Padre Fulgenzio Cortesi, missionario passionista in Messico, nelle favelas del Brasile, in Kenya e in Tanzania è morto il 4 giugno in un ospedale tanzaniano. Originario di Castel Rozzone (BG), aveva 84 anni. Per una decina d’anni aveva svolto il suo ministero a Desio, presso la chiesa del Crocifisso dove era solito riunire i lavoratori cattolici di molte industrie del territorio per momenti di formazione e confronto. Prima che i superiori lo inviassero in Tanzania aveva realizzato il Museo Africano di Calcinate, dove si era trasferito, ma tanti desiani avevano mantenuto i contatti con lui.
Uomo semplice e umile, sacerdote devoto al prossimo, viveva la fiducia piena nel Signore e la gioia di poterlo servire negli altri. Così ha realizzato il “Villaggio della Gioia” a Dar es Salaam, capitale della Tanzania, e, sempre in Tanzania, il “Villaggio della Luce” di fatto salvando migliaia di orfani e bambini di strada che in questi luoghi hanno trovato e trovano un luogo d’accoglienza, una famiglia e un’istruzione. Questa esperienza è stata poi anche ripetuta avviando la realizzazione di un analogo terzo “Villaggio della Gioia” a Haiti.
Nonostante qualche problema di salute dovuto all’età, baba Fulgenzio non si era mai tirato indietro di fronte alle esigenze dei più poveri. Sarà sepolto in Tanzania secondo la sua volontà.
«Figlio di una terra profondamente devota e altrettanto laboriosa, papa Ratti nella sua lettera enciclica Quadrigesimo anno, ne sintetizza vocazione spirituale ed economica, imprenditoriale e operaia. È per ciò che ha rappresentato come cittadino benemerito di Desio e dell’intera Lombardia, ma soprattutto per la sua attività di pastore e di fine intellettuale cattolico capace di dare lustro all’Italia nel contesto mondiale di un periodo storico particolarmente difficile, che ho ritenuto opportuno e doveroso sostenere l’intitolazione a papa Pio XI dell’Ospedale della città che ne ha accolto i natali».
Letizia Moratti, vicepresidente e assessore al Welfare della Regione Lombardia, con queste parole ha proposto un’iniziativa deliberata dal Consiglio regionale lombardo, che l’ha approvata all’unanimità, per l’intitolazione dell’Ospedale di Desio a papa Pio XI. Ambrogio Damiano Achille Ratti nacque a Desio il 31 maggio 1857 e divenne papa Pio XI il 6 febbraio 1922.
La festa del Corpus Domini è una delle ricorrenze più amate dalla pietà popolare. Essa pare abbia avuto origine in Belgio, dove era molto avvertita l’esigenza di onorare il mistero eucaristico, dedicandogli un posto particolare nel calendario liturgico. E infatti papa Urbano IV, che era stato arcivescovo di Liegi, con la bolla “Transiturus” estese nel 1264 a tutto l’occidente la celebrazione di tale festa, fissandola al giovedì successivo alla domenica della Trinità.
Con l’andar del tempo la festa del Corpus Domini venne caratterizzata da processioni che portavano l’Eucaristia attraverso strade e piazze di paesi e città, ornate sempre più a festa e che si tenevano sia al mattino che il pomeriggio. A partire dai tempi di san Carlo l’ordine processionale veniva in genere curato dai confratelli del SS. Sacramento, il cui capo, dotato di una mazza argentea con le insegne del santo, passava tra i vari gruppi regolandone l’andatura. Fece una certa eco l’episodio di una processione degli anni Trenta del secolo scorso a Desio, quando il confratello addetto all’ordine, notando che il gruppo delle ragazze procedeva distratto e lentamente, si rivolse alle stesse gridando (sicuramente in dialetto!) : “O ragazze muovete quel vostro passo d’oca che il Santissimo è già a casa del diavolo!”. La processione eucaristica veniva ripetuta, seppur in forma meno solenne, anche nella domenica dell’Ottava e il giovedì successivo, chiamato popolarmente “Corpusdominin”. Memorabile fu il Corpus Domini nel giugno 1963 a Desio, quando un nubifragio investì la processione mentre stava attraversando i viali del vecchio ospedale. Ne seguì un fuggi-fuggi generale dei fedeli e in basilica arrivarono solo preti e chierichetti, che cercarono precaria protezione sotto il baldacchino grondante acqua. Nell’occasione diversi paramenti sacri e stendardi subirono vari danni.
Con la riforma liturgica avviata nel 1965 venne meno un po’ dappertutto il ripetersi delle processioni nei giorni dell’Ottava e rimase solo quella solenne della festa. Dal 1977, a seguito di una revisione di alcune feste infrasettimanali religiose e civili, in Italia il Corpus Domini, così come l’Ascensione, venne spostato alla domenica successiva.
Dal 2008, in coincidenza con l’introduzione del nuovo Lezionario Ambrosiano, nella nostra Diocesi la Festa è stata riportata al giovedì (è stata però concessa facoltà alle singole Comunità di poterla celebrare la domenica seguente).
Indubbiamente il fatto di portarla a un giovedì feriale sminuisce per una buona parte di fedeli il senso di percezione di questa grande Festa del Signore.
Durante il mese di giugno don Paolo e gli altri sacerdoti festeggeranno il loro anniversario di ordinazione sacerdotale
Il mese di giugno è molto importante per il seminario e per la diocesi di Milano. In questo periodo i diaconi che seguono il sesto anno concludono il loro percorso di studi e ricevono il sacramento dell’ordine, diventano quindi sacerdoti. Anche quest’anno, in particolare il 12 giugno, un gruppo di 10 diaconi riceveranno questo sacramento da parte dell’arcivescovo nel Duomo di Milano. In questo mese vogliamo quindi ricordare e festeggiare anche tutti coloro che hanno già ricevuto il ministero e festeggiano l’anniversario di questo importante momento. Tra questi, vogliamo in particolare ricordare don Paolo Ferrario, vicario della Comunità Pastorale e residente a S. Pio X, che il 13 giugno festeggerà 40° di ordinazione sacerdotale. Domenica 13 giugno, a quarant’anni esatti dall’ordinazione, lo ricorderemo nelle S. Messe.
Don Paolo, nato e cresciuto a Monza nella metà degli anni ’50, entrò in seminario molto presto, alla sola età di 11 anni. Insieme ad altri preti tra cui don Adelio Molteni, che ha vissuto tra noi come parroco e vicario sempre nella parrocchia di S. Pio X, don Paolo è stato ordinato sacerdote il 13 giugno del 1981 dal cardinale Carlo Maria Martini. La sua esperienza come presbitero lo ha portato in contatto con molte realtà tra cui la vita del centro di Milano, l’hinterland milanese e anche la Brianza, assumendo anche incarichi di rilievo come decano del decanato di Merate. Nel suo ministero ha potuto incontrare molte persone, con cui ha potuto condividere l’annuncio del Vangelo. Ricordando il motto della sua ordinazione, “Per fare di Cristo il cuore del mondo”, don Paolo ha voluto sottolineare come al centro della vita del prete e al centro della vita di ognuno di noi ci debba essere Gesù. Il suo ministero lo ha portato infine a Desio, dove vive da 9 anni, prima in basilica e poi a S. Pio X.
La redazione e la comunità di Desio vuole celebrare l’anniversario di tutti i presbiteri, in particolare don Paolo e ringraziare per il loro servizio svolto all’interno della nostra città.
Sabato 5 e Domenica 6 giugno Sul sagrato della Basilica è possibile prenotare le scandole che, rimosse dalla cupola, verranno ripulite e decorate, con varie modalità. Sarà possibile prenotarle anche presso la segreteria parrocchiale. È questa una modalità significativa per contribuire al progetto Salviamo la cupola.
Tra poco, per molti, inizierà il periodo delle vacanze estive. In questa pagina don Paolo ci ricorda alcuni consigli per sfruttare anche cristianamente questo tempo di riposo dagli impegni quotidiani.
Tra poco più tre settimane inizierà l’estate. Sarà ancora un’estate particolare, con molte limitazioni per la pandemia che non è sconfitta, ma con qualche apertura in più per la campagna vaccinale che sta continuando con rapidità. Probabilmente troveremo anche qualche cartello con scritto: “Chiuso per ferie”. Ma noi preti diremo ai fedeli delle nostre parrocchie: “Noi NON chiudiamo per ferie!”. Le celebrazioni saranno garantite, l’annuncio del Vangelo prosegue e la carità non verrà meno. Due anni fa il nostro Vescovo Mario aveva scritto nella lettera pastorale: “la situazione è l’occasione”. Anche negli anni passati i Papi e i Vescovi avevano scritto lettere che accompagnavano il tempo estivo… dei cristiani. Probabilmente sono riflessioni che gà conosciamo bene, però può essere utile ricordarne alcune.
1 L’estate è un tempo che può aiutarci a costruire legami più vivi e intensi in famiglia, tra parenti e amici, e, nella libertà da impegni e orari stringenti e in un clima di serenità, può permetterci di godere la contemplazione silenziosa ed eloquente delle bellezze che il Creatore non si stanca di donarci.
2 I cristiani, in particolare, devono essere disincantati di fronte ad alcuni atteggiamenti di moda per essere invece testimoni di uno stile di vita più essenziale, sobrio, interiore, responsabile, pronto a diffondere quella gioia pura e autentica che deriva dal vivere nella Grazia del Signore. Non facciamoci mancare, allora, qualche spazio di preghiera, ritiro spirituale o anche la sosta in un santuario.
3 L’invito ad essere ad essere testimoni di Gesù risorto si deve tradurre anche nell’incontro con le comunità cristiane locali nei luoghi di villeggiatura, che offre la significativa opportunità di condividere la fede comune, soprattutto partecipando alla celebrazione eucaristica nel giorno del Signore.
4 Ogni Chiesa locale ha radici storiche e culturali in quel determinato territorio che merita di essere conosciuto, favorendo così un’evangelizzazione insieme ricevuta e data. Sappiamo che il turismo si dilata sempre più a dimensione mondiale. Veniamo così sollecitati ad aprire i nostri orizzonti culturali per costruire ponti, imparando la tolleranza e il rispetto, integrando con senso critico valori e prospettive di genti diverse da noi, ma tutte unite nell’unica grande famiglia di Dio. Sant’Agostino scrive che il mondo è come un libro e che chi non viaggia legge solo una pagina di questo libro. Ma leggere una sola pagina, la propria, può essere pericoloso: può chiuderci in noi stessi, farci innalzare antichi steccati, condurci a considerare gli altri come “nemici”. Meglio condividere i nostri valori, anche “viaggiando”! Qualche anno fa il nostro Vescovo Card. Tettamanzi ci scriveva: “Non c’è dubbio che oggi, con l’enorme e inarrestabile sviluppo delle comunicazioni sociali e dei mezzi di trasporto, questa “globalizzazione turistica” è divenuta una realtà quotidiana. Ma è anche una “globalizzazione culturale”? Non nel senso di un “meticciato” generico, incolore, omologato all’occidente, bensì di una stima per ogni esperienza culturale diversa in vista di una integrazione, quale reciproco arricchimento di valori. In clima o in sospetto di “scontro di civiltà”, questa globalizzazione diviene richiamo e chiarimento utile per tutti: per chi viaggia, per gli operatori e responsabili del turismo, per le comunità cristiane impegnate nell’accoglienza.”
5 Non manchi la carità e qualche impegno di volontariato. Le attività estive per i ragazzi negli oratori purtroppo saranno limitate per le condizioni di sicurezza che ci vengono imposte. Ma si farà di tutto perché giovani e adulti si mettano a disposizione con generosità per stare accanto ai nostri bambini e ragazzi in questo tempo di vacanza libero dagli impegni scolastici (su Comunità in cammino n° 18 sono state già date alcune indicazioni). La Caritas ambrosiana, dopo un anno di stop, propone ai giovani (dai 18 ai 30 anni) i Cantieri della solidarietà (cantieri@caritasambrosiana.it). La visita alle persone sole può essere vissuta con disponibilità ma sempre con prudenza. Ma la nostra creatività costruirà e inventerà altre occasioni di solidarietà. Buona estate dunque affidandoci al Signore, a Maria Santissima e ai nostri Santi protettori.
E ricordiamoci sempre che le nostre Chiese NON CHIUDONO PER FERIE.
Ufficio Diocesano per la Pastorale Missionaria Terzo incontro interdecanale: zona V Decanati: Carate Brianza – Desio – Lissone
Padre Emmanuel Adili Mwassa Missionario Saveriano Giovedì 3 giugno 2021 ore 21,00 Incontro on line su Zoom Richiedi il Link tramite Whatsapp 3356654445
È stato aperto in questi giorni il cantiere nel quale, per circa nove mesi, decine di operai si prenderanno cura della copertura in ardesia della cupola della nostra Basilica, simbolo della città di Desio, ammalorata dal tempo e dagli agenti atmosferici. Verranno sostituite le 28 mila scandole, in arrivo dalla Liguria. Un impegno davvero importante per la Parrocchia SS. Siro e Materno: “La parrocchia si rivolge a tutti i cittadini desiani e non solo – dice Mons. Gianni Cesena -. Facciamo un appello alle donne e agli uomini di buona volontà perché questo intervento possa essere portato a termine con successo e la città stessa possa ritrovarsi attorno alla sua basilica con un’identità più forte”. Nei prossimi giorni partirà anche l’”operazione scandole”. Quelle che verranno rimosse verranno infatti ripulite e decorate: devolvendo un contributo sarà possibile avere la propria scandola, opportunamente incorniciata, ovvero un pezzo di storia della Basilica da conservare nella propria casa. Andrea Pizzi
Questo sito utilizza i cookie per offrire un servizio migliore.
Se non si modificano le impostazioni del browser, l'utente accetta l'utilizzo dei cookie da parte del sitoApprovoPer saperne di più
Privacy & Cookies Policy
Privacy Overview
This website uses cookies to improve your experience while you navigate through the website. Out of these cookies, the cookies that are categorized as necessary are stored on your browser as they are essential for the working of basic functionalities of the website. We also use third-party cookies that help us analyze and understand how you use this website. These cookies will be stored in your browser only with your consent. You also have the option to opt-out of these cookies. But opting out of some of these cookies may have an effect on your browsing experience.
Necessary cookies are absolutely essential for the website to function properly. This category only includes cookies that ensures basic functionalities and security features of the website. These cookies do not store any personal information.
Any cookies that may not be particularly necessary for the website to function and is used specifically to collect user personal data via analytics, ads, other embedded contents are termed as non-necessary cookies. It is mandatory to procure user consent prior to running these cookies on your website.
Caricamento commenti...
Devi effettuare l'accesso per postare un commento.
Devi effettuare l'accesso per postare un commento.