IV Domenica di Pasqua
La liturgia di domenica scorsa ci ha presentato Gesù come Agnello Pasquale, oggi ce lo presenta come “Buon Pastore”.
È un’immagine che ricorre familiare nella Bibbia.
Nell’Antico Testamento Dio si manifesta spesso come il pastore di Israele e “Pastori” sono chiamate le persone che Dio mette a guida del suo popolo. Dio è il pastore, la guida, l’autorità, ma è un’autorità che vive con il suo popolo, cammina con lui, condividendone difficoltà e sofferenze.
Gesù si attribuisce questo titolo, specificando di essere un vero pastore, non un mercenario; un pastore che conosce a una a una le sue pecore, le chiama per nome ed esse conoscono la sua voce; é preoccupato per loro e ricerca colei che si smarrisce, pronto a dare la vita per le sue pecore.
Che bello se sentissimo sempre così il Signore, non solo come il Creatore che ci ha dato la vita e il giudice che ci dà un premio o un castigo, ma veramente “l’Emmanuele”, il “Dio con noi”, che cammina con noi, che ci ama personalmente, che non si dimentica mai di noi e provvede alla nostra vita.
L’immagine del Pastore, attribuita spesso ai Vescovi e ai Sacerdoti, ci invita a pregare per loro perché siano guide sagge e a pregare perché non vengano mai meno nella Chiesa giovani che accettino la chiamata.
La giornata mondiale delle vocazioni è l’occasione per tutti di riscoprire la propria vita come una chiamata ad un servizio e a pregare perché sorgano vocazioni di totale Consacrazione al Signore anche nella nostra Comunità.
don Alberto