Autore: basilica

  • Notiziario settimanale SS. Siro e Materno 12 novembre 2023

    Notiziario settimanale SS. Siro e Materno 12 novembre 2023

    L’Eucaristia al centro della comunità

    DOMENICA 12 NOVEMBRE I di Avvento: La venuta del Signore
    Is 24,16b-23; 1Cor 15,22-28; Mc 13,1-27
    Fa’ splendere il tuo volto, Signore, e noi saremo salvi
    Liturgia delle ore: I settimana
    ✟ 8.30 Basilica
    ✟ 9.30 San Francesco
    ✟ 10.00 Basilica
    ✟ 10.30 Sacro Cuore
    ✟ 11.30 Basilica
    ✟ 18.30 Basilica
    LUNEDÌ 13 NOVEMBRE Feria
    Ez 1,1-12; Gl 1,1.13-15; Mt 4,18-25
    La tua gloria, Signore, risplende nei cieli
    ✟ 7.30 Enrico ed Elsa Ghezzi
    ✟ 9.00 Oratorio BVI – Mons. Giovanni Bandera
    ✟ 18.30 Albina e famigliari, Maria Cassaro
    MARTEDÌ 14 NOVEMBRE Feria
    Ez 1,13-28b; Gl 2,1-2; Mt 7,21-29
    Tutta la terra conosca la potenza del nostro Dio
    ✟ 7.30
    ✟ 9.00 Giuseppina, Giuseppina Aliprandi e Suor Maria Pia
    ✟ 18.30 Rina Colombo Schiatti
    MERCOLEDÌ 15 NOVEMBRE Feria
    Ez 2,1-10; Gl 2,10-17; Mt 9,9-13
    Venga da Sion la salvezza d’Israele
    ✟ 7.30
    ✟ 9.00 Giovanni Gruttad’auria
    ✟ 18.30 Luigi Caimi

    GIOVEDÌ 16 NOVEMBRE Feria
    Ez 3,1-15; Gl 2,21-27; Mt 9,16-17
    Dio salva tutti gli umili della terra
    ✟ 7.30 Ilvano Desiderati, Iris Bighetti e famiglia
    ✟ 9.00 Bice Pacioni e Ilda
    ✟ 18.30 Maria
    VENERDÌ 17 NOVEMBRE S. Elisabetta d’Ungheria, religiosa
    Ez 3,16-21; Gl 3,1-4; Mt 9,35-38
    Abbi pietà del tuo popolo, Signore
    ✟ 7.30 Giovanni Marras, Giuseppe De Luca
    ✟ 9.00 Tina e Rita Barbieri
    ✟ 18.30 Camillo Sanvittore
    SABATO18 NOVEMBRE Feria
    Ez 3,22-4,3; Eb 5,1-10; Mt 10,1-6
    Presso di te, Signore, è la redenzione d’Israele
    ✟ 9.00
    ✟ 18.00 Rosario
    ✟ 18.30 Liturgia vigiliare – Albina Gianotti

    Letture della domenica: Is 51,7-12a; Rm 15,15-21; Mt 3,1-12

    VITA DELLA COMUNITÀ

    DOMENICA 12 NOVEMBRE

    • DOMENICA INSIEME per i ragazzi/e del I anno di Iniziazione Cristiana con i loro genitori
    • 18.00 San Pio X “Aperitivo con l’autore” per i 18/19 e i giovani

    LUNEDI 13 NOVEMBRE

    Con oggi inizia l’incontro con le famiglie in occasione del Natale:

    13/11 – v. Del Guado 57/59/67 – Forlanini 73/64/62

    14/11 – v. Forlanini 54/60

    15/11 – v. Carlo Porta 1/3/5/7 – 2/4/6

    16/11 – v. Carlo Porta n. pari da 8 a 18 – D’Annunzio 70/69/66/62

    17/11 – v. Pirandello n. dispari da 1 a 17- n. pari 4/6

    MARTEDI 14 NOVEMBRE

    21.00 Presso “IL CENTRO” sala Castelli: Consiglio della Comunità Pastorale

    MERCOLEDI 15 NOVEMBRE

    21.00 S. Giovanni Battista: Consiglio unitario degli oratori della Comunità Pastorale

    GIOVEDI 16 NOVEMBRE

    21.00 Auditorium Banco Desio: “Da solo non basto”. Giovani e adulti che camminano insieme: vent’anni di esperienze educative. Dialogo con don Claudio Burgio e il prof. Francesco Tanzilli

    VENERDI 17 NOVEMBRE

    21.00 S. Giovanni Battista: Lectio Divina per adulti proposta dall’Azione Cattolica decanale

    SABATO 18 NOVEMBRE

    • Giornata della Colletta Alimentare

    16.30/18.00 in Basilica Adorazione Eucaristica personale

    DOMENICA 19 NOVEMBRE

    • DOMENICA INSIEME per i ragazzi/e del II anno di Iniziazione Cristiana con i loro genitori
    • “Il cammino del credere” percorso di teologia per i giovani a Cesano Maderno
    • Dalle ore 9.00 alle ore 12.00 la commissione decanale per la famiglia propone a Nova Milanese (parrocchia B.V. Maria Assunta) “Essere dono” – giornata di riflessione per le famiglie

    GRAZIE PER LA GENEROSITÀ

    • Offerte raccolte in parrocchia nelle ultime due settimana: € 5.057,00
    • Grazie a chi sostiene la vita della comunità tramite altre offerte o bonifici, o in occasione di SS. Messe, battesimi, matrimoni, funerali.

    LA COMUNITÀ PREGA PER

    • I defunti della settimana: Antonio Galimberti, Giulia Piazza, Giuseppe Galimberti
  • Don Giuseppe Como nuovo Vicario episcopale

    Don Giuseppe Como è nato il 24 ottobre 1961 a Desio (MB) ed è stato ordinato sacerdote nel Duomo di Milano il 9 giugno 1990. Ha conseguito la laurea in Giurisprudenza all’Università Cattolica e il dottorato in Teologia alla Pontificia Università Gregoriana. Dal 1994 insegna nel Quadriennio teologico presso il Seminario arcivescovile di Venegono. Sempre in Seminario, dal 1994 al 1996 e poi dal 1999 al 2000 è stato Direttore spirituale per la Comunità propedeutica e del Seminario minore, dal 1996 al 1999 Vicerettore per la Comunità propedeutica e del Seminario Minore.

  • Incrocio di sguardi

    Incrocio di sguardi

    Nelle situazioni più diverse della nostra giornata, incontriamo tanti sguardi. Lo sguardo della persona amata da una vita, di un figlio che chiede consiglio, di un papà o una mamma che si confrontano nel dialogo educativo, di un collega di lavoro che ha necessità di essere ascoltato, di un malato che cerca conforto. Il più delle volte, questi sguardi ci trovano attenti e sensibili.

    Ma quando incrociamo lo sguardo di un povero che ci viene incontro, o che individuiamo ai lati della strada o di qualche piazza, dove volgiamo lo sguardo? Sappiamo, senza svilire la relazione, guardare negli occhi del povero o guardarlo negli occhi?

    Il più delle volte il nostro sguardo cerca di rivolgersi altrove, di dimenticare chi è nella povertà, di pensare che ci sono problemi troppo ampi e complessi che non possiamo, né vogliono affrontare.

    Il Papa, nel messaggio per questa giornata, ci invita a “non distogliere lo sguardo dal povero perché, nel più fragile, riconosciamo il volto del Signore Gesù”. In ogni persona e, in modo specifico, nel povero, noi possiamo imparare a “scuotere l’indifferenza e l’ovvietà con le quali facciamo scudo a un illusorio benessere”.

    Volgere lo sguardo al povero è imparare a vedere con lo stesso sguardo di Dio che, in Gesù il Cristo, si fa vicinanza, cura, compassione, amicizia e servizio.

    Ancora il Papa afferma che: “I poveri diventano immagini che possono commuovere per qualche istante, ma quando si incontrano in carne e ossa per la strada, allora subentrano il fastidio e la rassegnazione”.

    La vicenda del Samaritano viene a ricordarci che è Cristo il Samaritano che si prende cura del povero, dell’uomo fragile e affaticato e che, in tal modo, Dio invita ciascuno di noi a fare come Lui.

    È il Vangelo: “Come ho fatto io, fate anche voi”.

    La cura è allora un’arte: l’arte del discepolo che ama come Lui ha amato noi

    don Mauro

  • Il pensiero della settimana – Nostro Signore Gesù Cristo Re dell’Universo

    Il pensiero della settimana – Nostro Signore Gesù Cristo Re dell’Universo

    Solennità di Nostro Signore Gesù Cristo Re dell’Universo

    Con questa domenica concludiamo l’anno liturgico contemplando Gesù Cristo, Re dell’universo. Gesù accetta il titolo di re, nel senso che è il primo di tutta la storia umana sia per natura in quanto Figlio di Dio, sia per conquista, perché “ci ha liberati con il suo sangue, facendo di noi un regno“.

    Leggendo il Vangelo, scopriamo che Gesù si è premurato di far capire il vero senso della sua regalità. Parecchie volte hanno tentato di proclamarlo re, ma Gesù ha accettato solo tre volte: nell’ingresso trionfale di Gerusalemme, come re di pace, cavalcando un umile asinello, di fronte a Pilato per testimoniare la verità a costo della vita, ma soprattutto sulla Croce in cui si dona totalmente per i suoi sudditi.

    Il suo essere re si esprime nell’amare, che è “servizio, perdono, dono di sé“.

    All’interno di questo Regno c’è la Chiesa, i cristiani che credono al primato di Gesù nella storia, alla sua morte e risurrezione, alla sua presenza tra noi e che hanno ricevuto il dono dello Spirito nel battesimo.
    I cristiani hanno ricevuto il grande dono della fede e insieme la grande responsabilità di essere segno vivo, con la loro vita, di questo Regno.

    A questo ci richiama, anche la Giornata diocesana della Caritas: riscoprire tutta la vita come un dono che si realizza spendendola per gli altri. E’ quanto ci ricorda il nostro Arcivescovo nella sua Proposta Pastorale “ Viviamo di una vita ricevuta” da condividere con gli altri.

    Riconosciamo, dunque, il Signore “Re“ della nostra vita, il suo amore per noi e chiediamogli di saperlo condividere, sempre e con tutti, nella vita con gli altri.

    don Alberto

  • Giornata diocesana della Caritas

    Giornata diocesana della Caritas

    In occasione della Giornata Diocesana Caritas, 5 novembre 2023, la “Commissione Carità Cittadina” condivide con la Comunità Pastorale dati, emergenze e difficoltà che raccontano volti e storie incontrate e ascoltate nel 2022 dagli operatori del Centro di Ascolto Caritas Basili
    ca e S. Giovanni Battista.

    I Centri di Ascolto

    Cosa sono i Centri di Ascolto? I Centri di Ascolto sono luoghi promossi dalla Comunità Cristiana dove persone in difficoltà possono trovare volontari preparati per superare le difficoltà e ridare speranza verso la ripresa della dignità e autosufficienza.

    Come operano? Gli operatori valutano la situazione e cercano di costruire un progetto di aiuto specifico per superare la difficoltà.

    Quali sono le azioni che vengono intraprese? Gli operatori dei CdA percorrono un tratto di strada insieme alle persone incontrate e ascoltate, offrono orientamento e accompagnamento verso i servizi e le risorse del territorio e, compatibilmente a quanto disponibile, sostegno di entità e modalità diversificate.

    Qual è il legame con il territorio? L’attività dei CdA non è solo rivolta alle persone in difficoltà, c’è una relazione con il territorio, finalizzata ad individure le risposte ai bisogni incontrati.

    Qual è lo scopo? Lo scopo del CdA non si limita all’aiuto delle persone, ma vorrebbe anche essere “sentinella del e nel territorio” che capta povertà e problemi, vecchi e nuovi, e, per quanto possibile, sensibilizza, richiama, interpella tutte le persone di buona volontà all’impegno e alla responsabilità per costruire una comunità fraterna e solidale fondata sulla relazione e la cura recuproca dove nessuno è escluso o lasciato solo.

    Le difficoltà di oggi

    • La situazione degli uomini soli, senza casa, lavoro, redditi che vivono con scarse o mancanti relazioni sia familiari che amicali e a volte, con problemi di salute psichici importanti.
    • La solitudine e il desiderio di ascolto riguardanti tutte le età e tutte le condizioni.
    • La salute e la sanità e la difficoltà a curarsi per ragioni economiche.-
    • La situazione delle persone non residenti e di difficile sistemazione.
    • Il problema educativo e la condizione di minori inseriti in famiglie carenti.
    • La complessità delle situazioni di persone/famiglie con indebitamenti, dipendenze, crisi relazionali.
    • Gli immigrati di ieri e di oggi.
    • Famiglie sottoposte allo sfratto in cerca di affitto.

    Le opere segno

    Nella giornata Caritas siamo invitati a sostenere con lenostre offerte le OPERE SEGNO promosse da Caritas Ambrosiana.

    Cosa sono? Sono iniziative concrete rivolte a bisogni di particolaregravità e di interventi di emergenza a seguito di calamità o guerre, in Italia e in tutto il mondo: si attivano raccoltefondi e vengono gestiti dei progetti di intervento. Caritas Ambrosiana ha promosso inoltre alcuni servizi per rispondere ai bisogni rilevati sul territorio della Diocesi di Milano. Alcuni sono gestiti direttamente, altri sono gestiti da enti o organizzazioni legati a Caritas Ambrosiana. Le realtà più significative sono il Consorzio Farsi Prossimo e la Fondazione San Carlo

    SERVIZIO SILOE

    Il Servizio Integrativo Lavoro Orientamento Educazione propone affiancamenti e sostegni per le Parrocchie della Diocesi che articolano interventi in favore di particolari situazione di povertà; sostengono alla promozione dei diritti di cittadinanza; ascolto diretto delle persone inviate dalle Parrocchie.

    FONDO DIAMO LAVORO

    Il Fondo Diamo Lavoro finanzia i costi del tirocinio in azienda di persone disoccupate. I fondi raccolti servono per pagare i costi vivi. In questo modo l’azienda è incoraggiata a formare il tirocinante, e al termine (3/6 mesi) può scegliere, se le condizioni lo permettono, di assumerlo

    SERVIZIO SAI

    Il Servizio Accoglienza Immigrati si propone come punto di informazione ed orientamento per gli
    operatori a contatto con utenza straniera e per tutte le persone straniere che desiderano esprimere
    la loro situazione di disagio.

    SAM

    Il Servizio Accoglienza Milanese è un servizio di ascolto e successivo orientamento con eventuale presa in carico delle persone gravemente emarginate, in particolare i senza dimora.

    DESIO 2 Centri d’Ascolto

    Centro di Ascolto Basilica

    via Conciliazione 15
    Orari: tutte le mattine, sabato compreso,
    dalle 10 alle 12 su appuntamento.
    Telefono 0362303977

    Centro di Ascolto S. Giovanni

    via Di Vittorio 18
    Orari: lunedì dalle 18 alle 19
    giovedì dalle 17:30 alle 18:30.
    Telefono 0362284882 – Cell. 3209562452

  • Lo stupore della Bellezza

    Lo stupore della Bellezza

    RICORDI E SPUNTI DI RIFLESSIONE PER UNA MUSICA SACRA

    Novembre è il mese dei ricordi. Da bambino era per andare alla Messa del Cimitero delle ore 8.00, in un clima freddo (erano gli anni sessanta), per cantare i brani della liturgia dei defunti. Ricordo il canto all’ingresso. “L’anima mia ha sete del Dio vivente, quando vedrò il suo volto?” E poi il versetto del salmo 42 che recita “la cerva anela”. Il verbo anelare per un bambino di sette anni aveva un significato oscuro, sconosciuto. Per me si trattava della cerva di nome Anela, un nome strano, ma si sa, ai tempi di Gesù questo era possibile, e la cosa si complicava ancora di più nel secondo verso dove si ritrova l’anima anela a Te, o Dio. Conflitti di identità!

    Tutto questo fa sorridere, ma il problema del rapporto tra testo e musica è evidente. La proposta che il Coro Città di Desio fa per sabato 11 novembre in Basilica rimette tutto in ordine: testo, musica, pensiero. Il Requiem op. 9 di M. Duruflè vuole dare uno spunto di riflessione nel ricordo di chi non è più tra noi, ma che rimane vivo nei nostri pensieri.

    Ecco il commento al programma.

    Il Novecento sacro francese è caratterizzato da un linguaggio musicale di rarefazioni armoniche e timbriche che si rifanno alla modalità medievale. Duruflé con Choral varié sur le Veni Creator op. 4 (1930) evidenzia come l’organo, strumento musicale per i francesi determinante per la musica sacra, possa amalgamare il linguaggio antico con la nuova sensibilità musicale del Novecento. Complessità compositiva ed esecutiva dei suoi lavori vanno in conflitto con la semplicità disarmante dell’ultima
    opera pubblicata nel 1977 Padre nostro a 4 voci, dedicato a Marie-Madeleine Duruflé sua moglie. Un mottetto di rara bellezza e di raffinata semplicità che sottolinea il gusto e l’eleganza di un pensiero che tocca l’anima.

    La sua opera più famosa, Il Requiem op. 9, dedicato alla memoria del padre (1947, poi ripreso in versione orchestrale nel 1961) è un capolavoro di bellezza. Il recupero di temi gregoriani dona a tutta l’opera coesione e una forza spirituale che si avverte sin dall’Introito. Duruflé utilizza il canto gregoriano per rileggerlo in una forma moderna, mensuralizzando e armonizzando ciò che in origine era la classica monodia medievale.

    Duruflè

    L’organo è strumento che accompagna e integra il canto con un linguaggio etereo di rara fattura che ben si amalgama con il disegno armonico e melodico delle voci del coro. Il Kyrie è pensato come una rilettura
    della grande scuola polifonica rinascimentale in contrasto con il Domine Jesu Christe dal colore scuro e dallo sfolgorante Libera eseguito dal coro con dinamiche decise e forti. Il Sanctus è un preludio, un’attesa al luminoso Hosanna.

    Pagina sublime il Pie Jesu che ricorda atteggiamenti quasi impressionisti. Così come l’Agnus Dei contemplativo e rasserenante confluisce nella contemplazione del Lux aeterna, il brano successivo riprende la supplica ostinata del Libera me che precede il Dies illa sempre in fortissimo. Ma in chiusura di questa opera si percepisce la serenità dell’ultimo brano, In Paradisum che porta l’ascoltatore in una dimensione di estasi e di serenità, originata dalle armonie al limite dell’atonalismo con i timbri dell’organo vaghi e quasi indefiniti. Un vero capolavoro.

    Enrico Balestrieri