Autore: Pietro Guzzetti
Tutti a tavola! L’estate è servita
Tutti a tavola! È una di quelle frasi che ormai si sentono sempre meno nelle famiglie odierne, dove si rischia sempre di essere di fretta, ognuno preoccupato dei propri impegni e con lo sguardo fisso sull’orologio per evitare di arrivare tardi agli allenamenti, al cinema o perdersi l’inizio del programma preferito. La scelta degli Oratori della Lombardia di intitolare proprio Tutti a tavola! l’oratorio estivo 2015 può essere vista come una provocazione a tornare a gustare del tempo della cena nelle nostre case, tutti radunati attorno alla stessa mensa, senza essere assorti dal proprio smartphone o più attenti alla voce della TV rispetto al racconto del proprio figlio.
Durante le cinque settimane che i ragazzi avranno l’occasione di passare assieme nei diversi oratori della nostra Comunità Pastorale potranno scoprire la bellezza di condividere momenti di gioia, giocare, ballare, pregare, creare piccoli oggetti in fantastici laboratori, ma tutto questo sarà fatto con lo stile che contraddistingue la nostra proposta educativa. Custodire, coltivare, fare comunione, ospitare, cambiare, essere amici, sono solo alcuni dei verbi che ci guideranno durante l’avventura estiva; il desiderio è quello di riflettere sul tema del cibo, già al centro di Expo 2015, imparando ad avere occhi nuovi su tanti aspetti ad esso connesso. Quando i ragazzi si lasciano coinvolgere nelle attività proposte e le famiglie non vedono l’oratorio estivo come un semplice servizio offerto o, peggio ancora, un parcheggio per i propri figli, si realizza la possibilità di compiere un vero e proprio percorso e di trasformare il tempo libero estivo in tempo ricco e prezioso che ci permette di gustare appieno delle giornate e assaporare la bellezza della nostra fede.
Insomma l’oratorio feriale non è questione del prete, della suora o del responsabile di turno ma è esperienza che deve coinvolgere la comunità nella sua interezza: famiglie, volontari, animatori, bambini, tutti disponibili e felici ad accogliere la proposta del Signore di sedersi tutti alla Sua tavola!
don Pietro
Che storia ragazzi! – Libro celebrativo BVI
Che storia, ragazzi! Con questo accattivante titolo è finalmente in distribuzione la nuova edizione della storia dell’oratorio Beata Vergine Immacolata di via Grandi, scritta da Andrea Pizzi. Già pubblicata la prima volta nel 2005 (e letteralmente andata a ruba) la ricerca viene ora riproposta in una più ricca e completa edizione. In particolare è stata ampliata la sezione fotografica, grazie alla collaborazione di Ketty Magni, e vi è un’ampia documentazione sulla recente radicale ristrutturazione degli ambienti oratoriani. ‘Grazie alla tenacia e al contributo fattivo di alcune persone – spiega l’autore – siamo riusciti a mantenere l’impegno di una nuova pubblicazione. Mi piace ricordare ancora, come già in passato, che questo lavoro è il risultato di una passione, la logica conseguenza di un affetto, che ho nutrito e nutro verso questo oratorio, che oggi è molto frequentato e apprezzato. Ho condotto una ricerca senza un esasperato metodo scientifico, ma animato dal desiderio di scoprire storia e storie di una ambiente che con la città di Desio è in simbiosi strettissima. Il risultato ha appassionato me e chi lo ha letto, riportando alla luce nomi, eventi, situazioni che molti desiani, specie i più anziani, ricordano ancora in modo indelebile. Oggi l’oratorio di via Grandi – a distanza di oltre un secolo e mezzo – è ancora una realtà di grande vitalità. Anche per questo credo che quest’opera possa servire ai desiani di ieri, di oggi e di domani per amare ancora di più la propria città, culla di storie straordinarie’. Il libro ospita i contributi di Mons. Elio Burlon, Don Giuseppe Maggioni, Egidio Farina, Luigi Colombo e Roberto Marelli. Lo si può richiedere presso la segreteria dell’oratorio di via Grandi oppure presso la segreteria della Parrocchia del Santi Siro e Materno.
Andrea Pizzi
Istituito l’ufficio per l’accoglienza dei fedeli separati
Il Card Scola istituisce in diocesi di Milano l’ufficio per l’accoglienza dei fedeli separati
Milano, 6 maggio 2015
Un Ufficio diocesano per l’accoglienza delle persone il cui matrimonio è andato in crisi. Un servizio pastorale per coloro che vivono l’esperienza della separazione coniugale o sono giunti alla scelta di separarsi.
Oggi, mercoledì 6 maggio, l’Arcivescovo di Milano, il cardinale Angelo Scola, ha firmato il decreto con il quale istituisce il nuovo organismo di Curia denominato “Ufficio diocesano per l’accoglienza dei fedeli separati”
Scrive il cardinale Scola nel Decreto che istituisce l’Ufficio: «La presenza di molti fedeli che vivono l’esperienza della separazione coniugale e lo specifico dovere del Vescovo di provvedere adeguatamente all’accompagnamento di queste situazioni, suggeriscono la costituzione di una nuova e specifica articolazione organizzativa della Curia arcivescovile che offra la sua competenza ai fedeli che vivono la prova della separazione, valorizzando al meglio le numerose risorse già operanti nel territorio diocesano in questo ambito (in primo luogo i Consultori familiari cattolici, i patroni stabili e il Tribunale ecclesiastico)».
Un Ufficio che – aggiunge il Cardinale nella lettera ai fedeli che accompagna il Decreto – nasce dal desiderio della Chiesa ambrosiana di «approfondire il significato e le conseguenze pratiche dell’affermazione centrale della Relatio Synodi circa la famiglia come soggetto di evangelizzazione. Il Santo Padre, nell’intervento finale della III Assemblea Straordinaria del Sinodo dei Vescovi, ha rivolto a tutti i fedeli questa raccomandazione: “Ora abbiamo ancora un anno per maturare, con vero discernimento spirituale, le idee proposte e trovare soluzioni concrete a tante difficoltà e innumerevoli sfide che le famiglie devono affrontare; a dare risposte ai tanti scoraggiamenti che circondano e soffocano le famiglie”».
Cosa farà concretamente il nuovo Ufficio? È lo stesso cardinale Scola a spiegarlo nella lettera ai fedeli: «L’Ufficio è pensato come un servizio pastorale per i fedeli che vivono l’esperienza della separazione coniugale agevolando, laddove se ne diano le condizioni, l’accesso ai percorsi canonici per lo scioglimento del matrimonio o per la dichiarazione di nullità. Caratteristiche peculiari di tale ufficio sono le seguenti: essere espressione diretta della cura del Vescovo verso i fedeli; favorire l’accelerazione dei tempi per un eventuale avvio del processo di verifica di nullità; collaborare con l’opera dei consultori familiari, le cui competenze restano immutate, e con i patroni stabili del Tribunale ecclesiastico. L’Ufficio svolgerà le sue funzioni in modo gratuito».
Il nuovo servizio sarà operativo dall’8 settembre 2015, festa di Santa Maria Nascente. La sede principale sarà a Milano in Arcivescovado e – novità per un ufficio di Curia – avrà due sedi periferiche a Lecco e a Varese per avvicinarsi sempre più ai bisogni di tutti.
«L’Ufficio ha una spiccata sensibilità pastorale e pertanto l’ascolto dei fedeli separati comprende anche l’aiuto ai fedeli per una rilettura della loro situazione alla luce dell’insegnamento cristiano. In questo senso, quando ne ricorrono le condizioni, può invitare la coppia a prendere atto della sua condizione di separazione, esortandola a viverla in modo conforme all’insegnamento della Chiesa, secondo lo stile di misericordia e reciproco perdono richiesto dalla legge evangelica. In quest’ultimo caso l’Ufficio può anche promuovere la formalizzazione della separazione in presenza di vincolo, con decreto canonico dell’Ordinario», spiega il Cancelliere arcivescovile, monsignor Marino Mosconi.
Il nuovo Ufficio dipenderà direttamente dall’Arcivescovo, sarà posto sotto la responsabilità del vicario episcopale per la Cultura, la Carità e la Missione, monsignor Luca Bressan e sarà condotto da un responsabile, nominato per l’occasione, don Diego Pirovano, affiancato da consulenti che a loro volta potranno avvalersi di esperti esterni scelti tra i collaboratori dei Consultori familiari e del Tribunale ecclesiastico regionale.
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