Seconda Domenica di Avvento
L’Avvento è un corso di Esercizi spirituali: i predicatori sono Isaia, Giovanni Battista e Maria.
Isaia è il profeta messianico per eccellenza: ha rivelato la natura del Messia come “l’Emmanuele”, il Dio
con noi, preannunciando il mistero del Natale e come il “Servo di Jahwè” sofferente, prevedendo il mistero della Croce.
Maria la contempleremo l’8 dicembre come l’Immacolata e nella sua Divina Maternità.
Che cosa ci insegna Giovanni Battista? Innanzitutto, ci ricorda che il Natale esige la conversione. Giovanni Battista è un maestro molto concreto: sa indicare a tutti un modo di conversione e, pur esigendo da tutti un cambiamento, sa valutare quanto possono dare. Non chiede a nessuno di cambiare professione o mestiere, ma di cambiare il modo di esercitarlo: ogni strada può portare alla santità. E’ importante fare sempre un passo, non fermarci. A tutti chiede la solidarietà e la condivisione.
Giovanni è cosciente che non basta la buona volontà per salvare l’uomo. La conversione vera è frutto
dello Spirito Santo, che è il fuoco che brucia il nostro peccato e ci carica di quell’amore di condividere con gli altri quanto possediamo.
Il ministero di Giovanni ha come sfondo il deserto: è lontano dal frastuono che l’uomo incontra Dio e può
ascoltare la sua Parola, senza il silenzio non possiamo né capire, né vivere il Natale.
Chiediamo a Gesù la voglia e la forza di convertirci, ascoltando, nel silenzio, la sua Parola e condividendo con gli altri l’amore ricevuto.
don Alberto