mercoledÌ 8 dicembre Ore 16,30 Basilica SS. Siro e Materno – Desio
L’organo della Basilica è uno strumento unico e affascinante, un vero gioiello per la sua sonorità. Il Maestro Enrico Balestreri invita all’ascolto degli straordinari suoni proponendo delle ‘Meditazioni all’organo’ di stampo tradizionale. Ingresso libero
O Night Divine! CORO SANTUARIO DEL CROCIFISSO
sabato 11 dicembre Ore 21,00 Chiesa San Giovanni Battista – Desio
Il gruppo corale desiano, composto da oltre quindici elementi, propone un delicato concerto natalizio. Biglietto: 7 euro
It’s Christmas Time CORO SING A SONG
DOMENICA 12 dicembre Ore 21,00 Chiesa SS. Pietro e Paolo – Desio
Il Coro è un gruppo vocale a quattro voci, che si esibisce accompagnato da pianoforte o con una band. Il concerto mischia suggestioni gospel a brani tradizionali con assaggi pop in clima natalizio. Biglietto: 7 euro
IL CIRCOLO FOTOGRAFICO DESIANO PRESENTA LA MOSTRA DESIO, UNA CITTÀ CHE CAMBIA
Fotografie che testimoniano la continua mutazione della città. Ciò che resta di un paese di tradizione agricola, le tradizioni che lo avevano sostenuto negli anni della guerra. La ricerca del futuro e l’illusione del presente immutato mentre la realtà ci racconta altre storie.
Fino a domenica 12 dicembre presso il Centro parrocchiale (Via Conciliazione 15) – Desio – ore 10-12 e 16.30-19 Ingresso libero con certificazione green pass
“Charles: un amico, un beato”. L’autore del libro è il desiano, residente a San Giorgio, Giovanni Pulici. Protagonista, insieme a tutta la sua famiglia, di una vicenda che ha dell’incredibile. La moglie, Giovanna Citeri, è stata miracolata proprio grazie all’invocazione che Giovanni ha fatto a Charles de Foucauld, il sacerdote francese “povero tra i poveri” e “fratello universale”.
Andiamo però con ordine. Giovanna Citeri, che oggi ha 81 anni, vive a San Giorgio. Nel 1984 è stata colpita da un tumore alle ossa, quando aveva 40 anni e per i medici non c’era più nulla da fare. Solo che poi è guarita, con tanto di documentazione medica, che ha dimostrato come le ossa si fossero miracolosamente risanate. Il marito, Giovanni Pulici, che oggi ha 87 anni, devoto del religioso Charles De Foucauld, gli si era rivolto in dialetto, pregandolo perché non voleva perdere la sua Giovanna, che sennò avrebbe lasciato le loro figlie, Elisabetta e Paola, che allora erano molto piccole. “Salva la mia Giovanna” gli aveva chiesto e così è avvenuto.
Papa Francesco ha presieduto il 3 maggio 2021 il concistoro ordinario pubblico per il voto sulle canonizzazioni di sette beati e Charles De Foucauld è tra questi. Verrà proclamato Santo il prossimo 15 maggio, grazie anche al miracolo che ha visto protagonista proprio Giovanna, che l’aveva già reso beato il 13 novembre 2005 per opera di Papa Benedetto XVI.
La Scuola di Italiano per Stranieri “Il Centro” ha finalmente ripreso le attività, dopo i lunghi mesi del lockdown.
Le lezioni si tengono presso il Centro Parrocchiale, in via Portichetto 19, il martedì e il giovedì sera (20,45 – 22,15) e il martedì e il venerdì pomeriggio (14,30 – 16,00).
Inoltre la scuola offre la possibilità ai bambini e ai ragazzi di svolgere i compiti il martedì e il venerdì dalle 16.30 alle 18.
È proprio per l’attività del doposcuola che si cercano volontarie e volontari, disposti a dedicare un po’ del loro tempo agli studenti stranieri.
Chiunque fosse interessato ad aiutare, può contattare la Scuola telefonicamente al 338 608 6679 o via mail all’indirizzo scuola.italiano.desio@gmail.com
Una rassegna corale verso il Santo Natale: gli eventi della settimana
L’Arena In Centro si trasferisce nelle chiese della città di Desio. Dopo le innumerevoli iniziative ospitate al teatro Il Centro (tutte capaci di attirare pubblico, anche grazie alla varietà delle proposte), nel mese di dicembre saranno alcune chiese cittadine il palcoscenico di concerti di formazioni corali, offrendo un percorso di riflessione e di avvicinamento al Natale.
LabGiovani del Coro Città di Desio presenta: GAUDETE!
VENERDÌ 3 dicembre Ore 21 Chiesa dei SS. Pietro e Paolo – Desio
Il LabGiovani è un ambizioso progetto firmato Coro Città di Desio, diretto da Cristian Chiggiato.
Punta a coinvolgere i giovani tra i 15 e i 28 anni. E’ un “laboratorio” e la sperimentazione è alla base del progetto: poiché lo scopo è far conoscere agli iscritti diverse tipologie di repertorio, vengono affrontate pagine di musica sacra e profana, dalla musica antica al vocal pop. Uno degli obiettivi del Lab è far comprendere cosa significhi “cantare in coro”: lo studio, l’impegno, la pratica e… il divertimento. Il programma presentato in questa rassegna è spiccatamente natalizio e porta il titolo ‘Gaudete!’.
Il programma
ANGHELOS CANTADE Trad. sardo (arr. A. Sanna)
RESONET IN LAUDIBUS J. Gallus (1550-1591)
ES IST EIN ROS ENTSPRUNGEN M. Praetorius (1571-1621)
A SPOTLESS ROSE O. Gjeilo (1978)
BEATA VISCERA MARIAE VIRGINIS R. Di Marino (1956)
O MAGNUM MYSTERIUM I. Antognini (1963*)
SING ON! DANCE ON! C. Jacobs (arr. C. Aspaas)
GAUDETE Piae Cantiones (arr. J. Cooke)
CAROL OF THE BELLS Trad. ucraino (arr. M. Leontovich)
I WONDER AS I WANDER Trad. appalachiano (arr. J. Rutter)
JUL, JUL STRÅLANDE JUL G. Nordqvist (1886-1949)
THE LITTLE DRUMMER BOY K.K. David (arr. H. Simeone/H. Onorati)
DING DONG MEDLEY Trad. francese
THE FIRST NOEL Trad. inglese (arr. D. Forrest)
GOD REST YOU MERRY GENTLEMEN Trad. inglese (arr. J.N. Koudelka)
Biglietto: 7 euro
CORO ALPINO OROBICA in Concerto
DOMENICA 5 dicembre Ore 16.30 – Chiesa San Giovanni Battista Desio
Il Coro Alpino Orobica nasce a Varese nel 1987. Il repertorio proposto dal Coro Alpino Orobica è composto da brani della tradizione alpina e da brani religiosi e popolari.
L’Avvento è un corso di Esercizi spirituali in preparazione al Natale: i maestri che predicano sono Isaia, Giovanni Battista e Maria. Isaia è il profeta che più a fondo ha rivelato la natura del Messia, come l’Emmanuele (il Dio con noi) e come il Servo di Jahwè, (la sofferenza del Messia, nel mistero della Croce).
Di Maria parleremo, nella festa dell’Immacolata, e nell’ultima domenica di Avvento, contemplando la Divina Maternità di Maria.
Giovanni Battista è il protagonista del Vangelo di oggi, l’ultimo, il più grande dei profeti. Egli ci insegna che il Natale esige conversione. Dobbiamo “preparare la via del Signore e raddrizzare le strade”, cioè verificare la nostra condotta. Un Natale che non ci cambia non è un Natale cristiano: Gesù non viene per un viaggio di piacere, ma per rivoluzionare il mondo, in cui la legge diventa il servizio e l’amore, e non il dominio e l’odio. Uno dei momenti più importanti sarà il sacramento della Riconciliazione dove Gesù stesso opererà questa conversione.
Il Natale secondo Giovanni presuppone il deserto che è la premessa e la condizione della riflessione e della conversione. Ma il Natale ha bisogno di tanti Giovanni Battista: ogni cristiano deve essere come Giovanni che prepara la strada a Gesù, che lo predica con la vita. Gesù è venuto a dirci che Dio è Padre di tutti e che, proprio perchè è Padre, gli altri sono fratelli: la nostra preghiera deve essere più filiale e la nostra solidarietà più concreta.
Come gesto di Carità per questo avvento le parrocchie della Comunità promuovono una raccolta fondi per realizzare opere in favore dei nostri fratelli cristiani nella Repubblica Centrafricana, in Irak e nella Repubblica Democratica del Congo.
“Se un fratello o una sorella non hanno vestiti e mancano del cibo quotidiano, e uno di voi dice loro: «Andate in pace, scaldatevi e saziatevi», ma non date loro le cose necessarie al corpo, a che cosa serve? Così è della fede; se non ha opere, è per se stessa morta” (Gc, 2,15-17).
Credo che si possano riassumere in questi versetti della lettera di Giacomo le intenzioni a cui il gesto di carità d’avvento si vuole ispirare nella nostra Comunità Pastorale. Come di consueto, i fedeli anche quest’anno sono stati invitati a scegliere un gesto secondo le attenzioni e la sensibilità di ciascuna parrocchia. Un gesto che vuol unire la fede nell’attesa del Signore che sta per venire con la concretezza di un’attenzione particolare verso un bisogno che ci sta a cuore.
A cosa serve, altrimenti, attendere la venuta del Signore se resta catalogata come un evento da calendario? O se viene considerata come una festa da trascorrere chiusi nel nostro egoismo?
Il senso dell’Avvento non è semplicemente una parte del calendario da trascorrere in vista del Natale. L’Avvento richiama a un ritorno del Signore ma anche un ritorno al Signore, e ci interroga proprio su quanto siamo preparati a questo ritorno. Siamo chiusi nella nostra apparente tranquillità o siamo disposti a lasciarci “disturbare” dal Signore che viene? Sappiamo guardare oltre il nostro recinto, in cui cerchiamo di non far mancare nulla, per restare ciechi di fronte alle tante necessità gravi di gente e di popolazioni che attendono un gesto di vicinanza e di affetto?
È facile nascondersi dietro ciò che si dice sempre: un piccolo gesto di carità non risolve problemi immensi come l’istruzione dei bambini in Africa, o la ricostruzione politica e sociale di paesi martoriati dalla guerra. Ma ciascuno di noi, nel suo piccolo è chiamato a farsi prossimo. Perché ogni piccola cosa messa a disposizione da ciascuno di noi diventi una cosa grande che ha la forza di cambiare qualcosa nella vita di persone lontane.
Il gesto di carità di avvento a cui siamo chiamati a rispondere ha quindi questo intento: trovare in un piccolo segno di vicinanza, attraverso una piccola rinuncia a qualcosa di superfluo, pensando che quella moneta che noi destiniamo a quella intenzione potrà essere determinante perchè unita alle altre monete che ciascuno di noi vuole destinare con le medesime intenzioni.
Quali possibilità abbiamo?
Le parrocchie di Desio, ciascuno secondo la propria sensibilità, ha organizzato la raccolta a favore di queste finalità.
Le parrocchie SS Siro e Materno, San Giovanni Battista e San Giorgio sostengono l’Associazione “Talità Kum”, e in particolare l’opera di Stefania Figini e Angelo Sala, nostri concittadini, a favore di progetti in corso nella Repubblica Centroafricana, e in particolare per la ristrutturazione e l’ampliamento della cappella nel villaggio di Bwabuziki/Yolé.
La parrocchia SS. Pietro e Paolo sostiene il progetto “Aiuto alla Chiesa che soffre” attraverso la ricostruzione dei luoghi di culto e di istruzione, che sono andati distrutti per opera dell’Isis in Iraq.
La parrocchia S. Pio X sostie- ne il progetto di suor Maria Pia Marzio, Missionaria di Santa Gemma, per l’assistenza ospedaliera dei numerosi malati di tubercolosi e malaria nella Repubblica Democratica del Congo, e in particolare dei bambini malnutriti e che vivono in condizioni di estrema povertà.
Le possibilità ci sono state messe a disposizione. Non lasciamo passare questo Avvento senza aver provato a donare un sorriso a chi è meno fortunato di noi.
Diac. Fabrizio Santantonio
IN OGNI PARROCCHIA SI TROVERÀ UN RACCOGLITORE PER le OFFERTE DEDICATE A CONTRIBUIRE AL PROGETTO NELQUADRO DELL’AVVENTO DI CARITÀ 2021
La piccola cappella del villaggio di Bwabuziki/Yolé nella Repubblica Centrafricana. Spesso i fedeli sono costretti ad assistere alla Messa sotto delle tende improvvisate
Pur con le restrizioni che anche quest’anno si ripetono, la visita alle famiglie, per molti chiamata semplicemente “benedizione delle case” è una occasione preziosa per portare una parola di saluto e di pace in molte famiglie e situazioni abitative. Da alcuni anni ci siamo chiesti con quale modalità operare tutto questo: a tappeto, solo per alcune categorie, divisi per settori.
Quest’anno la comunità pastorale ha fatto una scelta variegata e al tempo stesso realizzabile.
Faremo visita alle famiglie che per la prima volta si avvicinano al cammino di catechesi dei ragazzi (seconda elementare o primo anno di catechesi) destinando loro un tempo più adeguato.
Inoltre, senza dimenticare malati ed infermi, visiteremo le famiglie che ne faranno richiesta.
Le parrocchie sono attrezzate per raccogliere le richieste fino alla fine di novembre. Inoltre ogni parrocchia vivrà alcuni momenti comunitari dove un rappresentante per famiglia riceverà la benedizione e un segno di luce, un lumino, da portare a casa per la preghiera familiare e un secondo lumino da donare ad un vicino o ad un’altra famiglia. Un piccolo segno missionario perché la gioia del Natale sia anche un augurio che abbia il sapore della buona notizia, da non trattenere, ma da donare.
E che questa gioia nel nome di Gesù, possa davvero costruire ponti tra i cittadini, i fedeli, gli uomini e le donne che incontreremo.
DOMENICA 28 novembre Ore 16.30 Basilica SS. Siro e Materno – Desio
CORALE BILACUS presenta: NOTTE DI CIELO
La Corale Bilacus di Bellagio, diretta dal Maestro Isidoro Taccagni, propone un pomeriggio di canti popolari, meditazione sul Mistero del Natale. Biglietto: 7 euro
Prenotazione attraverso mail teatroilcentrodesio@libero.it, telefonando al numero 0362.626266 oppure direttamente nel foyer del teatro ogni lunedì, ore 17-19.
La giornata che la diocesi di Milano dedica al quotidiano Avvenire è questa domenica. Avvenire è nato su iniziativa di papa Paolo VI nel 1968 che volle un quotidiano dei cattolici italiani, che raccogliesse l’eredità di due storici giornali: come “L’Italia” di Milano e “L’Avvenire d’Italia” di Bologna. La scelta del Pontefice bresciano, già arcivescovo di Milano e figlio di un giornalista, si prefiggeva di tradurre lo spirito del Concilio Vaticano II in uno strumento popolare d’informazione e di giudizio sulla realtà del mondo contemporaneo. Missione del quotidiano è ancora oggi quella di rendere esplicita e interessante la natura di una voce originale di un coraggioso giornale di informazione e di idee alla luce della parola di Dio.
Non è però l’unica ricorrenza da celebrare. A gennaio infatti anche il nostro Notiziario della comunità Comunità in cammino festeggerà un anno di vita. Il primo numero è stato stampato e distribuito il 24 gennaio 2021 e, in quell’occasione, nello spazio riservato all’editoriale del prevosto, don Gianni Cesena, si leggeva che: “Comunicare è l’essenza dell’essere umano, creato per la relazione, per vivere in società e progettare insieme il futuro (…) Comunicare è un riflesso di Dio nell’uomo”.
L’obiettivo che ci siamo posti è certamente ambizioso: comunicare tutto il bello che succede all’interno della nostra Comunità Pastorale. Lo si può fare grazie all’impegno e all’aiuto di tutti, soprattutto di voi lettori!
Eleonora Murero
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