Autore: basilica

  • Quaresima di fraternità 2023

    Quaresima di fraternità 2023

    BRASILE, Diocesi di Roraima
    Un futuro per le donne migranti venezuelane

    Obiettivo: sostenere donne migranti venezuelane, specialmente se in gravidanza o con neonati e comunque in situazione di alta vulnerabilità sociale ed economica con percorsi di ascolto, accoglienza, orientamento e autonomia.

    La crisi politica e sociale del Venezuela ha costretto negli ultimi anni circa 7 milioni di persone a chiedere asilo, in particolare nei Paesi limitrofi. Circa 400.000 si sono diretti in Brasile, attraverso la frontiera di Pacaraima e arrivando nello Stato di Roraima; la maggior parte senza documenti né cibo, e molti con malattie croniche.
    Dal 2018 la Pastorale Migranti della diocesi di Roraima, guidata dalle suore Scalabriniane, interviene perché i migranti si riconoscano come protagonisti della propria storia, collaborino nelle azioni di trasformazione in cui vengono inseriti, diventino cittadini nella nuova patria.

    La Pastorale Migranti di Roraima dedica particolare attenzione alle donne in gravidanza o con neonati. Le incontra singolarmente per conoscerne la situazione personale e preparare la documentazione per accedere ai servizi sociosanitari. A loro viene distribuito un kit mamma-bambino per le esigenze più immediate e anche materiale edile per sistemare le casette in cui alloggiano.

    Successivamente vengono organizzati incontri di mutuo aiuto, sia nella sede diocesana che nei 16 nuclei territoriali, per incoraggiare le donne ad attivarsi in percorsi micro-imprenditoriali secondo le loro competenze e i loro desideri. Dopo un breve percorso formativo ricevono un piccolo fondo e i primi strumenti per avviare la loro attività, sotto la supervisione periodica della diocesi.

    IN OGNI PARROCCHIA SI TROVA UN RACCOGLITORE PER CONTRIBUIRE A QUESTO PROGETTO NEL QUADRO DELLA QUARESIMA DI FRATERNITÀ DI CARITAS AMBROSIANA E PASTORALE MISSIONARIA DELLA DIOCESI DI MILANO

  • venerdì 3 Marzo
    Preghiera e digiuno per la Pace
    in Basilica dalle 13,00 alle 14,00

  • In preghiera per la pace con l’Arcivescovo

    In preghiera per la pace con l’Arcivescovo

    ➜ Dal 26 febbraio torna l’appuntamento quotidiano con monsignor Delpini «Kyrie, Signore!». Un appello a tutti i fedeli per una Quaresima di preghiera, penitenza e conversione al Vangelo per invocare e promuovere la pace nelle nostre relazioni e nel mondo.

    ➜ «Kyrie, Signore! In preghiera per la pace con l’Arcivescovo, ogni giorno di Quaresima» sono il titolo e il sottotitolo di una proposta a cui sarà possibile rispondere già a partire dal mattino: dalle 6.40 la meditazione sarà disponibile sul portale diocesano www.chiesadimilano.it e sui social (e sarà poi ovviamente fruibile in qualunque momento della giornata); alla stessa ora sarà trasmessa su Radio Marconi (con replica alle 20.30), mentre alle 7.55 dei giorni feriali e alle 9.25 della domenica verrà trasmessa su Telenova (canale 18 del digitale terrestre).

  • “Non di solo pane vivrà l’uomo, ma di ogni parola che esce dalla bocca di Dio”

    In questa Quaresima, il gruppo RnS Gesù Misericordioso invita tutti alla celebrazione del primo venerdì del mese il 3 marzo alle ore 21 nella Chiesa del Sacro Cuore in via Segantini.

    Seguendo la liturgia ambrosiana, non celebreremo l’Eucaristia ma vivremo un tempo di contemplazione davanti alla Croce di Gesù, che “è stoltezza per quelli che vanno in perdizione, ma per quelli che si salvano, per noi, è potenza di Dio”.

    Esaltiamo con la Chiesa il Signore Gesù, che per mezzo della croce è diventato per noi e per tutti Sapienza, Giustizia, Santificazione e Redenzione.

    Ti adoriamo, o Cristo, e ti benediciamo, perché con la tua santa croce hai redento il mondo!

    Gruppo Rinnovamento nello Spirito

  • Astensione

    Astensione

    Le recenti elezioni regionali – secondo quanto pubblicato sul sito del Comune – hanno visto anche a Desio una clamorosa astensione: ha votato solo il 41,40% degli aventi diritto.

    Comparando i risultati, non con cinque anni fa, ma con cinque mesi fa – elezioni politiche del 25 settembre –, tutte le liste hanno diminuito i consensi (Fratelli d’Italia da 5.810 a 3.400; PD da 3.690 a 2.075; Lega da 2.703 a 1.565; Forza Italia da 1.965 a 644; Azione-Italia Viva da 1.882 a 745; M5S da 1.835 a 520 ecc.), e anche calcolando i voti attribuiti alle liste civiche dei presidenti, nessuno recupererebbe i consensi di settembre.

    Se consultiamo la pagina delle preferenze, tranne rarissime eccezioni, l’impressione è che siano stati scelti per lo più gli apparati di partito. Su una testata nazionale si è scritto che la gente non vota perché le cose vanno bene. Stando tra la gente mi pare che invece siano numerose le lamentele e soprattutto le paure su temi quali salute, lavoro, servizi pubblici e guerra. Realtà governate là dove si inviano i rappresentanti eletti dal popolo.

    Vale per partiti e cittadini quanto ha detto l’Arcivescovo Delpini nell’ultimo discorso di S. Ambrogio: la democrazia rappresentativa «chiede che ci sia un impegno condiviso per contestare e correggere la sfiducia che è presente in chi non vuole essere coinvolto, si chiude nel proprio punto di vista e non si interessa degli altri, pretende che siano soddisfatti i propri bisogni ma non si cura del bene dell’insieme».

    don Gianni

  • Il pensiero della settimana

    Il pensiero della settimana

    Ultima domenica dopo l’Epifania

    Questa pagina di Vangelo è rivoluzionaria per il nostro modo di pensare. Quale padre concede al figlio l’eredità prima della morte epoi, quando questi ha sperperato tutto, lo riaccoglie senza nessun rimprovero, anzi con una grande festa?

    Gesù ci mostra un Dio fuori dai nostri schemi e porta questa parabola per giustificare il suo comportamento verso i peccatori.

    Dio gode del ritorno del peccatore. S. Ambrogio dice, commentando la creazione: “Dio si riposò dopo aver creato l’uomo perché, finalmente, aveva qualcuno a cui potesse perdonare i peccati”. Nel perdono Dio rivela la caratteristica più profonda della sua natura: l’amore fedele, gratuito e totale.

    Questa gioia deve essere condivisa: per questo il comportamento del fratello maggiore, che non sa e non vuole partecipare a questa gioia, anzi ne prova fastidio, è la nota stridente.

    Questa pagina suscita degli interrogativi. Quale concetto di Dio abbiamo? Il nostro Dio è un Dio misericordioso oppure un Dio castigatore? Quando ci confessiamo siamo certi di incontrare un Padre che ci ama con un sentimento di gratitudine? Ci sentiamo come il figlio maggiore o il prodigo? C’è sempre la tentazione di sentirsi tra i puri, tra quelli a posto. Con chi sbaglia qual è il nostro atteggiamento? Moralista, di accusa, di superiorità o di accoglienza fraterna e gioiosa?

    Oggi è la domenica del perdono: chiediamo al Signore di credere nel suo amore che perdona sempre e di renderci capaci, a nostra volta, di perdonare

    don Alberto

  • Nel mezzo di tempi difficili, quali futuri?

    L’Azione Cattolica decanale, il Centro Culturale «G. Lazzati», la Comunità Pastorale «S. Teresa di Gesù Bambino», la Cooperativa «Pro Desio-ACLI ed il Circolo ACLI «A. Grandi» di Desio organizzano

    Venerdì 24 febbraio
    Conoscele il passato
    «Il ‘900: fu davvero “secolo breve”»

    Prof. Giorgio Del Zanna, docente di Storia Contemporanea all’Università Cattolica di Milano

    Venerdì 17 marzo
    Capire il presente
    «Il mondo d’oggi: situazione geo-politica»

    Dott.sa Lucia Capuzzi, inviata del quotidiano “Avvenire”

    Venerdì 14 aprile
    Costruire il future
    «Restare umani: un compito difficile?»

    Dott. Domenico Quirico, inviato del quotidiano “La Stampa”

    Gli incontri inizieranno alle ore 21.00 presso la sala Manzotti in via Garibaldi 81 – Desio.

    Aperto a tutti, ingresso libero.

  • IL CARNEVALE AMBROSIANO TRA STORIA E TRADIZIONI

    Il carnevale ambrosiano ha la caratteristica di protrarsi fino al sabato che precede
    la prima domenica di Quaresima, a differenza di quello romano che termina
    quattro giorni prima.

    Sono fiorite varie leggende sul perchè di questa differenza: il vero motivo va ricercato nella diversa modalità di computare i giorni quaresimali. Tutto iniziò nel periodo medioevale quando la Chiesa, correlando la Quaresima alla stretta osservanza del digiuno, decise di conteggiare 40 giorni a ritroso, partendo dalla notte del Sabato Santo, inizio del tempo pasquale. Tenendo conto che di domenica non si osservava la pratica del digiuno, queste giornate vennero escluse da tale
    computo, per cui si giunse al mercoledì precedente la prima domenica di Quaresima, definito mercoledì delle Ceneri e pertanto considerato come primo giorno di Quaresima.

    Questo sistema non venne seguito dalla diocesi di Milano, il cui rito ambrosiano continuò ad osservare l’antica tradizione che considerava come Tempo quaresimale i quaranta giorni di calendario antecedenti il giovedì santo, inizio del triduo pasquale, determinando in tal modo
    l’avvio del periodo penitenziale con la prima domenica di Quaresima.

    Una tradizione popolare vuole che il carnevale ambrosiano fosse stato prolungato al sabato, un anno in cui sant’Ambrogio si trovava lontano da Milano: i fedeli avrebbero chiesto in quell’occasione di attendere il suo ritorno per aprire con lui il periodo quaresimale. Un’altra versione afferma che lo stesso Ambrogio avesse dato ordine di attendere il suo ritorno per celebrare in sua presenza il carnevale milanese, che a quei tempi aveva una risonanza pari a quella del carnevale di Venezia.

    Infine si dice che un anno in cui il carnevale coincise con la fine di un periodo di pestilenza, lo stesso vescovo Ambrogio avesse chiesto al Papa il permesso di prolungare la festa di quattro giorni Vale la pena di ricordare l’avversione di san Carlo Borromeo per il carnevale e per il suo prolungamento a Milano rispetto a tutto il mondo cristiano, ma nonostante la sua ben nota autorevolezza, non riuscì a cambiare questa remota tradizione, così come sarebbe risultato vano il suo intento di introdurre il rito ambrosiano a Monza.

    Giuseppe Monga