Domenica 24 settembre abbiamo fatto festa per l’apertura del nuovo anno pastorale negli oratori delle nostre parrocchie.
Riprendendo le parole di don Pietro che ci guida nella Pastorale Giovanile possiamo dire che “abbiamo festeggiato perché possiamo ricominciare a condividere cammini che ci aiutano a conoscere Gesù e a crescere come persone per diventare, buoni cristiani e onesti cittadini. Possiamo ricominciare a vivere e condividere cammini e di questo siamo grati al Signore e a chi ci accompagnerà. Ma soprattutto che la vera festa sia la gioia che sperimenteremo per la vita piena che il Signore ci promette”.
Prendersi cura dei più piccoli è compito della comunità educante: il volontario svolge un servizio essenziale in semplicità e umiltà
L’oratorio feriale 2023, nelle tre sedi prescelte dell’oratorio BVI, S.Pietro e Paolo e S.Giovanni Battista, coinvolge centinaia di bambini e ragazzi della nostra città nel periodo delle vacanze scolastiche ed è un importante appuntamento per le famiglie desiane in quanto offre un ricco mix di divertimento e gioco, ma soprattutto esprime gioia di stare insieme e di condividere valori essenziali per la crescita. Molti però non immaginano che dietro il calendario delle 5 settimane di grest c’è un background iniziato qualche mese fa per preparare nei tempi e modi più consoni tutte le attività che compongono questo periodo. E’ un po’ come mettere insieme i pezzi di un puzzle, che si devono incastrare e combaciare uno con l’altro per evitare buchi o sovrapposizioni: le famiglie desiane infatti si aspettano che l’organizzazione funzioni, non ci siano ritardi o disguidi e tutto vada per il meglio. E siccome che una organizzazione così complessa non si mette in pista da sola, chi si occupa di tutto il lavoro preparatorio? Il don, gli animatori, le catechiste, i volontari. In ognuno dei 3 oratori della nostra comunità un “esercito” di giovani, mamme, papà e nonni/e si mettono insieme per formare un gruppo di lavoro dove ciascuno, sulla base delle proprie disponibilità, si ritaglia un ruolo e un compito, ma tutti per prima cosa lavorano in gruppo, mettono al servizio comune il proprio tempo e il proprio impegno, e fanno squadra, non ci possono essere battitori liberi in questo contesto. Vorrei allora focalizzare l’attenzione sulla figura del VOLONTARIO in ORATORIO. È bello entrare in un oratorio e incontrare persone disponibili, che aiutano, che si sporcano le mani (e non solo a parole) e che fanno tutto con il SORRISO. È bello incontrare la gioia di adulti che fra la giornata di lavoro e il quotidiano tran tran offrono il loro tempo per i bambini, ragazzi e adolescenti della nostra comunità che hanno bisogno di punti di riferimento e di “grandi” che si prendono cura di loro. Ci sono molti modi di prendersi cura dei più piccoli in oratorio estivo: c’è chi fa servizio al banco del bar (chi non ricorda quel volto amico che fra una battuta e una caramella ci faceva sempre sentire a nostro agio); chi prepara i laboratori (quanta fantasia e impegno dietro quei piccoli lavoretti); chi si mette il grembiule e si occupa della mensa e della merenda (che bello il paragone con i pensieri di Don Tonino Bello sulla Chiesa del grembiule, capace di servire i più fragili); chi in segreteria gestisce le iscrizioni e cento altri aspetti organizzativi, fra cui gli ingressi e uscite di ogni giorno; chi accompagna i ragazzi nelle uscite e gite settimanali; chi si mette i guanti e si dedica alla pulizia di spazi, e bagni, perchè piccoli e grandi possano disporre di ambienti dignitosi e decorosi. Proprio lo slogan di quest’anno TU X TUTTI-e chi è il mio prossimo, ci dice bene che la cura reciproca-data e ricevuta- è la spinta per preoccuparsi degli altri- di tutti gli altri. C’è un altro aspetto da evidenziare: la disponibilità a lavorare a fianco di altri volontari che non necessariamente conoscevi già e che magari non fanno parte del “giro” della tua parrocchia, appunto perchè non importa se vieni da S.Giorgio o da S.Pio, quello che conta è sentirsi parte di una comunità educante. A mio parere sono 2 le qualità a cui ogni volontario deve tendere in un cammino costante: la generosità e la gratuità. Conosco volontari generosi che non dicono mai di no, e che si spendono senza risparmiarsi per gli altri. La gratuità è la molla primaria che fa scattare il Sì, sentirsi servo inutile come dice Gesù, ma non perchè non sei utile, anzi, ma perchè non aspiri a metterti in mostra e non pretendi un ritorno per quello che fai. Da ultimo il volontario sa anche mettersi da parte, magari per coinvolgere nuovi componenti e senza per questo pensare che siamo indispensabili o che quello che fanno gli altri è pieno di difetti. Il volontario in oratorio è contento se si spende al massimo per quello che sta facendo; ma lo farà ancor meglio se è consapevole che anche quello che fanno gli altri è importante.
E’ iniziato lunedì 12 giugno l’oratorio feriale nella nostra comunità, al BVI per i bambini di 1°, 2° 3° elementare, all’oratorio di S. Giovanni per 4° e 5° e a SS. Pietro e Paolo le medie.
Sono oltre 200 i volontari e i ragazzi che domenica 11 hanno ricevuto il mandato per prendersi cura dei nostri ragazzi.
A poche ore dall’inizio dell’Oratorio Estivo 2023, Alice, educatrice e pedagogista, ci racconta la sua esperienza e la scelta di occuparsi dei ragazzi adolescenti, insicuri o spavaldi ma sempre ansiosi di costruirsi una propria identità
Eccomi! Quando la Cooperativa Sociale Pepita mi ha proposto il coordinamento dell’oratorio di Desio spiegandomi la scelta di suddividere per fasce di età, ho sentito immediatamente un richiamo per l’oratorio dei santi Pietro e Paolo e per i suoi preadolescenti.
Sì, avete capito bene. Immagino le vostre facce perplesse; so che qualcuno preferisce gestire i bambini e le bambine, perché i preadolescenti danno “preoccupazioni”, mentre se siete genitori sapete bene le sfide quotidiane che vi portano. Io invece ne sono affascinata perché è l’età dell’inizio dei grandi cambiamenti, perché portano il desiderio di diventare grandi, di allontanarsi pian piano dal nido famigliare costruendo una propria identità. Siccome è l’età della sfida, proprio per questo, mi piacciono così tanto.
Quando sono arrivata in oratorio mi sono sentita subito accolta e ad istinto ho avuto la conferma di aver fatto la scelta giusta, anche se la vera prova sarà lunedì 12 giugno.
L’ incontro con gli e le adolescenti che hanno dato la loro disponibilità a fare da animatori per questo oratorio estivo è stato un momento emozionante. In cerchio era palpabile l’energia e l’entusiasmo, alcuni molto sicuri di sé altri più imbarazzati, come è giusto che sia, è la varietà del gruppo che fa la forza. Divisi in gruppi hanno pensato ai giochi, imparato i balli, preparato i cartelloni. Cosa ho visto? Cura, passione, competenza, gioia, attenzione ai dettagli, il desiderio di poter ridare alla loro comunità quello che hanno ricevuto da piccoli. Ma soprattutto ho visto quella forza che solo gli e le adolescenti hanno, la voglia di esserci, di stare bene e divertirsi; una programmazione fatta anche di svago e leggerezza.
Infine due parole su di me prima di conoscerci di persona.
Chi sono? Mi chiamo Alice, da qualche anno sono educatrice e pedagogista, ho avuto parecchie esperienze con i gruppi di differenti fasce di età, ma soprattutto preadolescenti ed adolescenti; continuo a non rimanerne delusa e continuo a ricercarne la presenza. Quest’estate affiancherò le tante persone che renderanno possibile l’oratorio che sta per iniziare, giovani ed adulti che donano il loro tempo per rendere speciali le settimane delle ragazze e dei ragazzi che parteciperanno. Perché la bellezza di un oratorio è anche questa ed è il motivo per cui scelgo questo lavoro. Io sono pronta, e voi?
Sabato 27 e domenica 28 maggio si è svolta nella parrocchia di SS. Pietro e Paolo la festa del grazie, festa che conclude le attività dell’anno oratoriano 2022/2023.
Sabato sera un gruppo di adolescenti e giovani ha vissuto una piccola veglia di pentecoste e un momento di Adorazione Eucaristica che segna l’inizio della festa. Lo stesso gruppo ha poi trascorso la notte in oratorio. Dopo una buona colazione al bar, pronti per la santa messa in chiesa animata dai bambini dell’iniziazione cristiana e dai gruppi giovanili, insieme alla comunità parrocchiale. Alle 12,30 il pranzo comunitario in oratorio aperto alle famiglie. Nel pomeriggio gli animatori hanno organizzato varie attività per i più piccoli, tra cui un divertente laboratorio creativo di oggetti colorati e un delizioso laboratorio di cucina in cui sono stati prodotti buonissimi biscotti offerti poi alla fine della festa.
La sera alle 20.30 un momento conclusivo del mese mariano con la statua della Madonna Pellegrina che dall’omonimo santuario di via Milano è stata traslata nella chiesa parrocchiale, in cui resterà per qualche giorno. Infine un momento di Adorazione Eucaristica per tutti. La festa segna la conclusione delle attività di quest’anno pastorale e ci proietta verso l’oratorio estivo per le scuole medie della città.
A tutti i ragazzi, le loro famiglie, gli animatori e i volontari un GRAZIE per aver reso possibile questa festa.
Il tema dell’oratorio feriale 2023, “Tu X Tutti – e chi è il mio prossimo?”, è un invito a riflettere in merito alla cura per gli altri. I nostri bambini e ragazzi saranno aiutati a scoprire questo tema con l’aiuto degli animatori durante tutto il percorso del grest. In queste settimane i ragazzi delle superiori, che si occuperanno personalmente dei più piccoli, stanno svolgendo un corso per comprendere cosa vuol dire essere animatore e prendersi cura dell’altro.
Qual è il tema dell’oratorio feriale 2023? Manca ormai solo un mese alla fine della scuola e all’inizio delle vacanze estive che per molti ragazzi coincide con l’inizio dell’oratorio feriale. Quest’anno i bambini saranno invitati a riconoscere che stanno crescendo grazie alla cura di altre persone e ad “esercitarsi” nel prendersi cura degli altri. La cura reciproca, data e ricevuta, è il tema fondante che spingerà l’oratorio feriale 2023, dal titolo “Tu X Tutti – e chi è il mio prossimo?”.
Chi si prenderà cura dei nostri bambini? Durante tutta la giornata di oratorio gli animatori saranno a contatto diretto con bambini e ragazzi, occupandosi in prima persona della preparazione e conduzione delle attività e dei giochi. Supportati dagli educatori e dagli adulti, gli animatori saranno i primi ad insegnare ai più piccoli a prendersi cura degli altri attraverso i giochi e le attività. Sono oltre 180 i ragazzi delle superiori, che divisi nei tre oratori in cui si svolgerà l’oratorio feriale, hanno deciso di investire parte del loro tempo estivo nella cura dei più piccoli.
Come si stanno preparando gli animatori per l’estate? Dal 17 aprile i ragazzi delle superiori che si occuperanno di animare l’oratorio estivo stanno svolgendo settimanalmente il “corso animatori”. Guidati da educatori più grandi, i ragazzi stanno scoprendo il tema di quest’anno, dare e ricevere cura, e le modalità per applicarlo. Dopo una prima parte insieme, alla scoperta del tema, del perché essere animatore e di come condurre le attività, seguirà una parte pratica divisa nei singoli oratori per preparare concretamente le attività di tutti i giorni.
Sabato 1° aprile è stato presentato il nuovo slogan dell’oratorio estivo 2023, TuXTutti, un invito a farsi dono per il mio prossimo.
Con l’arrivo dell’estate iniziano i preparativi per l’oratorio estivo. Sabato 25 c’è stato il primo incontro con gli adulti volontari, figure essenziali per poter svolgere le attività.
È ancora possibile dare la propria disponibilità per aiutare a prendersi cura di tutte le fasce d’età dei nostri ragazzi.
La proposta di quest’estate è quella di metterci in viaggio con tutto noi stessi, per imparare ad essere sempre di più bambini, preadolescenti, adolescenti, giovani e adulti capaci di cura e di servizio nei confronti dell’altro. Ci prenderà per mano un maestro d’eccezione, il Buon Samaritano, di quella famosa parabola con la quale Gesù ci consegna le coordinate per poter ereditare la vita eterna ovvero una vita non sprecata.
Vivremo cinque settimane nelle quali ci impegneremo a prenderci cura e farci carico della vita degli altri. Sappiamo bene che, rispetto a quello che oggi la società ci propone, investire sulla cura e sul servizio è uno stile di vita decisamente in controtendenza, quasi un atto rivoluzionario. Ma noi, fidandoci di Gesù, vogliamo diventare adulti desiderosi di essere protagonisti per costruire un futuro migliore. Come il buon samaritano, facendo nostro lo stile di Gesù, vogliamo metterci al servizio dei bisogni del mondo.
Con gli adolescenti della città cominceremo a prepararci per vivere questa esperienza con il corso animatori che inizierà il 24 aprile.
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