Carissimi,
accolgo volentieri l’invito a scrivere qualche riga perché mi offre una prima opportunità di entrare nelle vostre case e iniziare così a camminare con voi.
Sono convinto, però, che il modo migliore per conoscerci sarà quello di incontrarci, stringerci la mano e, da parte mia, ascoltare gioie e fatiche, attese e complessità che ogni uomo e donna porta nel cuore.
Non mi aspetto altro, dalla Comunità pastorale Santa Teresa di Gesù Bambino, se non di vivere insieme nella fedeltà al Signore Gesù dando concretezza nella vita quotidiana al Vangelo, crescendo progressivamente nella fraternità che rende più libera e creativa la missione di una comunità di discepoli che abita nella città.
So che la storia di Desio è ricca di una ricchezza umana, culturale e spirituale e molte persone, note e meno note, hanno fatto di questa nostra città una casa pronta a dare segni concreti di carità e capace di rendere ragione alla speranza che è in noi.
Venendo per camminare con voi vorrei essere capace di non sottrarmi a quelle responsabilità che permettono di valorizzare il contributo di ciascuno all’edificazione della Chiesa che vive sul e nel territorio.
La mia storia personale è racchiusa nella preghiera di San Paolo VI° che è riportata anche sulla immaginetta che ricorda l’Ordinazione presbiterale avvenuta il 7 giugno 1986, grazie alle preghiere e all’imposizione delle mani del Cardinale Carlo Maria Martini:
“Donami, Signore, un cuore grande
capace di eguagliarsi al tuo,
capace di tutti amare,
di tutti servire,
di tutti essere interprete”.
In fondo la mia storia personale è contrassegnata da tratti di vita dove lo stare con e a servizio della gente ha plasmato la mia umanità da prete.
Dopo l’Ordinazione sono stato Coadiutore a Lazzate fino al 1996 e, dal 1996 al 2003, ho iniziato a stare a servizio delle Parrocchie di Abbiate Guazzone e Tradate, favorendo un cammino comune tra i due Oratori.
Dal 2003 e fino al 2010 ho condiviso, come primo mandato di Parroco, sette anni straordinariamente intensi a Besnate.
In obbedienza al Vescovo, dal 2010 al 2019 sono stato responsabile della Comunità pastorale Maria Madre Immacolata, comprendente prima sei e poi otto Parrocchie, nella città di Varese.
Allo scadere del mandato dei nove anni, non senza fatica, sono arrivato a servire nella Comunità pastorale San Paolo VI in Paderno Dugnano, comprendente le Parrocchie di Dugnano, Calderara e Incirano.
In questi quattro anni abbiamo cercato di lavorare insieme anche ad altre due Parrocchie della città, per rendere possibile un cammino comune tra cinque delle sette Parrocchie del Comune di Paderno Dugnano.
Nel prossimo mese di settembre verrò da voi raccogliendo il testimone dal carissimo don Gianni, che conosco dagli anni in cui ero seminarista nel liceo di Venegono. Mi ha sempre incoraggiato e in lui ho incontrato un uomo e un prete intelligente, capace e pronto a capire le situazioni.
A don Gianni e ai preti oggi presenti a Desio, alle consacrate e a ciascuno di voi grazie di cuore per l’accoglienza che sono certo è già concreta. L’augurio è di continuare a vivere insieme, preti, consacrate e laici nella città come discepoli di Gesù, con la passione di continuare a trasmettere il tesoro prezioso del Vangelo ad ogni generazione.
Ed è per questo che ringrazio ancora tutti perché, sempre e in ogni situazione, non abbiamo a cercare di difendere qualche piccolo e parziale spazio, ma a condividere i doni e i carismi di ciascuno, le identità, per il bene di tutti.
In particolare, penso all’impegno educativo che, negli Oratori della città in queste settimane, ha il volto dell’Oratorio estivo e a tutte quelle proposte che cercano di dare casa alla ricerca di senso nella vita, perché possa essere spesa nel dono di sé.
Pregate per me e state certi che prego per voi.
Don Mauro
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