Autore: basilica

  • Kyrie, il travaglio e la gioia

    Kyrie, il travaglio e la gioia

    Inizia anche in questo 2023 il periodo di quaresima, periodo forte e intenso che ci prepara alla Pasqua del Signore.

    Come già nello scorso anno, anche quest’anno ci lasceremo condurre, nelle cinque settimane che verranno, con alcune proposte spirituali di accompagnamento e alcuni impegni che vogliono essere semplici sollecitazioni e proposte.

    Cammineremo sulla traccia del libretto che la nostra Diocesi ha preparato per la Quaresima “Kyrie il travaglio e la gioia” e che vogliamo riprendere settimana per settimana.

    Sarà un modo, o meglio, un’occasione per fermarci in preghiera durante questo cammino quaresimale che mette in gioco la nostra libertà in un travaglio e una gioia derivanti dal mistero centrale della nostra fede cristiana: la passione, morte e resurrezione del Signore, la vittoria della vita sulla morte, che per noi è salvezza eterna per mezzo della croce, di un Dio che si offre per noi, di un amore che non conosce confini.

  • Il pensiero della settimana

    Il pensiero della settimana

    Prima settimana di Quaresima

    Il dramma della libertà

    La libertà può essere un dramma? A volte sì. Seguendo le parole di San Paolo nella sua lettera ai romani, si comprende tutto il sentimento di un uomo lacerato da ciò che sa che è giusto e non compie, e di ciò che compie con i suoi gesti e dice con le sue parole, pur sapendo che è sbagliato. Riconosciamo che c’è il desiderio di bene dentro di noi, come una fiammella che continua a ardere nonostante le nostre inquietudini e i nostri peccati. Eppure, nonostante questo, ci accorgiamo di continuare a commettere “il male che non voglio”.

    Noi siamo piccoli e limitati e non siamo in grado di uscirne da soli. Abbiamo bisogno di Lui. Abbiamo bisogno di lasciarci salvare dal Signore dentro questa libertà. Abbiamo bisogno di riconoscerlo in quella croce che spesso vediamo attaccata ai muri di casa nostra, nelle chiese, o sul nostro petto, ma che troppo spesso dimentichiamo e scegliamo di non considerare. “La croce pende dal nostro collo, ma non pende sulle nostre scelte” diceva don Tonino Bello.

    In questa settimana torniamo a quella croce che è espressione della nostra salvezza. Dobbiamo imparare a scegliere, ad essere liberi di scegliere, a non dire o fare ciò che va di moda. Dobbiamo imparare ad essere originali, come diceva il beato Carlo Acutis. Dobbiamo avere la libertà di volgere lo sguardo verso quella croce che ci accompagna in questo periodo di Quaresima e che troverà il suo culmine in quel venerdì santo che tra poco vivremo e rinnoveremo nel memoriale della passione di Gesù.

    In questa settimana, allora, il nostro impegno sarà quello di cercare la croce, fermarci davanti ad essa, contemplare lo sguardo dell’uomo dei dolori preannunciato dal profeta e che si presenta davanti a noi con tutto il suo dramma. Perché anche Gesù ha vissuto lo stesso dramma della libertà: la libertà di consegnarsi alla croce per amore e non perché si è costretti. Chiediamo a quella croce di lasciarci guidare nella nostra libertà, e ogni volta che ne sperimentiamo il dramma, possiamo compiere la scelta più giusta.

    don Alberto

  • Esercitati al silenzio

    Esercitati al silenzio

    In un mondo troppo avvolto dai rumori, il silenzio resta l’unico segno.

    Il periodo di 40 giorni che sta per cominciare non è semplicemente una ricorrenza da cui bisogna passare per arrivare alla Pasqua. Quaresima è molto di più, è occasione, è necessità di ritrovarsi, è bisogno di silenzio, preghiera, conversione. Sono cose semplici a cui però forse non siamo più molto abituati.

    Gli esercizi spirituali che si terranno nella nostra città saranno occasione per ritrovare un po’ di silenzio. Persi nei rumori e nel fragore della nostra quotidianità, abbiamo bisogno di ascolto, abbiamo bisogno che i nostri cuori siano smossi, abbiamo la necessità di togliere polvere dal nostro cuore e aprirci al senso di questa attesa del kerigma, ossia del centro della nostra fede. In questo ultimo anno siamo stati travolti dai rumori delle bombe, dai rumori dei disastri naturali, dal frastuono di strade che si rivelano trappole mortali per i nostri giovani. I rumori sanno soffocare le urla di dolore del popolo ucraino, il pianto di madri che non ritrovano i propri figli sotto le macerie di palazzi crollati a causa del terremoto, e di giovani che non riescono a farsi ascoltare.

    Abbiamo bisogno di tacere.

    Gli esercizi spirituali vissuti dentro la comunità cittadina saranno occasione di ritrovarsi a pregare, come Chiesa, come città, e come figli di Dio in cammino.

    Il nostro Arcivescovo quest’anno ci sensibilizza proprio sul tema della preghiera, che è incontro, colloquio, confronto con il Signore. Siamo stati troppo lontani dal vivere il senso autentico della preghiera, limitandoci solo a semplici richieste per ottenere grazie e miracoli. Ci perdiamo invece il senso di un incontro speciale con il Signore, che ci chiede di entrare in intimità con Lui, di conversare con Lui proprio come quando si parla ad un amico (Gv 15,15). Dobbiamo imparare a fare tesoro di questo dono che ci fa essere in comunione con Lui, essere uniti e sentirsi pienamente avvolti dal suo amore.

    Gli esercizi spirituali saranno anche occasione di conversione.

    Fuggiamo dallo stress quotidiano, apprezziamo il fermarsi davanti al Signore, perché il nostro cuore ha bisogno di cambiare direzione. Abbiamo bisogno di convergere verso un’unica direzione, di cambiare l’ottica con cui vediamo le cose, e soprattutto comprendere che la conversione è un cammino che riguarda tutti, e che tutti chiama verso un unico destinatario finale: il Signore che risorge, che vince la morte, che chiama alla vita ciascuno di noi.

    Non ci resta che predisporre il nostro cuore a questa occasione che la nostra comunità pastorale ci offre: non lasciamoci sfuggire questa occasione e, per una volta, diamo anche alla nostra anima la possibilità di esercitarsi nello spirito e con lo Spirito.

    Diac. Fabrizio Santantonio

    ESERCIZI SPIRITUALI PER GLI ADULTI

    La preghiera di Gesù

    Nelle cinque parrocchie della città alle ore 21,00

    • martedì 28 febbraio:
      Insegnaci a pregare
      “Padre Nostro”
    • mercoledì 1 marzo:
      Nell’ultima cena “Fate
      questo in memoria di me”
    • giovedì 2 marzo:
      Al Getsemani “Non ciò
      che voglio io”

    Conclusione per tutti in Basilica alle ore 21.00
    venerdì 3 marzo:
    Sulla croce “Ho sete”

    Dalla Basilica gli esercizi vengono diffusi anche tramite il canale ouTube
    “Pastorale Desio”

  • La Quaresima dei preadolescenti

    Dopo essere nati alla fede con l’iniziazione cristiana, ai preadolescenti si pone sul cammino la sfida della crescita umana e spirituale. Come Pastorale Giovanile di Desio, proponiamo un itinerario triennale come cammino di apprendimento e conoscenza dei sacri misteri per aiutarli a vivere e testimoniare da cristiani, trasformando la grazia dei sacramenti ricevuti in uno stile di vita. Fede, speranza e carità che si traducono in tre grandi tematiche, una per anno: scegliere, sporcarsi le mani e prendersi responsabilità. Al termine, la professione di fede. L’Avvento e la Quaresima, tempi forti per tutti i cristiani, sostengono e rivitalizzano il cammino attraverso un ritiro e altre iniziative di ascolto della Parola e di approfondimento della vita cristiana, che in questa stagione della vita è vissuta in gruppo.

    ● Per i preadolescenti del primo anno, dopo il RitirONE di Avvento sulle dinamiche del mondo e il gesto di carità per la Casa della Carità di Milano, in Quaresima si apprestano ad approfondire la Parola di Dio che la liturgia propone per raggiungere la Pasqua.
    ● I preadolescenti del secondo anno, in Quaresima andranno a Monza dai frati francescani per prepararsi al pellegrinaggio diocesano ad Assisi, sulle orme di San Francesco e del beato Carlo Acutis.
    ● I preadolescenti del terzo anno, che a Pasqua andranno in pellegrinaggio a Roma per la professione di fede, in Quaresima saranno in ritiro il 12 marzo, partiranno da SSPP per un breve pellegrinaggio prima verso la Madonna Pellegrina e poi verso Seregno.

    Barbara, ausiliaria diocesana + Equipe di Pastorale Giovanile di Desio

  • Quaresima di fraternità 2023

    Quaresima di fraternità 2023

    BRASILE, Diocesi di Roraima
    Un futuro per le donne migranti venezuelane

    Obiettivo: sostenere donne migranti venezuelane, specialmente se in gravidanza o con neonati e comunque in situazione di alta vulnerabilità sociale ed economica con percorsi di ascolto, accoglienza, orientamento e autonomia.

    La crisi politica e sociale del Venezuela ha costretto negli ultimi anni circa 7 milioni di persone a chiedere asilo, in particolare nei Paesi limitrofi. Circa 400.000 si sono diretti in Brasile, attraverso la frontiera di Pacaraima e arrivando nello Stato di Roraima; la maggior parte senza documenti né cibo, e molti con malattie croniche.
    Dal 2018 la Pastorale Migranti della diocesi di Roraima, guidata dalle suore Scalabriniane, interviene perché i migranti si riconoscano come protagonisti della propria storia, collaborino nelle azioni di trasformazione in cui vengono inseriti, diventino cittadini nella nuova patria.

    La Pastorale Migranti di Roraima dedica particolare attenzione alle donne in gravidanza o con neonati. Le incontra singolarmente per conoscerne la situazione personale e preparare la documentazione per accedere ai servizi sociosanitari. A loro viene distribuito un kit mamma-bambino per le esigenze più immediate e anche materiale edile per sistemare le casette in cui alloggiano.

    Successivamente vengono organizzati incontri di mutuo aiuto, sia nella sede diocesana che nei 16 nuclei territoriali, per incoraggiare le donne ad attivarsi in percorsi micro-imprenditoriali secondo le loro competenze e i loro desideri. Dopo un breve percorso formativo ricevono un piccolo fondo e i primi strumenti per avviare la loro attività, sotto la supervisione periodica della diocesi.

    IN OGNI PARROCCHIA SI TROVA UN RACCOGLITORE PER CONTRIBUIRE A QUESTO PROGETTO NEL QUADRO DELLA QUARESIMA DI FRATERNITÀ DI CARITAS AMBROSIANA E PASTORALE MISSIONARIA DELLA DIOCESI DI MILANO

  • venerdì 3 Marzo
    Preghiera e digiuno per la Pace
    in Basilica dalle 13,00 alle 14,00

  • In preghiera per la pace con l’Arcivescovo

    In preghiera per la pace con l’Arcivescovo

    ➜ Dal 26 febbraio torna l’appuntamento quotidiano con monsignor Delpini «Kyrie, Signore!». Un appello a tutti i fedeli per una Quaresima di preghiera, penitenza e conversione al Vangelo per invocare e promuovere la pace nelle nostre relazioni e nel mondo.

    ➜ «Kyrie, Signore! In preghiera per la pace con l’Arcivescovo, ogni giorno di Quaresima» sono il titolo e il sottotitolo di una proposta a cui sarà possibile rispondere già a partire dal mattino: dalle 6.40 la meditazione sarà disponibile sul portale diocesano www.chiesadimilano.it e sui social (e sarà poi ovviamente fruibile in qualunque momento della giornata); alla stessa ora sarà trasmessa su Radio Marconi (con replica alle 20.30), mentre alle 7.55 dei giorni feriali e alle 9.25 della domenica verrà trasmessa su Telenova (canale 18 del digitale terrestre).

  • “Non di solo pane vivrà l’uomo, ma di ogni parola che esce dalla bocca di Dio”

    In questa Quaresima, il gruppo RnS Gesù Misericordioso invita tutti alla celebrazione del primo venerdì del mese il 3 marzo alle ore 21 nella Chiesa del Sacro Cuore in via Segantini.

    Seguendo la liturgia ambrosiana, non celebreremo l’Eucaristia ma vivremo un tempo di contemplazione davanti alla Croce di Gesù, che “è stoltezza per quelli che vanno in perdizione, ma per quelli che si salvano, per noi, è potenza di Dio”.

    Esaltiamo con la Chiesa il Signore Gesù, che per mezzo della croce è diventato per noi e per tutti Sapienza, Giustizia, Santificazione e Redenzione.

    Ti adoriamo, o Cristo, e ti benediciamo, perché con la tua santa croce hai redento il mondo!

    Gruppo Rinnovamento nello Spirito