Categoria: Commissione missionaria

  • Cercasi volontari/e

    Cercasi volontari/e

    La Scuola di Italiano per Stranieri “Il Centro” Cerca volontari/e per doposcuola
    a studenti delle scuole elementari e medie

    Impegno richiesto: 2 o 4 ore settimanali

    Martedì ore 16,30 – 18,00 Venerdì ore 16,30 – 18,00 o altro giorno e orario da concordare

    Presso Il Centro – Desio Ingresso via Portichetto 19

    Per informazioni Cell. 338 6086679 scuola.italiano.desio@gmail.com

  • Vide la grazia di Dio e se ne rallegrò

    Vide la grazia di Dio e se ne rallegrò

    Racconti e riflessioni per uno stile di Chiesa sinodale e missionaria

    «Il ramo di mandorlo» è il titolo di una serie di incontri in presenza e in diretta web che la Formazione permanente del Clero, la Consulta diocesana della Chiesa dalle genti e Azione Cattolica Ambrosiana, dal 16 gennaio all’8 febbraio offre a tutti – laici, consacrati, clero – e in particolare ai Consigli pastorali delle parrocchie e delle Comunità pastorali, ai Gruppi Barnaba, alle associazioni, ai movimenti e ai gruppi
    ecclesiali.

    L’itinerario di quest’anno – dal titolo «Vide la Grazia di Dio e se ne rallegrò. Racconti e riflessioni per uno stile di Chiesa sinodale e missionaria» – prevede cinque appuntamenti zonali con inizio alle 20.45, in presenza e in streaming su www.chiesadimilano.it, tutti con la partecipazione dell’Arcivescovo. Gli appuntamenti zonali sono proposti appunto «per imparare a rallegrarsi della grazia di Dio che rende sempre possibile la missione della Chiesa, per imparare a pensare insieme e a discernere secondo lo Spirito i passi della Chiesa, per imparare a perseverare con fiducia e speranza nelle scelte di comunione, di fraternità e di servizio al Vangelo».

    • Per la Zona V l’incontro è mercoledì 8 febbraio, presso il Cinema Teatro San Giuseppe a Brugherio (via Italia 76): «Storie da raccontare»; racconto del Gruppo Barnaba del Decanato di Carate Brianza, riflessione di Miriam Giovanzana.
    • Gli incontri si possono seguire in diretta streaming alle 20,45 sul portale della Diocesi www.chiesadimilano.it Alla fine del percorso formativo saranno resi disponibili i video e le relazioni sempre sul portale della Diocesi.
  • “Ero forestiero e mi avete ospitato” (Mt 25,35)

    “Ero forestiero e mi avete ospitato” (Mt 25,35)

    SCUOLA DI ITALIANO PER STRANIERI

    Chi di noi si è trovato a soggiornare anche solo per qualche giorno all’estero conosce il malessere profondo che si prova quando ci si trova nel bel mezzo di una conversazione senza conoscere la lingua del luogo: si odono gli altri chiacchierare fra loro, ed è proprio in quel momento che ci si sente, di colpo, davvero “stranieri”, “estranei”, “strani” – parole, queste, che derivano tutte dalla medesima radice. È questa la situazione in cui si trovano quotidianamente le decine di donne e uomini che, dall’estero, si sono trasferite nel nostro Paese in cerca di nuove opportunità.

    L’ostacolo costituito dalla lingua italiana e la sensazione di isolamento che deriva dal non conoscerla diventano così un fardello ulteriore sulle spalle di persone già fortemente provate dalla lontananza degli affetti più cari. La Scuola di Italiano per Stranieri (SIS) di Desio è nata nel 1996 per tentare di abbattere il muro linguistico, nella convinzione che la conoscenza dell’italiano fungesse da ponte imprescindibile per favorire l’integrazione nella nostra comunità cittadina di quelli che il Vangelo
    chiama “forestieri”. Sono stati tanti i semi di pace gettati dai volontari che, con umiltà, ma anche con passione, si sono avvicendati in questi decenni nella SIS. E tanti sono stati i frutti raccolti: non solo miglioramenti linguistici da parte degli studenti, ma anche – e forse soprattutto – rapporti, amicizie, legami profondi, grazie ai quali i volontari hanno potuto toccare con mano la veridicità della frase attribuita a San Francesco: “È dando che si riceve”.

    Le attività della SIS – che si svolgono nei locali messi a disposizione dal Centro Parrocchiale – includono lezioni di lingua pomeridiane (Martedì e Venerdì, 14.30-16.00) e serali (Martedì e Giovedì, 20.45-22.15), baby-sitting (per permettere alle mamme che hanno bimbi piccoli di parteci- pare alle lezioni pomeridiane) e doposcuola (Martedì e Venerdì, 16.30-18.00) per bambini e ragazzi stranieri.

    Quest’anno ai corsi di lingua italiana si sono iscritte complessivamente circa 130 persone. Per quanto riguarda il doposcuola, attualmente frequentato da 25 bambini/ragazzi, purtroppo non è stato possibile accogliere numerose richieste (circa 20 bambini sono in lista d’attesa) per mancanza di volontari. Per far fronte a questo bisogno, l’associazione lancia quindi un appello, affinché nuovi volontari si rendano disponibili per il doposcuola, affiancando nello studio e nello svolgimento dei compiti i bambini e i ragazzi che attendono di poter essere aiutati.

    Chiunque desiderasse dare il proprio contributo, può scrivere all’indirizzo mail scuola.italiano.desio@gmail.com o chiamare il numero 338/6086679

  • Il futuro “missionario” del nostro Decanato

    Riportiamo in sintesi la relazione sulla Assemblea Sinodale Decanale che è stata oggetto dell’ultimo incontro del Consiglio Pastorale Cittadino

    “Sogno una scelta missionaria capace di trasformare ogni cosa, perché le consuetudini, gli stili, gli orari, il linguaggio e ogni struttura ecclesiale diventino un canale adeguato per l’evangelizzazione del mondo attuale”; così papa Francesco (EG 27) rivolgendosi a tutta la Chiesa.

    E quindi anche alla diocesi di Milano.

    In effetti i nostri Decanati, come pensati nel Sinodo milanese del 1993, mostrano tutta la loro età; la funzione principale fin qui svolta è stata di favorire “la comunione fra le comunità parrocchiali e le altre realtà ecclesiali presenti sul suo territorio”. In sostanza il compito principale era interno alla Chiesa, per armonizzare parrocchie e comunità.

    Ora lo stesso Arcivescovo ci ammonisce che “siamo chiamati a convertirci…a una missione più attenta al tempo che viviamo…in cui tutti i fratelli e le sorelle che abitano questa terra si sentano attesi, accolti, chiamati ad essere pietre vive”. Ecco quindi il perché di questa “conversione pastorale” del Decanato per una Chiesa in uscita.

    Cosa dovrà fare e come sarà?

    Il suo compito principale sarà di leggere il nostro territorio, riconoscendo le grandi risorse umane presenti, ma soprattutto individuando le criticità che richiedano uno sforzo pastorale in senso missionario da parte di tutta la chiesa locale. Si darà vita ad un’Assemblea Sinodale Decanale composta non solo da sacerdoti o religiosi, ma anche da laici che amano la Chiesa e che si mettono a servizio della sua missione. Con tavoli di lavoro attivati per affrontare i problemi individuati, si delineeranno alcune proposte di iniziativa pastorale da condividere con le Comunità Pastorali così da avviare una vera e propria “conversione missionaria”. Già una équipe preparatoria (il Gruppo Barnaba) ha individuato sei problemi che richiedono attenzione: invecchiamento della popolazione, progressiva secolarizzazione, pendolarismo urbano, individualismo e particolarismo, crescente rilievo della questione giovanile, preoccupazioni per il sistema educativo e dell’istruzione. I tempi? Si pensa che per la prossima primavera /inizio estate l’Assemblea Sinodale potrà insediarsi con la nomina arcivescovile.

    Il Decanato di Desio

    • 4 Comuni (Bovisio Masciago, Desio, Muggiò, Nova Milanese)
    • 105.449 abitanti (stima ISTAT 2021)
    • 14 Parrocchie (Bovisio 2, Desio 5, Muggiò 4, Nova Milanese 3)
    • 4 Comunità Pastorali (ognuna di ambito cittadino)
      • Beato Luigi Monti (Bovisio Masciago)
      • Santa Teresa di Gesù Bambino (Desio)
      • Madonna del Castagno (Muggiò)
      • San Grato (Nova Milanese)
    • Decano: mons. Gianni Cesena
  • Un secolo insieme al Laboratorio Missionario Pio XI

    Un secolo insieme al Laboratorio Missionario Pio XI

    Un momento importante da ricordare per la storia desiana: il centenario del laboratorio missionario. Tante le sapienti mani di abili cucitrici che si sono susseguite in cento anni di storia legata ad un servizio gratuito di sostegno alla missionarietà.

    Tanti auguri al Laboratorio Missionario Pio XI: compie 100 anni proprio in occasione del mese missionario. È stato chiamato così perché legato all’anno dell’intitolazione papale di Achille Ratti a Papa Pio XI.

    Un gruppo nato per inviare ai padri missionari, conosciuti a Desio, ma sparsi in tutto il mondo: camici, casule, tovaglie, servizi della Messa, stole e molti altri oggetti utili per la celebrazione eucaristica.

    Maria Grazia, ma da tutti conosciuta come Graziella, è una storica cucitrice del gruppo. Ha iniziato addirittura quando era all’asilo, insieme alla maestra Teresa Confalonieri, a confezionare dei prodotti per la missione. Poi la vita l’ha portata a ricominciare quando aveva circa 40 anni. “Sono cresciuta in una famiglia dove con i missionari c’era grande rapporto; quindi, me la sento di farlo perché è un servizio importante”. “Non è un passare il tempo, ma dare qualcosa per gli altri” ha aggiunto anche Giovanna, un’altra abile cucitrice del gruppo.

    Il gruppo ha difatti ricevuto il premio Fanny Gavazzi negli anni Duemila dalla Pro Desio perché ritenuto un progetto di alto valore per la città e la coesione sociale.

    “Ricordo i nostri mercoledì insieme come un momento di grande comunione anche nello stare insieme”. Il loro centro di ritrovo era una delle sale del Centro Parrocchiale e così è stato fino al 2019, con la pandemia tutto è cambiato. Ora le ultime cucitrici rimaste sono poche e preferiscono trovarsi nelle loro case per continuare questo servizio.

    “Ci dispiace perché era un pezzo importante della nostra vita”. É conosciuto dai cittadini di Desio come il mercatino che veniva allestito alla terza domenica di ottobre per recuperare i soldi delle
    stoffe in modo da essere così autonome per il sostegno della missione durante tutto l’anno.

    “Mandavamo un pacco al Pime, ai Barnabiti, ai Saveriani, alle Pie Madri della Nigrizia e cinque pacchi singoli ai missionari che abbiamo conosciuto, ad esempio, padre Murazzi in Brasile, padre Claudio in Giappone, padre Nardo in Brasile”. Con tutti loro hanno mantenuto una corrispondenza epistolare corredata da foto. Hanno anche adottato un seminarista della Repubblica Centrafricana grazie alla mediazione della fondatrice dell’associazione Talità Kum, Stefania Figini.

    E a questo punto viene da chiedersi: qual è il senso dell’aiuto alla missione, oggi un giovane nel 2022 cosa può dare?

    Don Sandro Mottadelli ha condiviso una riflessione: “Oggi ai padri missionari non serve ricevere l’occorrente per celebrare l’Eucarestia, ma la consapevolezza di ritornare in missione come rappresentanti della comunità cristiana da cui partono; un tempo erano poveri ed avevano bisogno di materiale: ora c’è bisogno di stimoli culturali per stare insieme nella diversità che arricchisce e che crea comunione“.

  • È dopo il Festival che inizia il Festival!

    È dopo il Festival che inizia il Festival!

    La missione la si ritrova nella quotidianità delle azioni della Chiesa, ma anche nel confronto aperto per-donarsi

    Sono tanti i numeri che un evento come il Festival della Missione si porta dietro: a Milano per 4 giorni le Colonne di San Lorenzo sono state il cuore delle iniziative dedicate alla missionarietà. Più di 100 gli ospiti, italiani e stranieri, oltre 200 i volontari per un totale di 30mila presenze.
    Dal 29 settembre al 2 ottobre l’evento è stato promosso da Fondazione Missio e Conferenza degli Istituti Missionari Italiani, in collaborazione con l’Arcidiocesi di Milano.

    Per me è stato un momento concreto di missione: ho rincontrato tutti i miei compagni di missione (appunto) con i quali sono stata quest’estate in Thailandia,, ma anche padre Adili Emmanuel, per tanti anni rettore dei missionari a Desio, padre Carlos, ma anche don Giacomo, don Davide, Edo Mauri… insomma c’erano davvero tutti. Tutti coloro che hanno fatto parte anche della mia missione. Questo mi ha fatto riflettere su cosa voglia dire essere missionari oggi: cambiare vita totalmente e seguire il Signore? Per qualcuno può darsi, per me, ora, è una ricerca continua di senso nella missione della vita di tutti i giorni. Prima nello studio, oggi nel lavoro e nelle relazioni con gli altri.

    Non riesco però a non pensare a come un piccolo gesto, una tenerezza, una piccola parola sia un seme, che germoglia per l’altro. Quindi dai grandi numeri del Festival si va all’essenziale: al numero del cuore e all’Amore che dimostriamo verso il nostro prossimo o che abbiamo avuto la fortuna di ricevere.
    Eleonora Murero

  • Aspettando il festival della missione a Milano

    Aspettando il festival della missione a Milano

    29 settembre – 2 ottobre

    Dal 29 settembre al 2 ottobre si terrà a Milano il festival della missione. E’ alla seconda edizione, la prima è stata fatta nel 2017 a Brescia. Ma i preparativi per questo festival sono iniziati nell’autunno 2021, coinvolgendo scuole, alcune università, Centri missionari, Istituti missionari, gruppi missionari, associazioni laiche di volontariato, alcune carceri e monasteri. Per tenervi aggiornati sui vari cambiamenti e i sui testimoni che parteciperanno potete iscrivervi al sito www.festivaldellamissione.it.

    L’iscrizione è gratuita e necessaria per accedere ai convegni, presentazioni e spettacoli inoltre si avrà diritto a sconti e convenzioni (bar, ristoranti,musei ecc.), Bisogna accogliere chi parteciperà agli eventi e perciò si cercano alloggi, stanze, dormitori, sale, palestre, appartamenti disponibili a Milano o nelle vicinanze (se serviti da treni o metropolitana). Inoltre se si hanno più di 18 anni si può diventare volontari del Festival per i tanti compiti utili per aiutare lo svolgimento dell’evento. I luoghi dove si svolgeranno gli eventi saranno diversi: Duomo, Colonne di San Lorenzo, Basilica Sant’Eustorgio, casa circondariale San Vittore, Università Cattolica del Sacro Cuore, Piazza Vetra, Museo Diocesano. Gli ospiti che parteciperanno ai vari incontri sono talmente tanti che vi suggerisco di vedere sul sito e saprete dove e quando poterli ascoltare e incontrare. Vi consiglio anche di crearvi un vostro programma personale perché le occasioni sono così tante e non so se si potrà partecipare a tutte, a meno che qualcuno di noi non abbia il dono dell’ubiquità. Vi chiederete perché si fa questo festival: per contribuire alla rigenerazione di un “nuovomondo” fondato sulla fratellanza e sulla cura del creato, per aiutare ognuno di noi ad essere attento a tutte le persone che la vita ci fa incontrare e renderci conto di come le nostre vite sono così intrecciate con gli altri e con il mondo e la natura. Vi suggerisco di leggere anche il mensile di agosto/settembre dei Missionari Saveriani che ha dedicato la pagina centrale proprio al Festival della missione. Lì troverete molte informazioni in merito e soprattutto vi invito a partecipare numerosi ad almeno una giornata del Festival, scegliendo i temi e i relatori che più vi piacciono. A presto e arrivederci al Festival.

    Germana Cattazzo