Categoria: News

  • Buon lavoro don Flavio!

    Buon lavoro don Flavio!

    Con il nuovo anno liturgico don Flavio Speroni lascia San Giovanni Battista

    Dopo oltre 10 anni di attività pastorale nella Comunità di San Giovanni Battista a Desio don Flavio
    Speroni lascia, chiamato a rivestire altre responsabilità sul territorio di Cantù. Gli anni trascorsi a Desio sono stati sicuramente impegnativi, e don Flavio non si mai tirato indietro. Alla prima impressione sicuramente non facile nei rapporti interpersonali, ma, conoscendolo meglio, emerge il suo entusiasmo, la coinvolgente ironia, la costante attenzione per l’azione caritativa. Tutti ricordiamo la sua insistenza nel non abbandonare l’iniziativa “un Dono da Condividere” ogni seconda domenica del mese, così come ricordiamo i pesanti mesi del lock down da Covid, quando eravamo drammaticamente blindati in casa e solo don Flavio si caricava l’auto di sporte alimentari da consegnare alle famiglie bisognose della parrocchia. In fondo è una persona “del fare”: forse qualcuno lo avrebbe preferito raccol to in preghiera con il breviario in mano, ma era più facile vederlo tagliare l’erba sui campi dell’oratorio o spostare mobili dove serviva. Gli si addice molto un noto aforisma del teologo a lui molto caro (Dietrich Bonhoeffer) che citava: “Invece di parlare di Dio a tuo fratello, perché non parli a Dio del tuo fratello?”. Al di là del carattere (che qualcuno ha definito “di vero bustocco”!), don Flavio sa anche riconoscere e apprezzare il contributo dei collaboratori parrocchiali, per i quali ha sempre avuto un pensiero di ringraziamento in molte occasioni (per esempio natalizie). Oltre a esprimere un sentito grazie per l’attività svolta, la Comunità tutta di San Giovanni Battista lo accompagna con la preghiera nella nuova realtà pastorale, augurandogli un buon lavoro con la benedizione di Dio e l’entusiasmo personale.

    Guido Feltrin

  • Grazie Barbara

    Grazie Barbara

    Un cammino lungo quasi 10 anni, un ringraziamento che non ha fine…

    Barbara Olivato, ausiliaria diocesana, da settembre 2023 sarà assegnata alla parrocchia della Sacra Famiglia di Cinisello Balsamo. È stata a Desio per una decina d’anni, dedicandosi in
    particolar modo all’oratorio di S. Pio X e alla crescita della pastorale giovanile della nostra Comunità pastorale. Oggi, la ringraziamo per il lavoro svolto e la passione con cui si è dedicata ai giovani e non della comunità e le auguriamo un
    buon cammino.

    Era il settembre 2013 quando Barbara ha iniziato il suo cammino nella comunità di S. Pio X di Desio ed è a settembre 2023 che si è spostata definitivamente nella parrocchia della Sacra Famiglia di Cinisello Balsamo. Sono passati quasi 10 anni da quando Barbara è stata assegnata alla comunità e tante cose sono cambiate e, non sempre sono state facili.

    La sua assegnazione principale è stata la parrocchia di S. Pio X, in cui ha seguito,anche mettendosi in gioco in prima persona, le attività dell’oratorio, con uno sguardo sia ai più piccoli, che verso gli adulti e non solo. Tanta passione, tanto impegno, non si è mai fermata di fronte alle diverse difficoltà del cammino della parrocchia, partendo dalla creazione della Comunità Pastorale, la sfida sconosciuta della pandemia e la ripartenza, la catechesi dei più giovani, le attività dell’oratorio, la pastorale quotidiana…
    Non solo S. Pio X, anche la Comunità pastorale ha beneficiato della sua grande passione, siamo transitati in questi anni da cinque parrocchie ad una comunità e ha giocato un ruolo fondamentale nell’equipe pastorale giovanile che si occupa delle attività dei ragazzi e dei più giovani, con particolare rilievo per le
    attività dei ragazzi delle medie.

    Se da un lato il cammino insieme a Barbara è giunto al termine, non termina la gratitudine che viene da tutti coloro che hanno avuto l’opportunità di conoscerla e di camminare insieme in questi anni.

    Allo stesso tempo la comunità le fa gli auguri per il nuovo incarico.

    Grazie Barbara!
    Alessio Malberti

  • Che scorrano la Giustizia e la Pace

    Che scorrano la Giustizia e la Pace

    Dal messaggio di sua santità papa Francesco per la giornata mondiale di preghiera per la cura del creato

    …In questo Tempo del Creato, ascoltiamo l’appello a stare a fianco delle vittime dell’ingiustizia ambientale e climatica, e a porre fine a questa insensata guerra al creato.

    Vediamo gli effetti di questa guerra in tanti fiumi che si stanno prosciugando. Il consumismo rapace, alimentato da cuori egoisti, sta stravolgendo il ciclo dell’acqua del pianeta. L’uso sfrenato di combustibili fossili e l’abbattimento delle foreste stanno creando un innalzamento delle temperature e provocando gravi siccità. Inoltre, industrie predatorie stanno esaurendo e inquinando le nostre fonti di acqua
    potabile con pratiche estreme come la fratturazione idraulica per l’estrazione di petrolio e gas e l’allevamento intensivo di animali.

    Come possiamo contribuire al fiume potente della giustizia e della pace in questo Tempo del Creato? Cosa possiamo fare noi, soprattutto come Chiese cristiane, per risanare la nostra casa comune in modo che torni a pullulare di vita? Dobbiamo decidere di trasformare i nostri cuori, i nostri stili di vita e le politiche pubbliche che governano le nostre società. Per prima cosa dobbiamo trasformare i nostri cuori. È essenziale se si vuole iniziare qualsiasi altra trasformazione. È la “conversione ecologica” che San Giovanni Paolo II ci ha esortato a compiere: il rinnovamento del nostro rapporto con il creato, affinché non lo
    consideriamo più come oggetto da sfruttare, ma al contrario lo custodiamo come dono sacro del Creatore.

    In secondo luogo è necessario trasformare i nostri stili di vita. Partendo dalla grata ammirazione del Creatore e del creato, pentiamoci dei nostri “peccati ecologici” che danneggiano il mondo naturale e anche i nostri fratelli e le nostre sorelle.

    Adottiamo stili di vita con meno sprechi e meno consumi inutili, soprattutto laddove i processi di
    produzione sono tossici e insostenibili. Cerchiamo di essere il più possibile attenti alle nostre abitudini e scelte facendo un uso il più moderato possibile delle risorse, praticando una gioiosa sobrietà, riciclando i rifiuti e scegliendo prodotti e servizi ecologicamente responsabili.

    In questo Tempo del Creato viviamo, lavoriamo e preghiamo perché la nostra casa comune abbondi nuovamente di vita.

    Vito Bellofatto

  • Articolo senza titolo 1881870

    Questa mattina è mancato DON CARLO GUSSONI, dal 1965 al 1976 vicario parrocchiale alla parrocchia della Basilica di Desio. Era nato a Busto Arsizio il 31 gennaio 1932.

    Lo ricordiamo con riconoscenza e affetto per l’affabilità del suo tratto e la profondità della sua testimonianza.

    Preghiamo per lui e siamo uniti al dolore dei familiari e della comunità di Sovico, da lui ultimamente servita con generosità e umiltà.

  • La GMG di Lisbona nelle parole di Gianni Borsa

    La GMG di Lisbona nelle parole di Gianni Borsa

    LA GMG DI LISBONA NELLE PAROLE DI GIANNI BORSA
    PRESIDENTE DIOCESANO DI AC

    A Lisbona sono arrivati centinaia di migliaia di giovani da ogni angolo del mondo: dalle metropoli nordamericane ai villaggi nigeriani o indiani, dalle periferie italiane a quelle colombiane, da Lusaka
    come da Kiev, senza escludere cinesi, ivoriani, neozelandesi, salvadoregni…

    Ognuno fatto a suo modo. Per età, lingua e cultura, per hobby e per titolo di studio; alcuni lavorano, altri di lavoro non ne trovano. Certi vivono in famiglia, altri una famiglia non l’hanno mai avuta (o, in qualche caso, ne avrebbero fatto volentieri a meno).

    Anche su vita e fede sembrano avere idee e “pratiche” ben differenti tra loro. C’è il parrocchiano siciliano e l’oratoriano piemontese; la ragazza brasiliana che racconta di dover attendere, per una messa, un prete che arriva da lontano nella sua chiesa nella foresta; c’è il belga che frequenta studi teologici ma si dice “solo”, senza una comunità attorno, con cui condividere la fede. Ci sono giovani cresciuti in Paesi nei quali il cristianesimo è maggioritario, altri in cui è fortemente minoritario, talvolta persino ostracizzato,
    se non perseguitato. Poi c’è il palestrato, la suonatrice di flauto, la sciatrice, la rammendatrice, il garzone di negozio che gioca a pallone.

    E poi li osservi, lì, in gruppo: quelli disinibiti, i taciturni, i “capipopolo”, quelli che stanno sempre in seconda fila, forse timorosi o con una scarsa considerazione di sé. Il Papa li sta incoraggiando: “nella Chiesa c’è posto per tutti”. Come dire: al Signore piaci così come sei, impara a voler bene a te stesso, e a voler bene a chi incontri nella tua vita.

  • Salutia chi va e a chi viene

    Salutia chi va e a chi viene

    Sabato 23 settembre saluto e ringraziamento a mons. Gianni Cesena

    • ore 18.30: S. Messa in Basilica con 1aluto e ringraziamento a mons. Gianni Cesena
      Sono invitati a partecipare tutti i fedeli della Comunità Pastorale
    • ore 20.005: cena in Oratorio BVI (su prenotazione)

    Prenotazioni presso la segreteria della Basilica di via Conciliazione 2 a partire da lunedì 4 ed entro venerdi 15 settembre dalle ore 08.00 alle 12.00.

    • Le SS. Messe vigiliari nelle parrocchie di San Giorgio, Santi Pietro e Paolo, e San Giovanni Battista saranno anticipate alle ore 17.30.


    ORE 18.30 in Basilica S. Messa di saluto celebrata da don Gianni.

    ore 20.00 presso l’oratorio B.V.I. di via Grandi, cena di saluto.

    Le Sante Messe vigiliari nelle parrocchie di SS. Pietro e Paolo, S. Giorgio
    e S. Giovanni Battista saranno anticipate alle ore 17:30.

    In Basilica (dal 1 settembre) ci sarà un contenitore per raccogliere offerte per un dono di ringraziamento a don Gianni. Le offerte si raccolgono anche presso la segreteria (negli orari di apertura).

    Domenica 1 ottobre ingresso del nuovo Prevosto mons. Mauro Barlassina

    • ore 17.45: accoglienza e saluto del Sindaco e delle Autorità al nuovo Prevosto a Villa Tittoni
    • ore 18:30: ingresso ufficiale del nuovo Prevosto e S. Messa in Basilica con la partecipazione di tutti i sacerdoti della città. Saranno presenti il Decano di zona Don Maurizio Tremolada e Mons. Michele Elli Vicario Episcopale.
      Sono invitati a partecipare tutti i fedeli della Comunità Pastorale
    • ore 20.00 aperitivo aperto a tutti in Oratorio BVI di Via Grandi, rinfresco di accoglienza aperto a tutta la comunità.
    • Le S. Messe festive serali nelle parrocchie dei Santi Pietro e Paolo e San Pio X saranno anticipate

    Chi volesse partecipare alla cena del “Madunin” di lunedì 2 ottore alle ore 20.00, presso l’oratorio B.V.I, può iscriversi presso la segreteria della Basilica, via Conciliazione 2, dalle ore 08.00 alle 12.00 a partire da lunedì 4 ed entro venerdì 22 settembre

  • Perdono d’Assisi

    Perdono d’Assisi

    Il Perdono d’Assisi

    Dal mezzogiorno del 1° agosto alla mezzanotte del giorno 2 si può ottenere, una volta sola, l’indulgenza plenaria del Perdono d’Assisi (o indulgenza della Porziuncola), alle condizioni richieste:

    1. visita a una chiesa parrocchiale o a una chiesa francescana,
    2. recita del Padre nostro e del Credo
    3. confessione sacramentale e comunione eucaristica
    4. preghiera secondo le intenzioni del Papa
  • Papa Francesco invita a Lisbona

    Papa Francesco invita a Lisbona

    Maria era una ragazza come molti di voi. Era una di noi. Così scriveva di lei il vescovo Tonino Bello: «Santa Maria, sappiamo bene che sei stata destinata a navigazioni di alto mare. Ma se ti costringiamo a veleggiare sotto costa, non è perché vogliamo ridurti ai livelli del nostro piccolo cabotaggio. È perché, vedendoti così vicina alle spiagge del nostro scoraggiamento, ci possa afferrare la coscienza di essere chiamati pure noi ad avventurarci, come te, negli oceani della libertà».

    Dal Portogallo nei secoli XV e XVI moltissimi giovani – tra cui tanti missionari – sono partiti verso mondi sconosciuti, anche per condividere la loro esperienza di Gesù con altri popoli e nazioni. E a questa terra, all’inizio del XX secolo, Maria ha voluto rendere una visita speciale, quando da Fatima ha lanciato a tutte le generazioni il messaggio potente e stupendo dell’amore di Dio che chiama alla conversione, alla vera libertà.

    Cari giovani, sogno che alla GMG possiate sperimentare nuovamente la gioia dell’incontro con Dio e con i fratelli e le sorelle. Dopo lunghi periodi di lontananza e isolamento, a Lisbona – con l’aiuto di Dio – ritroveremo insieme la gioia dell’abbraccio fraterno tra i popoli e tra le generazioni, l’abbraccio della riconciliazione e della pace, l’abbraccio di una nuova fraternità missionaria! Possa lo Spirito Santo accendere nei vostri cuori il desiderio di alzarvi e la gioia di camminare tutti insieme, in stile sinodale, abbandonando le false frontiere. Il tempo di alzarci è adesso! Alziamoci in fretta! E come Maria portiamo Gesù dentro di noi per comunicarlo a tutti! In questo bellissimo periodo della vostra vita, andate avanti, non rimandate ciò che lo Spirito può compiere in voi! Di cuore benedico i vostri sogni e i vostri passi.

  • Personale apostolico

    Personale apostolico

    Nelle pagine interne don Mauro, don Marco e l’Ausiliaria Liliana si presentano alla Comunità Pastorale con i loro scritti, la loro esperienza, le loro speranze, i loro sorrisi.

    Nel periodo che ho trascorso ad accompagnare il mondo missionario, per non esaurirmi in lunghi elenchi – tipo: preti, suore, diaconi, laici, consacrati, famiglie ecc. – e, d’altra parte, essendo impegnato a scegliere, formare e inviare in missione persone con vocazioni e percorsi totalmente differenti, con altri amici avevo oniato l’espressione “personale apostolico”.

    Al netto del fatto che ogni battezzato è per sua natura discepolo-missionario, l’indicazione “personale apostolico” intende definire coloro che escono dal loro contesto di nascita e residenza (non raramente anche di cultura e lingua) e vengono inviati dal Vescovo per mettersi a disposizione di una comunità per loro nuova e, di solito, bisognosa di attenzione e di accompagnamento.

    Hanno sensibilità, capacità ed esperienze proprie, ma il Signore li/le chiama a uscire da sé stessi per mettersi a servizio secondo le competenze e le necessità. Loro compito non è sostituirsi alla comunità presente sul posto, ma cercare in essa i doni di cui lo Spirito l’ha dotata e farli maturare con generosità e in un contesto di fraternità e comunione.

    Non esistono lauree o diplomi a questo riguardo, e non basta il pizzico di buona volontà: solo la preghiera, l’ascolto e lo spirito di obbedienza aiutano. Quando ci si riesce. Auguri!

  • Lettera per la Comunità di Desio da don Mauro, don Marco e Liliana

    Lettera per la Comunità di Desio da don Mauro, don Marco e Liliana

    Iniziamo a conoscere insieme le nuove figure che arriveranno nella nostra comunità pastorale: don Mauro, don Marco e Liliana, sacerdote ed ausiliaria diocesana.
    Si sono presentati direttamente tramite una lettera indirizzata proprio a TE!

    Carissimi desiani,
    mi chiamo Liliana, sono nata a Milano 57 anni fa. Il mio paese natale è Lentate sul Seveso. Qui sono cresciuta e qui è nata la mia vocazione.

    Dopo nove anni presso la comunità pastorale Pentecoste di Cesano Maderno, per me ora si apre un nuovo capitolo di storia… per questo non è facile esprimere i sentimenti che provo in questo momento, non è facile sentire la voce di Dio che come ad Abramo mi dice ancora una volta “esci dalla tua terra e và dove ti mostrerò”. Ma la signoria di Cristo mi impone, ancora una volta, nella mia vita, di firmare in bianco, di abbandonarmi alla fedeltà di Dio che per me ha tracciato questa strada.

    Carissimi, il tratto di strada che Dio ha tracciato per me ora, è qui, in mezzo a voi, è qui nella Comunità Pastorale “Santa Teresa di Gesù Bambino” di Desio. Mi immagino una Comunità sicuramente vivace ed attenta, ricca di entusiasmo e di fede, consapevole dei doveri cristiani e sicuramente desiderosa di crescere sempre più nel proprio cammino spirituale e pronta ad assumersi responsabilità nuove in campo pastorale.

    Mi immagino una comunità pronta ad essere una grande famiglia solidale, aperta, attenta ai bisogni dei più deboli, dei più poveri, disponibile al dialogo, impegnata a fare esperienza di figli di Dio per aderire sempre di più a Gesù ed al suo Vangelo.

    Mi immagino una comunità convinta, che per il bene comune, è necessario accogliere l’individualità dell’altro, poiché solo nel riconoscimento di una pluralità di idee, è possibile reciprocamente arricchirsi, proponendo e non imponendo il proprio pensiero, ma trovando insieme, una soluzione.
    Solo così, le capacità di ciascuno possono trasformarsi in risorse utili a vantaggio di tutti.

    In questa missione non saremo soli: la forza dello Spirito Santo si sosterrà sempre: “Avrete forza dallo Spirito Santo che scenderà su di voi e mi sarete testimoni” Papa Francesco ci ha più volte istruiti dicendo: “È lo Spirito che ci fa fare la strada della memoria vivente della Chiesa. E questo chiede da noi una risposta: più la nostra risposta è generosa, più le parole di Gesù diventano in noi vita, diventano atteggiamenti, scelte, gesti, testimonianza. In sostanza lo Spirito ci ricorda il comandamento dell’amore, e ci chiama a viverlo”.

    Di questo “Spirito” abbiamo tutti bisogno: mi auguro di ricercarlo e di poterlo vivere assieme a tutti voi.

    Con affetto, Liliana Ausiliaria Diocesana

    Cari tutti,
    Sono don Marco Villa nato a Milano il 22/09/1965, originario della Parrocchia Regina Pacis di Cusano Milanino, dopo le scuole superiori (istituto Tecnico in Telecomunicazioni) sono entrato in Seminario e sono stato ordinato prete l’8 giugno 1991 dal Cardinale Martini. La mia prima destinazione è stata la Parrocchia Madonna di Fatima a Milano dove sono rimasto 11 anni come prete della pastorale giovanile, poi nel 2012 sono stato destinato nella parrocchia S. Martino a
    Bollate sempre come prete della pastorale giovanile per 8 anni. Nel settembre 2010 sono stato destinato alla nascente Comunità pastorale Santa Maria Maddalena composta dalle Parrocchie di Bellusco, Cavenago di Brianza, Mezzago e Ornago, sempre come responsabile della Pastorale giovanile e come referente delle parrocchia L’Assunta di Mezzago. Nel 2015 con l’arrivo di un prete novello come nuovo responsabile della pastorale giovanile sono diventato vicario della Comunità pastorale e sempre referente della Parrocchia di Mezzago fino ad oggi. Da settembre 2021 sono stato incaricato come prete referente per il Catecumenato degli adulti della Zona pastorale di Monza.

    L’8 giugno, anniversario della mia ordinazione sacerdotale il Vicario Mons. Luciano Angaroni mi ha chiesto il cambio per arrivare nella vostra Comunità Santa Teresa di Gesù Bambino in Desio come vicario e referente per la Parrocchia di S. Giovanni Battista. L’annuncio ufficiale è stato dato il 24 giugno festa di San Giovanni Battista. Sono contento di essere in una comunità pastorale perché da quando sono prete ho vissuto sempre il mio ministero con almeno altri tre preti e per me la fraternità è fondamentale nella vita sacerdotale.

    Per concludere, un fatto importante del mio cammino mi lega con Desio. Nella Basilica di San Siro e Materno sono stato ordinato diacono dal Cardinale Martini con altri miei compagni nel 1990.

    Don Marco

    Carissimi,
    accolgo volentieri l’invito a scrivere qualche riga perché mi offre una prima opportunità di entrare nelle vostre case e iniziare così a camminare con voi.

    Sono convinto, però, che il modo migliore per conoscerci sarà quello di incontrarci, stringerci la mano e, da parte mia, ascoltare gioie e fatiche, attese e complessità che ogni uomo e donna porta nel cuore.

    Non mi aspetto altro, dalla Comunità pastorale Santa Teresa di Gesù Bambino, se non di vivere insieme nella fedeltà al Signore Gesù dando concretezza nella vita quotidiana al Vangelo, crescendo progressivamente nella fraternità che rende più libera e creativa la missione di una comunità di discepoli che abita nella città.

    So che la storia di Desio è ricca di una ricchezza umana, culturale e spirituale e molte persone, note e meno note, hanno fatto di questa nostra città una casa pronta a dare segni concreti di carità e capace di rendere ragione alla speranza che è in noi.

    Venendo per camminare con voi vorrei essere capace di non sottrarmi a quelle responsabilità che permettono di valorizzare il contributo di ciascuno all’edificazione della Chiesa che vive sul e nel territorio.

    La mia storia personale è racchiusa nella preghiera di San Paolo VI° che è riportata anche sulla immaginetta che ricorda l’Ordinazione presbiterale avvenuta il 7 giugno 1986, grazie alle preghiere e all’imposizione delle mani del Cardinale Carlo Maria Martini:

    “Donami, Signore, un cuore grande
    capace di eguagliarsi al tuo,
    capace di tutti amare,
    di tutti servire,
    di tutti essere interprete”.

    In fondo la mia storia personale è contrassegnata da tratti di vita dove lo stare con e a servizio della gente ha plasmato la mia umanità da prete.

    Dopo l’Ordinazione sono stato Coadiutore a Lazzate fino al 1996 e, dal 1996 al 2003, ho iniziato a stare a servizio delle Parrocchie di Abbiate Guazzone e Tradate, favorendo un cammino comune tra i due Oratori.

    Dal 2003 e fino al 2010 ho condiviso, come primo mandato di Parroco, sette anni straordinariamente intensi a Besnate.

    In obbedienza al Vescovo, dal 2010 al 2019 sono stato responsabile della Comunità pastorale Maria Madre Immacolata, comprendente prima sei e poi otto Parrocchie, nella città di Varese.

    Allo scadere del mandato dei nove anni, non senza fatica, sono arrivato a servire nella Comunità pastorale San Paolo VI in Paderno Dugnano, comprendente le Parrocchie di Dugnano, Calderara e Incirano.

    In questi quattro anni abbiamo cercato di lavorare insieme anche ad altre due Parrocchie della città, per rendere possibile un cammino comune tra cinque delle sette Parrocchie del Comune di Paderno Dugnano.

    Nel prossimo mese di settembre verrò da voi raccogliendo il testimone dal carissimo don Gianni, che conosco dagli anni in cui ero seminarista nel liceo di Venegono. Mi ha sempre incoraggiato e in lui ho incontrato un uomo e un prete intelligente, capace e pronto a capire le situazioni.

    A don Gianni e ai preti oggi presenti a Desio, alle consacrate e a ciascuno di voi grazie di cuore per l’accoglienza che sono certo è già concreta. L’augurio è di continuare a vivere insieme, preti, consacrate e laici nella città come discepoli di Gesù, con la passione di continuare a trasmettere il tesoro prezioso del Vangelo ad ogni generazione.

    Ed è per questo che ringrazio ancora tutti perché, sempre e in ogni situazione, non abbiamo a cercare di difendere qualche piccolo e parziale spazio, ma a condividere i doni e i carismi di ciascuno, le identità, per il bene di tutti.

    In particolare, penso all’impegno educativo che, negli Oratori della città in queste settimane, ha il volto dell’Oratorio estivo e a tutte quelle proposte che cercano di dare casa alla ricerca di senso nella vita, perché possa essere spesa nel dono di sé.

    Pregate per me e state certi che prego per voi.

    Don Mauro