Categoria: Consiglio Pastorale

  • Il nuovo consiglio pastorale cittadino

    Il nuovo consiglio pastorale cittadino

    Il 25 e 26 maggio durante le SS. Messe nella nostra città si sono svolte le elezioni per il Consiglio Pastorale
    cittadino per il quadriennio 2024 – 2028. Riportiamo i risultati delle votazioni e i membri del nuovo consiglio composto 2/3 per elezione, 1/3 per nomina dal prevosto e della diaconia e alcuni membri di diritto.

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  • COMPITI E MODALITA’ DI LAVORO DEL CONSIGLIO PASTORALE

    Il Consiglio deve avere un programma di azione pastorale, in cui si cerchi di attuare le linee della proposta pastorale diocesana, tenendo lo sguardo sul futuro della comunità. Sono quindi di sua competenza tutte le questioni concernenti la vita della comunità cristiana, per custodire e ravvivare la sua capacità di essere testimonianza viva e credibile della ricchezza del Vangelo, in una prospettiva missionaria. Anche per le questioni di carattere economico, se pur di competenza dei Consigli degli affari economici, il Consiglio pastorale deve assumere le scelte che hanno forte rilievo pastorale, determinare quali siano i beni necessari alla vita futura della comunità o quali invece siano solo aggravio per la loro gestione. E’ importante che all’interno delle attività del Consiglio ci siano momenti di preghiera o riflessione, perché la dimensione spirituale è fondamentale per il discernimento e le decisioni da prendere. Non sono invece di competenza del Consiglio i compiti di carattere esecutivo e organizzativo della vita comunitaria, che spettano invece alla diaconia, alle commissioni permanenti della Comunità pastorale (liturgia, carità, famiglia, missione…), e alle Commissioni parrocchiali. Inoltre i Consigli si tengono in rapporto con i fenomeni associativi presenti in città o nelle singole parrocchie, valorizzandoli, stimolandoli e coordinandoli, così che ognuno tenda, secondo i propri carismi, al bene della comunità. Infine il Consiglio pastorale studia gli strumenti più idonei per mantenere vivo e sviluppare il rapporto di corresponsabilità con la comunità che lo esprime. In particolare vanno condivisi i risultati dei lavori svolti e le deliberazioni, attraverso il bollettino o i social, oppure è possibile convocare, ove necessario, assemblee parrocchiali. Oltre alle occasioni formali di rapporto con la comunità è bene che ciascun consigliere curi il rapporto con le realtà e le persone di cui, pur senza vincolo di mandato, è espressione. (dal Direttorio per i consigli di comunità pastorali e parrocchiali)

    Alla luce di tutto questo, i cristiani di Desio che si sentono interessati a contribuire con la propria partecipazione all’esperienza del nuovo Consiglio pastorale della comunità, possono segnalare la propria candidatura attraverso le schede che saranno poste nelle nostre chiese alle S. Messe fino al 21 aprile, oppure parlare con il parroco o i sacerdoti residente nelle parrocchie.

    Marina Doni

  • Consigliare nella Chiesa

    Rinnovo dei consigli pastorali

    In vista del prossimo rinnovo dei membri del Consiglio Pastorale della Comunità riassumiamo qui alcune indicazioni che il Direttorio per i consigli pastorali parrocchiali e di comunità chiede come caratteristiche ai suoi consiglieri

    La chiave di lettura della complessità della Chiesa dei nostri giorni sta nella comunione e nella corresponsabilità di tutti i fedeli. A questo va sicuramente collegata la prospettiva missionaria da perseguire, sia mediante una presenza significativa dei cristiani negli ambiti della vita civile, sia mediante una vita di fede capace di una forza attrattiva da esercitare nei confronti di tutti, battezzati e non.

    Per questo ai consiglieri pastorali è richiesta una particolare sensibilità nei confronti della comunità in cui si trovano a operare, parallelamente ad una formazione, soprattutto spirituale, che li aiuti ad affrontare le varie problematiche. La vita e l’azione pastorale della Comunità Pastorale non sono lasciate al caso o all’iniziativa estemporanea di sacerdoti, fedeli o gruppi presenti nelle parrocchie; a partire dalla liturgia, principio della vita cristiana, lo strumento principale per realizzare una effettiva comunione e unità è un progetto pastorale, in cui viene delineato lo sguardo sul futuro della comunità, condiviso nel Consiglio pastorale.

    • Il Consiglio pastorale è luogo di pensiero, più che di organizzazione;

    • luogo di discernimento e lettura dei segni dei tempi;
    • luogo di fraternità e condivisione; luogo in cui, con sensibilità diverse, si condivida la stessa preoccupazione per la missione;
    • luogo che sappia guadagnarsi autorevolezza davanti alla comunità; • luogo in cui si valorizzino concretamente disponibilità, capacità e competenze di ciascuno.
    • Il Consiglio Pastorale è l’organismo che orienta la vita della comunità, avendo cura di definire le iniziative che mantengono la vivacità e l’identità delle singole parrocchie e di favorire la condivisione dei doni, delle risorse e delle proposte all’interno di tutta la comunità.
      La diaconia, incontrandosi più frequentemente, ha invece il compito di accogliere le indicazioni provenienti dal Consiglio pastorale, traducendole in iniziative concrete e coordinando e stimolando l’attività delle commissioni parrocchiali.

    Se queste parole possono sembrare particolarmente impegnative o rivolte a specialisti, in realtà i membri del Consiglio pastorale sono persone che cercano di vivere pienamente il loro essere cristiani, che hanno capacità di dialogo e conoscenza dei concreti bisogni della comunità, che si preoccupano del bene dell’intera comunità, evitando lo spirito di parte, in piena comunione con la Chiesa.

    Per questo motivo il 14 e il 21 aprile saranno raccolte nelle chiese le autocandidature o le segnalazioni di candidature, per la formazione del nuovo Consiglio pastorale che verrà eletto con le votazioni del 26 maggio ed è importante che ciascuno si interroghi sulla propria possibilità di vivere in prima persona questa esperienza.
    Marina Doni

  • Per dare un nuovo volto alla Chiesa in missione

    Prima dell’estate verranno rinnovati in Diocesi i Consigli Pastorali delle parrocchie e delle Comunità pastorali presenti sul territorio. Si tratta di organismi rappresentativi nei quali i fedeli si fanno avanti per essere là dove la Chiesa decide le vie della missione e il volto della comunione. Si tratta di spazi in cui lo Spirito di Dio spinge a rendersi disponibili per contribuire a definire come la comunità cristiana sia chiamata a mettersi al servizio della gente. Si tratta del dono di una misteriosa gioia per la quale ci si raduna a condividere la fiducia e la stima vicendevoli per edificare con tenacia e intelligenza la Chiesa dalle genti, insomma per dare testimonianza della speranza che il Signore ci dona.

    Noi cattolici siamo originali: perciò incoraggio a preparare il rinnovo dei consigli pastorali delle comunità pastorali e delle parrocchie come una forma semplice, fiduciosa e lieta dell’originalità del farsi avanti per le responsabilità, per servire, per appassionarci all’edificazione di comunità cristiane disponibili alla missione di Gesù per questo tempo e per il futuro. (Arcivescovo Mario Delpini)

    A Desio le votazioni si terranno domenica 26 maggio 2024, ma naturalmente è adesso che i fedeli desiani possono cominciare a pensare alla propria candidatura o a proporre candidature di altre persone, cercando un confronto e un approfondimento proprio sul significato di questa partecipazione, alla luce dell’esperienza di Chiesa che si vive nella nostra città, partendo dalle famiglie e continuando con le comunità parrocchiali, gli oratori e tutti gli spazi di partecipazione che sono così ricchi nel nostro territorio.

    Marina Doni – dal Direttorio per i consigli di comunità pastorali e parrocchiali

  • Consiglio Pastorale Cittadino – marzo 2024

    Lo scorso 12 marzo si è tenuta la riunione del CPCP durante la quale i consiglieri si sono preparati alla visita pastorale dell’arcivescovo Delpini, che si terrà in Desio il 4 e 5 maggio prossimo. Si sono confrontati su alcuni temi quali la celebrazione delle messe domenicali e la preghiera feriale, l’accompagnamento delle vocazioni e della Pastorale Giovanile, le iniziative culturali proposte alla comunità e su come è stata vissuta la pandemia.

    I consiglieri hanno analizzato i diversi punti avendo uno sguardo d’insieme sull’intera comunità pastorale e dalle riflessioni è emerso quanto segue:

    • La necessità di interrogarsi sulle modalità di coinvolgimento dei giovani e non solo, rivedendo mentalità e spazi di incontro senza dare per scontata la fede, anche in quei giovani attivi in parrocchia e oratorio
    • Le messe, per alcuni aspetti ben curate, necessitano di maggiore formazione delle persone che le animano
    • Gli ultimi incontri culturali e di formazione proposti (esercizi spirituali, Sicomoro, venerdì di quaresima) hanno visto una discreta partecipazione e sono stati molto apprezzati. Devono essere maggiormente sostenuti e pubblicizzati da tutte le parrocchie. Bella la collaborazione nell’organizzazione con associazioni e movimenti. Si potrebbe pensare di estendere l’invito a collaborare ad altri gruppi, per esempio i giovani
    • La pandemia è stata vissuta, quasi in tutta la comunità, abbastanza bene, nel senso che si sono messe in campo tutte le risorse tecnologiche a disposizione per accompagnare e sostenere i fedeli.

    Flavia Chillé Panarello

  • Consiglio Pastorale Cittadino

    Lo scorso 23 gennaio si è riunito il Consiglio Pastorale della Comunità Pastorale. I consiglieri si sono confrontati sulla proposta di accompagnamento delle famiglie che chiedono il battesimo per il proprio figlio, coinvolgendo in questo progetto la Commissione Famiglia cittadina e i gruppi parrocchiali familiari.

    Si è pensato di costituire un gruppo di lavoro che tracciasse le linee guida su come condurre questo accompagnamento anche alla luce di esperienze passate delle singole parrocchie.

    Il parroco ha inoltre illustrato le iniziative per la prossima quaresima (esercizi spirituali cittadini e venerdì di quaresima) i cui dettagli saranno a breve resi noti a tutti.

    Don Mauro ha anche comunicato che nei prossimi mesi si procederà al rinnovo del Consiglio Pastorale, dando incarico alla segreteria di preparare un documento di lavoro.

    Infine, è stata annunciato che nei giorni 4 e 5 maggio 2024 l’Arcivescovo Mons. Delpini, farà la visita pastorale alla città di Desio.

  • Consiglio Pastorale del 14 novembre 2023

    Consiglio Pastorale del 14 novembre 2023

    Martedì 14 novembre si è riunito il Consiglio Pastorale della Comunità Pastorale.

    All’ordine del giorno quale argomento principale, il progetto di realizzazione di una pastorale di preparazione delle coppie al sacramento del battesimo del proprio figlio, a cui dare seguito ad un progetto di catechesi per le famiglie nei primi anni di vita del bambino.

    È stata ascoltata la testimonianza del Parroco di Paderno Dugnano, don Dino Valente, e di due laici impegnati in questo ambito pastorale, oltre alle esperienze vissute in passato nelle parrocchie di Desio.

    Si è quindi deciso di dare il via ad un progetto analogo anche nella nostra città.

    Don Mauro ha comunicato le prime iniziative per la Quaresima 2024, con la conferma degli esercizi spirituali cittadini nella prima settimana e i venerdì di quaresima incentrati sull’adorazione della croce e una meditazione serale.

  • Consiglio Pastorale cittadino

    Nella sessione del 10 ottobre il Consiglio Pastorale cittadino ha affrontato i temi indicati dall’Arcivescovo nella Proposta Pastorale per l’anno 2023/2024 “Viviamo di una vita ricevuta”. Come sottolineato da Monsignor Barlassina, riprendendo le parole dell’Arcivescovo “essa è un programma di lavoro che affronta questioni di vita quotidiana sullo sfondo di una domanda: Il Vangelo oggi ha ancora ragioni per essere spendibile nelle tematiche sensibili della vita quotidiana, ha ancora ragioni per offrire speranza di vita piena?”

    Quattro relatori hanno aiutato i consiglieri a riflettere sugli ambiti toccati dalla Lettera Pastorale:

    • Don Sandro ha presentato la sua relazione su come le nostre parrocchie agiscono nei confronti di chi chiede il matrimonio cristiano, sulle iniziative della pastorale familiare, sulla formazione dei genitori che chiedono il Battesimo dei figli.
    • Alessio Malberti ha esposto la relazione sull’educazione affettiva e vocazionale nell’ambito della Pastorale Giovanile.
    • Ambrogio Meroni ha parlato del percorso della Pastorale della terza età, tema sul quale sta lavorando l’Assemblea Sinodale Decanale del quale è moderatore.
    • Rita Galimberti, per la Caritas, ha presentato una sintesi sulle problematiche del lavoro e questioni sociali della città.

    La riunione ha cercato di focalizzare l’attenzione sui temi esposti. Il filo conduttore è: ci sono ancora ragioni per sperare e annunciare il Vangelo mentre educhiamo all’affettività, accompagniamo le famiglie, ci prendiamo cura degli anziani e delle problematiche sociali e lavorative?

    Il Consiglio Pastorale nelle prossime sessioni troverà il metodo per lavorare su queste questioni.

    Viene condiviso coi consiglieri l’andamento del gesto “Un dono da condividere” che ha permesso di raccogliere da maggio ad ottobre nelle cinque parrocchie di Desio 3367 kg di generi alimentari e prodotti per l’igiene di cui 2500 kg consegnati alla Posteria.

    Flavia Chillè Panarello

  • Consiglio Pastorale

    Il Consiglio Pastorale della Comunità, nella sessione del 5 settembre, ha avuto modo di riflettere sull’esperienza fatta in questi ultimi quattro anni

    Sono emersi i seguenti punti condivisi:

    • Il grande numero di consiglieri, se da una parte è stato una ricchezza in quanto rappresentativo di tutte le realtà cittadine, dall’altra è anche un limite, avendo reso difficile la conoscenza fra tutti i consiglieri, oltre al fatto che non tutti possono essersi sentiti a proprio agio nell’esprimere il proprio pensiero. È stato utile, per ovviare a tali difficoltà il lavoro svolto in piccoli gruppi.
    • Il Consiglio Pastorale ha avuto una grande capacità di analisi circa le problematiche e le opportunità, ma spesso a questa non è seguita un’azione concreta. È mancata continuità fra il Consiglio precedente e quello in carica.
    • La possibilità di dare seguito a delle iniziative è stata resa difficile dai tempi necessariamente lunghi e dilatati tra una riunione e l’altra. Una soluzione potrebbe essere quella di ridare maggiore vigore e vitalità alle commissioni che, essendo formate da un minor numero di membri e avendo la possibilità di riunirsi più spesso, potrebbe attuare quanto deliberato in Consiglio Pastorale.
    • La Diaconia talvolta si è sostituita al C.P. nelle decisioni e talvolta non ha discusso e attuato quanto richiesto: a tale scopo sarebbe utile maggiore interazione.
    • Utile il lavoro delle segreterie nell’individuazione dei temi da mettere all’odg e prezioso il lavoro del C.P. sul cammino verso una visione di insieme circa la presenza di Chiesa nella città.
    • Per la formazione del prossimo Consiglio Pastorale si ritiene utile continuare con la modalità elettiva, completando il numero dei consiglieri con la scelta di membri indicati dal Parroco di intesa con la Diaconia.
  • Consiglio Pastorale della Comunità

    Il 9 maggio si è riunito il Consiglio Pastorale cittadino. Tra gli
    altri punti all’Odg c’era anche l’invito ai consiglieri di rispondere
    a due domande scaturite dalle precedenti riunioni:

    • Cosa è prioritario per questa comunità?
    • Cosa vogliamo consegnare a quanti verranno o si affacceranno a questa comunità in futuro?

    Dai gruppi di lavoro sono emerse alcune riflessioni riportate sinteticamente qui sotto.

    • È importante riscoprire e far fiorire la comunità, sia a livello cittadino che a livello parrocchiale, cercando di valorizzare l’esistente che esprime una fede che rimane vivace nonostante la sempre maggiore diminuzione di fedeli.
    • Dal punto di vista delle relazioni c’è la necessità di fare comunità con corresponsabilità ponendo attenzione ai giovani nelle varie fasce d’età e alle famiglie.
    • Evangelizzare cercando di essere essenziali nella comunicazione, in maniera credibile, tanto da far innamorare diCristo chi ci incontra.