Autore: basilica

  • Mons. Delpini e i giovani

    Mons. Delpini e i giovani

    Vorrei partire dall’incanto e dallo spavento di avere 15 anni, con le sue domande inquietanti e inevitabili su come meritare la stima degli altri, come farcela a vivere in questo mondo, come amare.

    La domanda che mi pongo spesso è come può nascere nei ragazzi il desiderio di crescere se gli adulti sono così scontenti. Se anche facciamo moltissime cose buone per loro, come potranno desiderare di essere un padre, una madre, un prete? Occorre stimolare il protagonismo intergenerazionale, perché gli
    adolescenti si sentano responsabili dei loro coetanei e i più grandi dei più giovani.

    Pensiamo, ad esempio, agli oratori che non sono una bolla privilegiata nella realtà giovanile così come viene descritta normalmente, ma un laboratorio interessante in cui il protagonismo dei ragazzi si fa
    responsabilità. Forse le amministrazioni comunali, la scuola e altre agenzie, possono promuovere eventi che facciamo emergere il gusto dei ragazzi di fare cose belle.

    Vi sono dimensioni della vita di un ragazzo o di una ragazza che non si possono censurare. La prima è la dimensione religiosa dell’adolescente: le domande sulla morte, la vita, l’amore, a cui solo Dio può dare
    risposta, meritano di essere considerate. Abbiamo una parola da dire che dà speranza, mentre ora la speranza pare proibita e sembra che non si possa parlare di Dio in una società laica. Inoltre, c’è la dimensione affettiva.

    Abbiamo bisogno di persone che siano capaci di ascoltare i ragazzi sulle cose fondamentali.

    Mons. Delpini e i giovani, ai Sindaci del Monzese, 30 giugno 2023
  • Perdono d’Assisi

    Perdono d’Assisi

    Il Perdono d’Assisi

    Dal mezzogiorno del 1° agosto alla mezzanotte del giorno 2 si può ottenere, una volta sola, l’indulgenza plenaria del Perdono d’Assisi (o indulgenza della Porziuncola), alle condizioni richieste:

    1. visita a una chiesa parrocchiale o a una chiesa francescana,
    2. recita del Padre nostro e del Credo
    3. confessione sacramentale e comunione eucaristica
    4. preghiera secondo le intenzioni del Papa
  • Vacanze insieme

    Vacanze insieme

    Un paio di settimane fa mons. Mario Delpini ha visitato in Valtournenche (AO) i campeggi degli
    oratori di Legnano e Rescaldina.

    Per chi è più in là con gli anni, il pensiero va con nostalgia a quando i campeggi erano davvero tali,
    sotto le tende e senza le comodità di un albergo (quante ore ad aspettare che il boiler riscaldasse di
    nuovo l’acqua per potersi fare almeno la doccia dopo ore di camminata in montagna!).

    Trovo particolarmente illuminanti alcune parole che l’Arcivescovo ha rivolto alle ragazze e ai ragazzi
    dei campeggi: «Il campeggio è come partire per un viaggio alla scoperta di sé, è come partecipare a
    un piccolo laboratorio che può diventare una storia vocazionale, permettendo di interrogarsi – una
    volta tornati a casa – sulla propria vita. Vi consiglio di andare all’oratorio o al campeggio perché qui
    siete insieme tra voi e c’è Gesù. L’oratorio è, prima di tutto, un’iniziativa della parrocchia per parlare
    del Signore, non è un campo da gioco o un modo per fare sport. Queste tre parole le trovate solo in
    oratorio e nei campeggi: si sta insieme, si impara a conoscere Gesù e si fa esercizio al servizio della
    gioia».

    Da oggi partono le settimane di “vacanza insieme” dei nostri ragazzi: quelle parole sono anche il
    nostro programma e la nostra ambizione.

    don Gianni

  • Papa Francesco invita a Lisbona

    Papa Francesco invita a Lisbona

    Maria era una ragazza come molti di voi. Era una di noi. Così scriveva di lei il vescovo Tonino Bello: «Santa Maria, sappiamo bene che sei stata destinata a navigazioni di alto mare. Ma se ti costringiamo a veleggiare sotto costa, non è perché vogliamo ridurti ai livelli del nostro piccolo cabotaggio. È perché, vedendoti così vicina alle spiagge del nostro scoraggiamento, ci possa afferrare la coscienza di essere chiamati pure noi ad avventurarci, come te, negli oceani della libertà».

    Dal Portogallo nei secoli XV e XVI moltissimi giovani – tra cui tanti missionari – sono partiti verso mondi sconosciuti, anche per condividere la loro esperienza di Gesù con altri popoli e nazioni. E a questa terra, all’inizio del XX secolo, Maria ha voluto rendere una visita speciale, quando da Fatima ha lanciato a tutte le generazioni il messaggio potente e stupendo dell’amore di Dio che chiama alla conversione, alla vera libertà.

    Cari giovani, sogno che alla GMG possiate sperimentare nuovamente la gioia dell’incontro con Dio e con i fratelli e le sorelle. Dopo lunghi periodi di lontananza e isolamento, a Lisbona – con l’aiuto di Dio – ritroveremo insieme la gioia dell’abbraccio fraterno tra i popoli e tra le generazioni, l’abbraccio della riconciliazione e della pace, l’abbraccio di una nuova fraternità missionaria! Possa lo Spirito Santo accendere nei vostri cuori il desiderio di alzarvi e la gioia di camminare tutti insieme, in stile sinodale, abbandonando le false frontiere. Il tempo di alzarci è adesso! Alziamoci in fretta! E come Maria portiamo Gesù dentro di noi per comunicarlo a tutti! In questo bellissimo periodo della vostra vita, andate avanti, non rimandate ciò che lo Spirito può compiere in voi! Di cuore benedico i vostri sogni e i vostri passi.