La mostra fotografica presenta alcune attività realizzate da Caritas Ambrosiana durante la pandemia. L’impegno dei volontari in questo periodo non solo è continuato, ma ha richiesto una maggiore presenza per seguire l’aumentata domanda di aiuto. Alcune immagini evidenziano, pertanto, la presenza e l’opera instancabile dei molti volontari – tra cui un buon numero di giovani – in alcune opere significative a favore dei più bisognosi: gli Empori della Solidarietà, il Rifugio Caritas, il Refettorio Ambrosiano, il Fondo San Giuseppe e i Centri di Ascolto.
La mostra fotografica sarà itinerante nelle nostre parrocchie in queste date:
Sull’albero con Zaccheo Perché il titolo “Il Sicomoro”
I nostri incontri iniziano con la figura emblematica di Zaccheo, un uomo peccatore davanti agli uomini ma amato e salvato da Dio.
Quest’anno vogliamo sostare in sua compagnia per cogliere i sentimenti, le paure e le gioie che ha vissuto insieme a Gesù per cercare di farli nostre attraverso testimonianze e domande che ci guideranno sulla Via della Vita.
“Il Sicomoro” può essere molte cose: un simbolo, una comfort zone, un luogo di incontro, un punto di partenza o di arrivo.
Vogliamo scoprire quale significato diamo a questi incontri, come singoli e come Comunità Pastorale. Vogliamo capire insieme come utilizzarli al meglio, per riuscire ad avere il coraggio di aprirci al Signore Gesù e per continuare i nostri cammini di fede.
19 novembre 2021 Zaccheo: chi era costui
Luca 19, 1-10 Don Matteo Crimella, biblista, ci aiuterà a ripercorrere i passi del nostro amico Zaccheo.
28 gennaio 2022 Cercava di vedere
Luca 19, 1-3 Insieme a Massimo Ricci dell’associazione “Pietre vive” vogliamo vedere attraverso la bellezza dell’arte
18 febbraio 2022 Per poterlo vedere,
Luca 19, 3 Proiezione del docu-film “L’ultima Cima” di Juan Manuel Cotelo alla scoperta della vita di Pablo Dominguez Prieto.
Gli altri appuntamenti, sempre alle ore 21,saranno: Venerdì 29 aprile 2022 Venerdì 20 maggio 2022 Tutti gli incontri si terranno presso la chiesa di San Giovanni Battista via Giuseppe di Vittorio, 18 Desio
GiovedÌ 18 novembre Ore 21 – Basilica SS. Siro e Materno, Desio
DIALOGHI DI PACE
I Dialoghi di Pace sono una “lettura con musica” del Messaggio che il Papa rivolge all’Umanità per la Giornata Mondiale della Pace. La proposta, allestita con una formula semplice, rende gradevole accostarsi a un testo che solo in pochi leggono per intero. A cura de La Foresta di ARDEN, da un’idea di Giovanni Guzzi. Ingresso libero con prenotazione
sabato 20 novembre Ore 21 – Teatro Il Centro, Desio
IDEEINSCENA presenta VARIETÀ
Ideeinscena non propone solo un semplice spettacolo di arte varia con numeri e attrazioni che si susseguono. Si tratta piuttosto di un vero e proprio fuoco di artificio! Biglietto: 10 euro
DOMENICA 21 novembre Ore 21 – Teatro Il Centro, Desio
La compagnia I Borgesi presenta IL PERCHÉ TROVALO TE spettacolo per bambini
Ideata, scritta e interpretata da Carolina Borgia, la commedia racconta il fantastico viaggio di Mimetrina a bordo del treno diretto a Saiperché, sul quale affronterà situazioni un po’ bizzarre. Biglietto: intero 7 euro; ridotto (fino a 12 anni compiuti) 3 euro
DOMENICA 21 novembre Ore 21 – Teatro Il Centro, Desio
TEATRANDO presenta Rendez Vous à Saint Tropez
Con la regia di Silvano Ilardo, torna a Il Centro la compagnia Teatrando, con una brillante commedia dedicata alle donne innamorate. Biglietto: 10 euro
Prenotazione attraverso mail teatroilcentrodesio@libero.it, telefonando al numero 0362.626266 oppure direttamente nel foyer del teatro ogni lunedì, ore 17-19. Per accedere al teatro è obbligatorio presentare il Green Pass
GIORNATA DIOCESANA CARITAS – GIORNATA MONDIALE DEI POVERI
Aggiustare il mondo praticando l’amore
È questo il titolo scelto per l’annuale Giornata Diocesana Caritas, sull’impronta di quanto detto da Papa Francesco in occasione del recente 50° anno di fondazione della Caritas Italiana: «…Dobbiamo scegliere la via degli ultimi, perchè è da loro che si parte, dai più fragili e indifesi. Se noi non siamo capaci di guardare negli occhi i poveri, di toccarli con un abbraccio, non faremo nulla. E quando la nostra coscienza, guardando il povero, non si inquieta, …dovremmo fermarci: qualcosa non funziona».
Il messaggio è forte e chiaro, diretto a ogni cristiano: sono capace di inquietarmi sapendo che solo in Italia – lo dice l’Istat – oggi ci sono 5,6 milioni di uomini, donne e bambini che vivono in uno stato di povertà assoluta, ovvero una persona su 10?
Siamo capaci come comunità cristiana di guardare, ascoltare, stare vicino agli ultimi che sono accanto a noi quando sono soli, o disoccupati o senza una casa o con una situazione famigliare complicata?
Di fronte a queste domande qualcuno penserà …”beh, ma per questo c’è la Caritas” oppure “… io faccio già l’offerta”, ma il Vangelo non ci indica la via della delega a un gruppo di specialisti del settore. La logica del gratuito dono di sè chiede che ognuno si lasci coinvolgere in prima persona, che non passi accanto al bisognoso con indifferenza, che si interessi del vicino di casa, dell’anziano, del bisognoso. O che magari si proponga come volontario e operatore della Caritas cittadina che opera costantemente ogni giorno per cercare di aiutare in ogni modo (non solo col pacco viveri) chi si trova in difficoltà.
Nello scorso 2020, nel pieno dell’emergenza Covid, le persone che si sono rivolte ai Centri di Ascolto e alle Caritas parrocchiali sono state molto più numerose: in totale si sono tenuti 785 incontri e colloqui con persone fragili della nostra città per conoscere le storie e approfondire le situazioni. A molte di queste è stato fornito un supporto per usufruire di quegli strumenti messi in campo da più parti nel periodo emergenziale. In altre situazioni si è iniziato un percorso più articolato e diverso da caso a caso che ha come fine quello di uscire con le proprie forze da un periodo difficile e senza sfociare nell’assistenzialismo. Ad altri, infine, sono stati dati aiuti economici per sopperire a difficoltà temporali e arrivare a fine mese.
Ad ogni persona è stata data la certezza di non essere da sola e di percepire la presenza di una Chiesa “ospedale da campo” come la definisce Papa Francesco che si prende cura degli ultimi donando anche solo un barlume di speranza.
Il “lettore” ha un ruolo di rilievo nella liturgia eucaristica: presta la sua voce alla “proclamazione” della Parola di Dio
“Il Concilio Vaticano II insegna che «la liturgia della parola e la liturgia eucaristica sono congiunte tra di loro così strettamente da formare un solo atto di culto» (SC 56). Con questa affermazione il magistero corregge una concezione meramente didattica della prima parte della Messa, che manteneva una estraneità tra l’annuncio della Parola e l’accadimento sacramentale. La teologia è chiamata ad approfondire le ragioni per cui la proclamazione della Scrittura concorre all’ontologia del sacramento e, correlativamente, la celebrazione eucaristica costituisce la destinazione originaria della Scrittura”. (da Bozzolo: Teologia, XLVI (2021), n2).
Questa affermazione è di particolare rilievo, e lascia intendere quanto sia importante nelle nostre celebrazioni la “proclamazione” delle letture nella cosiddetta “liturgia della parola”. È la Parola di Dio che si manifesta a ciascun credente nell’Assemblea Eucaristica, e il “lettore” ha il compito fondamentale di “prestare” la sua voce a questa Parola di Dio. Nelle parrocchie della nostra Comunità Pastorale sono davvero molti, lettrici e lettori, che si assumono questo prezioso incarico. Sono persone che si organizzano in turni per garantire una presenza in tutte le celebrazioni, persone che amano questo servizio, che si preparano, spesso riflettendo e meditando sui contenuti di ciò che sono chiamati a leggere. Molti si sono formati nel corso degli anni, a volte in brevi momenti di apprendimento (ritualità, tecniche di dizione), altri si sono formati “sul campo” con l’esperienza della loro gratuita dedizione. Insieme formano un gruppo non strutturato di persone che -ciascuno nella propria parrocchia e nel proprio turno- sanno garantire una celebrazione vera, condivisa, profonda e, perché no, di coinvolgente gioia dell’essere cristiani. Certo, molti li conosciamo solo di vista, perché li vediamo salire all’ambone per leggere, molti li conosciamo anche personalmente. A tutti loro va, comunque sia testimoniato, un atto di riconoscenza per il servizio che rendono nella nostra comunità.
Il mese di novembre è ricchissimo di proposte. Di seguito pubblichiamo gli eventi del fine settimana
Venerdì 12 novembre Ore 21 – Teatro Il Centro, Desio
CLARA CILIBERTI (chitarra classica) e SILVIA VAVASSORI (mezzosoprano) presentano:
CORDE VOCALI DUO
Il duo Ciliberti-Vavassori propone un affascinante viaggio nel panorama musicale europeo. Tutti i brani vocali sono accompagnati dalla chitarra classica. Biglietto: 10 euro
sabato 13 novembre Ore 21 – Teatro Il Centro, Desio
ALL STARS MUSIC LIVE
Una serata da non perdere: dalla musica italiana al pop anglosassone fino al rock più duro. Sul palcoscenico si alterneranno quattro band: il trio acustico Reiko and Friends, la storica formazione desiana de I Quelli, The Police Tribute con i Masoko Tanga e la All Stars Band. Biglietto: 10 euro
DOMENICA 14 novembre Ore 16 – Teatro Il Centro, Desio
SCUOLA DI DANZA IL CENTRO… PRESENTI!
La Scuola Danza de “Il Centro” propone un pomeriggio di danza, con il coinvolgimento degli allievi della scuola. Il percorso dell’evento ricostruisce una giornata tipo all’interno della scuola di danza, diretta da Susan Lazzaro. Collaborazione alla regia di Ilaria Rinaldi. Biglietto: intero 8 euro ridotto (fino a 12 anni compiuti) 5 euro
Prenotazione attraverso mail teatroilcentrodesio@libero.it, telefonando al numero 0362.626266 oppure direttamente nel foyer del teatro ogni lunedì, ore 17-19. Per accedere al teatro è obbligatorio presentare il Green Pass
SAN GIORGIO (I° sabato del mese al tardo pomeriggio)
Sab 6 novembre 17:30-18:00
Sab 4 dicembre 17:30-18:00
SS. PIETRO E PAOLO (I° venerdì del mese la sera e III° lunedì del mese al mattino)
Venerdì 5 novembre 21:00-22:00
Giovedì 2 dicembre 21:00-22:00
Lun 15 novembre 9:00-10:00
Lun 13 dicembre 9:00-10:00
SAN GIOVANNI BATTISTA (III giovedì del mese al mattino)
Giovedì 18 novembre 9:00-10:00
Giovedì 16 dicembre 9:00 -10:00
SS. SIRO E MATERNO (Il giovedì del mese al tardo pomeriggio)
Giovedì 11 novembre 17:30-18:30
Giovedì 9 dicembre 17:30-18:30
I giorni e gli orari previsti per l’adorazione Eucaristica seguiranno cadenza mensile, salvo imprevisti o sovrapposizioni con altre celebrazioni ed eventi, da novembre 2021 a giugno 2022. Vi invitiamo a controllare bene le date sul volantino e sulla “Comunità in Cammino”.
Don Gianni e la Diaconia
Tra ricorrenze pagane e festività cristiane anche quest’anno sono giunte le giornate di Tutti i Santi e la commemorazione dei defunti. La moda degli ultimi anni invita a festeggiare con zucche, maschere, dolcetti e scherzetti…
La Chiesa, invece, si prepara alla festa dei Santi con celebrazioni solenni e alla commemorazione dei defunti con le messe votive nei cimiteri.
Le famiglie trovano occasione per riunirsi e riscoprire le tradizioni culinarie tipiche delle nostre zone.
Nella città i negozi, le scuole, le strade, nonostante la pandemia, non riescono a rinunciare nemmeno quest’anno ai vestiti e agli addobbi di Halloween: una ricorrenza importata dai paesi anglosassoni che poco ha a che fare con le nostre tradizioni. Ma si sa, i ragazzi ci tengono, le scuole assecondano, e i genitori non riescono a trattenere la voglia dei piccoli di vestirsi da mostro e offrire “dolcetti o scherzetti”. Il tutto con la mal sopportazione di chi invece vede già dalla sera del 31 ottobre e per tutto il giorno del 1 novembre il ricordo dei nostri santi, sentendola più vicina alla propria sensibilità.
Ma si sa, la globalizzazione è anche questo: importare feste e tradizioni che non sono nostre, ma che piacciono, e magari riescono anche a fare business…
La Chiesa inserisce il ricordo di tutti i santi proprio il 1 novembre. Non possiamo quindi dimenticare grandi uomini e donne che nel corso dei secoli hanno vissuto la propria esistenza modellandola sul messaggio del Vangelo. Tutti noi abbiamo ben impressa in mente la vita di qualche santo: quello che sentiamo più vicino, quello che ci ispira e che ci affascina, o magari quello che abbiamo anche potuto conoscere di persona. Perché il 1 novembre ci deve ricordare che essere santi è la vocazione di tutti anche oggi: qualcuno riesce a scoprirla nella propria vita, qualcun altro non riesce a trovarla in tempo. Ma i santi esistono anche nei nostri giorni, uomini e donne di fede che hanno saputo trasformare le parole del Vangelo in gesti concreti che cambiano la vita.
Con questo intento, la Pastorale Giovanile Diocesana organizza ogni anno a Milano il ritrovo degli adolescenti nella “Notte dei Santi”, invitando i ragazzi a trascorrere la sera per le strade della metropoli, riscoprendo luoghi e personaggi, canti e silenzi, e non solo zucche e mostri. Non si tratta quindi di mettere in concorrenza due modi diversi di passare la sera del 31 ottobre: si tratta di non dimenticare ciò che nella nostra vita è essenziale, e che deve essere modello di riferimento anche oggi. Non si tratta di scegliere tra halloween e ognissanti, a modello della filastrocca “dolcetto o scherzetto”. Si tratta semplicemente di non dimenticare che la nostra vita da cristiani è chiamata alla santità, e che siamo tutti invitati a riconoscere e riscoprire la nostra vocazione ad essere santi, sul modello di quelli più o meno conosciuti. E se dovessero chiedere “chi sono i santi?” basta rispondere con le parole di San Giovanni Paolo II: sono coloro hanno saputo “fare della propria vita un capolavoro”.
La Ciclofficina della bicicletta è una realtà che opera silentemente, già da qualche mese all’Oratorio Beata Vergine Immacolata. Un gruppo di papà mette a disposizione tempo e buona volontà per riparare biciclette e renderle nuovamente sicure e funzionali. Inoltre, attraverso la sistemazione e l’assemblaggio di pezzi buoni di bici rotte o da dismettere, riescono a donare biciclette a bambini e ragazzi che non possono acquistarle. Ogni intervento è ad offerta libera ed il ricavato viene dato all’oratorio. Un modo per essere vicini ad uno dei bisogni dei ragazzi e ragazze, con grande passione.
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