Categoria: News

  • Papa Francesco invita a Lisbona

    Papa Francesco invita a Lisbona

    Maria era una ragazza come molti di voi. Era una di noi. Così scriveva di lei il vescovo Tonino Bello: «Santa Maria, sappiamo bene che sei stata destinata a navigazioni di alto mare. Ma se ti costringiamo a veleggiare sotto costa, non è perché vogliamo ridurti ai livelli del nostro piccolo cabotaggio. È perché, vedendoti così vicina alle spiagge del nostro scoraggiamento, ci possa afferrare la coscienza di essere chiamati pure noi ad avventurarci, come te, negli oceani della libertà».

    Dal Portogallo nei secoli XV e XVI moltissimi giovani – tra cui tanti missionari – sono partiti verso mondi sconosciuti, anche per condividere la loro esperienza di Gesù con altri popoli e nazioni. E a questa terra, all’inizio del XX secolo, Maria ha voluto rendere una visita speciale, quando da Fatima ha lanciato a tutte le generazioni il messaggio potente e stupendo dell’amore di Dio che chiama alla conversione, alla vera libertà.

    Cari giovani, sogno che alla GMG possiate sperimentare nuovamente la gioia dell’incontro con Dio e con i fratelli e le sorelle. Dopo lunghi periodi di lontananza e isolamento, a Lisbona – con l’aiuto di Dio – ritroveremo insieme la gioia dell’abbraccio fraterno tra i popoli e tra le generazioni, l’abbraccio della riconciliazione e della pace, l’abbraccio di una nuova fraternità missionaria! Possa lo Spirito Santo accendere nei vostri cuori il desiderio di alzarvi e la gioia di camminare tutti insieme, in stile sinodale, abbandonando le false frontiere. Il tempo di alzarci è adesso! Alziamoci in fretta! E come Maria portiamo Gesù dentro di noi per comunicarlo a tutti! In questo bellissimo periodo della vostra vita, andate avanti, non rimandate ciò che lo Spirito può compiere in voi! Di cuore benedico i vostri sogni e i vostri passi.

  • Personale apostolico

    Personale apostolico

    Nelle pagine interne don Mauro, don Marco e l’Ausiliaria Liliana si presentano alla Comunità Pastorale con i loro scritti, la loro esperienza, le loro speranze, i loro sorrisi.

    Nel periodo che ho trascorso ad accompagnare il mondo missionario, per non esaurirmi in lunghi elenchi – tipo: preti, suore, diaconi, laici, consacrati, famiglie ecc. – e, d’altra parte, essendo impegnato a scegliere, formare e inviare in missione persone con vocazioni e percorsi totalmente differenti, con altri amici avevo oniato l’espressione “personale apostolico”.

    Al netto del fatto che ogni battezzato è per sua natura discepolo-missionario, l’indicazione “personale apostolico” intende definire coloro che escono dal loro contesto di nascita e residenza (non raramente anche di cultura e lingua) e vengono inviati dal Vescovo per mettersi a disposizione di una comunità per loro nuova e, di solito, bisognosa di attenzione e di accompagnamento.

    Hanno sensibilità, capacità ed esperienze proprie, ma il Signore li/le chiama a uscire da sé stessi per mettersi a servizio secondo le competenze e le necessità. Loro compito non è sostituirsi alla comunità presente sul posto, ma cercare in essa i doni di cui lo Spirito l’ha dotata e farli maturare con generosità e in un contesto di fraternità e comunione.

    Non esistono lauree o diplomi a questo riguardo, e non basta il pizzico di buona volontà: solo la preghiera, l’ascolto e lo spirito di obbedienza aiutano. Quando ci si riesce. Auguri!

  • Lettera per la Comunità di Desio da don Mauro, don Marco e Liliana

    Lettera per la Comunità di Desio da don Mauro, don Marco e Liliana

    Iniziamo a conoscere insieme le nuove figure che arriveranno nella nostra comunità pastorale: don Mauro, don Marco e Liliana, sacerdote ed ausiliaria diocesana.
    Si sono presentati direttamente tramite una lettera indirizzata proprio a TE!

    Carissimi desiani,
    mi chiamo Liliana, sono nata a Milano 57 anni fa. Il mio paese natale è Lentate sul Seveso. Qui sono cresciuta e qui è nata la mia vocazione.

    Dopo nove anni presso la comunità pastorale Pentecoste di Cesano Maderno, per me ora si apre un nuovo capitolo di storia… per questo non è facile esprimere i sentimenti che provo in questo momento, non è facile sentire la voce di Dio che come ad Abramo mi dice ancora una volta “esci dalla tua terra e và dove ti mostrerò”. Ma la signoria di Cristo mi impone, ancora una volta, nella mia vita, di firmare in bianco, di abbandonarmi alla fedeltà di Dio che per me ha tracciato questa strada.

    Carissimi, il tratto di strada che Dio ha tracciato per me ora, è qui, in mezzo a voi, è qui nella Comunità Pastorale “Santa Teresa di Gesù Bambino” di Desio. Mi immagino una Comunità sicuramente vivace ed attenta, ricca di entusiasmo e di fede, consapevole dei doveri cristiani e sicuramente desiderosa di crescere sempre più nel proprio cammino spirituale e pronta ad assumersi responsabilità nuove in campo pastorale.

    Mi immagino una comunità pronta ad essere una grande famiglia solidale, aperta, attenta ai bisogni dei più deboli, dei più poveri, disponibile al dialogo, impegnata a fare esperienza di figli di Dio per aderire sempre di più a Gesù ed al suo Vangelo.

    Mi immagino una comunità convinta, che per il bene comune, è necessario accogliere l’individualità dell’altro, poiché solo nel riconoscimento di una pluralità di idee, è possibile reciprocamente arricchirsi, proponendo e non imponendo il proprio pensiero, ma trovando insieme, una soluzione.
    Solo così, le capacità di ciascuno possono trasformarsi in risorse utili a vantaggio di tutti.

    In questa missione non saremo soli: la forza dello Spirito Santo si sosterrà sempre: “Avrete forza dallo Spirito Santo che scenderà su di voi e mi sarete testimoni” Papa Francesco ci ha più volte istruiti dicendo: “È lo Spirito che ci fa fare la strada della memoria vivente della Chiesa. E questo chiede da noi una risposta: più la nostra risposta è generosa, più le parole di Gesù diventano in noi vita, diventano atteggiamenti, scelte, gesti, testimonianza. In sostanza lo Spirito ci ricorda il comandamento dell’amore, e ci chiama a viverlo”.

    Di questo “Spirito” abbiamo tutti bisogno: mi auguro di ricercarlo e di poterlo vivere assieme a tutti voi.

    Con affetto, Liliana Ausiliaria Diocesana

    Cari tutti,
    Sono don Marco Villa nato a Milano il 22/09/1965, originario della Parrocchia Regina Pacis di Cusano Milanino, dopo le scuole superiori (istituto Tecnico in Telecomunicazioni) sono entrato in Seminario e sono stato ordinato prete l’8 giugno 1991 dal Cardinale Martini. La mia prima destinazione è stata la Parrocchia Madonna di Fatima a Milano dove sono rimasto 11 anni come prete della pastorale giovanile, poi nel 2012 sono stato destinato nella parrocchia S. Martino a
    Bollate sempre come prete della pastorale giovanile per 8 anni. Nel settembre 2010 sono stato destinato alla nascente Comunità pastorale Santa Maria Maddalena composta dalle Parrocchie di Bellusco, Cavenago di Brianza, Mezzago e Ornago, sempre come responsabile della Pastorale giovanile e come referente delle parrocchia L’Assunta di Mezzago. Nel 2015 con l’arrivo di un prete novello come nuovo responsabile della pastorale giovanile sono diventato vicario della Comunità pastorale e sempre referente della Parrocchia di Mezzago fino ad oggi. Da settembre 2021 sono stato incaricato come prete referente per il Catecumenato degli adulti della Zona pastorale di Monza.

    L’8 giugno, anniversario della mia ordinazione sacerdotale il Vicario Mons. Luciano Angaroni mi ha chiesto il cambio per arrivare nella vostra Comunità Santa Teresa di Gesù Bambino in Desio come vicario e referente per la Parrocchia di S. Giovanni Battista. L’annuncio ufficiale è stato dato il 24 giugno festa di San Giovanni Battista. Sono contento di essere in una comunità pastorale perché da quando sono prete ho vissuto sempre il mio ministero con almeno altri tre preti e per me la fraternità è fondamentale nella vita sacerdotale.

    Per concludere, un fatto importante del mio cammino mi lega con Desio. Nella Basilica di San Siro e Materno sono stato ordinato diacono dal Cardinale Martini con altri miei compagni nel 1990.

    Don Marco

    Carissimi,
    accolgo volentieri l’invito a scrivere qualche riga perché mi offre una prima opportunità di entrare nelle vostre case e iniziare così a camminare con voi.

    Sono convinto, però, che il modo migliore per conoscerci sarà quello di incontrarci, stringerci la mano e, da parte mia, ascoltare gioie e fatiche, attese e complessità che ogni uomo e donna porta nel cuore.

    Non mi aspetto altro, dalla Comunità pastorale Santa Teresa di Gesù Bambino, se non di vivere insieme nella fedeltà al Signore Gesù dando concretezza nella vita quotidiana al Vangelo, crescendo progressivamente nella fraternità che rende più libera e creativa la missione di una comunità di discepoli che abita nella città.

    So che la storia di Desio è ricca di una ricchezza umana, culturale e spirituale e molte persone, note e meno note, hanno fatto di questa nostra città una casa pronta a dare segni concreti di carità e capace di rendere ragione alla speranza che è in noi.

    Venendo per camminare con voi vorrei essere capace di non sottrarmi a quelle responsabilità che permettono di valorizzare il contributo di ciascuno all’edificazione della Chiesa che vive sul e nel territorio.

    La mia storia personale è racchiusa nella preghiera di San Paolo VI° che è riportata anche sulla immaginetta che ricorda l’Ordinazione presbiterale avvenuta il 7 giugno 1986, grazie alle preghiere e all’imposizione delle mani del Cardinale Carlo Maria Martini:

    “Donami, Signore, un cuore grande
    capace di eguagliarsi al tuo,
    capace di tutti amare,
    di tutti servire,
    di tutti essere interprete”.

    In fondo la mia storia personale è contrassegnata da tratti di vita dove lo stare con e a servizio della gente ha plasmato la mia umanità da prete.

    Dopo l’Ordinazione sono stato Coadiutore a Lazzate fino al 1996 e, dal 1996 al 2003, ho iniziato a stare a servizio delle Parrocchie di Abbiate Guazzone e Tradate, favorendo un cammino comune tra i due Oratori.

    Dal 2003 e fino al 2010 ho condiviso, come primo mandato di Parroco, sette anni straordinariamente intensi a Besnate.

    In obbedienza al Vescovo, dal 2010 al 2019 sono stato responsabile della Comunità pastorale Maria Madre Immacolata, comprendente prima sei e poi otto Parrocchie, nella città di Varese.

    Allo scadere del mandato dei nove anni, non senza fatica, sono arrivato a servire nella Comunità pastorale San Paolo VI in Paderno Dugnano, comprendente le Parrocchie di Dugnano, Calderara e Incirano.

    In questi quattro anni abbiamo cercato di lavorare insieme anche ad altre due Parrocchie della città, per rendere possibile un cammino comune tra cinque delle sette Parrocchie del Comune di Paderno Dugnano.

    Nel prossimo mese di settembre verrò da voi raccogliendo il testimone dal carissimo don Gianni, che conosco dagli anni in cui ero seminarista nel liceo di Venegono. Mi ha sempre incoraggiato e in lui ho incontrato un uomo e un prete intelligente, capace e pronto a capire le situazioni.

    A don Gianni e ai preti oggi presenti a Desio, alle consacrate e a ciascuno di voi grazie di cuore per l’accoglienza che sono certo è già concreta. L’augurio è di continuare a vivere insieme, preti, consacrate e laici nella città come discepoli di Gesù, con la passione di continuare a trasmettere il tesoro prezioso del Vangelo ad ogni generazione.

    Ed è per questo che ringrazio ancora tutti perché, sempre e in ogni situazione, non abbiamo a cercare di difendere qualche piccolo e parziale spazio, ma a condividere i doni e i carismi di ciascuno, le identità, per il bene di tutti.

    In particolare, penso all’impegno educativo che, negli Oratori della città in queste settimane, ha il volto dell’Oratorio estivo e a tutte quelle proposte che cercano di dare casa alla ricerca di senso nella vita, perché possa essere spesa nel dono di sé.

    Pregate per me e state certi che prego per voi.

    Don Mauro

  • Orari sante Messe estate 2023

    Nei mesi di luglio ed agosto sono sospese le s.Messe feriali a San Giorgio.

    Chiese di S. Francesco e S. Cuore: da oggi la celebrazione festiva della S. Messa è sospesa.
    Riprenderà regolarmente in entrambe le chiese da domenica 10 settembre.

    La S. Messa del lunedì delle 9.30 si celebra in Basilica (riprenderà in Oratorio dal 28 agosto), quella delle ore 7.30 riprenderà venerdì 1 settembre.

    Presso la chiesa del S. Crocifisso

    • Mercoledì 26 luglio, ore 18.30: S.Messa per il 110° anniversario di consacrazione della Chiesa (1913); prende il posto dell’usuale celebrazione in Basilica
    • Giovedì 24 agosto, ore 18.30: S.Messa per la festa di San Bartolomeo

  • GIORNATA MONDIALE DELLA CARITÀ DEL PAPA

    Quando?

    Il 25 giugno, domenica più vicina alla festa dei SS. Pietro e Paolo, è stata la Giornata per la Carità del Papa 2023.

    Qual è lo scopo?

    Questo appuntamento serve a sensibilizzare il sostegno alle missioni del Santo Padre e della Chiesa “fino ai confini della terra”. Traggono beneficio le popolazioni provate da eventi estremi e sciagure, famiglie bisognose, realtà e associazioni che si prendono cura dei malati e degli ultimi.

    Con le offerte raccolte nel 2022 si è aiutata la popolazione ucraina piegata dalla guerra, l’America Latina e l’India ancora alle prese con il Covid-19, Ciad, Filippine e Malawi colpite da disastri naturali e molte altre iniziative sono state compiute.

    A chi è rivolta?

    Il Papa fa appello a tutti i cattolici di estendere la loro generosità alle persone che ne hanno più bisogno.

    Come fare?

    L’Obolo di S. Pietro è un’offerta che può essere fatta in ogni momento dell’anno, tramite Bonifico, Carta di Credito o Conto Corrente Postale ed eccezionalmente, in alcune domeniche dell’anno, tramite l’offerta alle SS. Messe.

  • Pellegrinaggio a Lourdes 2023

    Pellegrinaggio a Lourdes 2023

    Il gruppo di Desio andrà in pellegrinaggio a Lourdes in aereo dal 15 al 19 settembre, accompagnato da Franca Morganti (tel. 0362 621467).

  • Relazioni economico amministrative

    Relazioni economico amministrative

    Domenica 25 giugno 2023 nelle parrocchie della Comunità Pastorale alleghiamo al notiziario
    Comunità in Cammino una breve relazione riguardante i dati economici e amministrativi di
    ogni Parrocchia relativi all’anno 2022, secondo il resoconto consegnato in Curia. Affidiamo
    queste informazioni alla riflessione di tutti i parrocchiani e le parrocchiane, con viva
    gratitudine per chi collabora attivamente e generosamente alla vita della Comunità.

  • La Pandemia ed i suoi effetti sui nostri ragazzi….

    Abbiamo chiesto ad Annarita Lissoni, pedagogista esperta nell’ambito della tutela dell’infanzia e dell’adolescenza, di parlarci su come stanno reagendo i ragazzi ad un tempo così faticoso e difficile come quello che abbiamo vissuto negli ultimi due anni, lei ci ha restituito una fotografia puntuale della situazione attuale che Vi proponiamo:

    “Ora che il Covid pare allentare la presa e attenuare l’emergenza, si vedono le cicatrici. Ferite da curare, segni da leggere, bisogni da ascoltare. Ma qual è il prezzo che hanno pagato bambini e adolescenti in questi anni? E quanto pesa, oggi, su di loro l’impatto dei cambiamenti di vita imposti dalla pandemia? Secondo la VI rilevazione 2022 del Sistema di sorveglianza HBSC Italia (Health Behaviour in School-aged Children – Comportamenti collegati alla salute dei ragazzi in età scolare) i ragazzi dichiarano che le relazioni sociali sono per loro fondamentali. Che hanno bisogno di interagire con i loro coetanei per affrontare le sfide e i cambiamenti della crescita, per sperimentarsi, tessere nuove relazioni, costruire e definire la propria identità, imparare il senso del limite e l’autonomia; che necessitano del confronto con adulti significativi capaci di rappresentare e al contempo favorire quel senso di fiducia che è energia vitale per sane esperienze di crescita. La spinta verso l’esterno è molto forte così come la volontà di esplorare il mondo circostante. Ci dicono anche che, in famiglia, hanno un grande bisogno di essere ascoltati. Hanno bisogno di sentirsi accolti incondizionatamente, di essere visti, capiti, riconosciuti, compresi, non giudicati: hanno bisogno di sentire e vedere nel cuore e negli occhi dei genitori interesse e attenzione genuini per quello che vivono e sperimentano, nel rispetto delle loro emozioni, dei loro tempi e delle loro modalità di espressione. In ultimo, confessano che gli anni della pandemia hanno acuito il loro malessere o generato nuove fragilità emotive. È proprio per questo che sperimentano con maggior frequenza la paura di fallire e di non riuscire, disorientamento, chiusura, frustrazione, rabbia, aggressività verso se stessi e gli altri, ansia prima di affrontare un’interrogazione, demotivazione, timore del rifiuto, paura del giudizio, del cambiamento.

    Quale educazione?

    L’auspicio è che le azioni educative dei genitori in primis e di tutti quegli adulti significativi nella vita dei ragazzi siano orientate all’ascolto e alla relazione, al fine di favorire un clima accogliente e fecondo,capace di nutrire e tirar fuori da ognuno i talenti che possiede. Fondamentale, ancor prima, è saper leggere e intercettare per tempo eventuali segnali di fragilità emotiva o vulnerabilità affinché non rischino di evolvere in disagi persistenti. L’elemento fondamentale e di supporto reciproco sarà quello di costruire alleanze e fiducia attraverso percorsi di responsabilità condivisa e di dialogo tra famiglia, scuola, parrocchia e agenzie educative.

    Le crisi e le avversità sono per i genitori occasioni per riflettere sull’importanza di riappropriarsi di un ruolo non sempre vissuto pienamente o esercitato con fatica e sulla possibilità di ricevere supporto dalla rete sociale grazie anche ad alleanze educative con la rete comunitaria.

    Ma sono occasioni di crescita anche per i ragazzi quando gli adulti li sanno accompagnare nella scoperta dei valori e di un senso nuovo delle cose, quando li sostengono dando loro fiducia, quando sanno mantenere aperto il dialogo evitando di sapere a priori come si sentono e cosa sia meglio per loro, quando sanno essere capaci di autorevolezza sincera, quando li incoraggiano nelle sfide, quando li valorizzano nella loro creatività e unicità, quando li guidano a riconoscere il proprio valore e il loro posto nel mondo. Sì perché la capacità di affrontare le avversità della vita, specie nei bambini e negli adolescenti, nasce e cresce nella qualità delle relazioni e dei contesti che abitano. Diventa quindi fondamentale per la famiglia e per tutti i contesti di riferimento dei ragazzi, il riconoscimento reciproco dei compiti, del cammino da compiere e della meta da raggiungere con la consapevolezza che i momenti di ascolto e di cura delle relazioni hanno un valore inestimabile. Siamo, dunque, nel tempo di un’intenzionalità e di una ripartenza educativa che dà vita ad una rinnovata normalità fatta di ascolto, di consapevolezza, di cammino comune, di significato.”

  • Pellegrinaggio Loreto-Assisi

    Pellegrinaggio Loreto-Assisi

    Si chiudono il 30 giugno le iscrizioni al pellegrinaggio diocesano a Loreto-Assisi che si terrà dal 4 al 7 settembre 2023.

    Quanti desiderano partecipare – singoli o parrocchie – sono sollecitati a contattare l’agenzia Duomo Viaggi per opzionare i posti, versando una caparra. Le pratiche devono essere chiuse prima della pausa estiva. Il viaggio spirituale sarà presieduto dall’arcivescovo Mario Delpini e avrà come titolo «Grazia Fede e Salvezza»

    La quota per il viaggio in pullman parte da 470€ in camera doppia e in strutture religiose. Supplementi sono previsti per le camere singole o per alloggio in hotel.

    Iscrizioni fino al 30 giugno