Autore: diac. Fabrizio Santantonio

  • Gesto di carità quaresimale 2024

    Gesto di carità quaresimale 2024

    A favore della terra santa

    “Volgeranno lo sguardo verso Colui che hanno trafitto”

    Anche quest’anno, come ormai tradizione, siamo chiamati a offrire un gesto di carità a favore di un’iniziativa proposta dalle cinque parrocchie della Comunità Pastorale di Desio. Un gesto quaresimale che ha il significato di offerta e di piccola rinuncia in un periodo forte in cui siamo chiamati a un ritorno a noi stessi e al Signore.

    Nella prossima Quaresima il frutto delle nostre rinunce diventerà un’offerta da depositare nel contenitore, presente in ogni chiesa, con la finalità TERRA SANTA, luogo martoriato dalla guerra, dalle tensioni politiche, religiose e sociali. La situazione nel Medioriente ci viene presentata nella sua tragicità sui giornali e sugli altri mezzi di comunicazione, ma forse l’aspetto che meno viene evidenziato è proprio la difficoltà di una Chiesa Cristiana stretta nella morsa di una guerra senza senso, spesso costretta a sopravvivere tra le bombe e le esplosioni che, ormai da mesi, imperversano su quelle terre che hanno visto la culla della nostra cristianità.

    Le offerte raccolte durante la Quaresima vogliono essere un segno di vicinanza che sicuramente non sarà sufficiente ad alleviare la sofferenza delle popolazioni locali ma che vogliono essere un segno tangibile di speranza, unitamente alla preghiera incessante della nostra Comunità Pastorale.

    Anche noi siamo quindi chiamati a volgere il nostro sguardo verso quelle terre trafitte dagli odi e dalle incomprensioni, dalla distruzione e dalla sofferenza, dalla crisi umanitaria e dal bisogno di assistenza sanitaria e alle famiglie bisognose di aiuto. Anche noi siamo chiamati con le nostre piccole rinunce a offrire un segno di solidarietà ai nostri fratelli e alle nostre sorelle che abitano i luoghi santi della nostra fede.
    Diacono Fabrizio Santantonio

  • La pace come compito e possibilità per tutti

    La pace come compito e possibilità per tutti

    Nel VI capitolo della sua proposta pastorale per l’anno 2023/24, il nostro Arcivescovo affronta il tema della guerra e della pace. Temi fin troppo attuali ai nostri giorni, in cui all’ombra dei conflitti del passato si affianca lo spettro delle guerre ancora in atto. È fin troppo facile ricordare le guerre in corso tra Russia e Ucraina, tra Israele e Palestina. È forse più complicato parlare delle tante guerre meno “importanti”… che
    poi, è difficile fare una scala di importanza: la guerra piccola o grande che sia, quella che fa spettacolo o quella nascosta, quella drammaticamente raccontata in televisione o quella sconosciuta, porta sempre lo
    stesso risultato: la morte.

    Ma allora perché la guerra?

    Che cosa si risolve con la guerra?

    Chi è che vince e chi è che perde?

    Il nostro Arcivescovo si pone questa domanda e cerca di dare una risposta. La guerra è semplicemente il tentativo di far prevalere degli interessi personali, è la vittoria dell’invidia, delle gelosie e delle incomprensioni. La guerra cerca di risolvere differenze tra un popolo e l’altro, tra una nazione e l’altra. La pace, invece, cerca nell’altro la differenza che può produrre ricchezza per tutti. La guerra è la corsa egoistica al prevalere sull’altro. La pace è l’interesse per le differenze, che diventano occasione di arricchimento per tutti. Per questo il cristiano è chiamato ad essere operatore di pace, perché così è
    chiamato da Gesù nel vangelo: “Beati gli operatori di pace, perché saranno chiamati Figli di Dio” (Mt 5,9).

    Essere operatori di pace al giorno d’oggi significa essere missionari. I missionari dei giorni d’oggi sono coloro che si lasciano edificare dai valori e dalle culture degli altri popoli; sono coloro che si mettono a
    servizio per gli altri, anche quelli più lontani. Essi sono coloro che non ritengono l’esplorazione culturale una necessità impellente, ma che esaltano invece il rispetto della cultura dei popoli.

    I missionari di oggi sono coloro che non vedono il popolo vicino come semplice occasione di
    sfruttamento delle sue ricchezze, di occasione per fare denaro, ma coloro che operano la grande
    solidarietà internazionale.

    I missionari di oggi non sono solo i consacrati che portano il vangelo nel mondo, ma anche quei missionari dei giorni d’oggi che a loro si affiancano, come i giornalisti che denunciano gli orrori delle guerre, i medici che portano il loro servizio in ogni angolo sperduto del mondo, i militari che invece di portare guerra cercano di garantire la pace. Sono coloro che mettono a disposizione persino la propria
    vita, per essere chiamati “Figli di Dio”.

    Il servo di Dio don Tonino Bello ha fatto della coscienza della pace il suo manifesto: “Prendiamo coscienza che i cuori disposti al perdono e alla comunione sono l’unica miniera da cui si estrae la materia prima della Pace, senza la quale anche le più autorevoli Cancellerie diplomatiche potranno offrirci solo
    ambigue sofisticazioni e sterili surrogati”.

    E allora, tocca a ciascuno di noi. Ognuno di noi può essere operatore di pace. “In piedi, costruttori di pace, e sarete chiamati: Figli di Dio”.

    diac. Fabrizio Santantonio

  • Oratori in festa!

    Oratori in festa!

    Domenica 24 settembre gli oratori di Desio, insieme a tutti gli oratori della nostra Diocesi, saranno in festa per l’apertura del nuovo anno oratoriano 2023/24. Il motto scelto dalla FOM per quest’anno è: PIENO DI VITA!

    Proprio sul tema di quest’anno, il nostro Arcivescovo ci invita a pensare che “la vita è un dono ricevuto, come una luce che è stata accesa perché diventi fuoco; il lunedì ha senso se si vive la domenica con Gesù; il mondo si può aggiustare se ciascuno impara a condividere la sua vita con gli altri”. Il tema
    di quest’anno si lega perfettamente con il logo che ci accompagnerà nei prossimi mesi e che rappresenta
    Gesù, pane di vita, che prorompe con i suoi colori nel buio della notte per illuminare i nostri cuori, le nostre giornate, la nostra vita.

    Sarà dunque questo il filo conduttore che lega i nostri oratori in questa domenica organizzata dalla pastorale giovanile e dai gruppi degli animatori, che ha avrà come punto centrale la celebrazione eucaristica in ciascuna parrocchia, in cui i catechisti, gli educatori e gli allenatori riceveranno il mandato nella comunità pastorale, per essere portatori di quella luce che dal pane di vita arriva nei nostri cuori.

    Nel pomeriggio tutti i bambini e i ragazzi saranno invitati a giocare in oratorio per festeggiare l’inizio del
    nuovo anno, che apre ufficialmente i percorsi dell’iniziazione cristiana e dei cammini di pastorale giovanile.

    Ancora una volta siamo chiamati a volgere lo sguardo verso colui che dà il cibo di vita eterna, per dare testimonianza ai più giovani che la vita è un dono ricevuto che ci rende unici e originali, per scoprire che
    Gesù è la pienezza di vita che richiama questo anno oratoriano.

    A tutti, buona festa e soprattutto, buon cammino!

    Diac. Fabrizio Santantonio

  • Festa del Grazie 2023

    Sabato 27 e domenica 28 maggio si è svolta nella parrocchia di SS. Pietro e Paolo la festa del grazie, festa che conclude le attività dell’anno oratoriano 2022/2023.

    Sabato sera un gruppo di adolescenti e giovani ha vissuto una piccola veglia di pentecoste e un momento di Adorazione Eucaristica che segna l’inizio della festa. Lo stesso gruppo ha poi trascorso la notte in oratorio. Dopo una buona colazione al bar, pronti per la santa messa in chiesa animata dai bambini
    dell’iniziazione cristiana e dai gruppi giovanili, insieme alla comunità parrocchiale. Alle 12,30 il pranzo comunitario in oratorio aperto alle famiglie. Nel pomeriggio gli animatori hanno organizzato varie
    attività per i più piccoli, tra cui un divertente laboratorio creativo di oggetti colorati e un delizioso
    laboratorio di cucina in cui sono stati prodotti buonissimi biscotti offerti poi alla fine della festa.

    La sera alle 20.30 un momento conclusivo del mese mariano con la statua della Madonna Pellegrina che
    dall’omonimo santuario di via Milano è stata traslata nella chiesa parrocchiale, in cui resterà per qualche
    giorno. Infine un momento di Adorazione Eucaristica per tutti. La festa segna la conclusione delle attività di quest’anno pastorale e ci proietta verso l’oratorio estivo per le scuole medie della città.

    A tutti i ragazzi, le loro famiglie, gli animatori e i volontari un GRAZIE per aver reso possibile questa festa.

    Diac. Fabrizio Santantonio

  • Io credo!

    Io credo!

    CAMMINO PREADOLESCENTI – PROFESSIONE DI FEDE

    Domenica 21 maggio durante la Santa Messa delle 10.00 in Basilica 56 ragazzi di terza media hanno vissuto la loro professione di fede che segna la conclusione del cammino dei preadolescenti. Davanti ai loro amici di prima e seconda media, ai
    genitori e agli altri fedeli riuniti per la Messa, i ragazzi hanno pronunciato il loro credo che li conferma nel loro cammino di fede e che ora li vedrà proiettati verso l’età dell’adolescenza.

    I ragazzi hanno indossato una maglietta realizzata da loro stessi che riportava il segno di questa giornata: una scritta colorata che dice “IO CREDO” e che ricorda a tutti che la fede parte proprio da questa frase semplice e altrettanto impegnativa.

    Dopo la messa, ragazzi e genitori si sono ritrovati in oratorio Beata Vergine Immacolata per un momento di festa.

    Un ringraziamento particolare agli educatori e a quanti si sono presi cura di questi
    ragazzi nei tre anni di cammino vissuti in maniera così intensa.

    Buon cammino ragazzi!

    Diac. Fabrizio Santantonio

  • Vocazione, un cammino che continua

    Vocazione, un cammino che continua

    La vocazione è qualcosa che cresce ogni giorno, si evolve e matura.
    Così Fabrizio, diacono nella nostra Comunità, ci racconta il suo cammino di risposta al progetto di Dio

    Spesso si pensa che vocazione è un fatto istantaneo, che riguarda un dato momento della vita di una persona che si sente chiamata a fare qualcosa di grande. Vocazione sembra quasi un qualcosa di preliminare a un cambiamento, a uno stravolgimento della vita. Certo, ci sono stati episodi di grandi conversioni accompagnati da una chiamata. Pensiamo a san Paolo, che insieme alla chiamata di Gesù sente questo stravolgimento nella sua vita e da persecutore della Chiesa ne diventa uno dei più grandi apostoli e fondatori. Pensiamo a sant’Agostino e alla chiamata che sentiva dentro il proprio cuore, che all’inizio non sapeva ben individuare ma che poi è esplosa in tutta la sua bellezza.

    La vocazione, quella ordinaria, quella che arriva dalla vita di tutti i giorni è qualcosa di più lento, progressivo, che interpella, che mette in crisi, che non si capisce bene cosa sia, e che solo dopo molto tempo si realizza.

    Ci ho messo oltre 40 anni per capire a che cosa il Signore mi stesse chiamando. Certo, la domanda più semplice che un uomo può farsi è quella di dire “forse il Signore mi sta chiamando alla vita sacerdotale, o religiosa…”. Ed è stata la stessa domanda che mi sono posto io per tanto tempo… Ma solo aprendo il cuore, solo lasciandosi trasportare dagli interrogativi, solo lasciandosi accompagnare da chi prende a cuore il tuo cammino, si può arrivare ad individuare bene quale sia la vocazione e come poter rispondere.
    Dapprima ho pensato alla vita sacerdotale e dopo aver accettato la possibilità che questa non fosse la mia vocazione, ho potuto scoprire e riscoprire ogni giorno la bellezza del servizio alla Chiesa come diacono permanente. Un cammino che è iniziato nel 2013 e che oggi, a 2 anni e mezzo dalla mia ordinazione, sento che sto man mano maturando e costruendo.

    La vocazione infatti non è un episodio straordinario e isolato della propria vita. La vocazione è qualcosa che nasce nel cuore, che cresce, che si fa sentire non solo quando si muovono i primi passi, ma ogni giorno, continuamente, si evolve, matura, cresce.

    A chi mi dice “Quando hai sentito questa vocazione?” io semplicemente rispondo che la mia vocazione non è mai cessata. Quella voce che dentro il mio cuore chiama e interpella non si è mai fermata, perché la vocazione è qualcosa che matura con il tempo, che forma una esistenza, che cerca di rispondere a un progetto più grande di noi. La vocazione non è qualcosa che arriva in via preliminare e poi si fa da parte quando si risponde, ma è un continuo chiamare e richiamare al senso della vita, al progetto di Dio, alla bellezza di sentirsi ogni giorno chiamati.

    E infine a chi mi chiede: “e ora cosa farai”? Io rispondo semplicemente: cerco di continuare a rispondere a quella chiamata ogni giorno, perché dentro quella vocazione più grande ci sono tante altre piccole chiamate che arrivano ogni giorno, che mettono alla prova, e che permettono alla vocazione di crescere e intensificarsi nel progetto che Dio ha su di me. Guai se non riuscissi a rispondere anche un solo giorno a questa chiamata!

    Diac. Fabrizio Santantonio

  • Consiglio Pastorale del 6 dicembre 2022

    Martedì 6 dicembre alle ore 21 si è riunito presso la Sala Castelli del Centro Parrocchiale il Consiglio Pastorale della Comunità Pastorale, per la presentazione del lavoro di formazione del progetto di pastorale giovanile per la città.

    Ospiti della riunione don Stefano Guidi, responsabile diocesano della Fondazione Oratori Milanesi, e Tonino Romeo, consulente pedagogico incaricato sulla formazione di un progetto di pastorale giovanile. Don Stefano ha presentato il progetto diocesano che si sta concretizzando in alcune Comunità Pastorali nate da più di 10 anni: un progetto che guarda al futuro degli oratori e della pastorale dei giovani nelle città di media grandezza e il cui progetto costituirà un punto di partenza per tutte le comunità pastorali della Diocesi. Tonino ha restituito al Consiglio Pastorale l’esito del lavoro che ha condotto ormai da quasi due anni nella nostra città, consegnando 7 punti su cui la nostra città potrebbe puntare nei prossimi anni e che costituiranno la base di partenza del progetto di rinnovamento della pastorale giovanile cittadina.

    Diac. Fabrizio Santantonio

  • Uno sguardo al futuro degli oratori

    Uno sguardo al futuro degli oratori

    Lo scorso 4 novembre presso l’oratorio centrale “Beata Vergine Immacolata” si è tenuta una riunione straordinaria di tutti i consigli di oratorio della città, a cui hanno preso parte anche coloro che in qualche modo sono coinvolti nella pastorale giovanile e nella vita degli oratori. Alla riunione hanno partecipato anche don Stefano Guidi, responsabile diocesano della FOM (Fondazione Oratori Milanesi) e Tonino Romeo, consulente pedagogico incaricato sulla formazione di un progetto di pastorale giovanile.

    L’incontro ha esaminato gli esiti degli incontri che Tonino ha condotto nel corso della primavera 2022 con le varie realtà oratoriane della città. Tonino ha fornito i dati emersi dall’osservazione delle singole parrocchie attraverso l’esame delle risorse e delle criticità riscontrate nella pastorale giovanile e nei nostri oratori. È stato quindi formulato un primo quadro di proposte per valorizzare le singole parrocchie in un contesto di pastorale cittadino verso cui si è in cammino.

    Don Stefano ha infine presentato il lavoro di accompagnamento che la FOM ha deciso di avviare nelle grandi comunità pastorali della diocesi, come quella di Desio, e la figura del nuovo educatore retribuito, Franco Castoldi, che da qualche settimana sta operando negli oratori della nostra città.

    Nelle prossime occasioni, in continuità con questo incontro, Tonino fornirà altresì preziose indicazioni anche in sede di Diaconia e di Consiglio Pastorale della Comunità Pastorale.

    diacono Fabrizio Santantonio

  • SS Pietro e Paolo in festa

    SS Pietro e Paolo in festa

    Si è svolta dal 19 al 29 giugno 2022 la festa patronale della parrocchia SS Pietro e Paolo. Molte le iniziative che hanno richiamato tanta gente non solo del quartiere ma da tutta la città.

    La festa è iniziata domenica 19 giugno con il ricordo degli anniversari di matrimonio significativi a cui è seguito il pranzo per i festeggiati. Sabato sera il torneo di calcio femminile, cucina aperta e dopo la sospensione per la pandemia, è tornato un classico della nostra festa: il cantapollo, molto apprezzato e che è riuscito a donare alcuni momenti di spensieratezza.

    Domenica 26 giugno nei giardini dell’oratorio è stata celebrata la S. Messa solenne presieduta da don Marco insieme a padre Gianni dei Missionari Saveriani, originario proprio della nostra parrocchia, e dal diacono Fabrizio. Tante perso ne hanno preso parte alla celebrazione, tra cui spiccavano le maglie arancione dei nostri animatori impegnati nell’oratorio estivo, coordinati da Graziana e Alessandro.

    Dopo il pranzo per tutti, il pomeriggio di giochi e attrazioni per i più piccoli e per finire la serata danzante.

    Mercoledi 29 giugno, giorno della festa liturgica, alle 20.30 è stata celebrata la santa messa con don Umberto e don Claudio dell’Orto, sacerdoti originari della nostra parrocchia che festeggiano rispettivamente il 35° e il 30° anniversario di ordinazione.

    Infine i bambini sono stati invitati nella notte tra 28 e 29 giugno a preparare la loro barca di san
    Pietro, secondo la tradizione, e inviare le foto dei loro capolavori con cui sarà realizzato un video.

    diac. Fabrizio Santantonio

  • La fede smuove le montagne

    La fede smuove le montagne

    Professione di fede dei ragazzi di terza media di Desio

    Si è svolta domenica 5 giugno in oratorio Beata Vergine Immacolata la professione di fede dei ragazzi di terza media della città, tappa conclusiva del cammino dei preadolescenti. Davanti alla Chiesa riunita per l’Eucaristia intorno all’altare, i ragazzi hanno manifestato pubblicamente la loro fede con un semplice ma impegnativo “Io credo” rinnovando le proprie promesse battesimali.
    Alla messa hanno preso parte i genitori dei ragazzi e i loro compagni di cammino di prima e seconda media.
    Dopo la santa messa presieduta da don Pietro, un momento di festa con il pranzo e un momento di gioco.
    La professione di fede prepara i ragazzi a intraprendere il loro cammino del prossimo anno pastorale nel gruppo degli adolescenti.
    A loro va il nostro più caro augurio di buon cammino!

    Diac. Fabrizio Santantonio