Categoria: News

  • La vita è una trasferta

    La vita è una trasferta

    La vita dell’uomo assomiglia ad una trasferta, breve e piena
    di responsabilità. Non possiamo considerarci dimora fissa,
    né caricarci di troppe cose

    (Andrea Siniavskij, scrittore sovietico imprigionato in un gulag)

    Un prete lo sa bene: affezionarsi troppo a un luogo, a delle persone, a delle iniziative realizzate può costare tanto in termini affettivi.

    Ma spesso in un prete c’è anche l’attrazione di voler cominciare qualcosa di nuovo, di accettare le nuove sfide, di sondare terreni sconosciuti.

    Crediamo che don Gianni si tufferà volentieri in questa impresa.

    Alcune sue qualità ci hanno regalato occasioni di crescita umana e cristiana:

    • si è rivelato un vero alleato delle associazioni laicali (pensiamo all’AC, ma anche ad altre realtà), favorendo la partecipazione e la realizzazione di quanto veniva proposto. Crede davvero in una chiesa “sinodale”, dove ognuno può contribuire a dare un volto più vivo alla comunità;
    • ha trasmesso una passione per il mondo – frutto della sua amata esperienza all’Ufficio Missionario – non ingenua (lo straniero non è di per sé buono e bello) ma capace di cogliere le diversità come motivo per allargare mente e cuore, per farsi istruire da un mondo che è sempre più grande di come possiamo pensarlo;
    • i suoi articoli settimanali sul bollettino, stuzzicanti e mai banali, hanno rivelato uno sfondo culturale solido e tuttavia accessibile a tutti;
    • non si è fatto spaventare dalle grandi imprese: riuscire a mettere in conto di rifare la cupola della basilica può avergli regalato qualche notte insonne … ma si è buttato!
    • …e, last but not least, ha saputo essere uomo di compagnia, appassionato nelle discussioni, gioioso nel raccontare e nel raccontarsi.
    • Gli auguriamo -laddove andrà- di essere come il vino che lui apprezza: rosso o bianco, non importa, ma rigorosamente frizzante!

    Giovanna Riboldi e l’équipe cittadina di AC

    Giovedì 21 settembre alle ore 21 in Basilica San Nicolò a Lecco verrà celebrata la Messa di benvenuto al nuovo vicario episcopale della Zona Pastorale III, Mons. Gianni Cesena
    La nostra Comunità pastorale ha organizzato un pullman che partirà da Desio alle ore 19,30. Informazioni e iscrizioni presso la segreteria della basilica entro martedì 19 (costo 10 €)

  • VIVIAMO DI UNA VITA RICEVUTA

    VIVIAMO DI UNA VITA RICEVUTA

    La gioia del Padre nel contemplare l’opera compiuta è la benedizione che accompagna tutta la vicenda umana

    Come è ormai tradizione sin dai tempi del card. Martini, il giorno 8 settembre (solennità di Santa Maria Nascente) il nostro Arcivescovo Delpini ha presentato la proposta pastorale per tutta la diocesi ambrosiana per l’anno liturgico 2023-2024.

    Quest’anno ha per titolo “Viviamo di una vita ricevuta”.

    In questo testo, come anticipa lo stesso Arcivescovo, si vuole incoraggiare tutti ad assumersi la responsabilità della testimonianza e dell’accompagnamento educativo sui temi degli affetti, dell’accoglienza della vita, della pace e della “terza età”.

    Cogliendo le stesse parole dell’Arcivescovo, si vuole sottolineare l’importanza di “servire senza risparmio, ma anche senza ansia di prestazioni o presunzioni di protagonismi”. L’invito è quello di vivere la fede come amicizia e comunione con Gesù, riconoscendo la vita come un dono ricevuto e superando la costante tentazione di un individualismo radicale.

    Con queste premesse i diversi capitoli della proposta pastorale (“colui che mangia me vivrà per me”, “la vita è dono d’amore e vocazione ad amare”, “fedeltà, compimento dell’amore”, “la dignità del lavoro per nobilitare la vita”, “operatori di pace come figli di Dio”, “gli anni della sapienza e della fragilità”, “la responsabilità della vita”) sapranno accompagnare ciascuno lungo un percorso sia di crescita individuale sia di condivisione in una comunità di persone credenti e in costante cammino “nella sequela di Cristo”. Sempre cogliendo le stesse parole dell’Arcivescovo, siamo oggi come oggi insieme credenti e non credenti in costante interazione. Impariamo perciò a percorrere le vie dell’inquietudine e dello scoramento per seminare in esse dialogo e speranza. I cristiani “non vogliono e non possono giudicare nessuno. Sentono però la responsabilità di essere originali e di avere una parola da dire a chi vuole ascoltare, un invito alla gioia”.

    Guido Feltrin

  • Campane in festa

    Campane in festa

    CAMPANE
    DELLA BASILICA

    DOMENICA 17 SETTEMBRE
    BASILICA SS. SIRO E MATERNO

    • Ore 9,30 – Concerto d’apertura del 180° e mostra a cura del Circolo Fotografico Desiano
      alla base del campanile; visite alla torre campanaria.
    • Ore 11,30 – S. Messa con i campanari ospiti; al termine concerto per l’angelus.
    • Ore 15,30 – Concerto in piazza e sul campanile della “Campana Bela”; proseguimento delle visite alla mostra e alla torre campanaria fino alle ore 17,30.
    • Ore 18,00 Concerto delle campane della basilica.
  • San Pio X in festa

    San Pio X in festa

    Il ringraziamento a Barbara

    Da giovedì 7 a domenica 10 la parrocchia di S. Pio X ha festeggiato il suo patrono.
    I festeggiamenti sono iniziati giovedì sera con un momento di preghiera in memoria di don Renato Coccè (1924-1994), primo parroco e fondatore della parrocchia, a cento anni dalla sua nascita.

    Da venerdì fino a domenica tre serate musicali, con la possibilità di cenare in oratorio. Domenica mattina si è svolta la S. Messa in ricordo di S. Pio X, presieduta dal nuovo parrocco, don Mauro Barlassina con il pranzo delle famiglie. Nel pomeriggio è stato organizzato un saluto a Barbara, ausiliaria che per 10 anni ha accompagnato S. Pio X.

    Alessio Malberti

  • Emergeanza terremoto Marocco

    Emergeanza terremoto Marocco

    Caritas Ambrosiana, lancia una raccolta fondi per aiutare le popolazioni del Marocco duramente colpite dal terremoto. Il ricavato sarà destinato a finanziare interventi d’urgenza nel breve periodo, poi di riabilitazione e ricostruzione nel medio e lungo periodo.

    Come donare

    CON BONIFICO C/C presso il Banco BPM Milano, intestato a
    Caritas Ambrosiana Onlus – IBAN: IT82Q0503401647000000064700
    CAUSALE OFFERTA: Terremoto Marocco 2023
    Tutte le offerte sono deducibili fiscalmente

  • Guerra, pace, speranza

    Guerra, pace, speranza

    Da alcuni anni a questa parte sembra tornata, anche se a volte espressa con parole diverse, una scelta che sembrava tramontata dopo il crollo del muro di Berlino: costruire guerre.

    Con la decisione di fare guerra è accresciuto il mercato delle armi e diventa sempre più difficile comprendere gli interessi parziali e globali in gioco.

    Non è mio intento fare analisi ed esprimere considerazioni difficili da motivare e, ancor prima, da conoscere. Certamente ogni guerra vede aggrediti e aggressori ma, da ogni parte, per tutti i popoli coinvolti in azioni belliche, c’è sofferenza, morte, violenza e aumento dell’odio.

    Accanto a questa realtà, sembra crescere una ulteriore forma di esasperazione ed è quella mediatica.
    I fatti si raccontano parzialmente e, a volte, incalzando su particolari in sé orribili, ma portati nelle nostre case come fatti inevitabili, aggiungendo conflitto a conflitto e, a volte, odio ad odio. Non stupisce allora la scelta di Papa Francesco che, direttamente o attraverso suoi rappresentanti, sta cercando di compiere un’opera tanto necessaria quanto disattesa e, cioè, far parlare le parti in causa. Parti in causa che sono ben più ampie di chi ha aggredito e di chi è stato aggredito.

    La questione è di riportare speranza. Infatti, come afferma il cardinale Matteo Zuppi: “Il problema è che le speranze si sono privatizzate e sono diventate passioni tristi, cioè passioni che ci deprimono e che anestetizzano il desiderio di gioia. E se le speranze si spengono, la paura si accende”.

    Tocca anche a noi Cristiani di oggi tenere accesa la speranza della pace.

    don Mauro

  • GMG Lisbona 2023, un viaggio lungo, uno sforzo prezioso

    GMG Lisbona 2023, un viaggio lungo, uno sforzo prezioso

    Dal 31 luglio al 10 agosto 35 ragazzi della nostra Comunità hanno partecipato alla GMG di Lisbona. Riportiamo una breve testimonianza di uno di loro.

    Come incominciare il racconto di un’esperienza vissuta in “terra straniera”? Ovviamente, raccontando il viaggio per raggiungerla. Arrivare a Lisbona è stato faticoso: un viaggio lungo, 2300 km in pullman, con una breve tappa nella città di Lourdes, dove, per l’ultima volta, abbiamo dormito in un vero e proprio
    letto. Sì, l’ultimo letto, prima di passare otto giorni dormendo in un sacco a pelo dentro una piscina a Lisbona o in una palestra di un oratorio a Porto insieme ad altri centinaia di ragazzi.

    Parteciperei a un’altra GMG? Nonostante le premesse non troppo positive, la risposta è alquanto scontata, non posso che dire “sì”. Perché la fatica del viaggio, la fatica dello stare lontani da casa ed essere senza il proprio letto è niente in confronto all’esperienza che si vive in queste giornate. Stimolanti sono i momenti di riflessione e catechesi proposti con temi ricchi e interessanti, tra cui l’ecologia integrale, l’amicizia sociale e la misericordia. Di certo non manca l’aspetto spirituale con la Via Crucis, la Veglia con il Santo Padre e la Santa Messa, vissute insieme ad altre centinaia di migliaia di giovani da tutto il mondo. Grande è la gioia che si respira nell’aria, nell’incontrare gli altri ragazzi di altre nazionalità,
    e nello scambio in ogni strada di battute, oggetti, esperienze…

    Cosa porto a casa?
    Innanzitutto ritorno ritemprato: nella vita a volte bisogna fermarsi, staccarsi dalla propria routine e trovare il tempo per pensare e dare un senso a quanto si sta vivendo. Porto a casa una bella esperienza di Fede, di fraternità, di gioia. Quest’ultima, la gioia, è stata anche il tema centrale delle parole della veglia del Papa, insieme alla parola simbolo di questa GMG, “levàntate”, “alzati”, un invito a brillare, ascoltare e non temere.

    In GMG abbiamo potuto sperimentare direttamente le sue parole, ci siamo “alzati”, siamo andati a Lisbona, abbiamo donato e soprattutto ricevuto la gioia incontrando altri giovani per le strade e
    le vie della città.

    Nel bagaglio di questa esperienza porto a casa anche una domanda: come possiamo nel nostro quotidiano, nella nostra Comunità, con chi incontriamo, vivere la stessa gioia e fraternità che abbiamo
    vissuto a Lisbona?

    Alessio Malberti

  • 90 ANNI DI SAN ROCCO

    90 ANNI DI SAN ROCCO

    In occasione della festa del patrono, San Giovanni Battista è in festa, alla S. Messa del 3 settembre
    hanno concelebrato il nuovo vicario, don Marco Villa e il neoarrivato prevosto, don Mauro Barlassina.

    Il novantesimo anniversario della celebrazione di San Rocco è stato un notevole traguardo, raggiunto negli anni dai volontari che si sono succeduti nel tempo. Durante la Messa dedicato a San Rocco, tenutasi domenica 3, il nuovo vicario di S. Giovanni, don Marco Villa, ha sottolineato l’importanza di
    questa lunga tradizione, sottolineando l’obiettivo di raggiungere il centenario.

    A partire da settembre, don Marco Villa ha preso il posto di don Flavio Speroni, che è stato
    trasferito a Cantù. Don Marco, 58 anni, ha lasciato la Comunità pastorale Santa Maria Maddalena, che comprende i Comuni di Bellusco, Cavenago, Ornago e Mezzago, dopo tredici anni di servizio.

    La festa di San Rocco a San Giovanni Battista è diventata una tradizione tramandata da generazione in generazione. La sua celebrazione ha inizio nel 1933, originariamente nella Cascina Bolagnos e successivamente con spettacolari fuochi d’artificio prima di diventare un evento organizzato nell’oratorio. Solo due interruzioni hanno segnato la sua storia: la prima è avvenuta dal 1976 al 1986, durante il disastro della diossina a Seveso, e la seconda a causa della pandemia di Covid-19.

    Guido Crespi, storico volontario e sacrista della chiesa di San Giovanni Battista, ha condiviso che la festa coinvolge una cinquantina di volontari che si occupano della cucina, del servizio ai tavoli e del bar, nonché dei cuochi che preparano i piatti. Quest’anno la festa è stata estesa a quattro giorni per permettere ai partecipanti di riunirsi, condividere momenti di gioia e solidarietà tra di loro, mantenendo
    vivo lo spirito di questa celebrazione tradizionale. Crespi ha espresso grande soddisfazione per il successo dell’evento.

    Inoltre, lunedì sono stati organizzati i rinomati fuochi d’artificio, e il sabato c’è stato il Contest musicale Sr Music che ha visto partecipi tanti giovani.

    Eleonora Murero

  • QUATTRO GIORNI COMUNITÀ EDUCANTE

    QUATTRO GIORNI COMUNITÀ EDUCANTE

    La formazione diocesana dei catechisti

    I linguaggi biblico, simbolico-liturgico e dottrinale sono ciò che permette alla fede ecclesiale di avere una lingua comune. Allo stesso tempo vogliamo esplorare alcuni linguaggi della cultura in cui siamo immersi: il canto e la musica, le immagini dell’arte cristiana, il cinema e il teatro. Non rinunciamo però a riappropriarci del linguaggio liturgico tenendo viva una domanda ormai diffusa: come celebrare la Messa con i ragazzi e le loro famiglie?

    Programma

    • Mercoledì 13 settembre ore 15 e ore 21.00
      I Linguaggi della catechesi /1: canto e musica, videocorti e film (don Davide Brambilla, critico cinematografico).
    • Venerdì 15 settembre ore 15 e ore 21.00
      I Linguaggi della catechesi /2: arte e teatro (Nadia Righi, direttrice del Museo diocesano).
    • Mercoledì 20 settembre ore 15 e ore 21.00
      Celebrare la Messa coi ragazzi e le loro famiglie (don Marco Gallo, liturgista).
    • Venerdì 22 settembre ore 15 e ore 21.00
      Buone pratiche per celebrare con i ragazzi.

    Agli incontri si potrà partecipare in presenza o online previa iscrizione (costo 15€) sul sito www.centropastoraleambrosiano.it per ogni info.

  • 180 anni delle campane di Desio

    180 anni delle campane di Desio

    Il gruppo campanari, in occasioen dei 180 anni delle campane della Basilica di Desio, inivta tutti i suonatori di campane a celebrare quest’importante evento.

    Durante la giornata di domenica 17 settembre 2023 sarà possibile visitare la torre campanaria ed assistere ai concerti dei gruppi di campanari ospiti.

    • Ore 9:30 – Concerto d’apertura del 180° mostra a cura del Circolo Fotografico Desiano alla base del campanile; visite alla torre campanaria
    • Ore 11:30 – S. Messa con i campanari ospiti; al termine concerto per l’angelus.
    • Ore 15:30 – Concerto in Piazza e sul campanile della “Campana Bela”; proseguimento delle visite alla mostra e alla torre campanaria fino alle ore 17:30
    • Ore 18:00 Concerto delle campane della basilica.

    Grazie al gruppo Campanari Basilica di Desio