Autore: basilica

  • Toccatemi/5 e fine

    Toccatemi/5 e fine

    Gesù risorto dice «Toccatemi» e prima si è fatto toccare da folle di malati, indemoniati, discepoli. Dopo l’Ascensione il corpo storico di Gesù è toccabile solo nei suoi segni: eucaristia, parola, comunità, poveri. Tutti elementi dotati di evidente concretezza: non suggestioni o emozioni, ma pane, acqua, olio, libri, persone, orari, ferite, organismi.

    Cosa li rende capaci di far toccare veramente Gesù a chi crede, e anche a chi non crede? La risposta è nel fatto che Gesù sceglie ancora di toccarci, di toccarci nel profondo, di permetterci di toccare noi stessi il nostro cuore, la nostra anima. Tutto questo avviene tramite lo Spirito Santo, il dono che permette più di
    ogni altra cosa di rendere l’uomo simile a Dio.

    Non interessano potenza, ricchezza, successo, simpatia, salute, appartenenza etnica, culturale,
    religiosa: Dio infonde il suo Spirito in coloro che sono non solo creature, ma figli e figlie. La Chiesa è lì per risvegliare in ciascuno di loro la consapevolezza di avere ricevuto questo dono grande, per poterne ricavare una vita perfetta, felice, divinizzata, a immagine di Cristo.

    Anche i credenti di lungo corso hanno bisogno di tornare a toccare nel profondo la propria anima e a lasciarsi toccare dallo Spirito. Come scrive sant’Agostino: «Tu eri dentro di me, e io fuori. E là ti cercavo. Tu eri con me, ma io non ero con te. Mi hai chiamato, e il tuo grido ha squarciato la mia sordità. Mi hai toccato, e ora ardo dal desiderio della tua pace».

    don Gianni

  • Il pensiero della settimana

    Il pensiero della settimana

    Ascensione del Signore

    Abbiamo ricordato Gesù che sale glorioso al cielo, riconosciuto Signore del cielo e della terra. Di solito quando parte una persona cara e sappiamo che non la vedremo più, c’è malinconia, tristezza. Nelle
    letture invece si sottolinea la serenità e la gioia. Ma se riflettiamo bene, non c’è contraddizione, anzi
    è ben motivata la gioia!

    L’Ascensione non è la partenza di Gesù, ma la sua glorificazione, cioè la proclamazione che Gesù,
    Uomo-Dio, è uguale in dignità e potenza a Dio Padre. Le espressioni “fu elevato in alto, una nube lo
    sottrasse ai loro occhi, veniva portato in cielo” sono espressioni bibliche per dire che Gesù di Nazareth, con
    la sua risurrezione, è come il Padre e quindi è eterno, onnipotente, onnisciente e anche onnipresente, non
    solo come Dio, ma anche come uomo.

    Salendo in Cielo ha portato con sé la nostra Umanità, è andato avanti a prepararci un posto. L’Ascensione è la giornata più bella in cui pensare ai nostri cari che ci hanno lasciato, con nostalgia, perché li incontreremo di nuovo, con il Signore. I discepoli ritornano a Gerusalemme nell’attesa “di ricevere la forza dallo Spirito Santo, per essere testimoni di Gesù fino ai confini della terra”.

    Dobbiamo andare nel mondo a comunicare la gioia di “Dio con noi”, con l’ottimismo, la speranza che è un tema costante in questo periodo pasquale: essere gente che sa lottare, impegnarsi perché sa che il Signore, anche se non si vede, è con noi.

    Chiediamo, allora, insieme, al Signore che non ci ha lasciati soli, di essere suoi testimoni nella gioia e nell’amore aperto a tutti.

    don Alberto

  • Conclusione del mese mariano

    Conclusione del mese mariano

    Domenica 28 maggio la parrocchia SS Pietro e Paolo conclude il mese di maggio riprendendo una vecchia tradizione. Alle 20.30 dalla chiesa della Madonna Pellegrina di via Milano si snoderà una processione di ringraziamento alla Vergine Maria che attraverserà alcune vie del quartiere per poi concludersi nella chiesa parrocchiale di via Santa Caterina. Per l’occasione, la bellissima statua della Madonna conservata nella Pellegrina seguirà il corteo con il popolo di Dio. La processione si concluderà in chiesa parrocchiale con un momento di preghiera: tutta la Comunità Pastorale è invitata a partecipare!

  • XXXI giornata del malato

    XXXI giornata del malato

    In occasione della
    XXXI GIORNATA MONDIALE DEL MALATO
    venerdì 2 giugno
    nella Basilica SS Siro e Maternoalle
    ore 15:30 si terrà il Santo Rosario e
    seguirà alle ore 16:00 Santa Messa
    con Unzione degli infermi.

  • Un dono da condividere

    Un dono da condividere

    A Desio ci sono purtroppo tante famiglie in difficoltà anche per i pasti quotidiani. Per questo all’uscita dalle SS. Messe gli incaricati Caritas il 13 e 14 maggio hanno raccolto generi alimentari e prodotti igiene raccolti nelle cinque parrocchie è stato di 677kg.

    I pacchi ed il denaro raccolti saranno date alle famiglie di Desio aiutate dalla posteria solidale (via Grandi – Desio) e dalla Caritas cittadina.

  • Spiritualità e carità

    Il 22 maggio la Caritas cittadina propone l’ultimo incontro di un percorso di approfondimento, aperto a tutti presso il Centro di Via Conciliazione alle ore 21.

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