Categoria: News

  • Iscrizioni Pellegrinaggio in Terra Santa e Giordania

    Sono aperte le iscrizioni al:

    PELLEGRINAGGIO

    TERRA SANTA E GIORDANIA

    nella terra di Gesù

    dal 7 al 14 OTTOBRE 2015 (8 giorni)

    Visualizza e scarica

    IL PROGRAMMA
    IL MOULO D’ISCRIZIONE

    Il Pellegrinaggio  è organizzato dalla Parrocchia Ss. Pietro e Paolo e, come sempre, aperto a tutti!  Per info: Tel. 0362 623771

  • 37° Giornata della Vita

    AC Azione Cattolica

    XXXVII Giornata della Vita

    “LA VITA È LA VITA, DIFENDILA”
    (Madre Teresa di Calcutta)
    accogliere e accompagnare la vita

    Relatore dell’incontro

    Mons. Giovanni FRIGERIO
    Assistente regionale UNITALSI

    Testimonianze:

    • Marina Dainese (Movimento per la vita)
    • Stefania Figini (Talita Kum)

    Domenica 1 febbraio 2015 ore 15.30

    Aula Castelli c/o IL Centro
    Via Conciliazione, Desio

    AZIONE CATTOLICA DESIO

    37° Giornata della vita

  • Achille Ratti – Pio XI dalla Specola di Brera – alla Specola Vaticana

    Achille Ratti – Pio XIachille-ratti

    dalla Specola di Brera alla Specola Vaticana
    80°anniversario dell’inaugurazione dell’Osservatorio di Castel Gandolfo
    1935-2015

     SABATO 7 FEBBRAIO 2015 – ore 16

    Casa natale Pio XI – Desio – Via Pio XI, 4 16.00 Saluti di benvenuto in occasione dell’80° anniversario della inaugurazione dell’Osservatorio di Castel Gandolfo

    1. Elio Antonello astronomo dell’INAF – Osservatorio Astronomico di Brera
      Achille Ratti e le personalità dell’Osservatorio Astronomico di Brera
    2. Ileana Chinnici ricercatrice astronoma dell’INAF – Osservatorio Astronomico di Palermo
      Breve storia della Specola Vaticana dalle origini ad oggi
    3. Ore 18,30: Basilica SS. Siro e Materno – Desio Solenne celebrazione in Memoria di Pio XI presieduta da mons. Elio Burlon

     

  • 23a Giornata mondiale del Malato

    23a Giornata mondiale del Malato

    madonna-malatiSanta Maria, madre di Dio, tu hai donato al mondo
    la vera luce, Gesù, tuo figlio e Figlio di Dio.

    Ti sei consegnata completamente alla chiamata di Dio
    e sei così diventata sorgente della bontà,
    che sgorga da Lui.

    Mostraci Gesù!
    Guidaci a Lui!

    Insegnaci a conoscerlo e ad amarlo anche noi,
    perché possiamo diventare capaci di vero amore
    ed essere sorgenti di acqua viva
    in mezzo ad un mondo assetato.

    Papa Benedetto XVI

    In occasione dell’annuale “Giornata mondiale del Malato”

    Domenica 8 febbraio 2015

     nella Basilica dei Ss. Siro e Materno

    con gli anziani e gli ammalati

    verrà concelebrata l’Eucaristia

    (sarà possibile ricevere l’Unzione degli infermi)

    Ore 15,30: ritrovo per la recita del Rosario

    Ore 16,00: Concelebrazione della S. Messa

  • Divina Liturgia 3 febbraio

    Martedì 3 febbraio ore 21 presso la Basilica celebrazione della Divina Liturgia in  Rito Bizantino slavo

    In occasione della Settimana di preghiera per l’unità delle Chiese

     Tutti gli anni dal 18 al 25 gennaio  le Chiese cristiane sono chiamate a porre in atto preghiere e gesti che richiamino i fedeli al dono dell’unità. Ogni anno viene fissato, a partire dalle Sacre Scritture, un tema specifico di riferimento per le iniziative della settimana.

     Il tema della settimana ecumenica per l’anno 2015 è “Gesù disse ‘dammi da bere’” (vangelo di s. Giovanni 4,7).

    Per informazioni sulla divina liturgia clicca qui.

     

  • Domenica 18 – Comunicazione

    I fatti tragici che hanno insanguinato Parigi;

    la crudeltà che sconvolge la Nigeria;

    i cento bambini trucidati in Pakistan;

    i drammatici scontri in Ucraina;

    la violenza nella Terra dove è vissuto Gesù;

    il dilagare del terrorismo di matrice fondamentalista in Siria ed in Iraq;

    i non pochi conflitti di carattere civile che in Africa interessano Libia, Repubblica Centrafricana, Sud Sudan, Sudan, Corno d’Africa, Repubblica Democratica del Congo;

    in generale tutti gli atti di persecuzione che continuano a seminare morte tra i cristiani e tra le persone buone che amano la pace e aspirano alla giustizia e alla serenità, tutto ciò non può lasciarci solo emozioni strazianti, fiumi di parole e confusioni di proclami.

    Noi sentiamo un intenso bisogno di preghiera e di pensiero; noi non possiamo lasciare spazio a desideri di vendetta, né possiamo illuderci di metterci al sicuro cercando rifugio nell’indifferenza, né vivere ossessionati dalla paura.

    Noi professiamo la nostra fede cercando di imparare anche in questo momento a pregare.

    Pregare significa lasciarsi condurre dallo Spirito a interrogare Dio e a invocare che Dio si manifesti Padre, che venga il suo regno, che visiti con la sua grazia questa povera umanità per donare consolazione e speranza.

    La Messa si prolunghi in un momento di preghiera silenziosa. Che sia un tempo per pregare per i morti, per chiedere che il giudizio di Dio si compia secondo le opere e il cuore di ciascuno, per invocare consolazione per i vivi, conversione per i persecutori, i fanatici, i fondamentalisti, per domandare sapienza, coraggio, per i governanti, per chiedere che gli uomini di cultura e gli operatori della comunicazione mettano le loro risorse al servizio della riconciliazione tra i popoli, alla ricerca di un pensiero libero e rispettoso.

    Che sia un pensiero affettuoso per Papa Francesco, missionario di pace e apostolo del vangelo in terra d’Asia.

    —————————————— Preghiamo ——————————————————

    Signore, che cos’è mai l’uomo perché di lui ti ricordi, il figlio dell’uomo perché te ne curi?

    L’hai fatto poco meno di un dio chiamato a condividere la tua vita e il tuo amore,

    eppure si corrompe fino a desiderare la morte, fino a vivere d’odio.

    Guarisci i cuori che si consegnano a sentimenti violenti e cattivi,

    le menti che si dedicano al male,

    le forze impegnate a far soffrire

    i progetti che opprimono i popoli,

    che trasformano anche i bambini in strumenti di morte,

    che sfigurano la bellezza, che umiliano le persone.

    Guarisci! Converti! Liberaci dal male!

    Donaci il tuo Spirito, Padre nostro che sei nei cieli,

    donaci il tuo Spirito perché abbondino i suoi frutti,

    amore, gioia, pace, magnanimità, benevolenza, bontà, fedeltà, mitezza, dominio di sé.

    Donaci il tuo Spirito, Padre nostro,

    perché impariamo ad essere tuoi figli,

    ad essere forti nel bene,

    sapienti nelle scelte,

    fiduciosi sempre nella tua presenza,

    coraggiosi nel costruire la città dell’amore.

  • Monastero Invisibile – Intenzione di gennaio

        IL MONASTERO INVISIBILE

    Una rete di preghiera per la pace, nel segreto del mondo

             Intenzione del MESE di GENNAIO 2015

     

    NON PIU’ SCHIAVI, MA FRATELLI

     

    Carissime, carissimi,

    alcuni stralci del messaggio di papa Francesco per la 48° Giornata Mondiale della Pace.

    Il testo completo ed articolato in vari interessanti aspetti, è disponibile sul sito: www.vatican.va

     

    “All’ inizio di un nuovo anno, che accogliamo come una grazia e un dono di Dio all’ umanità, desidero rivolgere, ad ogni uomo e donna, così come ad ogni popolo e nazione del mondo, ai capi di Stato e di Governo e ai responsabili delle diverse religioni, i miei fervidi auguri di pace, che accompagno con la mia preghiera affinché cessino le guerre, i conflitti e le tante sofferenze provocate sia dalla mano dell’uomo sia da vecchie e nuove epidemie e dagli effetti devastanti delle calamità naturali. Prego in modo particolare perché, rispondendo alla nostra comune vocazione di collaborare con Dio e con tutti gli uomini di buona volontà per la promozione della concordia e della pace nel mondo, sappiamo resistere alla tentazione di comportarci in modo non degno della nostra umanità…

    Essendo l’uomo un essere relazionale, destinato a realizzarsi nel contesto di rapporti interpersonali ispirati a giustizia e carità, è fondamentale per il suo sviluppo che siano riconosciute e rispettate la sua dignità, libertà e autonomia. Purtroppo, la sempre diffusa piaga dello sfruttamento dell’uomo da parte dell’uomo ferisce gravemente la vita di comunione e la vocazione a tessere relazioni interpersonali improntate a rispetto, giustizia e carità. Tale abominevole fenomeno, che conduce a calpestare i diritti fondamentali dell’altro e ad annientarne la libertà e dignità, assume molteplici forme sulle quali desidero brevemente riflettere, affinché, alla luce della Parola di Dio, possiamo considerare tutti gli uomini “non più schiavi, ma fratelli”.

     

    I molteplici volti della schiavitù di ieri e di oggi:

    …malgrado la comunità internazionale abbia adottato numerosi accordi al fine di porre un termine alla schiavitù in tutte le sue forme e avviato diverse strategie per combattere questo fenomeno, ancora oggi milioni di persone – bambini, uomini e donne di ogni età – vengono private della libertà e costrette a vivere in condizioni assimilabili a quelle della schiavitù.

    Penso a tanti lavoratori e lavoratrici, anche minori, asserviti nei diversi settori, a livello formale e informale, dal lavoro domestico a quello agricolo, da quello nell’industria manifatturiera a quello minerario, tanto nei Paesi in cui la legislazione del lavoro non è conforme alle norme e agli standard minimi internazionali, quanto, sia pure illegalmente, in quelli la cui legislazione tutela il lavoratore.

    Penso anche alle condizioni di vita di molti migranti che, nel loro drammatico tragitto, soffrono la fame, vengono privati della libertà, spogliati dei loro beni o abusati fisicamente e sessualmente. Penso a quelli tra di loro che, giunti a destinazione dopo un viaggio durissimo e dominato dalla paura e dall’insicurezza, sono detenuti in condizioni a volte disumane. Penso a quelli tra loro che le diverse circostanze sociali, politiche ed economiche spingono alla clandestinità, e a quelli che, per rimanere nella legalità, accettano di vivere e lavorare in condizioni indegne, specie quando le legislazioni nazionali creano o consentono una dipendenza strutturale del lavoratore migrante rispetto al datore di lavoro, ad esempio condizionando la legalità del soggiorno al contratto di lavoro..Sì, penso al “lavoro schiavo”.

    Penso alle persone costrette a prostituirsi, tra cui ci sono molti minori, ed alle schiave e agli schiavi sessuali; alle donne forzate a sposarsi, a quelle vendute in vista del matrimonio o a quelle trasmesse in successione ad un familiare alla morte del marito senza che abbiano il diritto di dare o non dare il proprio consenso.

    Non posso non pensare a quanti, minori e adulti, sono fatti oggetto di traffico e di mercimonio per l’espianto di organi, per essere arruolati come soldati, per l’accattonaggio, per attività illegali come la produzione o vendita di stupefacenti, o per forme mascherate di adozione internazionale.

    Penso infine a tutti coloro che vengono rapiti e tenuti in cattività da gruppi terroristici, asserviti ai loro scopi come combattenti o, soprattutto per quanto riguarda le ragazze e le donne, come schiave sessuali. Tanti di loro spariscono, alcuni vengono venduti più volte, seviziati, mutilati, o uccisi.

    …Il papa continua suggerendo ad esempio la figura di Giuseppina Bakhita, la santa originaria della regione del Darfur in Sudan, rapita da trafficanti di schiavi e venduta a padroni feroci fin dall’età di nove anni, e diventata poi, attraverso dolorose vicende, “libera figlia di Dio” mediante la fede vissuta nella consacrazione religiosa e nel servizio agli altri, specialmente i piccoli e i deboli…

    ..Sappiamo che Dio chiederà a ciascuno di noi: “Che cosa hai fatto del tuo fratello?” La globalizzazione dell’indifferenza, che oggi pesa sulle vite di tante sorelle e di tanti fratelli, chiede a tutti noi di farci artefici di una globalizzazione della solidarietà e della fraternità, che possa ridare loro la speranza e far loro riprendere con coraggio il cammino attraverso i problemi del nostro tempo e le prospettive nuove che esso porta con sé e che Dio pone nelle nostre mani”

     

    Preghiamo per tutte le forme di schiavitù contemporanea, situazioni in cui si ammette la possibilità di trattare la persona come un oggetto, situazioni di povertà, sottosviluppo, esclusione, mancato accesso all’istruzione, inesistenti opportunità di lavoro, conflitti armati, violenze, criminalità, terrorismo.

    Preghiamo per chi lotta o dovrebbe lottare contro le forme di schiavitù, istituti religiosi, gli stati, le organizzazioni intergovernative, le imprese, le organizzazioni della società civile:

     

    In Italia lavorano 144.000 ragazzi tra i 7 e 14 anni e 31 mila di essi possono definirsi letteralmente sfruttati; nessuna regione italiana, comprese le più evolute, è esente dallo sfruttamento dei minori, che spesso fanno la fortuna di piccoli imprenditori senza scrupoli.

    In Italia i minori vengono sfruttati principalmente nell’agricoltura, nell’industria dell’imitazione, ovvero per la fabbricazione di falsi prodotti griffati, e in organizzazioni di malavita (mafia, camorra, ecc.) come muschilli, cioè come messaggeri, in affari che possono mettere a rischio la loro stessa vita. Poi ci sono i piccoli immigrati, serbatoio di manodopera a prezzi stracciati. La Caritas ha calcolato che attualmente in Italia ci sono circa 160 mila bambini extracomunitari ma è impossibile stabilire quanti di questi lavorino. Stime non ufficiali parlano di circa 3/4 mila minori cinesi impiegati in piccole fabbriche, ristoranti e laboratori, ma molti sono anche i piccoli marocchini che si guadagnano da vivere come venditori ambulanti. E non c’è bisogno di statistiche per capire quanto siano numerosi i bambini rom che passano le giornate ai semafori a vendere fazzolettini o rose nei ristoranti.

    (http://www.pianetascuola.it/risorse/media/secondaria_secondo/strumenti/strumenti_online/schiavitu/boniz/italia.htm)

     

     

    PREGHIERA:

    Spirito Santo, Spirito della vita,

    illumina la mente e scalda il cuore

    di coloro che hanno in mano

    la vita dei loro simili,

    perché le ragioni della pace e della giustizia

    trionfino sulle forze della morte

    e gli uomini ed i popoli riconciliati

    possano incontrarsi, parlarsi e riscoprirsi fratelli.

    Amen.