Autore: basilica

  • Perdono d’Assisi

    Perdono d’Assisi

    Il Perdono d’Assisi

    Dal mezzogiorno del 1° agosto alla mezzanotte del giorno 2 si può ottenere, una volta sola, l’indulgenza plenaria del Perdono d’Assisi (o indulgenza della Porziuncola), alle condizioni richieste:

    1. visita a una chiesa parrocchiale o a una chiesa francescana,
    2. recita del Padre nostro e del Credo
    3. confessione sacramentale e comunione eucaristica
    4. preghiera secondo le intenzioni del Papa
  • Vacanze insieme

    Vacanze insieme

    Un paio di settimane fa mons. Mario Delpini ha visitato in Valtournenche (AO) i campeggi degli
    oratori di Legnano e Rescaldina.

    Per chi è più in là con gli anni, il pensiero va con nostalgia a quando i campeggi erano davvero tali,
    sotto le tende e senza le comodità di un albergo (quante ore ad aspettare che il boiler riscaldasse di
    nuovo l’acqua per potersi fare almeno la doccia dopo ore di camminata in montagna!).

    Trovo particolarmente illuminanti alcune parole che l’Arcivescovo ha rivolto alle ragazze e ai ragazzi
    dei campeggi: «Il campeggio è come partire per un viaggio alla scoperta di sé, è come partecipare a
    un piccolo laboratorio che può diventare una storia vocazionale, permettendo di interrogarsi – una
    volta tornati a casa – sulla propria vita. Vi consiglio di andare all’oratorio o al campeggio perché qui
    siete insieme tra voi e c’è Gesù. L’oratorio è, prima di tutto, un’iniziativa della parrocchia per parlare
    del Signore, non è un campo da gioco o un modo per fare sport. Queste tre parole le trovate solo in
    oratorio e nei campeggi: si sta insieme, si impara a conoscere Gesù e si fa esercizio al servizio della
    gioia».

    Da oggi partono le settimane di “vacanza insieme” dei nostri ragazzi: quelle parole sono anche il
    nostro programma e la nostra ambizione.

    don Gianni

  • Papa Francesco invita a Lisbona

    Papa Francesco invita a Lisbona

    Maria era una ragazza come molti di voi. Era una di noi. Così scriveva di lei il vescovo Tonino Bello: «Santa Maria, sappiamo bene che sei stata destinata a navigazioni di alto mare. Ma se ti costringiamo a veleggiare sotto costa, non è perché vogliamo ridurti ai livelli del nostro piccolo cabotaggio. È perché, vedendoti così vicina alle spiagge del nostro scoraggiamento, ci possa afferrare la coscienza di essere chiamati pure noi ad avventurarci, come te, negli oceani della libertà».

    Dal Portogallo nei secoli XV e XVI moltissimi giovani – tra cui tanti missionari – sono partiti verso mondi sconosciuti, anche per condividere la loro esperienza di Gesù con altri popoli e nazioni. E a questa terra, all’inizio del XX secolo, Maria ha voluto rendere una visita speciale, quando da Fatima ha lanciato a tutte le generazioni il messaggio potente e stupendo dell’amore di Dio che chiama alla conversione, alla vera libertà.

    Cari giovani, sogno che alla GMG possiate sperimentare nuovamente la gioia dell’incontro con Dio e con i fratelli e le sorelle. Dopo lunghi periodi di lontananza e isolamento, a Lisbona – con l’aiuto di Dio – ritroveremo insieme la gioia dell’abbraccio fraterno tra i popoli e tra le generazioni, l’abbraccio della riconciliazione e della pace, l’abbraccio di una nuova fraternità missionaria! Possa lo Spirito Santo accendere nei vostri cuori il desiderio di alzarvi e la gioia di camminare tutti insieme, in stile sinodale, abbandonando le false frontiere. Il tempo di alzarci è adesso! Alziamoci in fretta! E come Maria portiamo Gesù dentro di noi per comunicarlo a tutti! In questo bellissimo periodo della vostra vita, andate avanti, non rimandate ciò che lo Spirito può compiere in voi! Di cuore benedico i vostri sogni e i vostri passi.

  • Battesimi 2023-2024

    Battesimi 2023-2024

    Battesimi 2023-2024

    Parrocchia Santi Siro e Materno

    • 10 settembre 2023
    • 8 ottobre
    • 12 novembre
    • 10 dicembre
    • 21 gennaio 2024
    • 11 febbraio
    • 10 marzo
    • 14 aprile
    • 19 maggio
    • 16 giugno
    • 14 luglio

    La celebrazione si tiene sempre la domenica pomeriggio alle ore 16.00

    Per informazioni ed iscrizioni, si invitano i genitori a rivolgersi personalmente all’Ufficio Parrocchiale in via Conciliazione 2, tel. 0362-621678, aperto lunedì, mercoledì e venerdì dalle ore 17.00 alle ore 19.00

    È opportuno fissare la data del battesimo con almeno due mesi di anticipo

    Si prega di verificare anticipatamente le condizioni richieste per il compito di padrino e madrina, informandosi presso il Parroco o l’Ufficio Parrocchiale.

    Date e modalità del percorso di preparazione, richiesto a genitori e padrini vengono comunicati al momento dell’iscrizione

    A chi abita a Desio, si consiglia di celebrare il Battesimo nella propria parrocchia di residenza. I residenti fuori desio presentino un nulla osta del Parroco di residenza

    San Pio X

    Il S.Battesimo è celebrato la prima domenica di ogni mese alle 15.30

    La preparazione consiste in due incontri con don Paolo, un mese prima e al sabato che precede il battesimo.

    Santi Pietro e Paolo

    I genitori dei battezzandi sono invitati a prendere contatto con don Marco per fissare la data del Battesimo e per un incontro personale. A seguire avverrà la preparazione a livello comunitario in vista del Battesimo

    Data del BattesimoIncontro di preparazione per genitori e padrini
    ore 15:00 in Chiesa Santi Pietro e Paolo
    Presentazione alla comunità durante la S. Messa ed affidamento di bambini e genitori al Signore
    Domenica 30 luglio 2023
    ore 16:00
    Sabato 15 luglioDomenica 23 luglio 11:00
  • Personale apostolico

    Personale apostolico

    Nelle pagine interne don Mauro, don Marco e l’Ausiliaria Liliana si presentano alla Comunità Pastorale con i loro scritti, la loro esperienza, le loro speranze, i loro sorrisi.

    Nel periodo che ho trascorso ad accompagnare il mondo missionario, per non esaurirmi in lunghi elenchi – tipo: preti, suore, diaconi, laici, consacrati, famiglie ecc. – e, d’altra parte, essendo impegnato a scegliere, formare e inviare in missione persone con vocazioni e percorsi totalmente differenti, con altri amici avevo oniato l’espressione “personale apostolico”.

    Al netto del fatto che ogni battezzato è per sua natura discepolo-missionario, l’indicazione “personale apostolico” intende definire coloro che escono dal loro contesto di nascita e residenza (non raramente anche di cultura e lingua) e vengono inviati dal Vescovo per mettersi a disposizione di una comunità per loro nuova e, di solito, bisognosa di attenzione e di accompagnamento.

    Hanno sensibilità, capacità ed esperienze proprie, ma il Signore li/le chiama a uscire da sé stessi per mettersi a servizio secondo le competenze e le necessità. Loro compito non è sostituirsi alla comunità presente sul posto, ma cercare in essa i doni di cui lo Spirito l’ha dotata e farli maturare con generosità e in un contesto di fraternità e comunione.

    Non esistono lauree o diplomi a questo riguardo, e non basta il pizzico di buona volontà: solo la preghiera, l’ascolto e lo spirito di obbedienza aiutano. Quando ci si riesce. Auguri!

  • Il pensiero della settimana

    Il pensiero della settimana

    VI dopo Pentecoste

    La pagina del Vangelo di oggi ci insegna come sia difficile il vangelo da capire e facilmente strumentalizzabile. La difficoltà di capire riguarda la beatitudine della povertà e la maledizione della
    ricchezza che riassumono in un certo senso tutte le altre. In un momento come il nostro, in cui la crisi economica colpisce tante famiglie, sembrano frasi fuori del mondo le prime, e cattive le seconde. Ma chi è il ricco e chi è il povero? Una cosa è chiarissima nel Vangelo: ricco e povero si distinguono non per la ricchezza che hanno, ma, come sempre, la discriminante tra ricco e povero sta nel cuore. Il ricco è uno che pone la sua fiducia nei suoi beni, amici, posizione sociale. Dio, se esiste, è un di più, un soprammobile
    da spolverare la domenica o un giudice da tenere buono. Non sa scoprire Dio nella natura, nella storia, negli altri, che sono visti non come compagni di viaggio, ma come delle cose, da tenere o lasciare secondo il nostro interesse. Il povero, invece, è uno che pone la sua fiducia in Dio: le cose sono tutte dono
    suo, date per realizzare il suo progetto d’amore; le persone sono riflesso dell’amore di Dio, da amare; la natura è il primo libro che parla di Dio, la storia è lo spiegarsi di un disegno misterioso di Dio, che riesce
    a superare egoismi e cattiveria. Il povero è, quindi, veramente libero da tutto, fiducioso anche nelle difficoltà, capace di testimoniare che Dio appaga il suo cuore.

    Chiediamo insieme, al Signore, di rendere il nostro cuore come il suo, un cuore da povero, secondo il proprio interesse.

    don Alberto