Autore: basilica

  • Comunità in cammino 27 settembre 2015

    Comunità in cammino 27 settembre 2015

    CRP_5404COMUNITÀ PASTORALE S. TERESA DI GESU’ BAMBINO

    NOTIZIARIO QUINDICINALE DELLA PARROCCHIA S.S. SIRO E MATERNO IN DESIO

    Anno 14 – Numero 2 Domenica 27 Settembre 2015

    con la Concelebrazione di Giovedì 1° ottobre alle 21 in Basilica
    LA COMUNITA’ PASTORALE INIZIA IL SUO VI ANNO
    invocando la protezione di S. Teresa di Gesù Bambino

    Sembra proprio ieri il momento in cui abbiamo dato l’avvio, eppure la nostra Comunità Pastorale cittadina sta già varcando la soglia del primo lustro ed entra ora nel 6° anno di cammino. Certo è una realtà ancora molto giovane perché – se volessimo fare il paragone con la vita umana – avrebbe appena finito la scuola dell’infanzia e si appresterebbe a fare l’ingresso nella scuola elementare. E’ per questo motivo che proprio pochi giorni fa, in una riunione dei responsabili di comunità della nostra zona, il Vicario episcopale riferiva un’opinione condivisa secondo la quale ci vorranno almeno una ventina di anni prima che questa nuova forma di presenza della Chiesa sul territorio diventi un fatto abbastanza pacifico e accettato da tutti i fedeli.
    Riguardando quanto scrivevo su questo stesso notiziario 5 anni fa, mi è sembrato che le osservazioni fatte allora abbiano ancora il loro significato e possano essere utilmente riproposte ai fedeli delle parrocchie di Desio. Ne riporto quindi qui sotto qualche stralcio.

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  • Comunità in cammino 13 settembre 2015

    basilica-altareCOMUNITÀ PASTORALE  S. TERESA DI GESU’ BAMBINO

    NOTIZIARIO QUINDICINALE  DELLA  PARROCCHIA  S.S. SIRO E  MATERNO IN DESIO

    Anno 14 – Numero 1

    La nuova lettera pastoral dell’Arcivescovo

    Educarsi al pensiero di Cristo

    «Accoglienza, tutti dobbiamo sentirci responsabili»

    di Annamaira Braccini

    Tanti i temi, gli argomenti e gli eventi – con al “cuore” alcuni punti cruciali, concretissimi – da affrontare nella logica suggerita dalla Lettera pastorale presentata questa mattina in Duomo, di una cultura della fede, relativa, per esempio, alla «famiglia, con le problematiche scottanti che si collegano a tale questione su cui rifletterà il Sinodo – dice l’Arcivescovo nella conferenza stampa svoltasi al termine del Pontificale – Occorre un cambiamento di mentalità radicale. La cosiddetta politica familiare è stata fin qui un prendersi cura della famiglia, intesa come oggetto di cura anche da parte delle parrocchie. Essa invece deve diventare soggetto del’annuncio di Cristo a partire dall’esperienza quotidiana. All’interno di questo dato sarà possibile affrontare, allora, le grandi sfide, come quella delle famiglie ferite. Se viene meno tale impegno quotidiano della famiglia nel vivere ogni giorno in riferimento a Cristo, il cristianesimo perde forza». Non a caso, nella Lettera uno dei paragrafi è dedicato alla famiglia, con l’indicazione di ben diciotto modalità con cui tale soggetto può vivere un nuovo protagonismo a partire dal ruolo dei nonni «L’autentica cultura della fede nasce dall’esperienza quotidiana… Il riferimento cnn può che essere al presente con i suoi drammi: «Ciò che è successo in Germania e in Austria è importante, perché testimonia che esiste un ultimo “costume di compassione”. Bisogna passare da uno schema di emergenza ad una visione strutturale del fenomeno migratorio e questo chiama in causa i soggetti che accolgono coloro che arrivano, nella loro diversità, implicando diversità di compiti. La Chiesa fa molto, fa il buon samaritano, sostituisce il welfare dell’emergenza, cerca di porre un primo rimedio e dare un’accoglienza, ma ben altro è il compito delle istituzioni, che devono elaborare una visione politica. Per quel che capisco, le decisioni della Merkel, di Hollande e dell’Austria, sono importanti perché mi pare che possano avviare proprio il passaggio dall’emergenza alla soluzione strutturale del problema. Bisgona ripensare il processo immigratorio, facendosi carico, in maniera diversa, della situazione africana, per quanto riguarda l’Europa, e facendo, come Italia, una politica mediterranea differente (avremmo dovuto farla da sempre, gestendo una leadership che, con la Spagna, abbiamo a livello appunto di rapporti con il Mediterraneo). Bisogna fare una proposta politica organica: ora è importante trovare un’identità precisa ai profughi ed a chi fugge dalle guerre, e nle futuro elaborare un progetto. L’immigrazione è un processo di meticciamento, di mescolanza che è in atto in tutto il pianeta: 800 milioni di persone sono in movimento». Infatti la Lettera pastorale si apre col ricordo personale di quanto l’Arcivescovo ha visto e toccato con mano a Erbil, con miglia di persona che in una notte hanno dovuto abbandora le loro case e vivono ora in container a oltre cinquanta gradi: «Cristo con la croce ci pone di fronte al martirio, spesso cruento, e questo non si può dimenticare». Se i processi non possono essere fermati, possono però essere orientati. «Penso – scandisce Scola – che il meticciamento che riguarda l’Europa sia fondamentale dal punto di vista del configurarsi del nuovo cittadino europeo».
    Anche la grande metropoli, in quanto ale, è tra i destinatari ideali – non potrebbe essere altrimenti – della Lettera: «Milano ha tutti gli elementi per autocomprendersi come metropoli, ma la frammentazione e la prova della povertà delle periferie non favoriscono quella presa di coscienza unitaria che ho chiamato anima» … «Tutti abbiamo convenuto che l’epoca moderna non è finita, ma siamo meno che balbettanti sul futuro. Per questo abbiamo deciso di avviare, come strumento prettamente laito, i “Dialoghi di vita buona”. Parole come diritto, giustizia, solidarietà, amore, sofferenza, scienza, neuroscienze, bioingegnerie genetiche, che contenuto hanno? … Il narcisismo ha intaccato la vita, nel senso che anche per i cristiani vi è difficolta pratica nel vedere il nesso tra la fede e l’azione quotidiana. Ciò colpisce soprattutto la generazione di mezzo, trai 30 ed i 55 anni, che non sono contrari alla Chiesa, ma non capiscono più cosa abbia che fare Cristo con la loro vita. Non riusciamo così a proporre uno stile cristiano. Non dimentichiamo che quando il Papa parla della Chiesa in uscita intende un’uscita antropologica, sociale, “ecologica”. È impossibile che io apra la mia casa ai profughi o faccia volontariato con anziani ed ammalati, senza pormi, almeno implicitamente, la domanda del perché e del per Chi lo faccio. … Dobbiamo uscire dallo schema per cui la Chiesa è una cosa a parte rispetto alla società: nulla e nessuno è lontano, perché tutti siamo interessati dalle esperienze base della vita. Vita che ci è stata data e che dobbiamo donare a nostra volta.. Ognuno deve sentirsi responsabile in prima persona anche nel’accoglienza.

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  • Avvisi domenica 6 settembre 2015

    II Domenica dopo il Martirio di San Giovanni

    Avvisi per la Basilica SS Siro e Materno

    Domenica sera alle ore 20.45 in via grandi, davanti alla Chiesa dell’Oratorio: arrivo della Fiaccolina dal Santuario dell’Assunta in Morbegno; l’occasione per dare inizio al nuovo anni!

    Sono disponibili presso il bar dellOratorio e sul suo sito i moduli di iscrizioni per la catechesi dell’Iniziazione Cristiana, secondo il seguente calendario.

    • II elementare, nel 1° anno di accompagnamento in preparazione al Sacramento della Confessione e della Comunione ha l’incontro di CATECHESI il martedì dalle
      ore 16.50 alle ore 17.50 a partire dal 3 novembre 2015, con scadenza quindicinale.
    • III elem da giovedì 17 settembre ogni giovedì dalle ore 16.50 alle ore 17.50
    • IV elementare da venerdì 18 settembre, ogni venerdì dalle 16.50 alle ore 17.50.
    • V elementare lunedì 14 settembre La V elementare, ogni lunedì dalle ore 16.50 alle ore 17.50
    • Coloro che si preparano alla celebrazione della Cresima il prossimo 25 ottobre, inizieranno gli incontri martedì 15 settembre alle ore 16.50.

    incontri per genitori :

     

    • IV elementare: domenica 27 settembre alle ore 17.00 e domenica 15 novembre ore 16.00
    • V elementare: domenica 11 ottobre ore 16.00
    • III elem: domenica 27 settembre alle ore 15.30
    • II elementare: 3 incontri prima di iniziare la catechesi, necessari perché i figli possano iniziare il cammino. Le date sono: martedì 13 / 20 / 27 ottobre dalle ore 18.15

    Lunedì mattina ripredenderà la celebrazione della S.Messa delle ore 9 nella chiesa  della Beata Vergine Immacolata dell’Oratorio.

    Lunedì sera alle ore 21.00 presso la chiesa di S.Giorgio ci sarà un’Eucarestia concelebrata in ricordo di Suor Lucia Pulici e delle sue consorelle trucidate in Burundi un anno fa.

    Questa settimana riprenderà ance la celebraione della S.Messa delle ore 8.30 al martedì e al venerdì nella chiesa del S.Crocifisso.

    Martedì mattina presso il Duomo di Milano l’Arcivescovo presenterà la nuova lettera pastorale dal titolo: “Educarsi al pensiero di Cristo”.

    Giovedì alle ore 21, presso la sala congressi del Banco Desio in via Rovagnati, l’Azione Cattolica ci invita a partecipare al ricordo del Cardinal Martini, con gli interventi di Damiano Modena, Giovanni Colombo, Fabio Pizzul e Marco Vergottini.

    Nel mese di settembre, presso l’ufficio parrocchiale si ricevono le iscrizioni al corso di preparazione al Matrimonio Cristiano, che si svolgerà nel mese di ottobre.

  • Comunità in cammino – anno 13 numero 21

    basilica-altareCOMUNITÀ PASTORALE  S. TERESA DI GESU’ BAMBINO

    NOTIZIARIO QUINDICINALE  DELLA  PARROCCHIA  S.S. SIRO E  MATERNO IN DESIO

    Anno 13 – Numero 21

    GIORNATA PER LA CARITÀ DEL PAPA

    di Vincenzo RINI

    Domenica 28 giugno è la “Giornata per la carità del Papa”, nella quale il vescovo di Roma chiede ai fedeli di “dargli una mano” nel testimoniare al mondo che l’amore universale di Dio si manifesta attraverso l’amore efficace dei cristiani. Una Giornata forse non suffi-cientemente conosciuta dai cattolici. Vale la pena, quindi, riflettere sul suo significato. […]

    Gli Atti degli Apostoli (4,32-35) raccontano che la Chiesa delle origini era fondata sulla carità verso i bisognosi, che diventava effettiva con il portare offerte agli apostoli, capitanati da Pietro, i quali pen-savano poi a distribuirle. I cristiani, si afferma, «avevano un cuore solo e un’anima sola»; manifestavano così che la Chiesa è carità. È quanto intende manifestare la Giornata per la carità del Papa: dire al mondo che la risurrezione di Cristo la si testimonia prima di tutto con una carità concreta che passa attraverso le mani del Papa.

    Possiamo poi domandarci come deve essere compiuta la carità che i cristiani fanno al Papa perché lui la doni ai poveri del mondo. La risposta la troviamo nella seconda lettera di San Paolo ai Corinzi – nella quale l’Apostolo organizza una colletta a favore dei poveri di Gerusalemme -, in cui indica lo stile di questa carità che passa attraverso l’apostolo, fatto anzitutto di generosità; afferma infatti: «Chi semina scarsamente, scarsamente raccoglierà e chi semina con larghezza, con larghezza raccoglierà». Uno stile, inoltre, fatto di gioia: «Ciascuno dia secondo quanto ha deciso nel suo cuore, non con tristezza, né per forza, perché Dio ama chi dona con gioia» (9,6-7).

    […] È il messaggio che continuamente ci invia papa Francesco: la Chiesa è una sola grande carità; la Chiesa è carità o non è. Una Chiesa che dimentica i poveri non è Chiesa, nega se stessa, perché nasconde la verità fondamentale del Vangelo: che Dio è amore universale, e che la Chiesa deve testimoniarlo. Testimonia pure, questa Giornata, che, come è vero che “credere, si crede insieme”, è altrettanto vero che “amare, si ama insieme”: insieme al Papa, per mezzo suo, con carità unica e indivisa.

    Ecco perché è importante che la Giornata per la carità del Papa sia […]vissuta come esperienza “cattolica” nel senso vero del termine. Questo nella consapevolezza che oggi i poveri bisognosi di essere sorretti, vestiti, sfamati, si sono moltiplicati; di conseguenza, deve moltiplicarsi l’amore, la generosità, la gioia, secondo l’insegnamento di San Paolo: «C’è più gioia nel dare che nel ricevere» (Atti, 20,35). Certamente, in tutte le nostre parrocchie, si opera con carità verso i poveri; la Giornata della carità del Papa ci aiuta ad allargare lo sguardo, ad aprire il cuore, a misurare la nostra carità sulla carità universale di Dio, che è Padre di tutti.

    Potete leggere la nuova lettera enciclica di Papa Francesco: «Laudato si’» in italiano direttamente sul sito del Vaticano, oppure potete richiederne una copia in sacrestia della Basilica.

    LETTURA E RIFLESSIONE

    ALLARGANO LA MENTE E IL CUORE

    Grun A. – Le questioni della vita. Trovare un senso e un orientamento. A cura di R. Walter.

    Queriniana, Brescia 2015, pp. 198, € 16.50.

    L’A. – noto come uno dei più fecondi scrittori di spiritualità in Europa – affronta in questo vol. diverse questioni relative all’esistenza quotidiana dell’uomo: il lavoro, la fede, il fallimento, i rapporti interpersonali, il dolore e la malattia. Le risposte offerte dall’A. non vogliono essere intese come “ricette” per la soluzione di problemi, bensì come invito a osservare la propria situazione con altri occhi, scoprendo il senso della propria esistenza.

     AA. VV. – Leggere la Bibbia nella Chiesa. Con il testo integrale della ‘Dei Verbum’, Edizioni Dehoniane, Bologna 2015, pp. 78, € 7,80.

    Durante l’ultima sessione del Concilio Vaticano II (l’8 novembre 1965) veniva promulgata la Costituzione dogmatica sulla Divina Rivelazione. Il testo, nato da un confronto coraggioso e aperto, aveva saputo tenere insieme il rispetto per la tradizione della Chiesa e l’esigenza di un profondo rinnovamento pastorale. A mezzo secolo di distanza, qual è stato il cammino di quel documento? E in quale direzione la Chiesa oggi ritiene di dover camminare? Un monaco e due docenti di studi biblici cercano risposte a questi interrogativi, riflettendo sulla necessità che la Parola di Dio divenga sempre più il centro della vita e dell’esperienza di comunità cristiane aperte anche all’ecumenismo e ai non credenti.

    Facchini F. (a cura di) – Natura e cultura nella questione del genere-

    Edizioni Dehoniane Bologna 2015, pp. 192, € 18,00

    La questione del “genere” (o, per chi preferisce, il gender) è senza dubbio uno degli ambiti di maggiore dibattito e confronto all’interno della cultura e della società contemporanee. Negli utlimi decenni si è infatti verificata un’accelerazione del costume che vuole mutata la percezione dell’identità dell’essere umano, tradizionalmente colto come maschio e femmina. Al centro del dibattito vi è il modo di pensare il rapporto tra natura e cultura: per la “teoria del gender” la concezione stessa di ‘natura’ è irrilevante nella costruzione dell’individuo e della società. La forza dirompente e pervasiva di questo modo di pensare è tale da mettere in crisi tutto il sistema educativo, inghiottendo principi di valore e di riferimento a cui ci siamo rifatti per secoli. A farne le spese è soprattutto l’istituto della famiglia tradizionale composta da un padre e una madre. IL cvolume curato da Mons. Fiorenzo Facchini raccoglie gli Atti di un seminario di studio dove sono intervenuti sociologi, antropologi e giuristi, sottolineando l’”unidualità” uomo-donna.

    Poggi-Johnson M. – Amor m’accolse. L’ospitalità al cuore della vita.

    Ed. Marietti, Genova 2014, pp. 134, € 15,00.

    Un libro che, come un manuale di vita vissuta, cerca di illustrare il significato di parole come ospitalità e accoglienza. Scardinando facili luoghi comuni e diffusi stereotipi, l’A. affronta il tema dell’ospitalità, che è metafora di altri aspetti della vita e dell’esperienza umana, il matrimonio, la vita intellettuale, la spiritualità. Si respira in queste pagine la convinzione che pensare l’accoglienza sia un modo profondo si pensare ai propri rapporti non solo con stranieri, ma anche con le persone, con le idee, con Dio. Sono considerazioni nate dall’esperienza reale, capace di scardinare chiusure e di mettere ironicamente in luce atteggiamenti normali di esclusione.

    Raineri P.L. – Nonnipoti. Un legame speciale. Ed. Effatà 2014, pp. 208, € 12,00.

    Nessuno può fare per i bambini quel che fanno i nonni: essi spargono polvere di stelle sulla vita dei piccoli”: questa frase di Alex Haley dà il senso dell’intero volume della professoressa Paola Libanoro Raineri, mamma di tre figli e nonna. Il Legame familiare tra nonni e nipoti è del tutto particolare. E’ per sua natura lontano dalla competizione, dall’efficienza, dall’esigenza di dover costruire una buona immagine di sé, per sé e per gli altri. E’ caratterizzato dalla gratuità, dallo stare insieme godendo della reciproca presenza. Per un bambino avere un nonno significa avere la certezza che anche i suoi genitori sono stati piccoli come lui, e che crescerà sentendosi parte di una storia familiare continua, di cui anche lui sarà protagonista.

  • La comunione sulla mano

    PREMESSA

    Comunicarsi alla mensa eucaristica, ricevendo il Corpo e il Sangue del Signore significa partecipare pienamente alla Messa, che è il Convito pasquale. La Chiesa, per ravvivare l’amore profondo a questo “Sacramento mirabile”, riserva grande attenzione anche nel modo di avvicinarsi alla mensa e di ricevere la Comunione.

    COME ACCOSTARSI ALLA COMUNIONE EUCARISTICA

    Disposizioni interiori:

    • Innanzitutto la fede nella presenza reale del Signore sotto l’aspetto del pane e del vino consacrati. L’”Amen” che il fedele pronuncia rispondendo alle parole del ministro significa “E’ vero” o anche “Credo”, ed è il segno eloquente della consapevolezza di ciò che si va a ricevere.
    • Lo stato di grazia: la Chiesa chiede che nessuno, consapevole di essere in peccato grave, per quanto si creda pentito, riceva il Corpo del Signore senza prima essersi riconciliato sacramentalmente, a meno che vi sia grave e urgente necessità.
    • Il digiuno: la rinuncia al cibo comune (eccettuata l’acqua o le medicine), per almeno un’ora prima della Comunione, ci richiama al fatto che il pane eucaristico è il cibo che nutre la nostra fede ed ha un’importanza maggiore di ciò che serve a nutrire il nostro corpo. Da questo digiuno sono dispensati i malati, gli anziani e coloro che li assistono.

    Il modo esterno di ricevere la comunione

    – Chi riceve la particola sulla mano deve seguire il modo prescritto dai Vescovi Italiani, che è il seguente:

    • si protendono entrambe le mani a ricevere il Corpo di Cristo: una manosopra, leggermente concava, dove lasciar deporre l’Ostia – poi conla mano che sta sotto, si prende la particola per portarla alla bocca (dopo essersi spostati di lato per consentire di avanzare a chi sta dietro).

    Quest’ultimo gesto dev’essere compiuto stando ancora davanti all’altare e non è permesso portare la Comunione al posto, tanto meno fuori di chiesa.

    – Anche l’atteggiamento del corpo deve esprimere dignità, e venerazione verso il Sacramento eucaristico: pronunciamo chiaramente e gioiosamente (non bisbigliando) il nostro “Amen”, per esprimere il desiderio di diventare sempre più membro vivo e responsabile del Corpo di Cristo che è la Chiesa. Dopo aver ricevuto il Pane eucaristico non è necessariofare alcun segno di croce, inchino o genuflessione. E’ raccomandabile invece unirsi agli altri, se l’assemblea sta cantando, oppure rimanere seduti in raccoglimento.

    (Nota: Ricevere la comunione sulla mano risponde meglio alle parole del Signore che dice: “Prendetee mangiate”. Inoltre non c’è motivo di ritenere che la lingua sia una parte più degnadella mano, poiché il cristiano nel Battesimo diventa membro di Cristo e del suo corpo che è la Chiesa con tutto se stesso, e quindi con ogni parte del proprio corpo. Comunque, i Vescovi precisanoche: Chi desidera può continuare a ricevere la particola direttamente sulla lingua, come si faceva nel più recente passato. Il ministro rispetterà la scelta del fedele…)

    UN TESTO MOLTO SIGNIFICATIVO

    (tratto da un’Omelìa di Teodoro di Mopsuestia–Cilicia, IV secolo)

    “Il corpo e il sangue di nostro Signore ci nutrono e ci fanno attendere di essere trasformati in esseri immortali ed incorruttibili. Ciascuno di noi si avvicina con umiltà e con le mani tese. Così il fedele confessa di ricevere il corpo del Re, che è divenuto Signore dell’universo per la sua unione con la natura divina e che è adorato come Signore di tutto il creato. Le mani tese indicano la grandezza del dono. “Si tende la mano sopra per ricevere l’oblazione che viene data; ma sotto si pone l’altra”, in segno di profondo rispetto. La mano tesa ha un compito più elevato per ricevere il corpo regale; l’altra fa da supporto e guida alla mano sorella, svolgendo rispetto ad essa per quanto sia eguale, la funzione di serva, e questo a motivo del corpo che porta.

    “Distribuendo l’oblazione il pontefice dice: Il corpo di Cristo”. Questa parola ti impegna a non restare alle apparenze, ma a considerare nel tuo cuore quello che è diventato il pane offerto: per la venuta del Santo Spirito è il corpo di Cristo. Devi dunque presentarti con rispetto ed amore: con rispetto per la sua dignità, con amore per la grazia. “Per questo, infatti, dici dopo di lui: Amen”. Con la tua risposta confermi la parola del pontefice e la sottoscrivi.

    Riconoscendo la tua debolezza e la tua indegnità di fronte ad un simile dono, devi pregare e glorificare chi ha colmato te, peccatore, di tale favore… Non solo il corpo, ma al tempo stesso anche l’anima è nutrita dalla grazia dello Spirito santo per mezzo di questa comunione santa…“Dopo aver fatto la comunione…rimarrai per compiere con tutti il tuo dovere di azione di grazie e di benedizione… E’ giusto che quanti hanno preso insieme questo cibo spirituale rendano in comune azione di grazie a Dio per il suo beneficio.

  • Comunità in cammino 7-6-2015

    COMUNITÀ PASTORALE  S. TERESA DI GESU’ BAMBINObasilica-dal-fondo

    NOTIZIARIO QUINDICINALE  DELLA  PARROCCHIA  S.S. SIRO E  MATERNO IN DESIO

    Anno 13 – Numero 20 Domenica 7 Giugno 2015

    Paradosso e mistero

    CONTEMPLARE L’EUCARISTIA CON FEDE E CARITA’

    (Beato PAOLO VI: dall’Omelia del Corpus Domini 1966)

    …Diremo un paradosso: voi, alunni tutti della mentalità contemporanea, siete in condizioni migliori, per maturità mentale e per necessità spirituale, che non fossero le gene-razioni passate, per apprezzare il Sacramento dell’Eucaristia, non fosse altro per l’impensabile scoperta che tutti in certa misura – anche quelli che non hanno la fortuna di credere – tutti possiamo fare (con maggiore sod-disfazione) dell’intenzione, come dire?, sociale, universale, a tutti accessibile, per tutti e ciascuno concepita, propriamente espressa in questo Sacramento, che moltiplica l’offerta che Cristo fa di se stesso a chiunque voglia incontrarlo e vivere con Lui e di Lui. Nell’Eucaristia è contenuta e palese questa intenzione: il dono di Cristo per tutti, per ciascuno, per Noi, per voi.  Lo ha detto Lui con intenzione chiarissima: “Questo è il mio Corpo, dato per voi; questo è il mio Sangue, sparso per voi. Fate questo in memoria di me”.

    …L’esplorazione del meraviglioso mistero eucaristico: …noi concluderemo esortandovi ancora a tentarla da voi stessi…Chi bene la inizia, non torna più indietro, ma resta preso dall’incanto della rivelazione, e non più solo del pensiero di Cristo, ma dell’umanissimo, del divinissimo, dell’implacabile amore suo: “Dilexit me”-Egli mi ha amato (Gal 2,20).  Comprendete questa parola? Ebbene ricordate che per entrare nella sfera misteriosa ed avvolgente della Realtà eucaristica non servono i sensi, se non per introdurci nel linguaggio dei sacri segni; non basta l’intelligenza, che deve offrire tutto il suo umile sforzo, ma rimane impari alla com-prensione della verità nascosta; si dovrà dire, come noi cantiamo: “Sola fides sufficit”, basta la fede? Sì, ma se la fede non è sola; se cioè la carità la vivifica. Nel regno eucaristico comprende chi crede e chi ama. L’amore diventa coefficiente di intelligenza, perché è finalmente possesso. Nella conquista delle cose divine serve di più l’amore, che non ogni altra nostra facoltà spirituale.

    E questo accenniamo per ricordarvi che questa via dell’amore è aperta a tutti. E’ la via facile e consueta che vi invita alla Messa festiva; la quale, come sapete, è una celebrazione della carità fraterna in ordine al culto e alla conquista della carità divina.
    Ecco, noi vi lasceremo questa sola e somma raccomandazione: siate assidui, siate partecipi, siate amorosi della vostra Messa festiva e comunitaria; fate attenzione a Cristo, che si rende presente per rinnovare a vostra salvezza il suo sacrificio e il suo banchetto di ineffabile amicizia; fateci in cuor vostro questa promessa: che darete importanza, darete interesse, affezione, fedeltà alla celebrazione della santa Messa; e Noi saremo felici.

    APPUNTAMENTI IN VISTA

    DOMENICA 7 GIUGNO – SS. CORPO E SANGUE DI CRISTO       (CORPUS DOMINI)

    Letture del giorno: Es 24,3-8; Sal 115; Eb 9,11-15; Mc 14,12-16.22-26

    • Ore 17,30:    nella chiesa dei Ss. PIETRO E PAOLO: S. MESSA + ADORAZIONEEUCARISTICA
    • Ore 21,00:    SOLENNE PROCESSIONE PER LE VIE DELLA CITTA’ (da Ss. Pietro e Paolo verso la Basilica) (Le famiglie che abitano lungo il percorso indicato sono invitate ad esporre i segni di partecipazione per questo momento di preghiera eucaristica)

    LUNEDI’ 8 GIUGNO

    INIZIO DELL’ ORATORIO ESTIVO PRESSO L’ORATORIO B.V.I. (FINO  AL 10/07/2015)

     

    VENERDI’ 12 GIUGNO -GIORNATA MONDIALE DI SANTIFICAZIONE SACERDOTALE

    Ore 21,00:    a Nova Milanese, S. MESSA per tutti i sacerdoti del Decanato.

    DOMENICA 14 GIUGNO – TERZA DOMENICA DOPO PENTECOSTE
    Letture del giorno: Gen 2,18-25; Sal 8; Ef 5,21-33; Mc 10,1-12
    Ore 15,30:    presso i Missionari Saveriani in via Don Milani n. 2, pomeriggio di spiritualità proposto dall’Azione Cattolica del Decanato di Desio, con la riflessione su: “Carlo Carretto, l’innamorato di Dio”, guidata da don Gianni Zappa, assistente diocesano AC. Alle ore 17,00 conclusione con la celebrazione della S. Messa.
    Ore 18,00:    inizio del corteo storico della 27a edizione del “PALIO DEGLI ZOCCOLI”, con la conclusione della corsa degli atleti, rappresentanti le 11 contrade, intorno alla Basilica.
    ATTENZIONE:in concomitanza delle manifestazioni del “Palio”, la S. Messa delleore 18,30 verrà celebrata nella Chiesa dell’Oratorio B.V.I. anziché in Basilica.
    Anno13 Numero 20                                                                                                                                      Pagina 3

    GIOVEDI’ 18 GIUGNO

    Ore 21,00:     in Basilica, serata di Emmaus: ADORAZIONE EUCARISTICA
    per tutte le Parrocchie cittadine.

    SABATO 20 GIUGNO
    PELLEGRINAGGIO U.N.I.T.A.L.S.I. al Santuario della “Madonna della Misericordia” di Savona.

    DOMENICA 21 GIUGNO – QUARTA DOMENICA DOPO PENTECOSTE
    Letture del giorno: Gen 18,17-21;19,1.12-13.15.23-29; Sal 32; 1Cor 6,9-12; Mt 22,1-14

     

     

    A  V  V  I  S  I

    VIAGGIO A PRAGA-SALISBURGO-MONACO dal 27 al 31 agosto 2015

    Il programma è riportato interamente sul precedente numero del Notiziario, e si trova anche presso l’Ufficio Parrocchiale [ore 17-19] (dove si ricevono anche le iscrizioni – entro il 20 giugno)

    ISCRIZIONI AI CORSI DI MUSICA

    Presso la sede del “CORPO MUSICALE PIO XI – CITTA’ DI DESIO” in via Olmetto n. 59 (Casa natale di Pio XI) si ricevono le iscrizioni tutti i lunedì sera dalle ore 20,45 alle ore 22,30
    (oppure tramite appuntamento telefonando al n. 3469639910) Si accettano iscrizioni di tutte le fasce di età a partire dai dieci anni

    GIUGNO 2015-2° parte

  • Comunità in cammino – 24 maggio 2015

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    Comunità in cammino

    NOTIZIARIO QUINDICINALE  DELLA  PARROCCHIA  S.S. SIRO E  MATERNO IN DESIO
    Anno 13 – Numero 19                               Domenica 24 Maggio 2015

    Sabato 30 maggio: celebriamo per la prima volta la
    MEMORIA LITURGICA DEL BEATO PAOLO VI

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  • Comunità in cammino – 10 maggio 2015

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    Notiziario quindicinale della Parrocchia SS Siro e Materno in Desio

    Anno 13 – Numero 18 Domenica 10 Maggio 2015

    RACCOLTA FONDI CARITAS

    (Domenica 17/5 nelle Parrocchie)

    Terremoto in Nepal, emergenza continua. La Caritas ha attivato uomini e mezzi per offrire supporto alle popolazioni colpite dal sisma che ha causato migliaia di morti. Anche da casa si può contribuire, con un piccolo versamento: bastano 25 euro per sfamare una famiglia per un mese

    Continua ad aggravarsi il bilancio del violentissimo terremoto che ha colpito il Nepal. Gli ultimi dati – aggiornati a martedì – parlano di oltre 4.500 morti.

    Tra chi si è immediatamente attivato per i soccorsi, anche Caritas Internationalis che, insieme a una squadra di Caritas India, è corsa in supporto agli operatori locali.

    Il direttore della Caritas Nepal, il gesuita Pius Perumana, avrebbe dovuto partecipare, come delegato della Caritas del suo Paese, al convegno internazionale delle Caritas del mondo che si ritroveranno a Milano per l’Expo il 18 e il 19 maggio. Nella sua agenda ci sarebbe anche un intervento nella parrocchia di Bollate, dove avrebbe raccontato il lavoro che Caritas Nepal sta portando avanti sul tema del cibo e dell’assicurare nutrimento a tutti. La sua partecipazione al momento è in forse, e verrà confermata oppure disdetta non prima della prossima settimana, quando la situazione nel Paese sarà più chiara.

    A causa delle numerose frane che hanno interrotto i collegamenti con la capitale, risulta ancora difficile, se non impossibile raggiungere i distretti più lontani. Si continua a scavare, nella speranza di trovare ancora superstiti. Le migliaia di feriti sono stati ricoverati negli ospedali che non hanno mezzi a sufficienza per reggere questa emergenza, manca l’acqua e si teme il diffondersi di epidemie.

    Al momento gli aiuti più urgenti che stanno fornendo sono alloggi di emergenza, tende, cibo e acqua potabile, kit igienici. Si è avviata anche un’attività di supporto psicologico per le persone maggiormente traumatizzate. Mentre la risposta di emergenza continuerà per diverse settimane nel medio e lungo periodo lavoreremo con le comunità colpite per ricostruire le loro abitazioni e ideare ed incentivare vecchi e nuovi mezzi di sussistenza economica.

    «È possibile fare la nostra parte anche dall’Italia: abbiamo attivato una sottoscrizione per far fronte alla prima emergenza- spiega ancora Minoia – Con 25 euro si possono fornire alimenti essiccati per una famiglia per un mese. Con una donazione di 10 euro, invece, si può assicurare acqua per una famiglia per una settimana, oppure una tenda per ospitare 3 famiglie, o ancora 30 chili di riso sufficienti per una famiglia per un mese».

    ALCUNI CANALI PER FAR GIUNGERE LE OFFERTE

    – C.C.P n. 000013576228 intestato Caritas Ambrosiana Onlus – Via S.Bernardino 4 – 20122 Milano.
    – C/C presso Banca Prossima, intestato a

    Caritas Ambrosiana Onlus
    IBAN: IT97Q0335901600100000000348

    Indicate la causale: “terremoto in Nepal”

    Le offerte sono detraibili fiscalmente

     

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  • Comunità in cammino

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    Notiziario quindicinale della Parrocchia SS Siro e Materno in Desio

    Anno 13 Numero 17 Domenica 26 aprile 2015

    IL NUOVO CONSIGLIO PASTORALE

    TRA PASSATO E FUTURO

    Si ritiene utile portare a conoscenza di tutta la Comunità almeno alcuni passaggi del testo di un’intervista rilasciata dal Prevosto a un periodico locale.

    LA FUNZIONE DEL CONSIGLIO PASTORALE NELLA COMUNITÀ CRISTIANA

    Ricordiamo che la missione della Chiesa (e quindi anche di ogni comunità locale) è quello di annunciare, celebrare e testimoniare nella storia il Mistero Pasquale, cioè l’amore di Dio per gli uomini, manifestato nella venuta tra noi del Figlio di Dio e culminato nella croce e risurrezione di Cristo. Affinché questa missione sia esercitata in un cammino di partecipazione e corresponsabilità tra tutte le componenti del popolo di Dio, e quindi anche dai laici (che sono i comuni battezzati) insieme ai preti e ai religiosi, in ogni Comunità viene costituito un Consiglio Pastorale che – dopo aver cercato di cogliere la situazione concreta dell’ambiente umano in cui la comunità è inserita – stabilisce gli orientamenti e le linee guida per le varie attività ecclesiali (evangelizzazione, catechesi, liturgia, educazione dei giovani, attività caritative ecc.). La componente laicale, tra l’altro, rappresenta la maggioranza dei membri del Consiglio, e affinché sia il più possibile rappresentativa dell’intera popolazione, i membri vengono eletti nella misura dei 2/3 del totale. E’ bene notare che il Consiglio, una volta costituito, vede articolarsi il suo lavoro anche attraverso le varie Commissioni che si formano al suo interno. Possiamo ricordare, ad esempio, la Commissione Caritas, quella di Pastorale Familiare, di Pastorale Sociale, di Pastorale Giovanile ecc.

    I RISULTATI OTTENUTI DAL CONSIGLIO USCENTE

    Nei 4 anni in cui ha esercitato il suo mandato, il Consiglio Pastorale uscente ha affrontato diverse problematiche, tutte tendenti – è bene sottolinearlo – a creare una sempre maggiore conver-genza di iniziative tra le 5 parrocchie cittadine, sia nei contenuti che nei metodi. Ciò ha portato ad unificare alcune proposte nell’ambito della catechesi, della formazione e delle celebrazioni, come ad esempio le Giornate Eucaristiche, gli Esercizi spiri-tuali (comuni nel tema e nei tempi) e il cammino unitario della Quaresima, sia negli incontri sia nella scelta del gesto di solidarietà da proporre alla popolazione. Certamente una delle scelte più signi-ficative, che dovrebbe essere ormai nota a tutta la città, è stata l’avvio, nell’ot-tobre di tre anni fa, della “Mensa solidale” per andare incontro alle neces-sità di chi non ha le risorse per garantirsi in modo costante il pasto quotidiano. La Mensa solidale fa seguito a un’altra scelta importante di qualche anno prima e cioè la creazione della “Casa di Mamre”, ossia un appartamento in città per ospitare donne e bambini in emergenza abitativa. Recentemente invece sono stati indetti alcuni incontri dal titolo “Fare Impresa, creare Lavoro”, in collaborazione con l’Amministrazione Comunale, che hanno dato origine ad alcune opportunità che si stanno ancora sviluppando. Sul versante educativo si sono stabilite insieme anche le tappe dell’Iniziazione Cristiana dei ragazzi con la relativa celebrazione dei sacramenti della Confermazione ed Eucaristia. Un’iniziativa che ha visto una buona partecipazione a livello cittadino è stato anche il percorso delle “Serate di Gerico”, cioè una serie di incontri di catechesi per gli Adulti, con un’impostazione innovativa. Ci sono state senz’altro altre scelte significative, ma ci vorrebbe troppo tempo e spazio per ricordarle tutte.

    I PRINCIPALI OBIETTIVI PER IL PROSSIMO CONSIGLIO PASTORALE

    Non dimenticando il fatto che sarà il Consiglio stesso, quello che risulta dalle elezioni di questo 19 aprile, che – dopo aver fatto il punto della situazione attuale – si darà degli obiettivi su cui puntare prioritariamente nel qua-driennio in cui rimarrà in carica, mi sembra di poter indicare a grandi linee qualche orientamento di fondo. Innanzitutto bisognerà intensificare gli sforzi perché la Comunità Pastorale che è stata avviata 5 anni fa e che raccoglie le parrocchie di Desio, diventi una realtà sempre più concreta, non solo, ma anche meglio percepita e assimilata dal comune sentire dei desiani. A questo proposito dovrà acquistare sempre più spessore l’unità della Caritas cittadina (che comunque è già ben avviata). Recentemente è stato stilato anche un progetto intitolato “Diventare Famiglie Cristiane” che andrà riformulato e precisato per diventare al più presto operativo. Rimane comunque un vasto orizzonte che va meglio esplorato e che – in una parola – può essere espresso con le parole di Papa Francesco: “Come la Comunità cristiana di Desio può diventare davvero una «Chiesa in uscita»?” E’ una sfida che sta davanti a tutti noi.

    Mons. Elio Burlon (altro…)

  • Comunità in cammino 2015-04-12

    Comunità in camminologo-cic-basilica

    Notiziario quindicinale della Parrocchia SS. Siro e Materno
    Anno 13 numero 16 Domenica 12 Aprile 2015

    RINNOVO del CONSIGLIO PASTORALE della COMUNITÀ

    (TRAMITE le ELEZIONI della PROSSIMA DOMENICA)

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