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Comunità pastorale Santa Teresa di Gesù Bambino
Il Vangelo di oggi ci riporta il Battesimo di Gesù raccontato non nel suo accadere, ma testimoniato, in seguito, da Giovanni Battista. Gesù è colui che ci salva: come l’agnello pasquale aveva salvato i primogeniti degli ebrei, in Egitto, così Gesù, con la sua morte e resurrezione, ci libera dal peccato che è la sorgente di ogni schiavitù.
L’evangelista insiste molto sul parallelismo Gesù-Agnello pasquale nel suo racconto della Passione. Gesù è l’agnello ucciso nell’ora in cui venivano immolati gli agnelli per la Pasqua, crocifisso senza che gli venga rotto nessun osso, come per quelle vittime sacrificali: a Gesù non vengono spezzate le gambe come ai due ladroni.
Giovanni parla non tanto “dei peccati” ma “del peccato”, della scelta fondamentale della vita in cui siamo tentati di mettere il nostro “io” al posto di “Dio”. Gesù toglie il peccato perché lo porta su di sé: colui che non conobbe peccato, si è fatto peccato per noi sulla Croce!
Non è facile scoprire in noi questo peccato, perché Dio lo sentiamo lontano, non come Padre che ci ama e provvede a noi.
Come riuscire a riscoprire, allora, Dio Amore e il peccato come rifiuto di esso? Lasciandoci guidare dallo Spirito Santo, che è l’amore del Padre e del Figlio, nella preghiera, nella Liturgia, nei Sacramenti…
Comprendiamo che siamo frutto di questo amore e che solo rimanendo docili a questo amore possiamo realizzare in pienezza la nostra vita.
Invochiamo, il dono dello Spirito Santo su ciascuno di noi, sulla nostra Comunità pastorale sulla Chiesa e sul mondo intero.
don Alberto
Una serata di ascolto, conoscenza e confronto reciproco tra i giovani del Decanato di Desio e l’Arcivescovo in occasione della sua visita pastorale
Martedì 16 aprile 2024, in occasione della sua visita pastorale, il nostro Arcivescovo farà tappa nell’oratorio San Bernardo di Nova Milanese, per incontrare i giovani del Decanato di Desio.
L’appuntamento è per le ore 20.00.
La serata sarà caratterizzata dal confronto tra i giovani e l’Arcivescovo: un modo semplice e fraterno per proseguire nell’ascolto e nella conoscenza reciproca e per riflettere insieme circa il rapporto tra la fede e la vita quotidiana, l’essere giovani e l’essere Chiesa.
I giovani si presenteranno, esprimendo il loro vissuto, e racconteranno le loro esperienze nella Chiesa locale e in Decanato; inoltre rivolgeranno anche alcune domande all’Arcivescovo.
La serata si concluderà con una preghiera semplice e una sorta di mandato perché i giovani, là dove vivono, siano missionari, come “scintille” che diffondono quella luce del Vangelo che li ha attirati e li ha conquistati.
Destinatari: i giovani (18/30enni) del Decanato di Desio (gruppi giovanili con i loro educatori, associazioni, movimenti, gruppi sportivi…) e tutti i giovani interessati ad un confronto “aperto” con l’Arcivescovo.
L’incontro sarà presso l’Oratorio San Bernardo in via Venezia, 7 a Nova Milanese.
Per partecipare: inviare una mail a: oratoridinovamilanese@gmail.com
In vista del prossimo rinnovo dei membri del Consiglio Pastorale della Comunità riassumiamo qui alcune indicazioni che il Direttorio per i consigli pastorali parrocchiali e di comunità chiede come caratteristiche ai suoi consiglieri
La chiave di lettura della complessità della Chiesa dei nostri giorni sta nella comunione e nella corresponsabilità di tutti i fedeli. A questo va sicuramente collegata la prospettiva missionaria da perseguire, sia mediante una presenza significativa dei cristiani negli ambiti della vita civile, sia mediante una vita di fede capace di una forza attrattiva da esercitare nei confronti di tutti, battezzati e non.
Per questo ai consiglieri pastorali è richiesta una particolare sensibilità nei confronti della comunità in cui si trovano a operare, parallelamente ad una formazione, soprattutto spirituale, che li aiuti ad affrontare le varie problematiche. La vita e l’azione pastorale della Comunità Pastorale non sono lasciate al caso o all’iniziativa estemporanea di sacerdoti, fedeli o gruppi presenti nelle parrocchie; a partire dalla liturgia, principio della vita cristiana, lo strumento principale per realizzare una effettiva comunione e unità è un progetto pastorale, in cui viene delineato lo sguardo sul futuro della comunità, condiviso nel Consiglio pastorale.
• Il Consiglio pastorale è luogo di pensiero, più che di organizzazione;
Se queste parole possono sembrare particolarmente impegnative o rivolte a specialisti, in realtà i membri del Consiglio pastorale sono persone che cercano di vivere pienamente il loro essere cristiani, che hanno capacità di dialogo e conoscenza dei concreti bisogni della comunità, che si preoccupano del bene dell’intera comunità, evitando lo spirito di parte, in piena comunione con la Chiesa.
Per questo motivo il 14 e il 21 aprile saranno raccolte nelle chiese le autocandidature o le segnalazioni di candidature, per la formazione del nuovo Consiglio pastorale che verrà eletto con le votazioni del 26 maggio ed è importante che ciascuno si interroghi sulla propria possibilità di vivere in prima persona questa esperienza.
Marina Doni
Il 15 aprile inizierà il CORSO ANIMATORI per l’oratorio estivo 2024
Gli adolescenti che vogliono mettersi al servizio di questa iniziativa dovranno comunicare la propria disponibilità entro il 14 aprile compilando un modulo Google per la “candidatura al servizio di animatore” a questo link: https://forms.gle/FPLaFY7LS5AvgtHC7
Speriamo di poter accogliere la disponibilità di tutti, ma avendo 3 oratori estivi non potremo avere un numero infinito di animatori quindi successivamente verranno date comunicazioni in merito.
In occasione della visita pastorale del nostro Arcivescovo il 4 e 5 maggio prossimo, siamo tornati nel ‘500 per indagare sulle prime visite pastorali nella nostra zona ed ecco cosa abbiamo scoperto…
La visita pastorale alle parrocchie della Diocesi trova la sua origine nell’opera di san Carlo Borromeo. Non appena venne nominato Arcivescovo di Milano, nel 1564, fra le sue prime preoccupazioni si manifestò quella di avere notizie su tutte le parrocchie della Diocesi e, in prima persona o servendosi di delegati, cominciò a percorrere il vasto territorio diocesano. Ogni visita era seguita da una relazione dettagliata che riportava lo stato e la situazione delle chiese visitate e le raccomandazioni impartite dall’arcivescovo o dal suo delegato.
Queste relazioni sono a tutt’oggi importanti oltre che dal punto di vista pastorale, anche sotto l’aspetto storico, perchè costituiscono una vera memoria dell’esatta situazione delle varie parrocchie e delle loro strutture, mancando per molte di queste documentazioni attestanti i periodi antecedenti.
La prima visita pastorale a Desio fu opera del delegato padre Leonetto da Clivone il 25 settembre 1567 e la relazione finale non risultò troppo benevola, in quanto il Visitatore lamentò la negligenza di alcuni canonici nelle dovute celebrazioni, l’inadeguatezza di altri verso il loro ministero nonché una decadenza morale della popolazione. Il rapporto del Clivone, redatto in una lingua latina ormai compromessa, denunciava anche il grave stato in cui versava l’oratorio di san Bartolomeo.
Desio mancava allora di documentazione inerente i periodi passati, e lo si deduce dai numerosi “ut dicitur” (come si dice) che infarciscono gli appunti del Clivone.
La prima visita a Desio dell’arcivescovo Carlo Borromeo avvenne nel luglio 1579.
Nella sua relazione chiese il rifacimento dell’altare maggiore della basilica, il rinnovo del fonte battesimale e dei paramenti sacri.
Desio non rappresentò una tappa felice per il santo arcivescovo, perchè durante il suo sermone, si dette inizio sulla piazza a musiche e danze e alcuni facinorosi, pare venuti da Milano e sobillati dal governatore spagnolo, irruppero in chiesa invitando i fedeli ad unirsi ai balli! Come se non bastasse, sulla strada del ritorno a Milano, il Borromeo cadde da cavallo, il destriero precipitò sull’esile corpo del Prelato, che tuttavia rimase miracolosamente illeso.
Beppe Monga
Dal 1 al 3 aprile scorso 56 ragazzi ed educatori di terza media hanno compiuto il loro pellegrinaggio a Roma in vista della Professione di Fede. Un appuntamento che ogni anno coinvolge oltre 5.000 ragazzi di tutta la Diocesi che si ritrovano con il Papa a pronunciare con gioia il loro “Credo” davanti alla Chiesa riunita in festa. Ecco l’esperienza di un giovane educatore che ha accompagnato i preadolescenti quest’anno.
“La mia prima esperienza a Roma fu nel 2018, quando il ragazzo di terza media ero io. Sei anni dopo e negli stessi giorni, io e i miei compagni educatori abbiamo ripetuto la stessa esperienza, che però si è rivelata essere completamente diversa. Questa volta i responsabili eravamo noi. Se alla partenza l’entusiasmo era alto, al ritorno era quadruplicato. Abbiamo avuto la possibilità di passare tre giorni con un gruppo di stupendi ragazzi al nostro fianco, i nostri “bambini” (come amorevolmente li chiamavamo), che per gli ultimi tre anni abbiamo visto un’ora alla settimana e che adesso erano sempre con noi. Nonostante la pioggia e la fatica, sono sempre riusciti a strapparci un sorriso con le loro battute. Oltre ai mille sorrisi e alle risate, però, uno dei sentimenti che ci rimane più a cuore è la preoccupazione: l’amore per i ragazzi che avevamo con noi che ci spingeva a preoccuparci della loro sicurezza anche quando erano a due passi da noi, un po’ come dei genitori alle prime armi.
Quando si inizia il percorso di educatori si prova un sentimento di paura, di non essere all’altezza di trasmettere ai preadolescenti a noi affidati tutti i messaggi e gli insegnamenti che i nostri educatori hanno passato a noi.
Questo pellegrinaggio è stata la conferma che ciascuno di noi è riuscito a lasciare qualcosa a questi ragazzi, e che loro hanno lasciato molto anche a noi. Non cambierei una virgola di quello che è successo durante questo viaggio, dai racconti simpatici davanti ai tanti monumenti, agli ombrelli che si piegavano sotto la pioggia, perché in ognuno di questi momenti non si era mai soli.
Siamo stati nelle prime file sia durante la celebrazione della messa con il Vescovo Delpini che all’udienza del Papa, che, nonostante la stanchezza per la sveglia alle 5, hanno avuto un impatto importante su tutti noi, educatori e ragazzi! È un pellegrinaggio che merita di essere vissuto da entrambi i punti di vista, spero che abbia lasciato ai ragazzi tanto quando ha lasciato a noi edu! Un saluto a tutti!”.
Paolo Colombo
DOMENICA 14 APRILE III di Pasqua At 16,22-34; Col 1,24-29; Gv 14,1-11a Il Signore ha rivelato ai popoli la sua giustizia Liturgia delle ore: III settimana | ✙ 8.30 Basilica ✙ 9.30 San Francesco ✙ 10.00 Basilica ✙ 10.30 Sacro Cuore ✙ 11.00 Crocifisso ✙ 11.30 Basilica ✙ 18.30 Basilica |
LUNEDÌ 15 APRILE Feria At 8,5-8; Gv 5,19-30 Diremo alla generazione futura la parola del Signore | ✙ 7.30 Cesarina e Paolo ✙ 9.00 Giuseppe Brioschi e famiglia ✙ 18.30 suffragio defunti nel mese di marzo |
MARTEDÌ 16 APRILE Feria At 8,9-17; Gv 5,31-47 Conferma, o Dio, quanto hai fatto per la nostra salvezza | ✙ 7.30 secondo l’ intenzione dell’offerente ✙ 9.00 Antonietta Bartesaghi ✙ 18.30 Calogero e Mariella Aronica |
MERCOLEDÌ 17 APRILE Feria At 8,18-25; Gv 6,1-15 Beato chi dimora, Signore, nel tuo tempio santo | ✙ 7.30 ✙ 9.00 Romilda e Remo Vergani ✙ 18.30 Ersilia e Tarcisio Gerosa, Erminia e Carlo Morganti, don Lino Chiarani |
GIOVEDÌ 18 APRILE S. Galdino, vescovo At 9,1-9; Gv 6,16-21 Tu sei la mia luce e la mia salvezza, Signore | ✙ 7.30 Franco Cesana ✙ 9.00 Annie Ferrero e famiglia ✙ 18.30 Giuseppina Candeloro Malara |
VENERDÌ 19 APRILE Feria At 9,10-16; Gv 6,22-29 Beato l’uomo a cui è tolta la colpa | ✙ 7.30 secondo le intenzioni dell’offerente ✙ 9.00 Cesare Cordoni e Rosa Arienti ✙ 18.30 Tommaso Carlisi |
SABATO20 APRILE Feria At 9,17-25; 1Cor 12,21-27; Gv 6,30-35 Grandi sono le opere del Signore | ✙ 9.00 Fausto Redaelli e famiglia ✙ 16.15 R.S.A. L’Arca ✙ 18.00 ROSARIO ✙ 18.30 Maria Arosio e Giuseppe Vergani Letture della domenica: At 20,7-12; 1Tm 4,12-16; Gv 10,27-30 |
Giorni feriali: 8.30-9.00 e 17.00-18.15; sabato ore 16.00-18.15
sabato 13 e domenica 14 aprile
Per la raccolta di questo mese, i generi più urgenti, che siamo invitati a consegnare sono:
zucchero – olio – fette biscottate – olio di semi – merendine – carta igienica – lenticchie e ceci – carne in scatola – the
Grazie a chi vorrà farsene carico. I generi alimentari saranno messi a disposizione delle famiglie indicate dai Centri di Ascolto Caritas e Posteria Sociale
PROPOSTE:
Partecipazione con prenotazione presso la Segreteria Parrocchiale
via Conciliazione 2 – Tel 0362/621678
LUN/VEN 8.00/12.00 – 14.00/17.00
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