COMUNITÀ PASTORALE SANTA TERESA DI GESÙ BAMBINO – DESIO
NOTIZIARIO SETTIMANALE DELLA PARROCCHIA SS. SIRO e MATERNO
COMUNITÀ IN CAMMINO
Anno 17 – Numero 16 9 dicembre 2018
Ha scritto un acuto osservatore del nostro tempo: “Viviamo in modo frenetico non perché ci manca tempo, ma perché ci manca senso: i clacson suonano allo scattare del verde, il passo veloce aggredisce la strada, come se da quei secondi dipendesse la salvezza” (A. D’Avenia). La fretta ci assale e talvolta ci impedisce di fare le cose per bene, in modo soddisfacente. C’è ansia da prestazione nello studio, nella professione, nella vita politica, nell’amore e anche nella preghiera: vorremmo “tutto e subito”, anche da noi stessi. Per questo i ritardi di Dio, il suo manifestarsi disteso nel tempo, possono condurre all’ateismo. Ma il problema è nostro, non suo: i nostri desideri si espandono, e quando non si realizzano ci lasciamo prendere prima da un’ansia oppressiva e poi da una rabbia distruttiva. Dopo è difficile recedere dall’orgoglio, tornare a valutazioni più pacate e a decisioni costruttive: è più facile alimentare risentimenti e rancori che dare all’altro (coniuge, figlio, amico, collega… Dio stesso) una nuova possibilità.
Nella Bibbia troviamo del Messia: “Le nazioni lo cercheranno con ansia” (Is 11,10); che l’orante prega: “vivo nell’ansia e sospiro, ma egli ascolta la mia voce” (Sal 55,18); che Gesù raccomanda: “non state in ansia” (Lc 12,29). Su noi e sul nostro futuro Gesù non ha uno sguardo ansioso: “Vedendo le folle, ne sentì compassione, perché erano stanche e sfinite come pecore che non hanno pastore” (Mt 9,36). La sua compassione (cioè condivisione di pensieri e sentimenti) comprende e interpreta meglio le nostre attese e i nostri desideri, calmando ansie e rabbie che disperdono le nostre migliori energie. È anche questo un dono d’Avvento.
don Gianni