Categoria: News

  • Papa Francesco tra vocazione e missione

    Tra qualche settimana papa Francesco sarà tra noi! Il 25 marzo, festa dell’Annunciazione, visiterà le nostre terre. La sua venuta si colloca in profonda unità con il cammino che l’Arcivescovo sta facendo compiere alla diocesi con la sua visita pastorale in forma feriale e che avrà la sua ultima fase con l’individuazione, per ogni comunità, del “passo” da compiere per una maturità più grande nella fede. Per questo è tanto importante la presenza tra noi di Pietro, nella figura di papa Francesco, che ci conferma nella fede e orienta il cammino. Quali sono i segni di una fede più matura? Papa Francesco fa riferimento spesso a due segni.  Il primo è la nascita nel nostro cuore del desiderio di comunicare a tutti la gioia del vangelo (EG 1). La fede è per sua natura missionaria. Ecco il cuore della “conversione pastorale” (EG 25) che ci è chiesta! Questo invito chiede di vivere in modo dinamico il nostro essere Chiesa: occorre superare la divisione tra pastorale parrocchiale e pastorale d’ambiente. Anche la parrocchia, ci ricorda papa Francesco, ha una vocazione missionaria (EG 28). Per questo la pastorale ha bisogno di far crescere quella pluriformità nell’unità, in cui carismi condivisi, associazioni e aggregazioni ecclesiali, lavorino perché tutti possano sperimentare nel modo più adeguato l’appartenenza ecclesiale ed essere raggiunti dall’annuncio del vangelo nella propria condizione concreta.  Un secondo segno importante: la fede vissuta genera decisioni che impegnano tutta la vita. La fede ci porta a vivere la vita come vocazione fino a maturare scelte vocazionali definitive. Questo vale sia per il matrimonio e la famiglia, che per la vita consacrata e sacerdotale. Per questo papa Francesco vuole che la Chiesa tutta rifletta sul rapporto tra fede e vocazione, in particolare per i giovani (Sinodo 2018), perché, vincendo “la cultura del provvisorio che ci bastona tutti”, abbiano forza di compiere scelte coraggiose per l’edificazione del Regno di Dio e per promuovere vita buona.

     

    + Paolo Martinelli
    Vescovo ausiliare, Arcidiocesi di Milano

  • Quaresima 2017

    Quaresima17

    Viviamo la Quaresima 2017
    L’ESISTENZA “IN CRISTO”

    lesistenza-in-cristo L’esistenza “in Cristo” illuminata dalla parola

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  • La Chiesa: popolo di Dio in cammino nell’oggi

    La visita di Papa Francesco è l’occasione straordinaria per condividere un sogno e riscoprirci destinatari del dono di essere Popolo di Dio. Così si esprime il Pontefice nella sua Lettera apostolica Evangelii Gaudium:

    Sogno una scelta missionaria capace di trasformare ogni cosa, perché le consuetudini, gli stili, gli orari, il linguaggio e ogni struttura ecclesiale diventino un canale adeguato per l’evangelizzazione del mondo attuale, più che per l’autopreservazione”. (EG 27)

     

    Tutti siamo invitati a dare il contributo utile a questa azione missionaria che permetta di annunciare il Vangelo dentro le pieghe di una quotidianità, oggi molte volte lontana e estranea alla Buona Notizia, per ignoranza, per pigrizia, per abitudine…

    In particolare la parrocchia è la porzione di Chiesa più vicina alla vita della gente e, se si rende disponibile a lasciarsi trasformare dalla forza dello Spirito, può continuare a vivere in costante atteggiamento di “uscita” favorendo così la risposta positiva di tutti coloro ai quali Gesù offre la sua amicizia. Allo stesso modo la parrocchia può essere nel territorio “presenza ecclesiale, ambito dell’ascolto della Parola, della crescita della vita cristiana, del dialogo, dell’annuncio, della carità generosa, dell’adorazione e della celebrazione”

     

    Dice ancora il Papa: “Attraverso tutte le sue attività, la parrocchia incoraggia e forma i suoi membri perché siano agenti dell’evangelizzazione. È comunità di comunità, santuario dove gli assetati vanno a bere per continuare a camminare e centro di costante invio missionario” (EG 28).

     

    Nel lasciarci provocare da questo orizzonte missionario riscopriamo il fatto che tutta la Chiesa, in cui ogni battezzato è discepolo-missionario, è Popolo di Dio in cammino nell’oggi. La parrocchie e le comunità pastorali non sono solo “organizzazioni del sacro”, ma porzioni dell’unico Popolo di Dio, umile, beato e disinteressato, gratuito, aperto a tutti i popoli, segno del suo amore misericordioso nella quotidianità perché, come ci è stato più volte ricordato, il campo di Dio è il mondo.

    L’incontro con il Papa sarà per ciascuno l’esperienza viva e concreta di questa dimensione profonda.

     

    Valentina Soncini
    Segretario Consiglio Pastorale Diocesano

  • Giornata della solidarietà

    La Giornata della solidarietà fu istituita venticinque anni fa dall’arcivescovo Carlo Maria Martini in un momento di crisi economica del Paese e rimane ancora oggi un segno dell’attenzione della Chiesa alla società. Essa appare ancora attuale per diverse ragioni.

    L’attuale congiuntura degli scenari internazionali, in Europa come negli USA, e la crescita di forze politiche che puntano sul populismo, sono elementi che svelano una sempre maggiore chiusura dei corpi sociali.

    Il lavoro sta subendo fortissimi mutamenti e viviamo il tempo della cosiddetta rivoluzione industriale 4.0, che tocca il campo dell’intelligenza artificiale, della stampa 3D, delle nanotecnologie e delle biotecnologie, delle auto guidate senza conducente. Così il mondo del lavoro vede l’estinzione o il ridimensionamento di molte professioni. Per esempio: il mondo bancario ha visto una riduzione di quasi 20 mila unità negli ultimi anni, perché il sistema home banking permette di fare da casa tutte le operazioni che prima necessitavano di uno sportello. Si pensi anche alle vendite on line e a quanto incidono sulle vendite al dettaglio.

    Nelle nostre città il livello d’insofferenza tra le persone continua a crescere e talora l’antidoto allo scontro appare l’indifferenza. Per uscire da questa logica individualista, come Diocesi abbiamo chiesto ai territori di scrivere delle lettere alle proprie città. Un primo esempio di lettera alla città lo troviamo oggi in distribuzione nelle nostre chiese di Desio.

    solidarieta

  • S. Messa con Papa Francesco, partecipare è facile.

    Sono aperte le iscrizioni per partecipare alla Messa con papa Francesco, in programma il 25 marzo alle 15 al Parco di Monza.
    La raccolta delle adesioni è decentrata. Il compito infatti è stato affidato ad ogni parrocchia o comunità pastorale. Chi desidera partecipare alla Messa al Parco di Monza, può recarsi in parrocchia e lasciare il proprio nominativo. L’iscrizione è totalmente gratuita.
    (…)
    La Santa Messa è il cuore di tutta la visita di papa Francesco a Milano e alle terre ambrosiane. È un momento aperto a tutti, in cui partecipare è facile, gratuito e libero. Sarà una festa di Chiesa, per tutta la comunità e la Chiesa ambrosiana.
    Le persone con disabilità o anziani con difficoltà di movimento sono facilitate nell’accesso all’area, grazie alla presenza di Caritas Ambrosiana, Oftal e Unitalsi. Per informazioni, iscrizioni e per chi necessita di assistenza particolare è attivo l’indirizzo mail disabili25marzo@caritasambrosiana.it
    Tutte le informazioni sulla Visita pastorale di papa Francesco sono disponibili sul sito www.papamilano2017.it.
    Sul sito, nella sezione “Riflessioni” sono disponibili, oltre al Sussidio in preparazione alla visita del Papa scritto per l’occasione, testi e video di riflessione per l’approfondimento quotidiano dei temi che la visita suscita nella comunità ambrosiana.

  • CYBERBULLISMO – Materiali

    cyber

    Ecco le slide del dottor Pier Cesare Rivoltella, usate durante la serata del 9 febbraio: clicca qui.

    Alcuni link utili: www.generazioniconnesse.it – www.cremit.it