Categoria: Esercizi spirituali

  • Esercizi spirituali d’Avvento giovani

    Esercizi spirituali d’Avvento giovani

    Pastora

    Pastorele giovanile
    Esercizi spirituali di Avvento

    Tre sere di meditazione nella Zona Pastorale di Monza

    2-3-4 dicembre 2024, ore 20.45

    “Gli toccò il mantello…
    sii guarita dal tuo male!”

    Chiesa di San Giovanni Battista
    via G. Di Vittorio 18, Desio (MB)

    In ascolto del Vangelo di Marco, alla riscoperta del nostro Battesimo

  • L’altro, parte di te

    Venerdì 22 marzo si è svolto l’ultimo incontro del percorso quaresimale L’altro è un bene? con la testimonianza di una coppia di sposi, Serena e Maurizio, che hanno raccontato la loro esperienza matrimoniale.

    Chi sono Serena e Maurizio?

    Serena è un’ostetrica originaria della città di Desio mentre Maurizio è diacono a S. Biagio a Monza. Sono sposati da 17 anni e hanno quattro figli. Serena ci racconta che il loro matrimonio continua perché hanno intuito e credono che vivere insieme permette a loro di vivere una vita migliore. Uscire da sé stessi e andare incontro all’altro pone le basi di una relazione che può far crescere una persona.

    Chi sono gli altri?

    Ma gli sposi sono solamente una tessera del puzzle delle relazioni che ci aiutano a crescere. La primissima relazione è rappresentata dalla famiglia in cui si cresce, che nel caso di Serena e Maurizio ha donato la fede. Il matrimonio ha poi donato la relazione con i figli, dove si diventa consapevoli delle necessità degli altri e del tempo che non è più tuo. Ci sono gli amici, che spesso salvano le nostre vite, perché sono confidenti delle nostre fatiche. Da ultimo la Chiesa, che ci dona il battesimo, e dona tanto con gli educatori alle persone e ai ragazzi.

    Alessio Malberti

  • E camminava con loro…

    E camminava con loro…

    Il tema della settimana di Esercizi Spirituali per tutti, che oggi si concludono, trae origine dalla presenza di Gesù risorto sulla via che da Gerusalemme va verso Emmaus. Il cammino dell’uomo, a volte smarrito e affaticato, è il luogo concreto del manifestarsi di Dio.

    Se per la Samaritana il luogo dell’incontro è il “pozzo di Giacobbe”, per i due di Emmaus è la strada, per Pietro è il luogo di lavoro oppure la via del Calvario, per il malfattore o i crocifissori la Croce al Golgota, per gli undici impauriti è il Cenacolo, dove a porte chiuse stanno cercando conferme alle loro attese.

    Nel susseguirsi delle giornate, abbiamo avuto l’opportunità di incrociare gli sguardi di questi uomini e donne che ci rappresentano e nei quali, con modalità differenti
    nei vari tempi della vita, ci possiamo sentire rappresentati, ma abbiamo anche incrociato lo sguardo di Cristo che accompagna con ferma mitezza la Samaritana a riconoscerlo come il Messia atteso; i due di Emmaus a desiderare di continuare a stare con loro fino al riconoscimento allo spezzare del pane; Pietro a lasciarsi finalmente amare dal Maestro, con i suoi limiti e fragilità e a piangere amaramente di un pianto liberatorio, perché finalmente pronto a lasciarsi salvare da Gesù; i crocifissori e il malfattore nel momento più drammatico della condivisione della sofferenza, offrendo gesti e parole di perdono; i discepoli nel Cenacolo nel momento in cui il Maestro affida loro la missione di essere Chiesa che perdona e annuncia, annuncia e perdona.

    La proposta diventa, allora, una provocazione espressa dall’interrogativo: io vivo una relazione con Cristo, riconoscendolo in cammino dentro la mia vicenda personale? Noi siamo una Comunità di Cristiani che riconosce e fa di tutto per lasciare trasparire, a chiunque ci incontra, che siamo gente capace di lasciarsi
    affiancare dal Crocifisso Risorto nel cammino della vita?

    Noi siamo allora lo stile, il tratto qualificante di una Chiesa che vive nella città, ed è quello di metterci, come Gesù, a servizio gli uni degli altri, perché le forme dell’amore si possono diversificare ma, nella sostanza, lo stesso non può che crescere nella logica di Cristo: totale, misericordioso, propositivo, forte nella mitezza del tratto, coraggioso, inclusivo, decisamente interessato a nient’altro se non alla salvezza integrale di ogni uomo e donna.

    Una preghiera di don Mazzolari accompagni il nostro cammino discepolare: “Signore, sono io che ti faccio morire e oso guardarti. Pietro ti guarda e si salva.
    Il centurione ti guarda e si salva. I farisei non ti hanno guardato. Giuda ti ha baciato, ma senza guardarti…. Io ti faccio morire, ma ti guardo. Voglio che tu mi apra la piaga del tuo cuore, perché mi nasconda dentro…..”

    don Mauro

  • ESERCIZI spirituali:l’allenamento dello spirito

    ESERCIZI spirituali:
    l’allenamento dello spirito

    All’inizio della Quaresima vengono proposti a tutti i fedeli gli Esercizi Spirituali: che cosa sono?
    Perchè siamo invitati a fare esercizio? Sono una pratica a cui siamo abituati o hanno ancora un valore?

    Cosa sono gli esercizi spirituali?

    Nella vita di ogni giorno utilizziamo il termine “esercizi” quando vogliamo allenare il nostro corpo per tenerci in forma o essere pronti per una pratica sportiva. Se non ci alleniamo non riusciremo a fare nemmeno una corsetta di mezz’ora e fare un po’ di fatica ci costa, ma è utile. Oppure lo studente esegue gli esercizi come prova per verificare la comprensione di un dato teorema matematico, ecc… Allo stesso modo, anche il credente deve sentire la necessità di allenare il proprio spirito ad avere una confidenza con la Parola di Dio, ritrovare spazi di silenzio per saperla accogliere, provare ad entrare in dialogo umile e fiducioso con Dio.

    Perchè gli esercizi?

    La frenesia della vita quotidiana ci porta a rincorrere le cose da “fare”, ma spesso dimentichiamo il nostro “essere”, il nostro io più profondo, là dove spesso restano inchiodate le domande di senso più vere: che uso faccio del mio tempo di ogni giorno? Sono capace di dare delle priorità, o mi lascio trascinare dagli eventi? Sento il bisogno, anche solo per pochi minuti, di far tacere voci e rumori attorno a me per ascoltare quel silenzio che ci fa paura e dentro di esso percepire la Sua voce?

    A cosa servono gli esercizi?

    Servono per crescere e per non stancarci di cercare. Il nostro spirito ha bisogno di essere nutrito come il fisico ha bisogno del cibo e dell’acqua. Dio può fare a meno delle nostre parole, ma noi non possiamo fare a meno di sentire la sua presenza e la sua vicinanza. Siamo noi che talvolta ci accorgiamo che qualcosa della nostra vita andrebbe aggiustato, che dovremmo rivedere il nostro modo di rapportarci con gli altri o col mondo e che, nella preghiera, possiamo chiederGli di aiutarci.
    L’esercizio richiama il rispetto di una regola, di un impegno liberamente scelto e mantenuto con costanza che ci può regalare la sensazione di una boccata di ossigeno che svuota i polmoni dalle tossine, come dopo una salutare camminata: dopo ci si sente ritemprati e carichi per affrontare il giorno dopo con un piglio nuovo e una speranza più matura e certa.

    Vito Bellofatto

  • Quaresima 2024 – “E camminava con loro”

    Quaresima 2024 – “E camminava con loro”

    ESERCIZI SPIRITUALI

    Lunedì 19 febbraio, ore 21:00
    “Emmaus, la ricerca della strada”

    a S. Giovanni Battista

    Martedì 20 febbraio, ore 21:00
    “Pietro, la fatica e gli ostacoli del cammino”

    a S. Giovanni Battista

    Mercoledì 21 febbraio, ore 21:00
    “Il Calvario, l’amore totale”

    a S. Giovanni Battista

    Giovedì 22 febbraio, ore 21:00
    “La tomba vuota, l’incontro che invia”

    a S. Giovanni Battista

    VESPRI E MEDITAZIONE

    Domenica 25 febbraio, ore 17:00 “La lavanda dei piedi, essere servitori”

    In Basilica celebrazione del vespero e meditazione.

    Domenica 18 febbraio, ore 17:00 “La Samaritana, rientrare in sè stessi”

    In Basilica celebrazione del vespero e meditazione.

    ADORAZIONE

    Sabato 24 febbraio, ore 16:00
    Adorazione eucaristica

    Dalle 16 alle 18, in tutte le parrocchie della città

    TESTIMONIANZA

    Venerdì 23 febbraio, ore 21:00

    Dialogano Irene Susi e Claudia Fraccardi
    Sala Congressi Banco Desio

  • KYRIE, il travaglio e la gioia

    KYRIE, il travaglio e la gioia

    Siamo giunti alla seconda settimana di quaresima, periodo forte e intenso che ci prepara alla Pasqua del Signore. Come già nello scorso anno, anche quest’anno ci lasceremo condurre da alcune proposte spirituali di accompagnamento a partire dalla traccia del libretto che la nostra Diocesi ha preparato per la Quaresima “Kyrie il travaglio e la gioia”.

    Seconda settimana di Quaresima
    Promessa e speranza

    Promesse e speranze sono due facce di una stessa medaglia. Quando qualcuno ci promette di fare qualcosa, noi continuiamo a vivere dentro l’attesa del compimento della promessa. Altrettanto ha fatto Dio con il genere umano: ha promesso la salvezza dell’uomo, ha promesso di liberarlo dal peccato, ha promesso la vita eterna, fin dall’antico testamento, fin dalla creazione dell’uomo e fin dalla rottura provocata dal peccato originale.

    La manifestazione della promessa di Dio è visibile dentro il rapporto di amicizia instaurato con Abramo. Potremmo quasi dire che Dio per Abramo ha un debole: lo ha notato, lo ha scelto, gli ha chiesto di fare cose impossibili e gli ha promesso ricchezza, discendenza, una terra. Abramo ha continuato a vivere dentro questa attesa, con la speranza di un compimento che non si è realizzato dentro la sua esistenza sulla terra, ma che si compie fino ai nostri giorni. Perché per Dio il compimento non è qualcosa che inizia e finisce presto, ma che si estende nei secoli, grazie al Suo amore infinito.

    Dio ha promesso di mandare il Suo Figlio unigenito per salvarci dal peccato e dalla morte. Ora noi siamo dentro il compimento di questa promessa (Gesù è venuto al mondo per salvare, non per condannare) e viviamo nella speranza che possiamo essere liberati dall’ultimo dei mali, ossia la morte, e poter godere della promessa della vita eterna.

    Spesso è difficile vivere dentro la speranza di un compimento: abbiamo fretta, siamo nell’epoca
    del “tutto e subito”, ci perdiamo lo spazio e il tempo del silenzio e dell’attesa. Ecco perché in questa settimana vogliamo fermarci e meditare sulla bellezza di questa attesa, sulla certezza che Dio mantiene sempre le Sue promesse, e sulla speranza che possiamo godere presto dei Suoi benefici.

    Affidiamo al Signore le speranze che abbiamo nel cuore, certi che la loro realizzazione avverrà presto in conformità al bene che il Signore vuole a noi e chiediamo il coraggio di vivere le nostre attese senza scoraggiarci mai.

  • LA PREGHIERA DI GESÙ

    LA PREGHIERA DI GESÙ

    Esercizi Spirituali di Quaresima per gli Adulti

    Da diverso tempo all’inizio della Quaresima nella comunità di Desio si offre agli adulti l’esperienza degli Esercizi Spirituali: una predicazione di quattro sere consecutive che introduce a vivere la fede con
    intensità.

    Il nome – esercizi spirituali – richiama gli esercizi di miglioramento, mantenimento o riabilitazione del corpo, tipici degli sportivi, di coloro che vogliono tenersi in forma o di chi deve riabilitarsi dopo un trauma. Così come si fanno per il corpo, si possono fare anche per l’anima e per il benessere complessivo della persona.

    Quest’anno, sull’onda delle indicazioni dell’Arcivescovo, abbiamo proposto un percorso sul tema della preghiera. Per poterci confrontare con il migliore maestro di preghiera in circolazione abbiamo messo a
    tema la preghiera di Gesù.

    Solo guardando alla preghiera di Gesù, infatti, possiamo vivere meglio la nostra preghiera. Lo sapevano gli apostoli che gli chiesero: Signore, insegnaci a pregare.

    Che la preghiera di Gesù fosse frequente e intensa ci viene testimonia fin dall’inizio dal vangelo di Marco: Al mattino presto si alzò quando ancora era buio e, uscito, si ritirò in un luogo deserto,
    e là pregava (1,35).

    Cosa faceva o diceva Gesù in quei momenti? Certamente egli dedicava un tempo a pregare, così come dovrebbe essere per i suoi discepoli, e viveva un dialogo con il Padre suo.

    Il nostro percorso è partito proprio dal testo del Padre nostro nella versione di Luca, per passare al clima di preghiera dell’Ultima Cena, all’orazione drammatica nel Getsemani e concludere con il grido sulla
    Croce “Ho sete!”.

    Agli approfondimenti che ogni predicatore ha inteso portare nella sua proposta ai partecipanti, si può aggiungere un’osservazione: proprio perché Gesù prega, la nostra preghiera diventa cristiana e ha una
    precisa identità. Infatti noi ci inseriamo nella stessa preghiera di Gesù, ci rivolgiamo all’unico Padre. E Gesù cede a ciascuno di noi il titolo di figlio o figlia, come a dire: «Quando pregate entrate nella relazione
    che io, il Figlio, ho con Dio».

    don Gianni

  • Esercitati al silenzio

    Esercitati al silenzio

    In un mondo troppo avvolto dai rumori, il silenzio resta l’unico segno.

    Il periodo di 40 giorni che sta per cominciare non è semplicemente una ricorrenza da cui bisogna passare per arrivare alla Pasqua. Quaresima è molto di più, è occasione, è necessità di ritrovarsi, è bisogno di silenzio, preghiera, conversione. Sono cose semplici a cui però forse non siamo più molto abituati.

    Gli esercizi spirituali che si terranno nella nostra città saranno occasione per ritrovare un po’ di silenzio. Persi nei rumori e nel fragore della nostra quotidianità, abbiamo bisogno di ascolto, abbiamo bisogno che i nostri cuori siano smossi, abbiamo la necessità di togliere polvere dal nostro cuore e aprirci al senso di questa attesa del kerigma, ossia del centro della nostra fede. In questo ultimo anno siamo stati travolti dai rumori delle bombe, dai rumori dei disastri naturali, dal frastuono di strade che si rivelano trappole mortali per i nostri giovani. I rumori sanno soffocare le urla di dolore del popolo ucraino, il pianto di madri che non ritrovano i propri figli sotto le macerie di palazzi crollati a causa del terremoto, e di giovani che non riescono a farsi ascoltare.

    Abbiamo bisogno di tacere.

    Gli esercizi spirituali vissuti dentro la comunità cittadina saranno occasione di ritrovarsi a pregare, come Chiesa, come città, e come figli di Dio in cammino.

    Il nostro Arcivescovo quest’anno ci sensibilizza proprio sul tema della preghiera, che è incontro, colloquio, confronto con il Signore. Siamo stati troppo lontani dal vivere il senso autentico della preghiera, limitandoci solo a semplici richieste per ottenere grazie e miracoli. Ci perdiamo invece il senso di un incontro speciale con il Signore, che ci chiede di entrare in intimità con Lui, di conversare con Lui proprio come quando si parla ad un amico (Gv 15,15). Dobbiamo imparare a fare tesoro di questo dono che ci fa essere in comunione con Lui, essere uniti e sentirsi pienamente avvolti dal suo amore.

    Gli esercizi spirituali saranno anche occasione di conversione.

    Fuggiamo dallo stress quotidiano, apprezziamo il fermarsi davanti al Signore, perché il nostro cuore ha bisogno di cambiare direzione. Abbiamo bisogno di convergere verso un’unica direzione, di cambiare l’ottica con cui vediamo le cose, e soprattutto comprendere che la conversione è un cammino che riguarda tutti, e che tutti chiama verso un unico destinatario finale: il Signore che risorge, che vince la morte, che chiama alla vita ciascuno di noi.

    Non ci resta che predisporre il nostro cuore a questa occasione che la nostra comunità pastorale ci offre: non lasciamoci sfuggire questa occasione e, per una volta, diamo anche alla nostra anima la possibilità di esercitarsi nello spirito e con lo Spirito.

    Diac. Fabrizio Santantonio

    ESERCIZI SPIRITUALI PER GLI ADULTI

    La preghiera di Gesù

    Nelle cinque parrocchie della città alle ore 21,00

    • martedì 28 febbraio:
      Insegnaci a pregare
      “Padre Nostro”
    • mercoledì 1 marzo:
      Nell’ultima cena “Fate
      questo in memoria di me”
    • giovedì 2 marzo:
      Al Getsemani “Non ciò
      che voglio io”

    Conclusione per tutti in Basilica alle ore 21.00
    venerdì 3 marzo:
    Sulla croce “Ho sete”

    Dalla Basilica gli esercizi vengono diffusi anche tramite il canale ouTube
    “Pastorale Desio”

  • “Preparate la via del Signore, raddrizzate i suoi sentieri”

    “Preparate la via del Signore, raddrizzate i suoi sentieri”

    Nell’Attesa della nuova nascita del nostro Signore Gesù, il Gruppo RnS Gesù Misericordioso vi invita a celebrare con noi il Primo Venerdi del mese, il 2 dicembre alle ore 21 nella chiesetta sussidiaria del Sacro Cuore in via Segantini.

    Innalziamo nei cieli lo sguardo, la nostra salvezza è vicina!

    Gruppo Rinnovamento nello Spirito

  • AVVENTO 2022: “Sull’arpa a dieci corde”

    AVVENTO 2022: “Sull’arpa a dieci corde”

    WhatsApp Image 2022 10 31 at 21.20.24Sul canto fermo dell’attesa, l’Avvento è un tempo accordato su diverse tonalità. È un tempo dal tono penitenziale, nel quale donne e uomini, feriti dalla vita, invocano pietà e Dio risponde con il suo perdono, ancor prima dell’umana preghiera del Kyrie. È  tempo intonato alla  gioia, che già risuona delle note natalizie dei cori angelici, iniziale preludio al canto dell’Angelo della Risurrezione, in un crescendo solenne di festa, dal Gloria all’Alleluia!
    È  tempo che rinnova l’Amen per chi crede: la certezza di potersi appoggiare alla roccia del Dio Altissimo che si abbassa fino alle fondamenta della terra nel Figlio suo Gesù.
    Kyrie, Alleluia, Amen: sulle tre parole che l’Arcivescovo Mario Delpini ha consegnato alla Diocesi milanese per l’anno pastorale 2022-2023, abbiamo raccolto alcuni salmi che fanno vibrare corde diverse del cuore e così possono dare il “la” alla preghiera in questo tempo forte.
    Dio che è venuto nel Bambino di Betlemme, viene anche oggi nella fragilità, nelle periferie, nella notte di chi cerca la luce: sia, questo Avvento, liturgia della vita che ci porta nel mistero dell’incarnazione e ci restituisce alla quotidianità come donne e uomini rinnovati dall’incontro con l’amore di Dio! 

    • 13 novembre: Kyrie – Salmo 32
    • 20 novembre: Alleluia – Salmo 116 
    • 27 novembre: Amen – Salmo 23 
    • 4 dicembre: Kyrie –  Salmo 77 
    • 11 dicembre: Alleluia – Salmo 144 
    • 18 dicembre: Amen –  Salmo 15 

    Barbara Olivato

    Visitate il sito ausiliariediocesane.it con tutti gli interventi AVVENTO 2022: “Sull’arpa a dieci corde”