Prima Domenica di Avvento
Oggi inizia l’Avvento. Da oggi la Chiesa celebra i misteri del Signore con uno dei suoi momenti più forti. Come vivere queste sei settimane in preparazione al Natale?
Innanzitutto, proprio partendo dal senso stesso dell’Avvento, che è l’attesa di una venuta. Tutta la nostra vita, tutta la storia umana è un’attesa. Per noi cristiani la storia ha un inizio nella mente e nel cuore di Dio e ha un fine che è la venuta di Gesù.
La venuta di Gesù che si realizza in due tempi: una nella storia (il Natale), che chiude il Primo Testamento, e una alla fine in cui Gesù si rivelerà giudice glorioso come oggi ci narra la seconda lettura. Il brano del Vangelo di Matteo (discorso sulle “ultime cose”) per noi è difficile, perché non siamo abituati al linguaggio apocalittico.
Ora, mentre sappiamo qualcosa della prima venuta, quella storica, dove e quando è nato Gesù, non sappiamo nulla di quella finale.
Gesù non ci ha detto la data, ma un programma, per farci vivere bene e non trovarci impreparati. E non ci ha lasciati soli in questo tempo tra la prima e la seconda venuta: “Io sarò con voi fino alla fine del mondo”. Gesù viene ogni giorno, cammina con noi, in particolare nella celebrazione eucaristica: è per questo che ci impegneremo in modo particolare a vivere bene la nostra Messa domenicale. “Il Signore che viene”, trovi il nostro cuore aperto. Viviamo questo tempo avendo come modello Maria, che ha fatto nove mesi di Avvento, nel suo ascolto, nel ringraziare il Signore e nel servire gli altri.
don Alberto