Carissimi parrocchiani delle comunità di San Giovanni Battista, della Basilica e di San Giorgio
Un sentito ringraziamento per l’affetto dimostrato nei nostri confronti e a sostegno della popolazione centrafricana.
La raccolta fondi di 3598 euro svoltasi nello scorso Avvento ci permetterà di completare i lavori di pavimentazione e gli intonaci della Cappella dedicata a San Francesco nel villaggio di Yolé – Bwabuziki, diocesi di Bouar in Rep. Centrafricana.
Come cristiani, abbiamo la responsabilità di andare verso tutti con il cuore spalancato. Lasciamo che la forza dell’amore si propaghi attraverso i nostri gesti concreti.
Grazie di cuore Stefania e mamma Ardelia Associazione TtalitÁ kum O.n.l.u.s. Via Canonico Villa, 71 – Desio tel. 0362 630843 0362 301257 e-mail: stefania.africa@tiscali.it
Raccolti finora 342.000 euro per il restauro della cupola della Basilica
I lavori sono in pieno svolgimento. Si stanno sistemando le sottostrutture in legno, in alcuni casi parecchio ammalorate. Sono stati lavorati quattro degli otto spicchi: si tratta delle parti della copertura maggiormente esposti agli agenti atmosferici.
Ne consegue che le scandole rimosse finora sono in condizioni meno buone rispetto a quelle della faccia opposta e per questo motivo – in attesa del recupero delle scandole meglio conservate – si è definito di posticipare la consegna delle forme di ardesia decorate (in varie tipologie) che sono state prenotate nei mesi scorsi: la distribuzione avverrà all’inizio del 2022. “Sappiamo bene che in molti attendono di poter finalmente avere la propria scandola decorata e prenotata” spiega Mons. Gianni Cesena. “Abbiamo valutato con attenzione lo stato delle scandole che vengono via via rimosse; abbiamo deciso di attendere ardesie di miglior qualità, che si trovano nella parte della cupola che verrà sistemata prossimamente. Ci scusiamo con gli artisti che sono pronti per i loro decori. E naturalmente ci scusiamo con tutti coloro che hanno prenotato: avranno comunque prestissimo la propria scandola, a dimostrazione del legame e della condivisione di questo progetto di recupero importantissimo per la nostra comunità. Permettetemi poi di ringraziare tutti coloro che generosamente stanno contribuendo a sostenere economicamente l’intervento. Alcuni hanno accettato di essere citati sull’Albo dei Sostenitori, posizionato in fondo alla Basilica. Tanti altri stanno donando: anche la più piccola offerta è preziosa. Grazie anche a chi sta spingendo la raccolta fondi attraverso le tantissime iniziative dell’Arena In Centro. Grazie ai gruppi, alle associazioni, agli artisti e al pubblico che sta riempiendo il nostro teatro e le chiese cittadine, assistendo a proposte variegate e ricche di suggestione”.
Sul fondo della Basilica è posizionato un tabellone informativo sullo stato della raccolta fondi del progetto Salviamo la cupola. Gli spicchi della riproduzione grafica della cupola si stanno via via colorando, seguendo il graduale ma costante aumento delle donazioni e delle offerte. Il totale dei fondi raccolti finora ammonta a euro 342.000, a fronte degli euro 800.000 preventivati.
È stato esposto anche un Albo dei Sostenitori: contiene i nomi delle persone, delle aziende e degli enti che – avendo concesso il consenso ad apparire – stanno sostenendo il progetto. Si ricorda che chiunque avesse donato e desidera essere ricordato su questo Albo può rivolgersi rivolgersi alla Segreteria della Basilica.
Uno dei pilastri del periodo quaresimale è l’elemosina e viene spontaneo pensare al “fare” l’elemosina, ovvero prendere una moneta e metterla in un cestino. Ma cosa cambia in me questo gesto? In pratica nulla, io mi sento tranquillo perché “ho dato”, non importa se non so niente di quello che si farà con la mia offerta, è compito di altri, non so nemmeno di chi. Non penso nemmeno che quel “dare” del mio superfluo risponde solo a un obbligo di giustizia, un atto dovuto per ogni essere umano.
Altra cosa invece è condividere l’essenziale, qualcosa di importante della nostra vita. “Non posso restare indifferente al grido di disperazione di tante persone, affamate non solo di pane ma di dignità”, ripete in continuazione Papa Francesco. Condividere significa conoscere la realtà, informarsi, aprire gli occhi: gli strumenti li abbiamo, nessuno può dire di non sapere di quanto accade intorno a noi e nel mondo intero. Condividere è accorgersi dell’altro, interessarsi al mio prossimo, anche quando vive distante da me.
In questo periodo Caritas Ambrosiana ci chiede di dirigere il nostro sguardo verso una delle centinaia di crisi dimenticate nel mondo, guerre o emergenze umanitarie che scorrono quotidianamente nel silenzio generale. Parliamo del Sud Sudan, uno dei paesi più giovani al mondo, diventato indipendente dal Sudan da 10 anni. Ha 13 milioni di abitanti e, a più della metà, manca dell’essenziale per vivere per una vita dignitosa, è in continua fuga, dalle violenze, dalle cicliche inondazioni, dalle malattie, Covid compreso. La gente non sa come si vive in pace -dice Nicoletta Sabetti di Caritas italiana- e le cifre parlano di almeno 500mila vittime delle guerre di questi anni. Nonostante il paese sia ricco di risorse naturali manca tutto, strade, acqua, luce, medicine e la gente è costretta a fuggire nei campi profughi, spesso in altri paesi come l’Uganda. Ma al tempo stesso mantiene la speranza di riprendersi con le proprie forze. Caritas rimane al loro fianco, con programmi che vogliono formare e coinvolgere le persone nella costruzione di progetti sociali come orti collettivi, piccole fattorie, scuole. Investire non solo nelle strutture ma sulle persone, sui giovani, per un avvenire di pace.
Sfruttiamo l’occasione che ci viene data dal gesto di carità proposto in questa quaresima. Usciamo dal nostro piccolo mondo e condividiamo quanto abbiamo e ciò che siamo con chi non ha nulla, allargando il nostro sguardo ai bisogni dell’altro, sia esso il nostro vicino o la gente del Sud Sudan.
Sabato 11 maggio 2013 si terrà la raccolta degli indumenti usati in tutte le parrocchie della Diocesiambrosiana: invitiamo quanti avessero abiti ed indumenti non più utilizzati ad accantonarli già da ora per poterli poi consegnare negli appositi sacchi gialli e azzurri che si possono ritirare in fondo alle chiese della pastorale; il luogo di consegna verrà precisato appena possibile.
La raccolta offerte per la mensa solidale effettuata nella nostra Comunità Pastorale il 26 e 27 gennaio scorso, grazie alla generosità e sensibilità di tanti, ha raggiunto la somma di € 6533.
Una somma considerevole e importante che unita ad altri contributi ci consentirà di continuare ad aiutare giornalmente chi vive nel disagio e nelle difficoltà contingenti.
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