitero la stola e la casula, ovvero l’abito liturgico che sarà chiamato ad indossare nelle future celebrazioni. Molto toccante anche il momento di uscita dall’arcivescovado quando il neo-sacerdote è stato abbracciato dalla comunità in festa che lo ha accolto con striscioni e cori degni di un noto stadio di calcio distante neanche una decina di chilometri. Dieci come i metri di altezza a cui è stato probabilmente lanciato dagli amici nell’ormai consueto rito a cui vengono sottoposti i sacerdoti novelli al termine della loro ordinazione.
La festa è poi proseguita presso l’oratorio natale di Don Edoardo, dove si sono svolti dei giochi organizzati dai giovani della città. La domenica, invece, è stato il giorno della prima messa, celebrata dallo stesso Don Edoardo di fronte ad una nutrita assemblea di fedeli nella parrocchia di S.Pio X. Con lui erano presenti sull’altare oltre una ventina di persone tra sacerdoti e diaconi con cui il giovane ha condiviso una o più tappe del suo cammino.
Al termine della messa e dei sentiti ringraziamenti, ai fedeli è stato offerto un aperitivo preparato dalla stessa comunità a cui è seguito un pranzo più formale nel salone e nel cortile dell’oratorio.
La giornata si è infine conclusa con il taglio della torta e gli ultimi commossi saluti al prete novello che nel giro di due settimane si appresterà a conoscere la nuova realtà a cui verrà assegnato.
Preghiamo per te e per la tua futura destinazione.
DOMENICA 16 GIUGNO IV Domenica dopo Pentecoste Gen 18,17-21;19,1.12-13.15.23-29; 1Cor 6,9-12; Mt 22,1-14 Il Signore regna su tutte le nazioni Liturgia delle ore: III settimana
LUNEDÌ 17 GIUGNO Per la Chiesa universale Dt 4,32-40; Lc 6,39-45 Ricordiamo con gioia, Signore, le tue meraviglie
✙ 7.30 Raffaele Colombo, Antonio e Agnese Figini ✙ 9.00 Maria Travaglini ✙ 18.30 Defunti mese di maggio
MARTEDÌ 18 GIUGNO S. Romualdo, abate Dt 9,1-6; Lc7,1-10 Lodiamo sempre il nome del Signore
✙ 7.30 Rinaldo Giambelli, Marialuisa Colombo e Famiglia ✙ 9.00 ✙ 18.30 Battista, Andreina, Sofia, Pietro, Ambrogio Motta
MERCOLEDÌ 19 GIUGNO SS. Gervaso e Protaso, martiri Sap 3,1-8; Ef 2,1-10; Lc 12,1b-8 I cieli narrano la gloria di Dio
✙ 7.30 ✙ 9.00 Angelo Doretto e Famiglia ✙ 18.30 Antonio Cortese e Giuseppina Cortese
GIOVEDÌ 20 GIUGNO Per i sacerdoti Dt 15,1-11; Lc 7,18-23 Il giusto fiorirà come palma
✙ 7.30 Vincenzo Ascenzio ✙ 9.00 Vittoria e Luigi Arienti ✙ 18.30 Anna Redaelli, Davide Casati
VENERDÌ 21 GIUGNO S. Luigi Gonzaga, religioso Dt 18,1-8; Lc 7,24b-35 Il Signore è mia eredità e mio calice
✙ 7.30 Fam. Frigerio e Visconti ✙ 9.00 Mariuccia Donghi ✙ 18.30 Tarcisio Fabris, Vittorio e Lucia Aguiaro
SABATO22 GIUGNODella Beata Vergine Maria Lv 23,26-32; Ef 9,6b-10; Gv 10,14-18 Acclamate al vostro re, il Signore
✙ 9.00 Alfredo Villa ✙ 18.00 ROSARIO ✙ 18.30 Maria Arosio e Ferruccio Vergani Letture della domenica: Gen 17,1b-16; Rm 4,3-12; Gv 12,35-50
Vita della comunità
DOMENICA 16 GIUGNO
15.30/16.30 Presso il Teatro “La Campanella” Bovisio M. 1°P – L’Azione Cattolica decanale propone un momento di Preghiera guidata da don Alberto Barlassina. L’incontro è aperto a chiunque voglia intervenire
XXXIV Palio degli zoccoli18.00 Partenza del corteo da Villa Tittoni Traversi. Sfilata per le vie: Lampugnani, S. Pietro, Gramsci, C.so Italia, Matteotti, Trezzi, Verdi, Bengasi, Garibaldi, Piazza Conciliazione. La sfilata sarà preceduta dal “Corpo Musicale Pio XI Città di Desio” e dal “Gruppo sbandieratori e musici Borgo Moretta – Alba”. In Piazza Conciliazione: Lettura del proclama, Disputa del Palio, Proclama della Contrada vincitrice
MARTEDI 18 GIUGNO
20.30 A S. Pio X – S. Messa presieduta da don Edoardo con i preti del Decanato di Desio
MERCOLEDI 19 GIUGNO
21.00 Presso la Cooperativa Pro–Desio (via Garibaldi 81): Presentazione del libro “Da Camaldoli a Trieste” Alla presenza dell’autore Ernesto Preziosi, Presidente del Centro Ricerche e Studi Storico Sociali
SABATO 22 GIUGNO
15.00 Presso “IL CENTRO” incontro per i genitori, padrini e madrine in preparazione al Battesimo
16.30 Adorazione Eucaristica personale
21.00 Nel contesto del Palio degli zoccoli – Festa di ringraziamento presso la Contrada vincitrice
DOMENICA 23 GIUGNO
16.00 Celebrazione Comunitaria del Battesimo
Festa di S. Giovanni Battista
Sabato 22 giugno
16.30 Adorazione
Domenica 23 giugno
10.30 S. Messa Anniversari di matrimonio Ragazzi della 1° Comunione
12.30 Pranzo Comunitario in Oratorio (Prenotazioni in sacrestia 15€)
Lunedì 24 giugno
20.30 S. Messa per tutti i defunti della Parrocchia
SACRAMENTO DELLA RICONCILIAZIONE IN BASILICA:
Giorni feriali: 8.30-9.00 e 17.00-18.15; sabato ore 16.00-18.15
sabato 8 e domenica 9 giugno
UN DONO DA CONDIVIDERE:
Per la raccolta di questo mese, i generi più urgenti, che siamo invitati a consegnare sono:
caffè – olio – sale fino – succhi di frutta – detersivo lavatrice – spugne
Grazie a chi vorrà farsene carico. I generi alimentari saranno messi a disposizione delle famiglie indicate dai Centri di Ascolto Caritas e Posteria Sociale
GRAZIE PER LA GENEROSITÀ
Offerte raccoltein parrocchia nell’ ultima settimana: € 2.309,00
Grazie a chi sostiene la vita della comunità tramite altre offerte o bonifici, o in occasione di SS. Messe, battesimi, matrimoni, funerali.
LA COMUNITÀ PREGA PER
I defunti della settimana: Antonietta Siviglia Santolo, Anna Marinelli Sala
Carissimi, il tema delle Letture è quello dell’amore coniugale.
A Gesù viene chiesto a quali condizioni è possibile il divorzio, avendo a mente la legge di Mosé. Quando questo era tale da giustificare il libello di ripudio? una corrente riformista giustificava il ripudio in caso di infedeltà, mentre la corrente lassista permetteva il divorzio per i motivi più banali.
Gesù esclude l’una e l’altra, richiamandosi al progetto di Dio sull’amore coniugale che, facendo dei due una carne sola, preclude ogni possibilità di divisione e ci riporta alla bellissima pagina della Genesi sull’amore coniugale nel pensiero di Dio.
L’amore coniugale, come ogni realtà della vita, è un dono del Signore. È Dio che conoscendo l’animo umano bisognoso di dialogo, di comunione, mette vicino all’uomo una donna, sentita subito diversa dalle altre creature: “essa è carne della mia carne, ossa delle mie ossa”.
Certamente l’amore che c’è tra queste due creature è così forte profondo e intimo che “i due sono una carne sola“ e, quindi “l’uomo non può dividere quello che Dio ha congiunto“.
Ma Gesù non si è limitato a confermare il disegno originario, ma lo ha portato a compimento con il sacramento del Matrimonio.
In esso propone a due giovani, che si amano, di essere immagine vivente del suo amore per la Chiesa: se accolgono la sua proposta, li rende capaci di questo amore.
Dobbiamo ricordarci che il nostro amore nasce da Dio. La preghiera familiare, la santa Messa, i sacramenti, sono la premessa e la condizione indispensabile di un amore riuscito.
Partita la macchina organizzativa degli oratori estivi di Desio.
La grande macchina organizzativa degli oratori estivi 2024 è già partita. Ci si muove tutti nelle retrovie, per ora. Gli animatori impegnati nel loro corso di formazione, i volontari che preparano le attività necessarie, i genitori che si premuniscono di iscrivere i ragazzi alle varie proposte, i responsabili che preparano tutto ciò che è necessario, dalla prenotazione dei pasti, alle gite, alle piscine… Un gran fermento silenzioso che non si vede ma che è fondamentale per la buona riuscita delle proposte oratoriane estive.
Lo ripetiamo spesso: l’oratorio non è un fornitore di servizi, né tantomeno un modo come un altro di tenere impegnati bambini e ragazzi durante le vacanze dalla scuola. L’oratorio è prima di tutto un luogo educativo, in cui attraverso il gioco e le varie attività proposte ci si educa alla crescita, allo stare insieme, a condividere luoghi e momenti. L’oratorio non è quindi solo un luogo fisico circondato da muri e da cancelli, ma è un luogo di esperienze che lungo un cammino tracciato dal motto di quest’anno (“Mi indicherai il sentiero della vita”) vuole offrire ai ragazzi un’occasione in più per crescere.
Ecco perché quest’anno gli oratori offriranno non solo giochi e laboratori, ma permetteranno ai ragazzi di vivere occasioni di crescita grazie ai luoghi in cui si vive la fede, la carità e il servizio. Saranno invitati a giocare con chi vive disabilità, ad andare a trovare anziani nelle case di riposo, essere a contatto con chi è meno fortunato di loro. Il calcio e il basket non saranno più semplici sport come li hanno sempre vissuti, ma saranno occasione di condivisione nel gioco con chi convive con disabilità gravi. Saranno invitati a vivere momenti di preghiera e a pellegrinare verso punti di incontro con il Signore.
Questo è oratorio: condividere nel gioco esperienze di crescita irripetibili.
Un sentito ringraziamento perciò a tutti coloro che nei vari ambiti si stanno prodigando proprio per rendere questo “VIAVAI” di bambini, ragazzi, animatori e volontari un’occasione da cogliere al volo. Voi fateci sapere cosa vi raccontano i vostri figli, perché per mezzo della loro voce il Signore proclama la Sua presenza (salmo 8).
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