Sono aperte le iscrizioni per partecipare alla Messa con papa Francesco, in programma il 25 marzo alle 15 al Parco di Monza.
La raccolta delle adesioni è decentrata. Il compito infatti è stato affidato ad ogni parrocchia o comunità pastorale. Chi desidera partecipare alla Messa al Parco di Monza, può recarsi in parrocchia e lasciare il proprio nominativo. L’iscrizione è totalmente gratuita.
(…)
La Santa Messa è il cuore di tutta la visita di papa Francesco a Milano e alle terre ambrosiane. È un momento aperto a tutti, in cui partecipare è facile, gratuito e libero. Sarà una festa di Chiesa, per tutta la comunità e la Chiesa ambrosiana.
Le persone con disabilità o anziani con difficoltà di movimento sono facilitate nell’accesso all’area, grazie alla presenza di Caritas Ambrosiana, Oftal e Unitalsi. Per informazioni, iscrizioni e per chi necessita di assistenza particolare è attivo l’indirizzo mail disabili25marzo@caritasambrosiana.it
Tutte le informazioni sulla Visita pastorale di papa Francesco sono disponibili sul sito www.papamilano2017.it.
Sul sito, nella sezione “Riflessioni” sono disponibili, oltre al Sussidio in preparazione alla visita del Papa scritto per l’occasione, testi e video di riflessione per l’approfondimento quotidiano dei temi che la visita suscita nella comunità ambrosiana.
Autore: Pietro Guzzetti
S. Messa con Papa Francesco, partecipare è facile.
Facciamo un gioco?
Questa sera a cena, quando siete tutti seduti allo stesso tavolo, prima di alzarvi provate a fare questo gioco: ognuno tira fuori il proprio smartphone, si va in impostazioni, quindi nella sezione dedicata alla batteria e si controlla il tempo di utilizzo dall’ultima ricarica completa (se avete uno smartphone android basta verificare il tempo di attività dello schermo). Se avete figli preadolescenti o adolescenti potreste avere spiacevoli sorprese.
Uno studio dell’Osservatorio Nazionale Adolescenza che ha coinvolto 8000 adolescenti di 18 regioni italiane, di età compresa tra gli 11 e i 19 anni, mostra come il 50% degli adolescenti trascorre dalle 3 alle 6 ore extrascolastiche con lo smartphone in mano, il 16% dalle 7 alle 10 ore, per poi arrivare ad un 10 % che supera abbondantemente le 10 ore. I nostri ragazzi sono sempre più iperconnessi e ormai l’impatto dell’essere always online ha un peso sempre maggiore sulla propria vita. Ma cosa fanno essenzialmente i più giovani quando sono sulla rete? Un ruolo fondamentale lo svolgono i social network e le applicazioni di istant messaging (il tanto amato o odiato Whatsapp). Il 95% degli adolescenti ha almeno un profilo personale sui social, ma la cosa che più spaventa è che il 14% ha anche un profilo finto, che pochi conoscono e col quale è facile vivere i peggiori atteggiamenti di cyberbullismo o frequentare gruppi decisamente non adatti alla propria età.
Alcuni atteggiamenti dei cittadini più giovani della rete sono davvero deleteri: il vamping, l’essere sui social durante le ore notturne; la likemania, l’ossessione di raggiungere sempre più like coi propri post; le challenge, sfide simil catene di sant’Antonio nella quali si è nominati tramite un tag col proprio nome e si è chiamati a postare un video o una foto che ci ritragga intenti in un’azione più o meno sconsiderata. Spesso le sfide sono legate al consumo di alcool o di droghe leggere o no. Tutte queste devianze si legano sempre più alla nomofobia, la paura di rimanere senza smartphone o connessione dati.
Scrivo tutto questo non per creare allarmismo ne tantomeno per accendere chissà quale stupida ed inutile battaglia contro l’utilizzo degli smartphone o i social network; studio linguaggi dei media, sono appassionato di new media e credo fermamente che la rete rappresenti uno spazio pieno di possibilità. Di sicuro, come ogni ambiente, va abitato in maniera responsabile e tutti siamo chiamati ad impegnarci per far si che venga rispettata la netiquette, il complesso di regole volto a favorire il reciproco rispetto tra gli utenti della rete. Come adulti abbiamo un compito in più, quello di vigilare ed accompagnare i nuovi abitanti di questo sterminato ambiente digitale, per limitare al minimo le devianze ed evitare che qualcuno si ferisca o ferisca il prossimo.
La prossima volta che ci capiterà di regalare il tanto atteso smartphone a nostro figlio o a nostro nipote, facciamolo, ma coscienti delle possibilità in esso racchiuse e desiderosi di crescere assieme come cittadini responsabili.
don Pietro
CYBERBULLISMO – Materiali
Ecco le slide del dottor Pier Cesare Rivoltella, usate durante la serata del 9 febbraio: clicca qui.
Alcuni link utili: www.generazioniconnesse.it – www.cremit.it
Papa Francesco viene a visitare Milano e le terre ambrosiane.
L’intenso itinerario che percorrerà il 25 marzo, dalle case bianche al carcere di san Vittore, dal Duomo di Milano al parco di Monza per la celebrazione della santa Messa, fino all’incontro con i cresimandi allo stadio di san Siro, è il segno più eloquente della sua volontà di essere tra noi per confermare la nostra fede e contagiarci con la forza della sua testimonianza missionaria.
La Milano che si prepara ad accogliere il Papa è una città che sta vivendo sulla propria pelle quel cambiamento d’epoca (molto più potente di una semplice epoca di cambiamenti) di cui papa Francesco parla spesso. La terra dei santi Ambrogio e Carlo, questo grande tessuto urbano che copre e supera il territorio diocesano, sta conoscendo da un lato un grande momento di risveglio e rilancio (complice il rinnovamento avuto con EXPO); ma dall’altro è provocata e sfidata da un contesto culturale e sociale in forte trasformazione, che non sempre favorisce l’incontro di popoli e di culture in una convivenza capace di conciliare le differenze.
La visita del Papa, a cui occorre prepararsi con cura in queste settimane, sarà l’occasione per ravvivare il nostro contributo a questo processo di ricerca e di ricostruzione dell’anima della città e delle terre ambrosiane. Dall’incontro con papa Francesco ci attendiamo di acquisire nuova consapevolezza sulla nostra identità di popolo posto da Dio dentro la storia, come recita il titolo dato all’evento: “in questa città ho un popolo numeroso, dice il Signore” (At 18,10).
Prepararsi significa accendere momenti di confronto e di verifica, per cogliere quanto a Milano e nelle terre ambrosiane siamo quella Chiesa “umile, beata e disinteressata” che papa Francesco ci ha descritto al Convegno Ecclesiale di Firenze; Chiesa “in uscita” che svela il suo volto facendosi carico con amore generoso del desiderio di vita dell’intera umanità, spesso dolorosamente ferita dal male; Chiesa che pone al centro i poveri, dai quali impara lo stesso farsi povero di Gesù.
Invitiamo tutti, singoli e parrocchie, famiglie e consacrati/e, gruppi e realtà ecclesiali, a fare del sussidio pubblicato dalla Diocesi proprio in preparazione alla visita del Papa (lo potete trovare sul sito diocesano) uno strumento di riflessione, preghiera, confronto e dibattito tra di noi ma anche con la società civile, perché possiamo arrivare all’incontro con papa Francesco avendo gustato il sapore del sogno di Chiesa che ci consegna come compito proprio con questa sua visita.
mons. Luca Bressan
Vicario episcopale per la Cultura, la Carità, la Missione e l’Azione Sociale – Arcidiocesi di Milano
Presidente Caritas Ambrosiana
Trarre fuori
Ogni tesoro è custodito in un luogo segreto,
per raggiungere le gemme più preziose si deve scavare a lungo,
avere pazienza, impegnarsi in un’incessante discesa
per portare alla luce ciò che mai ha visto la luce.Trarre fuori (educĕre): questa l’etimologia di educare.
Mi domando se crediamo sia ancora possibile educare le nuove generazioni o forse lo reputiamo un’utopia perché abbiamo smesso di credere che esse custodiscano qualcosa dentro di loro che va tirato fuori. Forse dobbiamo pulire le lenti con le quali guardiamo ai più giovani, talmente annerite dalle delusioni e dalle arrabbiature che non ci permettono di andare oltre quella corazza che ognuno di noi ha indossato negli anni duri della crescita.
Nella sfida educativa non bisogna mai arrendersi perché volente o nolente il futuro appartiene a loro, a quei ragazzi che a volte paiono persi tra la noia e l’apatia, a quei bambini che troppo spesso vengono lasciati a giocare, per ore in qualsiasi contesto, con lo smartphone di mamma e papà purché stiano tranquilli. Queste generazioni hanno bisogno di qualcuno che li aiuti a capire come può essere la loro vita nel momento in cui si inizia ad essere protagonisti, quando si realizza chi possono essere, quando si scoprono le proprie potenzialità.
Proviamo a pensare all’emozione provata quando siamo stati capaci di realizzare qualcosa, quando abbiamo superato una prova nel nostro iter scolastico o lavorativo; in ognuna di queste occasioni abbiamo scoperto di custodire in noi qualcosa che ci ha permesso di raggiungere quella meta. Qualcuno ci aveva educato e senza rendercene conto era proprio grazie a quel trarre fuori che stavamo gustando una grande gioia.
Come dice lo stesso nome, la sfida educativa è tutt’altro che facile, implica una lotta, uno scontro che porta con sé battaglie vinte e battaglie perse, una fatica che non siamo sempre pronti a sostenere. Considerando anche questi aspetti è utile sostenersi a vicenda in quanto educatori/genitori/guide per riaccendere ogni giorno in noi la forza richiesta per non tradire il nostro ruolo e non abbandonare il futuro.
don Pietro
Dal 21 al 31 gennaio vivremo la settimana dell’educazione, proprio per questa ricorrenza la Comunità Pastorale offrirà due importanti occasioni di formazione per tutti i genitori e gli educatori. La prima sarà domenica 29 gennaio alle ore 15.30 presso il teatro Il Centro, nella quale la dottoressa Chiara Biader ci parlerà di relazioni, affetti e sessualità nella complessa società contemporanea nell’incontro dal titolo “Le nuove teorie educative e la proposta cristiana”. La seconda occasione sarà giovedì 9 febbraio alle ore 21.00 sempre presso il teatro Il Centro, quando il dottor Pier Cesare Rivoltella ci parlerà di Cyberbullismo: conoscere, prevenire e intervenire.
Non lasciamoci sfuggire questi momenti per riportare alla luce in noi la bellezza dell’educare.
Devi effettuare l'accesso per postare un commento.