Categoria: News

  • Viviamo di una vita ricevuta: la vita come dono e vocazione

    Viviamo di una vita ricevuta: la vita come dono e vocazione

    Vivere della Vita, essere per la Vita, annunciare il Vangelo della Vita

    In questo tempo di Avvento vogliamo prendere tra le mani la proposta pastorale “Viviamo di una vita ricevuta” e di domenica in domenica affrontarne alcuni aspetti. L’Arcivescovo Mario non si stanca di ripeterci che la Santa Liturgia è il principio della vita cristiana ed è lì che noi vogliamo attingere lo Spirito Santo per essere ispirati in ogni ambito della vita. Al cuore della sua proposta c’è il riconoscimento della vita come dono di Dio e come vocazione.

    Spesso viviamo con una fede solo appoggiata alla vita, ma non cogliamo il senso di ciò che la Chiesa ci propone. Spesso manchiamo di coraggio nel testimoniare le nostre convinzioni più vere su temi fondamentali. Proviamo a riprendere insieme questo cammino della speranza cristiana.

    Come possiamo intendere la vita come dono di Dio? Vi è il livello della creazione: noi siamo parte della creazione e tutto ciò che noi chiamiamo vita, universo, spazio-tempo, ha origine in lui. “Dio creò l’uomo a sua immagine; a immagine di Dio lo creò; maschio e femmina li creò” – Gn 1,27.

    Vi è il livello della nostra esistenza: non abbiamo deciso noi di venire al mondo; c’è una vita che riceviamo dai nostri genitori, a volte dentro un contesto di amore, altre volte no, ma che sempre ci è stata donata. Questi due livelli partecipano della bontà della creazione di Dio Trinità, di tanto amore e bene, ma sono anche segnati dal peccato, dalle mancanze di amore, dalla violenza.

    Vi è poi un terzo livello che ci fa uscire da una visione di umanità perduta o di un umanità da individui autosufficienti: noi viviamo, risorgiamo, riviviamo dell’amore del Padre, di Cristo Crocifisso e Risorto, di Spirito Santo, di relazioni buone, ricostruite, con il fratello e con il creato. “Colui che mangia me vivrà per me” Gv 6,57. Come cristiani nei Sacramenti, nell’ascolto della Parola di Dio, nella vita di Chiesa, viviamo di Cristo di una vita nuova.

    In questi tre livelli mai separabili e sempre comunicanti possiamo riscoprire la nostra dignità inalienabile di figli di Dio e il senso della nostra vita. Noi siamo “persona”, amati, creati, dentro una storia, fatti di mente, corpo e spirito, sempre in relazione con la Trinità, con il prossimo e con il creato.

    Questa vita ha una dignità inalienabile dal suo concepimento, alle sue stagioni, travagli, alla morte. Di fronte a tale bellezza e fragilità sono esigenze dell’amore e di un cuore libero vivere con gratitudine davanti a Dio, desiderare di darGli gloria e fare della propria vita un dono in comunione con i fratelli.
    Come cattolici siamo chiamati ad essere custodi e promotori di questo dono nel cammino di Chiesa e nella testimonianza al mondo. Questo è il senso cristiano del vivere che noi chiamiamo: “Vocazione”.

    don Marco Albertoni

    Trovate sul sul sito della Diocesi di Milano il testo completo della lettera pastorale dell’Arcivescovo Delpini

  • Benedizione delle famiglie

    Benedizione delle famiglie

    Carissima/o, ci rivolgiamo a te con questa lettera.

    Siamo i preti, i diaconi e le consacrate presenti nella città di Desio, uomini e donne che vivono a servizio della Chiesa in questa città.

    Abbiamo il desiderio, in occasione dell’avvicinarsi del Natale, di tornare a bussare alla tua porta per offrire un saluto, un augurio, la condivisione di un breve momento di preghiera
    e il dono della benedizione.

    Nell’impossibilità di incontrare tutte le famiglie della città, quest’anno inizieremo da una zona di ogni Parrocchia, così da potere, ogni tre o quattro anni, incontrare tutte le famiglie e le persone della città.

    Il gesto che compiamo è nell’avvicinarsi del Natale e vuole essere segno della presenza di Dio nella storia degli uomini, che si realizza nel ricordo della nascita storica di Gesù Cristo.

    Con rispetto e offrendo l’auguro di pace per ciascuno e per ogni situazione di conflitto, vicino o lontano, busseremo alla tua porta con lo stesso augurio del Vangelo “Pace a questa casa” e invitandoci a riconoscerci beati perché operatori di pace.

    Passeremo tra le 17.30 e le 19.30, secondo il calendario riportato allegato a questa lettera (in versione cartacea) e negli avvisi e qui sul sito della Comunità pastorale.

    Per tutte le famiglie che non riusciremo a incontrare, ci saranno dei giorni dedicati con la “Celebrazione della Luce” in Basilica: Mercoledì 13 dicembre alle ore 9.00 e Venerdì 15 dicembre alle ore 21.00

    La vostra gentile offerta per le opere parrocchiali, sempre più impegnative, potrete consegnarla direttamente al sacerdote o alla consacrata che vi farà visita.

    In attesa di incontrarci, ti rivolgiamo un saluto di pace e fiducia.

    don Mauro con i preti, diaconi e consacrate della città

  • Santo Natale 2023

    Santo Natale 2023

    Come iniziativa di Carità per questo Avvento, la Comunità Pastorale ha scelto di aiutare un progetto dei Missionari Saveriani che prevede la costruzione di un pozzo per l’acqua in Sierra Leone

    La parrocchia di San Guido Maria Conforti di Makeni, in Sierra Leone, animata dai Missionari Saveriani, ha un complesso scolastico che va dalla scuola dell’infanzia alle medie superiori. Da sempre ha un grosso problema, la mancanza di acqua potabile. Un’organizzazione spagnola ha finanziato la perforazione di un pozzo profondo; manca di istallare una pompa sommergibile alimentata da energia solare in modo che gli alunni, che sono più di mille, e il personale abbiano l’acqua durante tutto l’anno e non solo nel periodo delle piogge. A nome dei Missionari Saveriani ringrazio fin d’ora chi ci può dare una mano per poter terminare questo progetto. Natale Paganelli Amministratore Apostolico Emerito di Makeni In ogni chiesa ci sarà un raccoglitore apposito per la raccolto di queste offerte

    La parrocchia di San Guido Maria Conforti di Makeni, in Sierra Leone, animata dai Missionari Saveriani, ha un complesso scolastico che va dalla scuola dell’infanzia alle medie superiori.

    Da sempre ha un grosso problema, la mancanza di acqua potabile.

    Un’organizzazione spagnola ha finanziato la perforazione di un pozzo profondo; manca di istallare una pompa sommergibile alimentata da energia solare in modo che gli alunni, che sono più di mille, e il personale abbiano l’acqua durante tutto l’anno e non solo nel periodo delle piogge.

    A nome dei Missionari Saveriani ringrazio fin d’ora chi ci può dare una mano per poter terminare questo progetto.

    Natale Paganelli
    Amministratore Apostolico Emerito di Makeni

    In ogni chiesa ci sarà un raccoglitore apposito per la raccolto di queste offerte

  • Una Giornata per e con il quotidiano Avvenire

    Una Giornata per e con il quotidiano Avvenire

    Il 15 ottobre si celebra, ogni anno, la Giornata diocesana di “Avvenire”.

    Come nasce però un giornale?

    La giornata nel quotidiano “Avvenire” inizia all’alba, quando i redattori si immergono nelle ultime notizie. La redazione diventa un crocevia di attività frenetiche, dove vengono esaminate le storie e si preparano gli articoli del giorno successivo.

    Ciò che rende Avvenire unico è il suo impegno per l’approfondimento. Oltre alle notizie, il giornale offre spazio agli opinionisti e agli esperti per esplorare le questioni più importanti della società contemporanea.

    Il quotidiano è anche una voce per le storie spesso trascurate. Racconta le esperienze delle persone comuni, ispirando i lettori a riflettere sul loro ruolo nella società.

    La giornata nella redazione di Avvenire si conclude quando il giornale è pronto per la stampa, continuando a brillare come un faro di fiducia e discernimento nel caos informativo del mondo moderno.

    Quando nasce questo quotidiano?

    Avvenire è un quotidiano nazionale italiano fondato il 4 dicembre 1968 a Milano, risultato dalla fusione di due giornali cattolici, L’Italia di Milano e L’Avvenire d’Italia di Bologna, da cui ha preso il nome. Occupa la quarta posizione nella classifica di diffusione tra i giornali italiani ed opera nel rispetto della dottrina della Chiesa cattolica, mantenendo però una totale autonomia dalla gerarchia ecclesiastica. Eleonora Murero

  • Vestizione di suor Chiara Myriam

    Vestizione di suor Chiara Myriam

    Il 1 novembre, giorno di Tutti i Santi, Chiara Galbiati, parrocchiana di San Giorgio, ha ricevuto la vestizione a suora di clausura con il nome di Chiara Myriam nel monastero di S. Chiara in Assisi. È il primo momento importante di questa sua vocazione, la strada verso i voti definitivi è ancora lunga. Siamo vicini alla famiglia con l’amicizia e la accompagnamo con la preghiera certi che anche Chiara Myriam lo farà per tutta la nostra comunità e per la parrocchia dove ha vissuto tanti anni.

  • L’EUCARESTIA PER gli ANZIANI E i MALATI

    L’EUCARESTIA PER gli ANZIANI E i MALATI

    Un servizio prestato dai ministri straordinari per l’eucarestia alle persone anziane e agli ammalati.

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    Nelle nostre parrocchie vi sono molte persone anziane che volentieri parteciperebbero alle celebrazioni liturgiche o alle numerose iniziative parrocchiali, ma sono spesso in difficoltà a raggiungere la chiesa. Analogamente molti parrocchiani sono in condizioni di malattia e non possono uscire di casa. Per queste persone è da molti anni attivo, nelle cinque parrocchie cittadine, un servizio reso da un gruppo di ministri straordinari per l’eucarestia, che, formato allo scopo e con mandato dell’Arcivescovo, si preoccupa di visitare periodicamente questi anziani o quanti sono in difficoltà, portando a casa loro l’Eucarestia facendo con loro un breve momento di preghiera. È una occasione molto bella di coinvolgimento e vicinanza nella consapevolezza che anche queste persone – anziane o malate – sono parte integrante della comunità, ben contente di essere informate e coinvolte. Chi fosse interessato a questo servizio per parenti o conoscenti con queste difficoltà può rivolgersi alle segreterie o ai responsabili della sua parrocchia.

  • Un’esortazione alla pace e alla memoria pratica

    Un’esortazione alla pace e alla memoria pratica

    Il messaggio di don Mauro Barlassina durante l’omelia della Messa per i Caduti

    Il 5 novembre a Desio si è tenuta la cerimonia commemorativa per i Caduti di guerra, includendo la deposizione di una corona d’alloro al Sacrario dei Caduti nel cimitero vecchio e una Messa presieduta da Don Mauro Barlassina, prevosto. Durante la cerimonia, è stato sottolineato l’importante distinzione tra fare memoria e conoscere la storia. Si è enfatizzato che “in tempo di guerra, sono le persone comuni a pagarne il prezzo, non i potenti, e sono coloro che combattono sul campo a sacrificare le proprie vite. Impariamo ad avere uno stile di vita non violento, promuovendo l’amore e la comprensione tra le persone, il dialogo tra differenze, con l’auspicio di costruire relazioni migliori per il futuro”.

    Eleonora Murero

  • Sabato 18 facciamo un gesto concreto insieme

    Sabato 18 facciamo un gesto concreto insieme

    Sabato 18 novembre 2023
    Partecipa anche tu alla
    Giornata Nazionale della Colletta Alimentare
    e dona la tua spesa per aiutare chi è in difficoltà.
    Scopri di più su bancoalimentare.it

    Condividere i bisogni per condividere il senso della vita
    “I poveri sono persone, hanno volti, storie, cuori e anime. Sono fratelli e sorelle con i loro pregi
    e difetti, come tutti, ed è importante entrare in una relazione personale con ognuno di loro.
    […] Possa svilupparsi la solidarietà e sussidiarietà di tanti cittadini che credono
    nel valore dell’impegno volontario di dedizione ai poveri.
    […] È una questione di giustizia che ci impegna tutti a cercarci e incontrarci reciprocamente,
    per favorire l’armonia necessaria affinché una comunità possa identificarsi come tale.”

    Papa Francesco, Messaggio per la VII Giornata Mondiale dei Poveri

    Ecco cosa puoi donare:

    • OLIO
    • VERDURE o LEGUMI IN SCATOLA
    • POLPA o PASSATA DI POMODORO
    • TONNO o CARNE IN SCATOLA
    • ALIMENTI PER L’INFANZIA



    Dove vanno gli alimenti donati?
    Quanto raccolto durante la Giornata Nazionale della Colletta Alimentare
    viene distribuito da Banco Alimentare alle Organizzazioni Partner Territoriali
    che aiutano le persone in difficoltà in Italia.